Nel 1814 Marie-Therese Charlotte, la sfortunata
Madame Royale, tornò a Parigi con ciò che restava della famiglia reale: il marito, duca d’Angoulème (sposato nel 1799); gli zii (il nuovo re Luigi XVIII, e suo fratello, futuro Carlo
entrambi vedovi; il cognato, duca di Berry, divorziato dalla prima moglie (avrebbe sposato poi Carolina di Borbone).
Tornava a Parigi anche in possesso di ciò che restava dei gioielli della madre (gran parte l'aveva ceduta al cugino, l'Imperatore Franz, in cambio di una pensione vitalizia) e di un diadema dono di nozze del marito. Potrebbe essere questo (nelle due versioni):
Antoine-Jean Gros (1816) - Maria Teresa Carlotta di Borbone Francia, duchessa d'Angoulème -
Versailles.Antoine-Jean Gros (1817) - Maria Teresa Carlotta di Borbone Francia, duchessa d'Angoulème -
Bowes Museum, England.Ci sono altri ritratti con lo stesso diadema:
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Una volta a Parigi con la Restaurazione, la duchessa divenne la prima donna della monarchia. Pertanto ebbe
accesso ai gioielli di stato, in particolare alla favolosa collezione di Napoleone (tranne quelli che Giuseppina aveva lasciato ai figli e quelli che Maria Luisa d’Austria aveva portato con sé), alcuni dei quali furono rimodellati apposta per lei. Tra questi un altro diadema di diamanti che compare nel quadro esposto al Louvre:
Alexandre Francois Caminade (1827) - Maria Teresa Carlotta di Borbone Francia, duchessa d'Angoulème -
Louvre.(#entry226983646), rimodellata rispetto a quella creata da
Nitot per Napoleone:
Copia della parure originale in rubini creata da
Nitot per l'imperatrice Maria Luisa, oggi esposta da
Chaumet.
(La casa Chaumet fu fondata dagli eredi di Nitot) La parure ristrutturata, così come fu venduta dallo Stato francese, nel 1887.
I bracciali sono tornati al Louvre; tiara e collana furono acquistati dall'armatore Niarcos.
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Anche questa che segue fu confezionata per Maria Teresa, nel 1819-1820 da Evrard e Frederic Bapst, tant'è che è nota come
Tiara Angoulème:
Costruita con gemme non montate della corona francese, rimase al tesoro di stato anche dopo la fine della monarchia borbonica e si diceva che fosse stato uno dei gioielli preferiti dell'Imperatrice Eugenia. Purtroppo non ci sono rappresentazioni del diadema in uso sia della duchessa di Angoulême sia di Empress Eugénie. Insieme al resto dei gioielli della corona, nel 1887 fu venduto all'asta dalla Terza Repubblica. Per fortuna dopo una lunga odissea in Inghilterra, è stata riacquistata dal Louvre:
La tiara Angoulème è in alto a destra, i bracciali con i rubini in basso a sinistra.-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Maria Teresa, quando prese per la seconda volta la strada dell’esilio, nel 1830, portò con sé i gioielli che non appartenevano al tesoro della corona (è difficile dire quali).
Rimasta senza eredi, amò come figli Enrico e Luisa Maria, orfani del cognato Berry, morto in un attentato nel 1820. Fu lei a volere il matrimonio di Enrico con l'Arciduchessa Maria Teresa d’Austria d’Este, sua seconda cugina. Alla sua morte, nel 1851, gli lasciò tutte le sue proprietà e due terzi dei gioielli, pare anche il diadema delle sue nozze. L’altro terzo andò all'altra nipote Luisa Maria, moglie di Carlo III di Parma, e poi alle figlie di lei Margherita e Alice.
Quando Enrico morì nel 1883, anche lui senza eredi, lasciò le sue proprietà al nipote Roberto di Parma (figlio di Maria Luisa). che di figli ne aveva all'epoca ben 12 (ne avrebbe avuto altri 12 dalla seconda moglie).
Elias, l’unico figlio maschio normodotato del primo matrimonio di Roberto con Maria Pia di Borbone due Sicilie, avrebbe fatto incetta di quasi tutto (ma avrebbe anche venduto molti pezzi a Cartier nel 1937).
Questo splendido diadema fu regalato da Elias di Borbone Parma alla moglie, Annamaria d' Asburgo, in occasione del suo matrimonio, nel 1903. Fu realizzato dall'orafo viennese Ubner, ed è smontabile in vari pezzi.
Elias di Borbone Parma (1880-1959) e la moglie Marianna d'Asburgo Teschen (1882-1940).
Qualcosa però dei gioielli di Madame Royale finì anche alla discendenza del secondo matrimonio, quello di Roberto con Antonia del Portogallo: 10 diamanti regalati direttamente da Chambord al nipote Roberto in occasione delle nozze (5 la prima volta e 5 la seconda) finirono in quest'altra tiara :
Tiara Parma, cosiddetta perchè fatta fare da Roberto di Parma per la seconda moglie dal gioielliere viennese
Kochert.
Passata in eredità al secondo dei maschi, Francesco Saverio, poi al figlio di costui Hugo Carlos, è finita sulla testa della moglie, la principessa Irene d'Olanda. Poi, misteriosamente, nel 1996,
è scomparsa. Edited by elena45 - 1/6/2020, 14:34