Maria Antonietta - Regina di Francia

Anastasia e il mistero di Anna

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veu
view post Posted on 23/1/2007, 22:10 by: veu

Marie-Antoinette

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Tutti voi conoscete la famosissima storia di ANASTASIA ROMANOV, figlia dell'ultimo Zar di Russia Nicola II Romanov e della Zarina Alessandra, e la storia della celeberrima ANNA ANDERSON.


ANASTASIA ROMANOV:

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Anastasia Nicolaievna Romanova, nata il 18 giugno 1901 e morta il 17 luglio 1918, è la figlia quartogenita dello zar Nicola II di Russia e dell'imperatrice Alessandra d'Assia, è nota anche come Granduchessa Anastasia di Russia.

Fu assassinata il 17 luglio 1918 ad Ekaterinburg insieme al padre, alla madre e alle sorelle Olga Romanova, Tatiana Romanova, Maria Romanova e al fratello Alessio Romanov (1904 - 1918).

Ekaterinenburg (Siberia), 16 luglio 1918
ore 19:00
Il comandante Jurovskij ordinò di avvertire tutto il corpo di guardia di non preoccuparsi se nel corso della notte, avessero potuto sentire degli spari.

Ore 24:00
Il comandante Jurovskij cominciò a svegliare tutta la famiglia, il medico personale dello zar e la servitù. Tutti si alzarono, si lavarono, si vestirono.

Ore 01:00
Undici persone uscirono dalle proprie camere.
Avevano un aspetto calmo, come se non si aspettassero nessun pericolo.
Dal piano superiore della casa scesero per la scala che conduceva fuori.
Lo zar Nicola II aveva il figlio Alessio tra le braccia.
Entrarono nella stanza che si trovava nel seminterrato.
Alcuni avevano con sé un cuscino, mentre la cameriera ne portava due.
Credevano di essere trasferiti in un’altra casa.
- Come, non c’é neanche una sedia? - disse la moglie dello zar, Alexandra Fedorovna. Portarono due sedie.
I revolver erano stati già distribuiti da Jurovskij nelle mani dei sette lettoni presenti nella stanza. In tutto furono consegnati undici revolver.
Il comandante ordinò di restare in fila.
Poi disse ai Romanov che, giacché i loro parenti continuavano ad avanzare verso la Russia Sovietica, il comitato esecutivo degli Urali aveva deciso di fucilarli.
Nicola si girò con la schiena verso la Guardia, rivolto con lo sguardo alla famiglia.
Il comandante ordinò alla squadra di prepararsi.
Sapevano già da prima chi e a chi dovevano sparare, mirando direttamente al cuore. Qualche grida, parole sconnesse, il tempo di capire.
Fu aperto il fuoco, durò due o tre minuti. Nicola fu ucciso immediatamente dallo stesso comandante.
Morirono subito dopo la zarina Alexandra Fedorovna, la figlia Maria, il cameriere, il cuoco, la dama di compagnia.
Il dottor Boklin, il medico di famiglia, il piccolo Alessio e tre delle sue sorelle, Tatiana, Olga e Anastasia, erano ancora vive. Furono finiti a colpi di baionetta.
Quando tentarono di trafiggere il corpo di una delle ragazze con la baionetta, questa non riuscì a perforare il corpetto: era pieno di diamanti cuciti all’interno.
La procedura durò altri venti minuti.
Poi, cominciarono a portare fuori i cadaveri, a metterli nell’automobile, coperti con teli.

Ore 03:00
Una miniera abbandonata.
Qui scoprono che nei corpetti delle ragazze (Tatiana, Olga e Anastasia) vi erano nascosti deii diamanti. Le spogliano completamente e scuciono i diamanti dalla tela. Chi li avesse rubati, sarebbe stato fucilato all’istante.

Ore 05:00
L'alba. I corpi dovevano essere eliminati: vennero quindi dati alle fiamme.

Il mondo cominciò ad interrogarsi sulla "misteriosa" scomparsa di tutti i membri della famiglia imperiale russa: lo zar Nicola II, la moglie Alexandra e i cinque figli (Maria, la primogenita ha 19 anni, Tatiana, Olga, Anastasia, Alessio).
Gli estremisti di sinistra e il Soviet chiedevano da mesi le teste dell'imperatore e della famiglia; i membri del governo esitavano per paura di disgustare gli Alleati.
Qualcuno avrebbe voluti persino salvarli e sondò il terreno per confinarli in Inghilterra. Ma gli inglesi rifiutarono: il governo di Lloyd George si oppose all'asilo del cugino e della cugina del re, il fedele e leale Nicola II che aveva sempre respinto qualunque proposta di pace separata avanzata dagli austriaci o dai tedeschi.


