CITAZIONE (celeborn36 @ 19/2/2009, 00:13)
Nel libro che sto leggendo trovo questo aneddoto sul piccolo Louis Charles durante il periodo vissuto alle Tuileries:
"...L'erede della corona riceveva nel suo giardino tutti i ragazzi del popolo che desiderassero parlargli, e più di una volta ordinò che fosse elargito denaro a coloro che gli riferivano esser la propria famiglia in miseria.
Un giorno, mentre era in mezzo ai suoi fiorim venne a trovarlo una donna, chiedendogli il suo intervento per l'esaudimento di una grazia da lei domandata.
- Se l'ottenessi, Altezza - ella disse - sarei felice come una regina -
-Felice come una regina! - esclamò il principino - Io ne conosco una la quale non fa che piangere! - ..."
Mi autocito perchè ho trovato lo stesso aneddoto sui Memoires di Weber, che lo colloca subito dopo le giornate del 5-6 Ottobre 1789:
“… Le dame di camera della Regina stavano parlando un giorno della benevolenza di Sua Maestà, che stava dando una dote ad una signorina di rango, allo scopo di metterla nella condizione di sposare un onesto uomo con poca fortuna, che la corteggiava da molto tempo. Questa conversazione essendo continuata alla presenza del Delfino:
-
Ah! Questa signorina sarà contenta – disse una di loro-
quando saprà questa bella notizia! Sarà felice come una Regina!- L’uso di questa metafora aveva colpito il Delfino, fece un movimento brusco e buttando gli occhi sulla persona che aveva pronunciato queste parole, le disse, con le lacrime agli occhi :
-
Non è certo di mamma che parlate, dato che vi esprimete in questa maniera. –
Tutte queste dame, stupite per la riflessione fatta da questo giovane principe, abbassarono gli occhi. Solo la dama de Neuville, prima camerista, osò prendere la parole dicendo:
-
Eh perché la mamma di Monsignore non è felice?-Il giovane principe fece un sospiro profondo chiudendo le due mani di questa dama; e guardandosi misteriosamente attorno, per vedere se c’erano stranieri, aggiunse, con voce strozzata:
-
No, vi dico, mamma non può essere felice; piange sempre.-
Questo racconto fece versare le lacrime a tutte le dame:
-
Ecco – dissero tra loro –
la causa degli occhi arrossati della nostra sventurata padrona! Che grandezza d’animo, passare così la notte tra le lacrime, e avere la forza di conservare durante la giornata la serenità sul viso e il sorriso sulle labbra! –“