Ciao,
scusate se recupero questa vecchia discussione.
Mme Ann oggi, in un altro topic, mi aveva accennato al suo essere monarchica e mi ha spinto a riflettere ancora una volta su questa questione, su cui ho le idee molto confuse:
sono monarchica o repubblicana? Di sicuro monarchica era mia nonna materna, che chiamo' la figlia Clotilde Maria Antonietta e di certo voto' per la monarchia nel '46. Ma io?
Cercavo se ci fosse gia' una discussione aperta su monarchici o repubblicani e ho trovato questo topic. L'ho letto tutto per cercare di capirmi meglio e adesso ho le idee ancora maggiormente confuse
Innanzi tutto mi sembra che in realta' in questo topic si siano mescolati due argomenti distinti:
1. la forma migliore di governo per te e' la repubblica o la monarchia?
2. vorresti il ritorno dei Savoia in Italia o no?A mio parere, sarebbe stato piu' chiaro e utile alla discussione ternerli separati.
Punto 1.
Sono affascinata dalla storia dei sovrani, delle case regnanti, da alcune grandi figure appartenute alle diverse famiglie ma alla fine non riuscirei ad accettare la monarchia ereditaria, cosi' come intesa in passato.
Sono per il riconoscimento di norme comuni condivise, per il rispetto delle regole, della Costituzione in primis. Sono per la separazione dei poteri con un sistema di contrappesi e controlli tra poteri esecutivo, legislativo e giudiziario.
Mi piacerebbe che a governare venissero chiamati i migliori, chi dimostri attitudini e abbia ricevuto una formazione idonea. Non sopporto la demagogia, i populismi, la manipolazione della cosiddetta "gente" che poi va a votare e sceglie anche per me.
Sto maturando l'idea di un apposito esame di cultura generale di base, conoscenza della Costituzione, educazione civica
Solo chi lo supera puo’ votare! Del resto, se per guidare una macchina devo prendere la patente per il bene mio e degli altri, lo stesso principio vale anche per esprimere e ricevere il voto, no? Si tratta della guida di uno Stato, perbacco, non di una cabriolet
Quindi alla fine che cosa sono: monarchica o repubblicana? Non lo so. Forse sono solo tanto confusa…. Aiutatemi voi, per favore
Punto 2.
Qui spero di non offendere nessuno se dico di essere molto delusa da come e’ stata affrontata la discussione.
In un forum in cui si e’ giustamente disposti ad analizzare ogni gesto e ogni parola di Maria Antonietta e di Luigi XVI, rivalutando le loro figure storiche, ristabilendo la verita’, come mai non e’ stato usato lo stesso metodo per i Savoia?
Io, ho iniziato ad interessarmi di case regnanti proprio partendo da letture su questa casa, conquistata dalla bellezza delle loro residenze e dalla loro storia.
Mi piacerebbe che ci fosse un topic su questo sito che trattasse dei Savoia, a partire da Umberto Biancamano di Moriana, cosi’ come ho visto che ci sono topic sugli Estensi o sugli Asburgo: una trattazione storica, puntuale, che via via si arricchisce di dati. Non so se esista, potrei pensarci.
Qui ho trovato piu’ che altro giudizi sommari sugli ultimi esponenti e tifo contro, “di pancia”.
Da un sito come questo mi sarei aspettata qualcosa di piu’ scientifico, distaccato, analitico e argomentato di frasi come:
CITAZIONE
“I Savoia non li conosco (a parte il fatto che probabilmente sono la peggiore dinastia d'Europa)”
E su che cosa ti basi allora se non li conosci? oppure
CITAZIONE
“Dei deficienti ereditari che non hanno mai concluso una guerra con gli stessi alleati coi quali l'avevano inziata, tradendo tutti a destra e a manca allegramente.”
Ho citato solo le ultime due frasi che mi hanno colpita come esempio ma ce ne sono tante altre. Come il fatto di condannare la fuga di VEIII (uno degli esponenti peggio riusciti di casa Savoia, ammetto) ma di fare il tifo per Luigi e Toinette durante la fuga di Varennes.
Pur riconoscendo l’esistenza di conti, duchi, sovrani Savoia inetti, come in molte case regnanti, specie se “in voga” per 1000 anni, come i Savoia, concordo con questo giudizio complessivo:
“L’intuizione del Biancamano e dei suoi successori e’ quella di sfruttare il fattore geografico per costruire un originale “stato di passo”, trasformando la posizione geografica in un formidabile strumento di iniziativa politica e diplomatica. Dall’XI sec in poi i Savoia intervengono in tutte le guerre combattute nel teatro europeo, alleandosi con l’uno o con l’altro potente, favorendo il passaggio dell’uno o dell’altro esercito. Chi ha i Savoia dalla propria parte puo’ iniziare la campagna da posizioni di forza; chi li ha come nemici, deve mettere in preventivo gli scontri per superare i valichi difficili, che pochi armati possono rendere a lungo impraticabili.
Il dinamismo diplomatico e militare diventa la chiave di lettura di una storia quasi millenaria e la spiegazione della longevita’ politica della dinastia……(omissis)
Troppo piccolo per risultare decisivo, ma troppo dinamico per essere marginalizzato, lo stato sabaudo attraversa i secoli, trasformandosi da contea in ducato (1416), quindi in regno (di Sicilia 1713 e di sardegna poi 1720), infine ponendosi alla guida del movimento risorgimentale italiano.”
Mi scuso per la lunghezza ma i temi sono tanti
Ciao