Giacomo Girolamo Casanova |
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| CITAZIONE (MmeAnna @ 21/1/2014, 22:09) Se ho frainteso il senso del tuo precedente post,me ne dispiace e ti porgo le mie scuse,Adriano. Ognuno di noi ha le sue idee,che si formano con ciò che si è, ciò che si legge e ciò che si studia. Le mie idee possono sembrare radicali, ma ho letto molto sulla rivoluzione. Storici pro e contro,non ho tralasciato nulla. Però mi rendo conto che ci sono ancora delle idee preconcette sui fatti e i personaggi. Mi lascio trascinare dall'entusiasmo e tendo ad eccedere. Spero che,se equivoco c'è stato,sia tutto chiarito. E veniamo a Madame che ha le sue idee e soprattutto un attaccamento viscerale alle vittime di questa tristissima vicenda. Comprendo l'emotività femminile, altrimenti tradirei la mia storia... Dal canto mio ogni tanto, grattando l'appassionato settecentista, sbuca l'avvocato (pur se nella vita ho fatto tutt'altro, in fondo) e non riesco a resistere alla vis polemica che mi fa tirare giù un'arringa non so quanto convincente (in questo caso mi pare di sì). Del resto data l'ora e la mia temperatura che ha sforato i 38 gradi (sono a letto con l'influenza) sono parecchio obnubilato e quindi poco lucido ma ancora abbastanza da saper distinguere la passione (femminile) dalla chiusura ideologica. Pare che il Memmo, gravemente malato, amasse circondarsi di presenze femminili al suo capezzale, così amiche, amanti, ex amanti, fidanzate varie si avvicendavano indefesse. Anche lui dava una gran prova di forza d'animo perché se uno sta male dover anche conversare amabilmente mi pare assai faticoso. Ma tant'è: la sociabilità era quella. E in qualche maniera pure io stasera al mio capezzale sento la presenza di tanti amici che magari non sono affatto d'accordo con me ma l'importante è essere in buona fede (cum grano salis eh?).
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