Maria Antonietta - Regina di Francia

Abiti e gioielli tra il fastoso e il pacchiano, galleria di immagini

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view post Posted on 21/2/2010, 12:22
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Marie-Antoinette

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Voglio segnalare un sito dove trovo esempi che mi piacciono un sacco: gioielli reali indossati dalle diverse protagoniste che si sono succedute nel tempo:
http://tudorswiki.sho.com/page/More+British+Royal+Tiaras

Edited by elena45 - 21/2/2010, 18:33
 
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rodolfo81
view post Posted on 21/2/2010, 14:56




bellissima pagina elena anche se non capisco un poalcune successioni logiche
 
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view post Posted on 21/2/2010, 15:35
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Marie-Antoinette

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In effetti, se scorri attentamente il topic, molte delle connessioni storiche riguardanti i gioielli reali le ho già prese in considerazione.
Questo sito è solo la conferma che anche altri appassionati si divertono come me a fare certe ricostruzioni.

Edited by elena45 - 21/2/2010, 17:36
 
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view post Posted on 21/2/2010, 19:25
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Marie-Antoinette

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Alcuni modelli di tiare sono ricorrenti, perchè li impone la moda e li fa diventare un classico a cui le nobildonne non intendono rinunciare.
Una di queste è la tiara con le perle resa celebre da Diana, che abbiamo ritrovato in molte case regnanti (#entry285808878).

Un'altra, che a me piace molto, è quella con il motivo orientale della palma stilizzata.
Per esempio:


Tiara appartenuta a Luisa di Prussia, ora è proprietà della regina Margareth di Danimarca (#entry355240523).


Tiara appartenuta alla duchessa di Devonshire, rimasta nella famiglia(#entry313975408).


Il principe Maximilian del Liechtenstein (1969), secondogenito del Granduca Hans Adam, sposa, nel 2000, la brasiliana Angela Brown, che indossa la bellissima tiara a "palmette" della suocera.


La stessa tiara indossata dalla principessa Tatiana del Liechtenstein (1973), che sposa, nel 1999, Philipp von Lattorf.


Marie Luise of Sayn-Wittgenstein-Berleburg, più nota alle cronache mondane come principessa Lilli, ha sposato nel 1993 il principe Alexander di Schaumburg Lippe, ha avuto un figlio, e poi ha divorziato nel 2002.

Edited by elena45 - 22/2/2010, 10:40
 
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rodolfo81
view post Posted on 21/2/2010, 20:04




quella di margarete è la più scarsa.comunque elena sono convito che le case reali acquistino qualche volta quelche pezzo
 
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~ Maleficent
view post Posted on 21/2/2010, 21:31




che bellaaaaaaaaa
 
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view post Posted on 23/2/2010, 20:28
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Marie-Antoinette

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A proposito di Liechtenstein, altre due tiare:






La principessa Gina del Liechtenstein (1921-1989) con la sua "fringe tiara".

Fu creata dal gioielliere Kokhert di Vienna per l'Infanta Maria Teresa di Braganza in occasione delle sue nozze con l'Arciduca Carlo Ludovico.
Da lei passò alla figlia Elisabetta Amalia che sposò il principe Alois del Liechtenstein.

Non sono riuscita a trovare nessun immagine dell'attuale principessa Marie con queste due tiare, mentre ne ho trovato una in cui indossa la tiara con le palmette:


Gli attuali principi del Liechtenstein: Hans Adam e Marie.
Ma cos'è quel cinturone? Oddio!!!!!

Edited by elena45 - 25/2/2010, 18:57
 
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rodolfo81
view post Posted on 23/2/2010, 22:35




complentoni cavolo anche qui non si scherza eh

la prima mi sa che è di stile russo
 
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view post Posted on 24/2/2010, 15:18
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (mounsier @ 18/2/2010, 15:25)
Una elegantissima e raffinatissima Victoria Luisa Hohenzollern, ultimogenita dell'imperatore Guglielmo II, duchessa di Brunswick.

