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| Si può dire che il '700 fu il secolo delle donne, politicamente parlando. La regina Anna in Inghilterra, Elisabetta Farnese, Madame de Pompadour, Maria Teresa d'Austria, in Russia le zarine Elisabetta e Caterina. Le stesse sorelle di Maria Antonietta, Maria Amalia e Maria Carolina avevano delle personalità molto più forti dei mariti e furono loro i veri sovrani in quel di Parma e di Napoli. Maria Antonietta raccolse tutto l'odio di una società maschilistica e misogina...e pagò per tutte. Le parole di Madame de Stael sono eloquenti: "Donne di tutti i paesi, di tutte le classi sociali, il destino di Maria Antonietta racchiude tutto ciò che tocca i nostri cuori".
Non è un caso, tra l'altro, se molte donne che osavano parlare di diritti e di uguaglianza finirono sul patibolo, cito Olympe de Gouges, che aveva redatto i diritti delle cittadine a fianco a quelli del cittadino ma anche Manon Roland. C'era una sorta di strano legame di punizione e solidarietà tra la regina e altre donne, non solo quelle che ne presero la difesa ma anche alcune rivoluzionarie.
E' interessante notare che con l'avvento di Napoleone, la politica al femminile ebbe uno stop... Napoleone, misogino e maschilista, rispose a Madame de Stael che gli chiedeva quale, secondo lui, fosse la donna più importante della storia: "...quella che ha fatto più figli".... Come dire che la donna doveva limitarsi al ruolo di madre.
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