Eccovi un altro ritratto
Si tratta di Charles Jérôme Pozzo di Borgo (Alata 1791-Alata 1879),nobile corso creato duca di Pozzo di Borgo per una lettera patente del 1852 di Ferdinando II delle Due Sicilie. Dopo aver ricercato un po', sono riuscito a capire che è cugino dell'importante diplomatico alla corte russa, Chales André Pozzo di Borgo (1764-1842)
Nato ad Alata, studiò a Pisa. Divenuto deputato all'assemblea legislativa (1791) e procuratore generale sindaco in Corsica (1792), fu tra i partigiani del Paoli contro i giacobini e quindi anche contro i Bonaparte. Quando l'isola si diede agl'Inglesi, divenne presidente del consiglio di stato nel governo ma nel 1796 i Francesi ripresero l'isola e Carlo Andrea riparò, per Portoferraio, Roma e Napoli, a Londra, dove s'iniziò alla carriera diplomatica a servizio delle potenze alleate contro la Francia. Nel 1799 era a Vienna, nel 1801 a Roma, nel 1804 a Pietroburgo. Lo zar Alessandro lo fece allora suo consigliere privato ma dovette licenziarlo dopo l'allenza con i francesi a Tilsit per compiacere Napoleone. Il conte allora si stabilì a Vienna e vi rimase sino alla pace di Schönbrunn. Costretto ad andarsene anche di lì, peregrinò a Costantinopoli, a Smirne, nella Siria, a Malta, e si ridusse infine a Londra (ottobre 1810). Il 4 aprile 1813 raggiunse lo zar e stette al suo fianco durante la campagna di Russia del 1814, e con lui entrò in Parigi il 31 marzo. Per pochi giorni fece allora parte del governo provvisorio; poi, col titolo d'inviato straordinario e ministro plenipotenziario, accompagnò da Londra a Parigi Luigi XVIII. Assistette poi al congresso di Vienna e, dopo i Cento giorni, fu a Gand presso lo stesso Luigi XVIII, col quale fece ritorno a Parigi. Il conte rimase alla corte francese per oltre venti anni come rappresentante dello zar. Partigiano costante d'una moderata libertà, e per questo oppositori dei ministri ultraconservatori di Carlo X, Richelieu e il Martignac, lavorò, dopo il 1830, a fare di Luigi Filippo un elemento d'ordine in Europa. In quel tempo fu in missione a Berlino, a Vienna e a Monaco. Nel gennaio 1835 fu trasferito all'ambasciata di Londra, ma nel 1839, chiesto e ottenuto il riposo, tornò a Parigi e lì morì. . Diplomatico di razza, colto, intelligente ed attivo, il conte Pozzo di Borgo fu uno dei più implacabili avversari di Napoleone e seguì da vicino, per un quarantennio, la vita politica europea. Non si sposò mai e non ebbe figli.
Dunque l'eredità passò al figlio di suo cugino, Jérôme Gaëtan Pozzo di Borgo (1823-1910). Costui era nipote di Charles Jérôme, dal momento che era il fratello di suo padre, Paolo Felice Pozzo di Borgo (1785-1838). Il duca Charles Jérôme si era sposato nel 1832 con Victurnienne Louise Valentine de Berton des Balbes de Crillon (1812-1890) ma non aveva avuto figli. Dunque nel 1879 Jerôme Gaetan divenne secondo Duca di Pozzo di Borgo e si trovò a possedere il patrimonio consistente del conte Carlo Andrea, tra cui il meraviglioso Hotel de Pozzo di Borgo, nel cuore di Saint-Germaine-des-Près, attualmente in vendita:
Il figlio di Jérôme, Charles Jean Félix Pozzo di Borgo (1858-1922), fa costruire a La Punta, in Corsica sulle rovine del vecchio palazzo della famiglia Pozzo di Borgo un nuovo castello. E lo fece costruire con le pietre del Palazzo delle Tuileries, incendiato dai comunardi nel 1871, in maniera piuttosto rocambolesca: "Nella primavera del 1883 il conte Pozzo di Borgo Charles ha acquistato una grande serie di pietre Tuileries dalle cave di Vaugirard. Acquistato il lotto, fece fotografare sul posto tutte le pietre scelte. Poi queste pietre furono numerate e collocate in scatole inventariate in un registro. (...)Per ferrovia poi furono portate a Marsiglia dove ogni settimana due navi portavano i lotti ad Ajaccio. Da qui venivano portate in carri fino al sito del castello. I lotti in tutto furono 185". Ecco una foto del castello:
Edited by Penthièvre96 - 5/8/2014, 15:16