CITAZIONE
Occhio poi a parlare di Società: a Vienna non cambiò proprio nulla, così come non cambiò nulla in Prussia e nemmeno in Russia.
Scusa, forse mi sono espressa male, non parlavo certo di Vienna o Russia. Parlavo di società francese, naturalmente. Qualcuno, tra i pensatori sia storici che giuridici, pensò poi di esportare il modello francese di nuova società basata sulla proprietà. Sulle "esportazioni" di modelli sia giuridici che statali sono molto scettica: non sempre, anzi quasi mai, un modello che ha avuto successo in un paese poi può averne in un altro.
CITAZIONE
se al posto di Luigi ci fosse stato un sovrano più risoluto/furbo la rivoluzione si sarebbe potuta tranquillamente evitare in due modi: concedendo al popolo pian piano quel che chiedeva, salvo poi revocarlo qualche decennio dopo come fecero tutti gli altri colleghi nel 48, oppure con la repressione violenta.
Sì capisco il tuo punto di vista, ma credo che se al posto di Luigi ci fosse stato un altro re, la rivoluzione, come cambiamento e rottura verso il passato ci sarebbe stata comunque, la violenza e la degenerazione che venne dopo forse no. Visto che si guardava con molto favore all'Inghilterra dove la separazione dei poteri si fa risalire addirittura al 1215, la Francia sarebbe diventata una monarchia costituzionale (passami il termine moderno)?
CITAZIONE
la rivoluzione francese sia un evento terribilmente sopravvalutato.
Credo allora che condivi il pensiero di Pierre Chaunu, insigne storico e docente della Sorbonne. Sinceramente non mi sento di condividere la vostra posizione, naturalmente neanche di quelli che osannano la rivoluzione. Non sono nè un'ammiratrice della rivoluzione nè una detrattrice, ma credo che in Francia sia stata sentita come una tappa importante che ha segnato la fine di un'epoca.