Maria Antonietta - Regina di Francia

Sophie von der Pfalz, Duchessa di Hannover

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view post Posted on 10/4/2009, 09:38
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Marie-Antoinette

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Quindi le famiglie reali cn parenti colpiti da emofilia erano 3: quella spagnola, quella inglese e quella russa????
 
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view post Posted on 10/4/2009, 17:38
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CITAZIONE (Diana92 @ 10/4/2009, 10:38)
Quindi le famiglie reali cn parenti colpiti da emofilia erano 3: quella spagnola, quella inglese e quella russa????

Proprio così.
Spiace dirlo, ma non sapremo mai se qualcuna delle povere figlie di Alessandra, trucidate barbaramente dai bolscevichi, fosse portatrice.
Il portatore sano, infatti, non si scopre se non quando trasmette il difetto alla sua discendenza.
Le sventurate Granduchesse non riuscirono a farlo!

Per completare la famiglia dei Palatini che ci piace un sacco, ho aperto il topic su Rupert del Palatinato (#entry316129928).

Edited by elena45 - 10/4/2009, 19:10
 
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view post Posted on 18/4/2010, 19:48
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Zia Sofia fece un viaggio alla Corte di Francia nel 1678, era in incognito sotto il nome di Madame di Osnabrück, assieme alla figlia; in buona sostanza si trattava di un tour promozionale col quale sperava di piazzare Figuelotte a Corte, in un futuro magari non troppo lontano. Speranza delusa perché Luigi il grasso Delfino sposerà un'altra -e si sperava più utile- principessa tedesca, Maria Anna Cristina di Baviera, mentre Sophie-Charlotte diventerà la moglie di Federico I di Prussia, vedovo di Élisabeth von Hesse-Cassel, il cui padre era il fratello della madre di Liselotte, l'Elettrice Palatina Charlotte von Hesse-Cassel: tuttta una cugineria e un nipotame comune, insomma.

Sofia racconta così il suo incontro con Maria Teresa, moglie di Luigi XIV:

[…] Monsieur mi fece chiamare per andare a trovare la Regina di Francia. Questo buon principe mi attese nell’anticamera, mi afferrò per mano e mi condusse così in fretta da Sua Maestà che appena mi potei fermare per farle la riverenza. Ne feci una molto bassa invece di baciarle l’abito, come lei si aspettava, e le rivolsi il mio complimento, cui la buona regina rispose: “Sono felice di vedervi”. Monsieur prese subito una candela e l’avvicinò ai gioielli della regina dicendo: “Madame d’Osnabrück ama molto i gioielli. Guardate! Non sono ammirevoli?” Gliela tolsi e dissi alla regina che non potevo guardare i suoi gioielli per il piacere che avevo di poterla vedere. Lei mi mostrò con la sua piccola manina bianca e bella i gioielli dicendo “Bisogna guardare lì, non lì”, indicando con la mano sul proprio viso. Aveva la pelle molto candida, ed era molto più bella da vicino che da lontano, in quanto non aveva una bella figura, la schiena era troppo pingue, ed aveva il collo troppo corto, cosa che la rendeva troppo infagottata. La sua bocca era vermiglia, ma i denti erano tutti neri e marci.
Toccava a me ricominciare a parlare. Lodai la Corte di Francia, e dissi che non avevo fatto alcuna fatica ad abituarmi alle sue maniere. Lei replicò che a sua volta non aveva faticato per nulla perché vi era molto felice, e mi disse due volte: “Il Re mi ama tanto, gli sono riconoscente”. Risposi, come è doveroso, che non era una cosa sorprendente, e così via. Le feci anche contare quanti bambini aveva avuto.
[…]

Monsieur, cagna come sempre, tratta la cognata come se fosse un manichino porta collane.

Sofia, cinica e spettatrice come se fosse al cinema, non si fa scrupoli anche se fa finta di essere più deferente ed educata di Monsieur, però è più cagna di lui perché lo racconta pure in giro.

