CITAZIONE (ultimaregina @ 3/1/2011, 16:42)
Difatti la reine faceva il bagno tutte le mattine (almeno lei!) con la camicia di flanella addosso!
Allora era decisamente in controtendenza con le usanze (zozze
) di allora..
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Nel Settecento si pensava che il lungo contatto con l'acqua ostruisse i pori, evitasse la traspirazione e rendesse il sangue denso, provocando come conseguenza l'amenorrea, cioè la mancanza di mestruazioni. In questo modo si spiegavano i disturbi delle lavandaie e delle contadine che lavoravano nella macerazione della canapa e del lino. A tutte le donne quindi, per molto tempo, è stato consigliato di non fare pediluvi e di non lavarsi durante le mestruazioni. Inoltre per molti secoli, dopo l'abbandono dell'abitudine del bagno che era stata tipica dei Romani, la pulizia del corpo è stata considerata riservata alle prostitute;
L'igiene femminile è stata a lungo un parametro per dare giudizi sulla condotta morale delle donne: se sporche erano certamente oneste, se pulite certamente prostitute. Per le donne oneste infatti non c'era alcun bisogno di lavarsi, anzi, riservare cura al proprio corpo era considerato peccaminoso.
Per lunghi secoli la medicina ha attribuito all'umidità dell'acqua una valenza negativa, accusandola di aprire i pori e quindi di aprire la via alle infezioni dall'esterno.
Come sono contenta di essere nata nel periodo in cui ci si puo' fare anche 4 docce al giorno senza essere considerata una donnaccia