Maria Antonietta - Regina di Francia

"Tutto a te mi guida"

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celeborn36
view post Posted on 11/2/2010, 20:14




ce l'ho anch'io e a dire il vero... mi sono ricreduto da tempo sulla principessa che ha avuto il suo tornaconto dall'amicizia con la Regina, dovrei aver postato qualcosa in merito sul topic della Lamballe...qui stiamo andando OT :P dopo ci bacchettano!
 
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ultimaregina
view post Posted on 11/2/2010, 20:51




Bonsoir.... ieri sera hai chiuso...e arrivederci! Ti bacchetto io! Io ho scritto una discussione sulla Lamballe, proprio or ora. Nevica...nevica...viene voglia di scrivere.
 
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celeborn36
view post Posted on 11/2/2010, 21:37




CITAZIONE (ultimaregina @ 11/2/2010, 20:51)
Bonsoir.... ieri sera hai chiuso...e arrivederci! Ti bacchetto io! Io ho scritto una discussione sulla Lamballe, proprio or ora. Nevica...nevica...viene voglia di scrivere.

Chiedo perdono Mademoiselle, ma mi sono praticamente abbioccato sul pc! :66py4.gif:
 
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ultimaregina
view post Posted on 11/2/2010, 21:53




Ah be' allora...! Anche io morivo di sonno ma mi divertivo a leggere della Rose incavolata xchè tutti la sgridano x come scrive!
 
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Bethany80
view post Posted on 11/2/2010, 21:54




CITAZIONE (ultimaregina @ 10/2/2010, 22:21)
Io l'ho letto in varie biografie. Mi sembra anche in quella della Fraser.... romantico, no? La stranezza è che era scritto in italiano... chissa' xchè...

So che Maria Antonietta, pur avendo preso sotto gamba svariate materie di studio nell'età dell'infanzia (non solo per colpa sua, che era appena una bambina, ma anche per trascuratezza da parte dei suoi genitori), aveva imparato molto bene l'italiano. Mi viene da pensare che possa aver scelto questa lingua perché:

1) la conosceva così bene e forse amava
2) poteva, può darsi, sperare che fosse più difficile da comprendere in caso di sgradevoli passaggi di mani prima della consegna a Fersen (allora mica avevano il traduttore di Altavista sempre a portata di mano ;->)
3) magari anche allora, come oggi, l'italiano era considerata la "lingua dei poeti"

Chissà ;-)
 
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ultimaregina
view post Posted on 11/2/2010, 22:02




Si bravissimo, tutte queste ipotesi sono perfette. Ma chissa' qual'è quella vera?
 
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celeborn36
view post Posted on 11/2/2010, 22:09




non so perchè ma ho un vago ricordo che questa frase fosse presa da un'opera...però è tanto nebuloso, dovrei ricordarmi pure dove l'ho letto. Accipicchia alla mia memoria...la vecchiaia che galoppa! :33op4.gif:
 
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ultimaregina
view post Posted on 11/2/2010, 22:48




Proff dai nn mi deludere, 6 un'enciclopedia vivente! Vabbe' che 6 vecchietto....
 
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celeborn36
view post Posted on 11/2/2010, 22:50




eh cara l'età c'è!
 
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ultimaregina
view post Posted on 11/2/2010, 22:59




Ma ce l'hai l'abito d'epoca? Ho visto le foto dei ragazzi a Venezia erano davvero belli, anche a me piacerebbe everne uno, a dir la verita' l'avrei gia' scelto.
 
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Bethany80
view post Posted on 12/2/2010, 16:27




CITAZIONE (celeborn36 @ 11/2/2010, 22:09)
non so perchè ma ho un vago ricordo che questa frase fosse presa da un'opera...però è tanto nebuloso, dovrei ricordarmi pure dove l'ho letto. Accipicchia alla mia memoria...la vecchiaia che galoppa! :33op4.gif:

A quanto ricordo io, in verità, era la frase dello stemma di famiglia di Fersen... E ora su internet sto trovando conferme, anche se sporadiche e poco chiare... Non so però se fosse in italiano, né se lo stemma a sua volta si rifacesse ad altro.
 