Maria Teresa, povera stella, dimostra una volta di più di essere mentalmente trascurabile e perfettamente irrilevante.



Edited by Nefer Snefru - 18/4/2010, 21:18
 
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view post Posted on 31/5/2010, 21:28
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CITAZIONE (elena45 @ 8/4/2009, 14:51)
E' pur vero che l'eccentrica Elisabetta Stuart trascurava i suoi figli (una tribù), ma molti erano talentuosi di natura: Sophie era un'intellettuale, Elisabeth una filosofa, Louise Hollandine un'artista (#entry310783723).

Leggevo in una nuova (vecchia, perché l'ho trovata usata un anno fa quasi) di Liselotte alcuni aneddoti relativi alla teresina dei Wittelsbach: Elisabeth era appassionata di matematica, fisica e astronomia, brillantissima allieva di Cartesio, il quale diceva che era la sola persona che potesse comprendere appieno i suoi lavori, però per consacrarsi agli studi ha rifiutato Ladislao IV di Polonia... e fin qui tutto bene. Il bello salta fuori con degli aneddoti sulla sia vita nell'abbazia di Hervorden: ad esempio, le capita di scambiare il suo vaso da notte per una maschera, metterselo addosso e dire "Dio, come puzza questa maschera!". Oppure un giorno sgrida la sua camerista perchè le ha presentato un "telo da bagno" (ricordiamoci che all'epoca non si faceva il bagno nudi, figurarsi una suora poi...) bucato sul davanti, in un posto proprio al centro del corpo "Com'è sporco questo telo, guardate che macchia nera lì davanti" "Ma madame, non è una macchia, è..." [insomma, per capirsi: la badessa c'aveva la finferla al vento, NdMauro]. Un'altra volta, avendo bisogno della comoda, le capitò invece di sedersi nel camino acceso.
Pare che Elisabeth sia morta in un completo stato confusionale, forse era Alzheimer?


CITAZIONE
Anche tra i maschi spiccava per bellezza e intelligenza il secondogenito Rupert, un coraggioso e brillante soldato, nonchè pittore come la sorella e persino scienziato.

Lo zio Rupert faceva ricerche molto avanzate, in Inghilterra, di chimica e fisica; era un tipo dall'apparenza un po' bizzarra, sempre seguito da un grande cane nero e che aveva la fama di essere uno stregone.

A quanto pare Liselotte e zia Sofia si sono salvate dalla teresina dei Wittelsbach

 
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view post Posted on 31/5/2010, 21:37
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in effetti... sono le uniche sane
 
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view post Posted on 1/6/2010, 08:44
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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 31/5/2010, 22:28)
........ alcuni aneddoti relativi alla teresina dei Wittelsbach.........

Guarda, si tratta di una bella lotta tra i Wittelsbach e gli Stuart.
Anzi, penso che dipenda più da questi (ma sono pronta a ricredermi) perchè la separazione tra i Wittelsbach palatini e quelli di Baviera è molto antica. E' il ramo bavarese che è pieno di "teresine".

Non ci dimentichiamo che la mamma di tutti queste signore e signori era l'ineffabile Elisabetta Stuart, la nonna di Liselotte, la "regina di Boemia", che, come già detto, metteva al mondo figli a ripetizione, lasciandoli pascolare mentre lei seguiva il suo adorato marito, le sue scimmie, i suoi giardini, e i suoi molteplici interessi culturali. Non era pazza, ma quanto meno stravagante!

E' impossibilie dimostrarlo con certezza, ma i disordini mentali di re Giorgio III si associano alla porfiria e si fanno risalire a Maria di Scozia.

Ma, ripeto, le nostre sono tutte supposizioni, perchè ci piace.......risalire per li rami.

Edited by elena45 - 1/6/2010, 14:17
 
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view post Posted on 1/6/2010, 09:17
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sempre, e come novelli tarzan saltiamo di ramo in ramo XD :D :P
 
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view post Posted on 1/6/2010, 13:18
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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 31/5/2010, 22:28)
Lo zio Rupert faceva ricerche molto avanzate, in Inghilterra, di chimica e fisica; era un tipo dall'apparenza un po' bizzarra, sempre seguito da un grande cane nero e che aveva la fama di essere uno stregone.

