| Posto da: La signora del Rinascimento: Vita e splendori di Isabella d'Este alla corte di Mantova di Daniela Pizzagalli, che consiglio vivamente, il menù di una cena di gala a Ferrara nel 1528, durante i festeggiamenti del matrimonio di Ercole d'Este con Renata di Francia, sorprende l'utilizzo dello zucchero nelle maniere più disperate.
...In sala si apparecchiò la tavola che fu di cinquantacinque braccia di lunghezza, sopra la quale furono poste tre tovaglie... Sopra si posero venticinque saliere d'argento e centoquattro tovaglioli piegati in varie fogge, con i coltelli. Ciascun coperto era corredato di un pane boffetto di zucchero e latte, una braciatella (focaccia dolce), una presa di pistacchea (confettura di pistacchi) et una di savonea (dolce di zucchero, amido e acqua di rose) per tovagliolo, con alcuni fiori di seta et oro per ciascuno di vari colori, profumati...Poi si portarono sopra la tavola venticinque figure grandi di zucchero che rappresentavano le fatiche di Ercole, la cui grandezza era più di due palmi e mezzo ciascuna, dorate e dipinte con le carnagioni che parevano vive. Poi furono posti in tavola: pasticcio d'insalata con capperi, tartufi e uva passa, pasticci di indivia, cime di radicchi, raperonzoli e cedri, insalata di acciughe, ravanelli grossi lavorati d'intaglio con diverse figure et animali, prosciutto e fette, lingue di manzo salate e lonzo di porco salate fritte con zucchero e sopra cannella, pasticci con polpette di cinghiale, mortadelle fresche di fegato, orate in carpione con sopra foglie di lauro. Poste queste cose sulla tavola, al suono di trombe venne ognuno in sala e si diede acqua odorifera alle mani e tutti si posero a tavola...Questo era solo l'antipasto, seguirono otto portate...La prima portata fu: polpe di capponi avvolte in biancomangiare fritte, con sopra zucchero a velo,. Quaglie, tomacelle (salsicce di fegato di maiale), fegati di capponi, fagiani arrostiti con arance spaccate, zucche con cipolle, sfogliatelle di pinoli, tortelli all'aceto e rigaglie di pesce, code di trote fritte et in carpione con sopra pezzi di limone, trglie fritte, anguille avvolte in pasta reale dentici in brodetto. La seconda portata: fringuelli e coturnici arrosto, polpettoni ripieni accompagnati da cervellati bianchi in padella, animelle di vitello fritte con sopra zucchero e cannella, capponi alla tedesca in vino dolce con macis (involucro della noce moscata) piccioni grandi casalinghi in pasta sfoglia, carpioni fritti, rombi grandi in pezzi con sotto code e zampe di gamberoni ffritti con aceto, pasticci di uova di trote, vivanda gialla alla napoletana, pasticcini di mandorle, pasticcini di intingolo tedesco cotti nel forno... Nella terza portata comparivano: pernici arrosto smembrate coperte in salsa reale, conigli, tortore, salsiccia gialla, capponi senza ossa ripieni alla lombarda, salami in brodo, piccioni casalinghi in baffetta (cotti nel lardo), pasticcini dolci di midollo, arrosto con zucchero e cannella, trote alla comacchiese in brodetto, lamprede arrosto con salsa, tortelli di castagne. La quarta portata: capretti piccoli arrosto interi ripieni, capirotti (zuppa di carne sminuzzata) con fette di pane e sotto polpa di cappone, pasticcio di cappone ricoperti di tortelletti, piccioni ripieni alla lombarda, arrosto con salsa francese, lucci in sale, coperti da salsa gialla imperiale, trote al vino ungherese, con sotto pezzi di pane, rombi fritti coperti di salsa bianca e mostarda, sardine fritte, con sopra arance e zucchero, tortelli di fagioli, pasticcini di pasta reale ripieni di riso turco, fritti con sopra lo zucchero. La quinta portata: piccioni casalinghi, pernici in brodo di lardo, lombi di manzo arrosto con intingolo di malvasia, porchetto da latte arrosto ripiene con sopra mostarda, pesci barboni sulla graticola con salsa di sabba (mosto cotto), pesci reine in brodo giallo, pesci passera caldi con sopra arance, aguselle di mare fritte, tortelli di frumento con anici e confetti di cannella, pasticci di vitello battuto...I servitori levarono ogni cosa dalla tavola togliendo la prima tovaglia. E subito tornarono i tovaglioli bianchi, i coltelli e le saliere, un pane ritorto al latte per ciascuno et altre quindici figure di zucchero sulle fatiche di Ercole. Arrivò poi la sesta portata: lonze di vitello arrosto a pezzetti con salse di amarene, pavoni impanati, caprioli coperti di salsa di limone, paste dolci ripienedi uova, formaggio e zucchero, carpioni accarpionati caldi, orate vecchie cotte sulla graticola con prezzemolo e cipolle tritate, soffriitte nel burro con spezie, pasticci di branzino.. La settima portata: castelli e torri di truffoli (pezzi di pasta di farina e uova fritti e poi passati nel miele) dorati, diversi tipi di pasticci, pere guaste ( cotte a pezzi nel vino), di gelatina torbida di polpa di fagiani, pernici e capponi, di gelatina bianca di lucci e branzini, di finocchi in aceto, di olivotte di Spagna, di uva fesca, di pere e mele, di formaggio parmigiano, cardi con pepe e sale. L'ottava e ultima portata comprendeva: duemila ostriche, arance e pere, pasticci di ostriche e di latte e miele, cialdoni e coppe di chiarea ( una bevanda medicinale ottenuta con infusione di acqua, cannella, zucchero, acqua vite, fiori di garofano. Sparecchiata nuovamente la tavola e tolta la seconda tovaglia, furono portate nuove figure di zucchero rappresentanti diverse figure pagane e fu distribuita acqua profumata per le mani, infine comparvero le confetture di cedro, lattuga, cocomeri, mandorle, nespole sciroppate, cotognata, pesche alla genovese, varie qualita di frutti di zucchero alla veneziana, confetti di mandorle e nocciole, et infine furono distribuiti stecchi da denti profumati. Tra una portata e l'altra veniva accompagnato un diverso accompagnamento musicale. Dopo un nuovo intermezzo musicale comparve in tavola un enorme pasticcio in cui erano rinchiusi bigliettini con i nomi di tutti i commensali e pescando fra questi furono distribuiti ricchissimi doni, collanine, monili, abbigliamenti da orecchie, ornamenti per berrette et una collana del valore di cinquanta scudi. Concluso il banchetto...gli ospiti passarono nelle sale adiacenti per danzare...qualche ora dopo agli ospiti fu servita una colazione di frutta candita, mastellette di prugne e amarene zuccherate, lattuga, cocomeri, pere et altri frutti sciroppati, gelatina di cotogne, uva fresca e zibibbo di Damasco...cinquanta sevitori giravano dando da bere boccali di acqua zuccherata...
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