Madame de Pompadour, Glorie e ombre di una favorita

Maurepas era un acido di prima risma, e aveva torto tutto sommato. La Pompadour è stata forse una parvennue, ma di certo non era fuori posto.
E in ogni caso molte delle altre erano molto peggio di lei, Giovanna Bécu in testa.


Si, lì avrebbe fatto meglio a farsi una robusta sporta di affari propri. La scenetta ridicola in cui lei dava consigli su come spegare le truppe al maresciallo de Saxe, indicandogli gli obiettivi sulla mappa segnadoli con le mouches è da delirio, da operetta di Offenbach.
Non toglie che fosse una donna colta, sensibile, raffinata, molto avanti coi tempi e -soprattutto- pulita! Il primo bagno con acqua corrente installato a Versailles era il suo.


O meglio, grazie alle zie carampane che hanno segato i nervi a Luigi finché non l'ha richiamato, toigliendolo dalla naftalina


Tutto suo!
Luigi XV lo comprò per la marchesa dal conte di Evreux, figlio di quel Maurice duca de Bouillon che fu gran ciambellano di Francia e della sfrontatissima Maria Anna Mancini, la più giovane delle sorelle Mancini.

No, pian... Marianna non era scandalosa nel senso delle sorelle, che poi così tanto depravate non erano se non per la morale dei tempi, e perché essendo nipoti dello zio Giulio sarebbero state considerate male in ogni caso.
La Marianna era più... come dire... una virago: un tipetto che quando fu processata ebbe il coraggio di dire in faccia ai giudici che "non credeva che delle persone del loro stampo si perdessero in quisquilie del genere", e se ne andò senza nemmeno salutare. Direi che era perfettaemnte inserita nella famiglia del marito.

Ortensia, piccina, era solo un'oca fatta e finita cui era toccato in sorte -in soldi, magari- un marito pazzo, e appoggio pienamente la sua fuga raminga per l'europa pur di levarselo di torno.
Olimpia, altra oca giuliva, avrebbe tanto voluto essere qualcuno ma alla fine poteva accontentarsi si e no di fare la cameriera, coi talenti che aveva, di certo non la dama di corte.
Maria... un altro caratterino forte... ma pure lei aveva un marito impossibile, rimediato all'ultimo istante per levarla di mezzo.

Laura Vittoria invece fu una donna modello, modesta, di cui nessun cortigiano velenoso ebbe mai nulla da ridire

Filippo, scioccherello e fatuo, ogni volta che si ficcava in un guaio che faceva? Via che scappava, accessoriamente caricandosi le sorelle... da cui le voci di incesto con Ortensia e Maria.

Laura Martinozzi, come duchessa di modena, diede prova di un carattere spigoloso ma di essere buona amministratrice. Altra maritata a casa del diavolo perché poteva rivelarsi pericolosa per lo zio giulio

Anna Maria di Conti fu un'altra che se la cavò benino, direi.

è come se i Mancini, a differenza dei Martinozzi, fossero stati suonati, ma quasi a leivello genetico anche: basta vedere gli attuali erderi sul trono a Montecarlo
per trovare lo spirito della truppa semi-mazarina

Yvonne Singer-Lecocq, La tribu Mazarin, Perrin, 1989
Giulia de' Albertis-Datta, I favolosi Mancini, Ceschina, 1969 (pescato in una delle mie sistematiche incursioniin librerie antiquarie)
Gustosi anche i due volumetti della Sellerio con le Memorie di Ortensia e di Maria.


Laura Vittoria l'ho vista in un ritratto anni fa, mi pare al Louvre ma non ci emtto la mano sul fuoco, ma per il resto... nebbia fitta in val padana.
La duchessa di Modena eccola qui, in un ritratto che però non so quanto fedele possa essere, visto che è fatto sulla base di un altro.
sua figlia MAria, regina d'Inghilterra semrava essere molto carina, nonostante la mignardise del ritratto.


E tuttora i Grimaldi portano anche le armi ed il titolo di duca di Mazarino, oltre ad un sacco di altri ereditati dal mio amico Giulio


Si, infatti. il figlio secondogenito della Polignac era il bisnonno del conte Pierre de Polignac, il padre del principe Ranieri.


Mo' vedo