Interessantissimo!!! Guarda un po':


William di Windsor (1941-1972), figlio del duca di Gloucester, il più bel cugino della regina Elisabetta. Anche lui girava in compagnia di cani.........
Era un uomo stupendo, grande sportivo e amante della bella vita. Ma era ammalato probabilmente di porfiria!
Morì pilotando il suo aereo durante una gara di volo.
 
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view post Posted on 1/6/2010, 13:44
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ma allora è 1 manua quella di girare coi cani
^_^ :P :D :lol: :woot: image image image
 
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view post Posted on 15/11/2010, 15:07
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Chi si ricorda la lettera stercoraria di Liselotte? Dopo lunghe peregrinazioni e ricerche ardue ho trovato la risposta di Zia Sofia! Come al solito traduco quasi letteralmente, rispettando le punteggiature anche se balenghe.

È interessante notare che mentre la lettera di Liselotte pareva uno sfogo di nervi dettato dall’esasperazione della scomodità legate ai soggiorni a Fontainebleau, la lettera di Sofia sembra traboccare di un piacere infantile nel ripetere ossessivamente un paio di parole: cagare e merda. Tutte le frasi sono girate in modo da potercela infilare dentro il più possibile, anche quando si potrebbero usare tranquillamente impiegare altri termini senza alterare la vis comica dello scritto, e anche quando si potrebbe benissimo evitare di ripeterle tre o quattro volte di fila; mi fa tanto pensare a quell'aneddoto della pescivendola che durante il Terrore venne portata alla polizia perché sospettata di aver detto "Viva il Re", e lei giù a scusarsi dicendo che sapeva benissimo che non si dice "Viva il Re", perché è illegale dire "Viva il Re", e non si sarebbe mai sognata di dire "Viva il Re" perché era una buona cittadina che non dice "Viva il Re", etc. Alla fine la pesciaia fece tanto ridere i poliziotti da aver salva la vita (ma non la mia memoria, perché non mi ricordo assolutamente dove l'ho letto).
In ogni caso, siccome la lettera è pesantuccia anziché no, più di quella di Liselotte, la metto sotto spoiler per proteggere i minori, i pudibondi ed i palati delicati. Forse l'averla scritta la vigilia di Ognissanti ha fatto scattare in Sofia qualche influenza un po' sulfurea...



Hannover, 31 ottobre 1694


SPOILER (click to view)

È un divertente ragionamento di merda quello che fate sul soggetto del cagare, e sembra proprio che non ne conosciate molto il piacere, poiché ignorate quello che vi è nel cagare; è la più grande delle vopstre sfortune. Bisogna non aver mai cagato in vita propria, per non aver mai provato il piacere che c’è nel cagare; poiché possiamo dire che, di tutte le necessità cui ci obbliga la natura, quella di cagare è la più piacevole.

Si vedono poche persone che caghino e non trovino che il loro stronzo abbia un buon odore; la maggior parte delle malattie ci vengono per la mancanza del cagare, e i medici non ci guariscono che a forza di farci cagare, e chi meglio caga, più in fretta guarisce. Si può anche dire che si mangia solo per cagare, e allo stesso modo non si caga che per mangiare, e se la carne fa la merda, è giusto dire che la merda fa la carne, perché i maiali più delicati sono quelli che mangiano più merda. Nelle tavole più delicate la merda non è forse servita in stufato? Non si fanno degli arrosti con la merda delle beccacce, dei beccaccini, delle allodole e altri uccelli, la quale merda si serve come antipasto per risvegliare l’appetito? I sanguinacci, i salami, le salsicce, non sono degli spezzatini in dei sacchi da merda?

