Sono arrivati, è giunta l’ora.Non chiedono il permesso di entrare, sono loro che hanno le chiavi.In questo preciso momento Le stanno leggendo le accuse e la sentenza.Il tutto si svolge mentre il boia le stà già tagliando i capelli oramai bianchi.
È stanca, ma non perché abbia, come sia dovuto, dormito poco o nulla, ma perché le hanno ormai portato via tutto, a cominciare dai figli.
Tra mezz’ora salirà su un carretto normalmente usato per caricare bestiame o verdure.
I polsi sono legati dietro la schiena, e la sua corda è trattenuta dall’altro capo dal boia, come ultima umiliazione.Come se ancora potesse o volesse scappare.
Per quasi un’ora verrà fatta girare per le vie di Parigi, e lo si farà per le vie più lunghe per permettere a tutti di ammirare quello scempio.
A migliaia sono accorsi.
C’è chi ride, chi mangia, chi brinda, chi la insulta e schernisce, chi le tira verdura o sputa ai suoi piedi.Ma lei ha lo sguardo perso nel vuoto.
Nulla le è più concesso, tranne che pensare.
Tra le scaffe di una strada lurida e maleodorante, Lei ripercorre la sua vita.Pensa ai figli, poi al povero marito, a Fersen, per poi ritornare ad immaginare il suo piccolo figlio indifeso.
Entro un’ora tutto sarà finito. Probabilmente prega la madre che l’ha preceduta al cielo, di accoglierla tra le braccia.
Neanche un’ora appena e l’umanità avrà di che pentirsi.
Muore così Maria Antonietta.
Addio mia dolce regina.🖤
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