(IMG:http://i49.tinypic.com/mmd7jt.jpg)

A proposito, ho trovato questo articolo che vi trasmetto:

Gioielli reali: la tiara Brunswick

La tiara Brunswick non è un diadema reale famosissimo, perché fu proprietà quasi esclusiva di una principessa che pur essendo stata figlia, madre e poi nonna di sovrani di un certo peso, si è seduta per brevissimo tempo su un trono decisamente modesto. La storia di questo bellissimo gioiello è però insolita perché legata ad una querelle dinastica finita grazie ad una storia d’amore. Inoltre la tiara, la cui origine è abbastanza misteriosa (così com’è sconosciuta la sua proprietaria iniziale) è sparita per oltre 20 anni per riapparire come se nulla fosse sulla testa di una nota principessa che di suo ha già una quantità di favolosi gioielli.
Brunswick è la capitale di uno storico stato della Germania, originariamente appartenente al ducato di Brunswick Luneberg, da sempre in mano ai Welfen. Nel corso dei secoli il ducato medievale si divise nello stato di Brunswick Wolfenbuettel (ramo laterale) e in quello Brunswick Calenberg con capitale Hannover (prosecuzione del ramo principale). Welfen è un nome quasi mai utilizzato, infatti i vari principi e duchi preferiscono farsi conoscere con il titolo corrispondente al loro dominio che per un ramo della famiglia è Brunswick e per l’altro Hannover (a proposito mi sono riletta il bel post di Nefer "Sofia di Hannover", https://ladyreading.forumfree.it/?t=38147288, n.d.r).
Gli Hannover, come sappiamo, grazie all’estinzione degli Stuart protestanti, diventano re d’Inghilterra. Conservano anche il loro staterello tedesco fino a quando la corona inglese tocca alla giovanissima Vittoria, la quale essendo donna non può ereditare i possedimenti in Germania, che quindi, nel 1837, passano allo zio.
Nel 1866 il re di Hannover allora in carica ha la pessima idea di appoggiare l’amico imperatore d’Austria Francesco Giuseppe nella guerra contro l’aggressiva e potente Prussia degli Hohenzollern e del cancelliere Bismarck. Il piccolo regno viene divorato in men che non si dica (anche perché stando proprio a cavallo fra la Prussia renana ed il Brandeburgo è quasi d’intralcio), il sovrano se ne va in esilio a Vienna e tutti i suoi ingentissimi beni vengono confiscati dai prussiani, i quali gliene restituiscono solo una parte una ventina di anni dopo, previa sottoscrizione dell’impegno a non rivendicare mai più il trono cancellato. Nel frattempo nel 1884 muore l’ultimo duca di Brunswick e a ragion di logica i diritti di sovranità sul piccolo stato dovrebbe essere trasmessi all’altro ramo della famiglia. Ma non se ne fa nulla; sempre per decisione dell’onnipotente Bismarck, il ducato viene messo sotto “tutela” dai prussiani, e i rapporti fra le due famiglie si congelano definitivamente.
Sarà un colpo di fulmine a cambiare radicalmente la situazione e a far rinascere dal nulla, anche se per pochi anni, l’antico staterello di Brunswick. Protagonista della romantica vicenda è Vittoria Luisa, l’amatissima figlia dell’imperatore tedesco Guglielmo II, nata a Postdam nel 1892 dopo sei fratelli maschi. Lo strambo Kaiser, noto per l’arroganza, le gaffe, le assurde manie, il militarismo esacerbato ed anche una certa ottusità politica (tutte doti che porteranno la Germania dritta, dritta nella rovinosa guerra ’14-’18) adora questa sua unica bambina. Vittoria Luisa diventa il raggio di sole del suo papà dal quale ha ereditato la vivacità, l’impulsività e la testardaggine. Un amore ricambiato in pieno, la principessa ammira enormemente il genitore e ne sposa tutte le contraddizioni; ci tiene a dimostrare a tutti di essere una vera Hohenzollern e appena ne ha l’età monta a cavallo vestita da ussaro e insieme all’amato ed ammirato babbo presiede le numerose parate militari con le quali la Germania guglielmina sperava di impressionare l’Europa. Meglio e più divertente che stare insieme a mamma, la puritana e non particolarmente brillante imperatrice Augusta Vittoria.

...