La terra non diventerebbe sterile se non si cagasse, non producendo tutti i cibi più necessari e più delicati che a forza di stronzi e di merda? Essendo sempre vero che chiunque possa andare a cagare nel proprio campo non va a cagare in quello altrui. Le più belle donne sono quelle che cagano meglio; quelle che non cagano sono secche e magre, e di conseguenza brutte. I begli incarnati non si tengono con cura che con dei frequenti clisteri che fanno cagare; è dunque alla merda che abbiamo l’obbligazione della bellezza. I medici non fanno le dissertazioni più dotte che sulla merda dei malati; non hanno fatto venire dalle Indie un’infinità di droghe che servono soltanto a fare della merda? La merda è anche nelle pomate o nei cosmetici più squisiti. Senza la merda delle faine, delle civette e degli altri animali non saremmo privati del più forte e del migliore degli odori? I bambini che cagano di più nelle loro fasce sono i più bianchi e paffuti. La merda entra in una quantità di rimedi e particolarmente per le scottature.

Sarete dunque d’accordo che cagare è la più bella, più utile e più piacevole cosa del mondo. Quando non cagate, vi sentite pesante, disgustata e di cattivo umore. Se cagate, diventate leggera, gaia, e di buon appetito.
Mangiare e cagare, cagare e mangiare, sono azioni che si susseguono e si succedono le une alle altre, e si può ben dire che si mangia per cagare, come non si caga che per mangiare. Voi eravate tanto di cattivo umore quando avevate tanto declamato contro il cagare; non saprei darvene ragione, sennonché sicuramente, la vostra biancheria s’è annodata con due nodi e vi siete cagata addosso. Insomma, avete preso la libertà di cagare ovunque quando la voglia ve ne prende, non avete riguardo per nessuno; il piacere che ci si procura cagando vi stuzzica così tanto che, senza riguardo per il luogo in cui vi trovate, cagate nei luoghi pubblici, cagate davanti alla porta altrui senza neanche preoccuparvi se gli possa andar bene o meno.
E, notate che questo piacere è per chi caga meno vergognoso che per chi lo vede cagare, è che in effetti la comodità ed il piacere non sono che per il cagatore.

Spero che adesso vi ricrederete dall’aver messo in cagare così in cattivo odore, e che sarete d’accordo che si preferirebbe non poter vivere quanto non poter cagare.

 
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celeborn36
view post Posted on 15/11/2010, 19:42




Non so perchè ma mi vengono in mente i film di Pasolini...mah. Comunque il riassunto potrebbe essere una frase di una mia collega: "Ci no c..a more sgionfo!" (Chi non c..a muore gonfio!) :lol:

Finetta proprio la zia Sofia!
 
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view post Posted on 15/11/2010, 19:45
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (celeborn36 @ 15/11/2010, 19:42) 
Non so perchè ma mi vengono in mente i film di Pasolini...mah. Comunque il riassunto potrebbe essere una frase di una mia collega: "Ci no c..a more sgionfo!" (Chi non c..a muore gonfio!) :lol:

Finetta proprio la zia Sofia!

Ma va'? Credevo fosse di tua madre. Ma mi sa che mi confondo con il suo "Se moro, moro s-gionfa" :woot:
Zia Sofia era un bijoux! Perché credi che abbia ampiamente spoilerato il testo?
 
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°Alessia°
view post Posted on 16/11/2010, 00:55




CITAZIONE (Nefer Snefru @ 15/11/2010, 19:45) 
CITAZIONE (celeborn36 @ 15/11/2010, 19:42) 
Non so perchè ma mi vengono in mente i film di Pasolini...mah. Comunque il riassunto potrebbe essere una frase di una mia collega: "Ci no c..a more sgionfo!" (Chi non c..a muore gonfio!) :lol:

Finetta proprio la zia Sofia!

Ma va'? Credevo fosse di tua madre. Ma mi sa che mi confondo con il suo "Se moro, moro s-gionfa" :woot:
Zia Sofia era un bijoux! Perché credi che abbia ampiamente spoilerato il testo?

