| Gouverneur Morris nasce il 31 gennaio 1752 e muore il 6 novembre 1816.
Di una famiglia di ricchi coltivatori installati a Morrisania, non lontano da New York, ha ricevuto come nome, al battesimo, secondo un costume locale il cognome da nubile di sua madre, Mlle Sarah Gouverneur, di origine rochellaise. In collegio di New Rochelle, apprende diligentemente il francese da un professore appassionato di lingua.
A diciannove anni diventa avvocato. Licenza alla mano si trasferisce in Pennsylvania ed entra nello studio di William Smith a Philadelphia, ma Morris è soprattutto un uomo d'affari e farà più volte fortuna per poi dilapidarla con la costanza di un metronomo.
Nel 1775, a ventitrè anni, abbraccia la carriera politica. E' nominato membro del Congresso americano che si riunisce a New York. Quest'uomo ambizioso, pronto a tutto per sedurre le donne e procacciarsi fortuna, si rivela presto molto intrasigente sui principi: giovane uomo di ferro si trasferisce a New York e diventa uno dei pilastri di quella classe politica americana che, molto presto si allontana dalla tutela inglese per rivendicare l'indipendenza.
La sua maturità ideologica è sorprendetemente precoce: è lui che, per esempio, redige la nota fiera, quasi arrogante, già farcita di ideologie repubblicane, con la quale il Congresso respinge le proposte di negoziazione della corona britannica.
Nel 1776 è incaricato dal Congresso, con John Jay e Robert Livingstone, di redigere la nuova costituzione.
Gouverneur Morris è celebre negli Stati Uniti per aver saputo trovare le più felici formule di queste tavole della legge repubblicana e per aver redatto il primo manuscritto. Fu pure fondatore della Banca d'America del Nord, l'inventore del nome del Dollaro.
Prende la sua poltrona al Congresso il 28 gennaio 1778.
La guerra di Indipendenza lo spinge verso una nuova avventura. E' inviato dal Senato presso il generale George Washington, allo scopo di migliorare il nuovo esercito americato alle prime esperienze. Altro successo per Morris, la riorganizzazione e la vittoria. Washington, vent'anni più vecchio, dice di lui:" Questo uomo ha del genio. Le sue molteplici doti ne fanno un oratore brillante. Le sue frasi fluide si sposano con elasticità tutti i meandri della retorica. Egli emana un fascino che lo spirito, conquistato, ammaliato si lascia trasportare dai suoi discorsi. La sua fervida immaginazione fa sì che dipinga un quadro nel parlare delle cose, che rende più semplice e piacevole il ragionamento più complesso."
Per il giovane politico che riusciva in tutto, la vita mondana è un altro campo di battaglia dove cercare nuove conquiste. Questo bell'uomo è fiero di esibire le sue conquiste, come pure le provocazioni, e di mostrare come una medaglia la gamba di legno che sostituisce quella vera persa in un incidente con la carrozza nel 1780. Quella gamba di legno portata semplicemente con l'aiuto di un solo pezzo di legno è, in quell'anno, il successo della stagione mondana. Oltraggiato dal libertinaggio del suo collega, John Jay esclama un giorno: "Sarebbe stato meglio se gli avessero tagliato un'altra cosa invece della gamba!"
Nel dicembre 1788 si imbarca sull'Henrietta alla volta della Francia, arriva ad Havre il 27 gennaio 1789. Appena arrivato a Parigi frequenta i migliori patrioti e pro-americani e giovani nobili liberali ritornati dalla guerra d'Indipendenza con delle idee nuove come La Fayette, il marchese de La Luzerne, Ségur, Chastellux, Lauzun, Dillon, Damas, Custine, de Broglie, Tilly, La Rochefoucauld, Talleyrand. Frequenta pure gli americani in Francia come Appleton e Jefferson, ambasciatore americano presso la corte di Francia, ardente repubblicano che resta in carica fino al settembre 1789.
Quello che attira Gouverneur Morris a Parigi, è il brio dei salotti, la "douceur de vivre" della società dei Lumi e la bellezza effimera delle sue donne. Morris non ne fa mistero: è in Francia per brillare e sedurre nel paese dello scalpore e dell'amore. Sono Mme Necker nel suo salotto e sua figlia Germaine de Stael, o ancora la duchessa d'Orléans, il cuore delle relazioni sentimental-politiche di Morris e i suoi patrioti, come pure Mmes de Flauhaut, bisognosa amica, de Warsi, di una violenta bellezza, d'Angivilliers, de Tessé. de La Caze, fiori all'occhiello della nobiltà e infine Mme de Chastellux, giovane vedova affascinante, principale amante del seduttore d'oltre-oceano.
La consacrazione di questa carriera mondana arriva il 5 giugno 1789, quando Gouverneur Morris va a posare nell'atelier dello scultore Houdon, il più celebre dell'epoca che sta per finire un monumento che celebra Washington.
Arrivato a Parigi, come se avesse previsto il successo della sua persona, Morris comincia a tenere un Journal. In questo diario scrive tutto, i suoi incontri, le sue cene, le sue impressioni e gli avvenimenti del giorno. Il menu' di un pasto può affiancare la critica della Costituzione del 1791, e le visioni politiche di quelle belle donne che si incrociano durante i giochi di società. Morris è stato testimone oculare di molti fatti: il 4-5 maggio a Versailles per l'apertura degli Stati Generali; alla Bastiglia il 21 luglio mentre visita le celle in distruzione; il 6 ottobre durante il viaggio di ritorno del Re. Ci riferisce le opinioni di La Fayette o di Talleyrand ma anche quelle del partito opposto come l'Abbé Maury.
Si trovano pure i sentimenti del Re Luigi XVI che fa di Morris un confidente nei giorni della disgrazia, si apprende quindi che il re pensa di fuggire in Spagna nell'agosto 1789, spaventato da una rivoluzione che lo affronta molto apertamente o che rimette tutti i soldi custoditi alle Tuileries a Morris all'inizio del mese d'agosto 1792, qualche giorno prima della sua detronizzazione.
Nominato all'inizio del 1792, ministro plenipotenziario degli Stati Uniti presso il governo francese, Gouverneur Morris fu il solo membro del corpo diplomatico che non lasciò la Francia sotto il Terrore. Resta fino al Termidoro anno II momento della fine del suo incarico.
Ritorna poi a New York nel 1798 dopo aver viaggiato per tutta l'Europa devastata dalla guerra.
Viene eletto nel 1800, come Federalista, al Senato degli Stati Uniti, prendendo il posto di James Watson.
Senatore, partecipa per qualche anno alla vita politica americana, ma senza entusiasmo. La sua energia politica sembra averlo spossato: fondatore del regime, testimone attivo della Rivoluzione Francese, ha già riempito la sua esistenza con molti fatti, gesta, storia e conquiste.
Nel 1803 lascia discretamente la scena politica per gustarsi infine la vita di ricco possidente e serve come dirigente della Erie Canal Commission dal 1810 al 1813 per trasformare New York City in una capitale del mondo finanziario dove sembra abbia detto :" Il più orgoglioso degli imperi in Europa è una bolla di sapone al confronto di quel che l'America puo' diventare nel corso di due secoli, forse uno"
Una vita ormai senza storia, punteggiata da un matrimonio felice nel 1806, a 57 anni, con Anne Cary ("Nancy) Randolph.. Muore nel 1816. Sualla sua tomba a Morrisania vi è scritto che fu "un patriota sincero" e "un uomo onesto".
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