Posts written by MmeAnna

Si potrebbe proporlo ad un memorialista accademico.
Hai ragione, chi scrive di Storia si affida a quelle memorie, a quel poco che è stato tradotto.
Sinceramente quante persone conosci che hanno letto o hanno voglia di leggere le memorie di Saint-Simon?
La Storia è un mercato di nicchia, se si escludono i libri di ampio mercato come quelli scritti da Alberto Angela.

E io chiedo a te, se sei assolutamente certo che un nutrito numero di lettori italiani comprerebbe le Memorie di Saint-Simon.
Permetti che io dubiti che a qualcuno, a parte poche eccezioni, possa interessare tale lettura.
Che, ti ricordo, è di circa 24 000 pagine.
Senza voler offendere nessuno, ma temo che siamo ben pochi a voler affrontare simili letture.
E, lo confesso, mi è capitato di leggere saggi simili a quello che citi tu, anche in francese.
L’editoria francese è molto diversa da quella italiana, sono sempre in uscita nuovi libri di Storia e vengono tradotti i libri stranieri.
O si legge in francese o ci si accontenta.

Mio caro duca, ho guardato, e hai ragione.
Francesco Pigozzo è un docente universitario che ha studiato francese e filologia.
Non è il Covid che ha svuotato il forum.
Sono ormai un paio di anni che passeggio da sola nel forum.

È un brano molto intenso, anche se il film della Coppola…

21 gennaio 1793.


On ne dira jamais assez que les grands changements engagés par Louis XVI avaient déjà permis à la monarchie de prendre le tournant égalitaire dont la Révolution allait revendiquer la paternité.

Gérard de Cortanze

Edited by MmeAnna - 22/1/2022, 21:06

La forma di governo “aristocratica” è, secondo me la più pericolosa.
Basti ricordare ciò che tentò di fare Robespierre o il Direttorio.
Anche nelle piccole comunità vi è il rischio che l’uomo anteponga il suo benessere a quello comune.

Avevo inteso questo infatti.
Ma di per sé è una forma di governo pericolosa.
Chi decide chi è più adatto di altri?
Chi può garantire l'integrità di tali persone?

È un sondaggio strano.
E mi sorprendono le tue parole perché hai dichiarato che
"I nobili vivono fuori dal mondo."
Esattamente cosa intendi per aristocratico?

Immaginavo fosse così.
Ce n’è di robaccia da far guardare.
Mi è stato detto, qui e altrove, che i film e le serie tv non sono documentari.
Sono d’accordo, ma un minimo di verosimiglianza? Non di verità ma di credibilità?
Leggere una biografia, una sola era troppo gravoso?
Ciò che mi infastidisce di più è che ciò che è stato descritto viene preso per verità.
Il pubblico vuole un certo tipo di prodotto e gli viene dato a piene mani. Purtroppo.

§olyom Condivido ogni tua parola.
È stata una serie tv, che spero non abbia un seguito, che forse voleva semplicemente rivolgersi ad un pubblico ignaro di cosa sia la Storia.
Son bastati bei vestiti, un po’ di scene di sesso, e la figura di una donna forte che non si piega davanti a nulla.
La figura della principessa triste è sempre vincente.

Concordo con te, dopo la Restaurazione si cercò di portare indietro le lancette, cosa impossibile ovviamente.
Devo farti notare che furono gli Asburgo a riprendersi Venezia in base agli accordi di Vienna.
Ed è pur vero che fu la fuga del Re Luigi XVI a sancire la fine della monarchia.
Imperatore? Napoleone Bonaparte? Imperatore di cosa? Con quale diritto? Legittimato da Papa?
Un Papa in ostaggio non può legittimare nessuno.
Napoleone aveva solo sogni di gloria, di sicuro nessun diritto a nessun trono.
I fantomatici pretendenti al trono di Francia, che ora non esiste più, non hanno nessuna possibilità e ne sono consapevoli.
Hai dei giudizi molto tranchant sulla nobiltà e la monarchia, dovresti capire la storia dei secoli passati.

Il conte di Provenza si proclamò reggente di Luigi XVI alla morte di Luigi XVI.
Luigi XV diventò re a 5 anni.
Il conte di Provenza non poteva essere re se suo nipote era in vita.
È molto semplice.
La monarchia era stata abolita ma non tutti erano repubblicani o rivoluzionari.

Non era stato incoronato, ma per i monarchici, parlo dei monarchici anche tra il popolo, Luigi Carlo era Luigi XVII il Re.
I vandeani combattevano in nome del Re e della Chiesa. Per loro il Re era Luigi XVII.
Non lo sostengo io, è la realtà dei fatti storici.

Nell’immaginario collettivo, Maria Antonietta è il simbolo della tragicità, del dramma che ha sconvolto il mondo.
Maria Antonietta è stata, anche e soprattutto, il simbolo della leggerezza di un secolo.
Nell’immaginario collettivo, la leggerezza del Settecento si sovrappone ad una immagine di superficialità e stupidità da parte di un mondo di privilegiati.
Oggi che si festeggi la vita di una Regina e non il suo tragico destino.

Libri di questo genere ve ne sono a bizzeffe.
Mi viene in mente, ad esempio, un fantomatico diario di Anna Bolena.
Ma anche una autobiografia di Madame Royale, figlia di Maria Antonietta.
Secondo me sono libri scritti per chi ama il “rosa” della Storia, a chi le guerre, le lotte intestine, la caduta di un ministro, poco o nulla interessa.
Esiste una biografia, credo in italiano, su Madame de Maintenon.
Meglio leggere quella.