Alla faccia della lettera monotematica :woot: ... mi verrebbe da dire ...bonjour finesse!
 
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view post Posted on 16/11/2010, 13:32
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (°Alessia° @ 16/11/2010, 00:55) 
Alla faccia della lettera monotematica :woot: ... mi verrebbe da dire ...bonjour finesse!

Ti posso dire che tanto Sofia quanto Liselotte erano grandi estimatrici di Rabelais; può essere che allo sfogo isterico della nipote (ammesso che fosse un vero sfogo, e non parte di un gioco) la zia abbia risposto con una lettera in puro stile Rabelais per tirarle un po' su il morale. Oppure era veramente una sorta di competizione letteraria tra le due donne con oggetto l'imitazione di quello stile.

In realtà non lo sapremo mai. Certo è che secondo Funck-Brentano ci sono alcuni dubbi sull'autenticità delle due lettere perché di entrambe mancano gli originali, e che per quanto Madame non avesse paura di usare certe espressioni quelle usate nella sua lettera sono troppo volgari per essere sue, che nella corrispondenza tedesca impiegava di solito termini come cacca, drek, invece di altri più pesanti.

Curioso anche notare che zia e nipote si scrivevano in tedesco, magari con qualche largo inserto in francese, mentre Sofia e il padre di Liselotte corrispondevano solo in francese.

 
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view post Posted on 19/3/2011, 23:03
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Marie-Antoinette

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Su sfighipedia trovo la biografia di Ernesto Augusto, il marito di Sofia, e leggo:

[...]Il primo ministro di Ernesto Augusto, il conte Johann Friedrich II von Alvensleben, aveva progettato un'unione tra Hannover e Danimarca, e credendo il principe ereditario danese Federico (futuro Federico IV) malaticcio e che sarebbe morto di li a poco (cosa che non fu), propose al duca di Brunswick il matrimonio tra il suo secondogenito Federico Augusto e la principessina Cristiana Carlotta di Danimarca (1679-1709), (primogenita di re Cristiano V), toccando così alla morte di Federico IV il regno di Danimarca al casato di Hannover. A causa della sterilità del secondogenito Federico Augusto, predestinato a divenire duca di Brunswick se non fosse stato per la sua morte prematura, Alvensleben propose che a sposare Cristiana Carlotta fosse allora lo stesso Ernesto Augusto, che avrebbe dato così un erede al possibile regno di Danimarca e Hannover. Ernesto Augusto così divorziò dall'amatissima Sofia di Palatinato e sposò nel 1693 la tredicenne principessa danese, dalla quale ebbe un figlio nello stesso anno che morì però durante il parto, assieme alla madre adolescente; si concluse così il progetto di Alvensleben, ed Ernesto Augusto, morta di parto quindi la moglie bambina, risposò la divorziata Sofia di Palatinato.[...]

Andando a curiosare in giro si vede che è solo la versione italiana che parla di questo, oltre al fatto che non viene citata alcuna fonte o vi è un riscontro nelle versioni in altre lingue. Liselotte non parla mai di una roba del genere nelle sue lettere, né la cosa viene citata in qualche cronologia che la riguardi o in una delel sue biografie, nonostane il fatto che zia Sofia fosse la persona più importante della sua vita (escluso forse Luigi XIV). Nelle memorie di Sofia non ne trovo traccia. E nella cronologia allegata alle memorie, curate da Dirk van de Cruysse, sonoo riportati solo due fatti in quel periodo: nel 1693, quando Ernesto Augusto riceve il cappello elettorale da parte di un inviato imperiale, e nel 1694, quando il conte di Königsmarck (amante della nuora di Sofia) scompare misteriosamente da Hannover.

Non ho trovato nessun altro riferimento... dove saranno andati a pescarlo? Forse nello stesso libro il cui han trovato che la Giginska era obbligata dalla madre a guardarla mentre faceva l'orgia coi valleti? Oppure è un fatto vero, ma semi sconosiuto?

 
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