La principessa, ha già da tempo informato i genitori che pur essendo lei di stirpe regale i tempi sono cambiati e dunque si sposerà solo per amore, quando ad un funerale incrocia l’affascinante Ernesto Augusto di Hannover e ne se innamora perdutamente. Lui, erede a pieno titolo sia del regno a suo tempo cancellato da Bismarck che dei diritti, “congelati”, sempre dai prussiani, sul ducato di Brunswick, belloccio e aitante, ma anche colto e molto simpatico è un po’ sconcertato. La figlia del Kaiser, per quanto partito prestigiosissimo non è il suo ideale. Il principe, un habitué di tutte le corti europee (sua madre Thyra è la sorella della regina madre di Inghilterra, del re di Grecia, della zarina madre di Russia e del re di Danimarca), si sente male al solo pensiero di finire sepolto vivo, magari in divisa da ussaro, nella corte di colui che considera un parvenu arrogante, capo della famiglia che tanti affronti ha fatto subire alla sua.
Vittoria Luisa però ha già deciso che Ernesto Augusto sarà suo, e a Berlino la testardaggine della principessa è stranota, dunque tutti sanno che è solo questione di tempo. La situazione è pggettivamente difficile, perché non solo il papà Kaiser, che per la figlia sognava nozze un tantino più prestigiose, è assolutamente contrario, ma la famiglia di lui inorridisce al solo pensiero di una tale unione. Insomma quasi Capuleti vs Montecchi edizione primi anni del XX secolo, se non fosse che il Romeo del caso non è poi così convinto. La figlia del Kaiser però non molla e, una volta strappato il consenso al padre, tormenta il povero Ernesto Augusto con richieste pressanti ed appassionate dichiarazioni d’amore. D’altro canto gli stessi Hannover si rendono conto dei vantaggi di una tale unione, considerando che gli antichi rancori possano essere cancellati con la restituzione di tutti i beni sequestrati all’epoca della guerra. In più il Kaiser, che vuole vedere la figlia sovrana regnante, “resuscita” il ducato di Brunswick e lo affida al futuro genero finalmente, anche se a malincuore, convinto.
Le nozze, ovviamente fastosissime, celebrate a Berlino il 24 maggio 1913, alla presenza di tutti i parenti reali (fra gli altri lo zar Nicola II, re Giorgio V d’Inghilterra con la regina Mary e re Alberto I del Belgio) sono l’ultimo grande evento mondano-familiare delle corti europee prima della guerra ‘14-‘18 e segnano la fine ufficiale della Belle Epoque.


Ernst August di Hannover III (1887-1953) e Victoria Louise di Prussia (1892-1980).

Fra i regali di Guglielmo II alla figlia c’è la leggera ed elegante tiara stile Impero (creazione del gioielliere tedesco Koch) che Vittoria Luisa indossa nelle foto ufficiali del fidanzamento e poi, anni dopo, regalerà alla figlia. Ma questo è nulla, la giovane duchessa nella sua “corbeille” di sposa trova, oltre alle gioie storiche di casa Hannover finalmente restituite, anche l’imponente “tiara Brunswick” dono speciale e particolarissimo dei nuovi sudditi alla loro neo sovrana. L’origine del diadema stile impero è sconosciuta, ma secondo alcuni potrebbe addirittura essere stata realizzata per l’imperatrice Joséphine, la prima moglie di Napoleone. Ad ogni modo qualunque sia la provenienza si tratta di un capolavoro di eleganza e raffinatezza con le sue delicate volute, i decori, le greche, i tre grandi diamanti e il leggero bordo di foglie di alloro che si alza a delineare una punta centrale. La nuova duchessa indossa volentieri il gioiello che è un simbolo, l’emblema si può dire, del suo status di sovrana regnante.
La coppia vive a Brunswick (con frequenti soggiorni a Berlino) dove, fino al termine della Prima Guerra Mondiale, gioca a regnare su uno Stato ed una corte da operetta. Durante il conflitto Vittoria Luisa resta sola nell’enorme palazzo ducale, mentre il marito combatte al fronte, ma spesso si reca a trovare il padre sempre più perduto nei suoi impossibili sogni di gloria. La giovane duchessa si rende conto che la situazione in Germania è disperata e, a differenza dei fratelli, cerca di avvisare il Kaiser il quale ormai però non ascolta più nessuno.
Vittoria Luisa ed Ernesto Augusto mettono al mondo cinque figli: Ernest August primogenito ed erede del titolo; Georg Willhelm che nel 1946 sposa Sofia di Grecia (sorella del principe Filippo duca di Edimburgo); Frederika (1917-1981) moglie del re di Grecia Paolo I e madre, fra gli altri, dell’attuale regina di Spagna; infine Christian e Guelf.
Vittoria Luisa, diventa un’anziana signora dal carattere sempre più deciso e con gli anni i rapporti con la famiglia si complicano specie per questioni legate alla gestione dell’enorme patrimonio. E’ in pessimi rapporti soprattutto con la figlia regina di Grecia, la quale come supremo affronto la tiene lontana da tutti gli eventi mondani, fra cui, in particolare le nozze della nipote Sofia con Juan Carlos di Borbone. La “tiara Brunswick” è una delle ragioni del contendere: infatti la duchessa considera il gioiello una sua proprietà personale, e quando il figlio maggiore, nuovo capo del casato dopo la morte del padre nel 1953, ne sollecita la consegna lei fa orecchie da mercante. Il magnifico diadema, valutato all’epoca circa 10 milioni di marchi, è suo perché si tratta di un regalo fatto direttamente a lei. Chiusa la discussione.
La figlia del Kaiser muore nel dicembre del 1980 lasciando tutti i suoi gioielli (sigillati in tre casse) ad uno soltanto dei suoi eredi, il principe Christian di Hannover, il quale, rovinato da speculazioni finanziarie, ne vende la maggior parte. E la tiara sparisce nel nulla. Fino al 14 maggio 2004 quando, fra lo stupore di molti, il sublime diadema riappare ad ornare il capo della seconda moglie di un altro Ernest August di Hannover, noto alle cronache per qualche eccesso e per un carattere non propriamente amabile. La signora in questione è, guarda un po’, la principessa Caroline di Monaco, consorte dell’Hannover dal gennaio 1999 e madre nel luglio successivo della di lui unica figlia femmina, Alexandra. Caroline nata Grimaldi e come tale “solo” Altezza Serenissima, grazie a queste nozze, sale di grado nella gerarchia dei “royal” e diventa “Altezza Reale” nonché “cugina” di uno stuolo di re, regine e principesse. In quel giorno di primavera, elegantemente vestita Chanel ed incoronata dalla superba tiara Brunswick, Caroline è una delle ospiti più ammirate allo scintillante matrimonio del principe ereditario di Danimarca a dimostrare una volta di più che i diamanti, anche sotto forma di diademi, sono davvero i migliori amici delle donne.