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celeborn36
view post Posted on 16/6/2012, 15:32




Ho trovato finalmente l'estratto della lettera nel giornale di Fersen, non era un anello ma un sigillo, da quel che ho capito il frammento di lettera arrivato a Fersen per mano di un certo Bury che ha sua volta l'ha ricevuto da M. de Jarjayes aveva un sigillo di ceralacca con il famoso emblema e motto, voilà:


Siamo in data 21 gennaio 1794:

“Martedì 21. Un Sig:r Bury, francese d’origine, maggiore da noi presso il Reggimento de Darlékarlie, avendo servito bene nell’ultima guerra, è venuto a trovarmi, è stato in Italia e doveva recarsi a Toulon con gli ingl : al momento dell’evacuazione passava con uno dei loro corrieri per andare in Ingh : e di là in Vandea, mi ha portato una lettera da parte di M. de Jarjayes, che mi diceva nulla in cui speravo, mi inviava solamente un frammento di lettera della R[egina] per lui ecco la copia che è stata scritta da lei stessa:

“Non dovete dubitare del dispiacere che provo nel vedervi partire, ma capisco le vostre ragioni e il vostro zelo e il vostro attaccamento si mostra ancora una volta in un modo molto toccante per noi, abbiamo approvato molto quello che ci avete detto da parte vostra, ne vedete la prova perché ciò che vi sarà consegnato é essenziale raccomandare a persone che troverete nel più gran segreto, ho creduto dover evitare io stessa di dire un giorno il nome di t… per evitare tutte le domande su ciò e perché possiate dire che lo ignorate. Quando sarete in un luogo sicuro, vorrei che possiate dare mie notizie al mio grande amico che è venuto l’anno scorso a trovarmi, no so dove sia, ma o Sign. Gog[uelat] o Mr. Crawford che credo a Londra potranno indicarvelo, non oso scrivere, ma ecco l’impronta della mia divisa. Mandate in modo che vedendolo la persona a cui appartiene senta che giammai essa è più vera”.

“Questa divisa era un sigillo con un piccione che volava con il motto Tutto a te mi guida. La sua idea era stata nel tempo di prendere le mie armi e si era scambiato [il] pesce volante per un uccello. L’impronta era su un pezzo di carta, sfortunatamente il calore ne aveva assolutamente cancellato l’impronta. La conservo malgrado ciò gelosamente nella mia cassetta con la copia del biglietto e il disegno del sigillo. Mr. de Jarjayes mi parlava pure di due riconoscenze, ammontanti a 150.000 livres che sono da un mercante a Bruxelles e che la R[egina] ha dato alla sua cameriera per essere ritirate, ma non sapeva il nome del mercante e mi prega di informarmi. Non manda alcun dettaglio e conto di scrivergli per saperne di più. La mia anima fu vivamente occupata dal ricordo dell’anniversario del massacro di Luigi XVI. Questo ricordo che non si cancellerà mai”.
 
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view post Posted on 16/6/2012, 15:37
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Marie-Antoinette

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Per la precisione, ecco le armi della famiglia di Fersen: non era colpa sua se era uno stoccafisso, li marchiavano così! :D

2009429204526_fersen

 
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celeborn36
view post Posted on 16/6/2012, 15:39




Certo che la Reine era orba bene se ha scambiato il pesce di Fersen per un piccione!
 
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view post Posted on 16/6/2012, 15:40
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Marie-Antoinette

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Sempre simboli fallici sono... mi sa che la Maria era un po' frustrata da quel punto di vista. Ti è andata bene che non l'ha preso per un certriolo o una pianta di fagioli
 
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36 replies since 5/1/2010, 21:50   4374 views
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