Voci su una possibile sopravvivenza della duchessa sono continuate per decenni, fino all'effettuazione dei test del DNA testing nel 1994 sui corpi rinvenuti ad Ekaterinburg. I test hanno stabilito che si tratta effettivamente dei resti dei Romanov, sebbene due corpi - quello di Alessio e di una delle giovani, probabilmente quello di Anastasia, siano mancanti. I corpi non sono stati rinvenuti probabilmente a causa della cremazione.

Alcune donne, nei decenni successivi, hanno tentato di impersonarla, tra loro una certa Anna Anderson che affermava di essere la granduchessa sfuggita miracolosamente all'esecuzione.

Nel 2000, Anastasia e la sua famiglia furono canonizzati dalla Chiesa Ortodossa.




ANNA ANDERSON:

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Berlino, 17 Febbraio 1920

Un poliziotto stava passeggiando sul ponte sopra la Sprea quando vide una giovane donna che stava per buttarsi nelle gelide acque del fiume. Riuscì a salvarla.
La sconosciuta, che versava in un grave stato confusionale ed era priva di documenti di identità e di denaro, venne trasportata in un ospedale.
Si risvegliò dallo shock e disse a gran voce, con grande sgomento generale:
"Sono la granduchessa Anastasia, scampata all’eccidio di Ekaterinburg nel luglio 1918"
Raccontò particolari della sua clamorosa fuga, di come la baionetta che la voleva colpire si era spezzata, della confusione generale, della paura, del sangue.
Raccontò i particolari della sua vita, delle sorelle, dello zar, suo padre Nicola II Romanov.
La somiglianza con la giovane Anastasia Romanov impressionò i più deboli: un neo e un'imperfezione della falange di una mano. Tutto sembrava coincidere.
Tuttavia, venne presa per pazza e fu internata per due anni in un manicomio.
Andò a vivere in una baracca della Foresta Nera, adottando il nome di Anna Anderson. Ed iniziò un'interminabile battaglia - che coinvolse magistrati, membri della famiglia Romanov in esilio, testimoni delle ultime vicende alla corte di Russia - affinché venisse ufficialmente riconosciuta la sua identità di Anastasia Romanov.
Alcuni, come il marito (lo storico John Manahan, sposato nel 1969), le credettero ciecamente; altri l'accusano di essere una volgare truffatrice.

Vero è che, dopo l'eccidio della famiglia dello zar, i corpi di Anastasia e di Alessio Romanov, non furono mai trovati... spariti nel nulla.



Charlottesville (Stati Uniti), Febbraio 1984
Anna Anderson morì: chissà se con lei era morta anche Anastasia Romanov...
Forse, qualcuno si sentì rassicurato, alleggerito di un peso, perché la immaginò morire serenamente, nel calore di una casa tranquilla, di una doverosa vecchiaia.



Siberia, Giugno 1989
Lo storico sovietico Gelij Rjabov affermò di aver ritrovato gli scheletri di tutti i componenti della famiglia imperiale russa, compreso quello di Anastasia e di Alessio Romanov, in una fossa comune ad una trentina di chilometri da Ekaterinburg. I corpi dei Romanov, dopo la loro riesumazione nel 1991, riposano oggi nel cimitero di S. Pietroburgo, nella chiesa di Pietro e Paolo. All’appello, mancano ancora due corpi.


Solo nel 1994 fu possibile eseguire le stesse analisi del DNA su un reperto bioptico del 1979, che portarono definitivamente a concludere che Anna Anderson non poteva in alcun modo essere imparentata con la famiglia Romanov, ma si trattava presumibilmente di una certa Franziska Schwanzkowska, una malata di mente di origine polacca scomparsa da un ospedale psichiatrico di Berlino nel 1919.

Alcune strane coincidenze fisico-anatomiche tra la Anderson e Anastasia Romanova, la conoscenza di diversi particolari della vita di corte, il riconoscimento certo da parte di alcune persone vicine alla casa reale e qualche dubbio sull'autenticità del reperto oggetto delle analisi (stranamente conservato per 15 anni), non hanno comunque ancora dissipato tutte le incertezze sulla questione.



Altre foto:

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* In realtà sembra che il test del DNA sia fasullo e che Anna Anderson era veramente Anastasia!

* Sembra inoltre che non sia mai esistita una certa Franziska Schwanzkowska! Senza contare che Franziska Schwanzkowska, se mai fosse esistita, era fuggita dalla Polonia due giorni dopo il ritrovamento di Anna Anderson!

* Analogo a questo caso è quello del fratello di Anastasia, Alessio!

 
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