Aggiungo io che era così gelosa di questo gioiello che nemmeno quando si sposò il suo primogenito prestò la "Brunswich tiara" alla nuora.
Costei si sposò adattando a diadema la collana di diamanti della suocera: http://www.royal-magazin.de/german/hannove...lace-diadem.htm

Edited by elena45 - 25/2/2010, 19:08
 
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view post Posted on 24/2/2010, 19:04
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Marie-Antoinette

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Spulciando nel solito sito dei gioielli, ho trovato questa ghiotta notizia:
il diadema dell'amata prima moglie di Leopoldo II di Toscana, Marianna di Sassonia, sapete dove è andato a finire?



Sulla testa di quella parvenue di Camilla Crociani, la moglie di Carlo di Borbone, duca di Castro.
Vedere per credere: www.royal-magazin.de/german/sachsen...von-sachsen.htm

La tiara passò da Marianna alla seconda moglie di Leopoldo II, Maria Antonia di Borbone Napoli, e poi alla figlia Isabella, sposata allo zio Francesco di Paola.
Quindi a sua figlia, la principessa Antonietta, che sposò Alfonso, conte di Caseta; e da costei al figlio Ferdinando III duca di Calabria.
Da questi a sua figlia Lucia, che sposò Eugenio di Savoia Genova, duca di Ancona.
Non so perchè poi passò al fratello maggiore del duca di Ancona, ovvero Filiberto duca di Pistoia. Sta di fatto che fu più volte indossata dalla moglie, la principessa belga Lidia d'Arenberg:


Lidia de Ligne d'Arenberg (1905-1977), duchessa di Pistoia.

Venduta dai discendenti dei Savoia Genova, è stata riacquistata, con tutti i suoi soldi, da Camilla Crociani.

Edited by elena45 - 25/2/2010, 18:53
 
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°Alessia°
view post Posted on 24/2/2010, 19:10




Ottimo :sick: ... ma una foto un "pelino" più decente no?
Ha degli occhi da esasperata!!!
 
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view post Posted on 24/2/2010, 19:14
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (°Alessia° @ 24/2/2010, 19:10)
Ottimo :sick: ... ma una foto un "pelino" più decente no?
Ha degli occhi da esasperata!!!

Chi?
 
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°Alessia°
view post Posted on 24/2/2010, 19:47




Si scusami...è la Camilla Crociani!!! Ho aperto il link e ho fatto un colpo!
 
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view post Posted on 24/2/2010, 19:56
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Marie-Antoinette

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Foto della Camilla ce ne sono a bizzeffe sul web, qualcuna l'ho anche scaricata (#entry330944583 / #entry371590143), ma con il diadema sassone no.

Edited by elena45 - 24/2/2010, 22:06
 
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rodolfo81
view post Posted on 24/2/2010, 22:48




elena sei sempre una grande e mitica per tutti le info che ci dai
 
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1410 replies since 31/10/2008, 21:43   639795 views
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