| marie. |
| | Ho visto che non ci sono topic su di lei, forse perchè non è stata una regina/nobile, ma mi appello al suo rango di contessa dopo il matrimonio con Galeazzo Ciano! Ammiro un sacco questa donna che si è ribellata al padre, che amava alla follia, pur di salvare il marito. Devo dire che probabilmente non mi importerebbe un fico secco del fascismo se non fosse per questa figura moderna ed anticonformista, diventata protagonista di quella che Antonio Spinosa definisce una tragedia italiana. Da notare che lei e Maria José nn si potevano vedere xD Erano completamente diverse: nordica e intellettuale Maria Josè, sbrigativa e pragmatica Edda, antifascista Maria Josè, accanitamente fascista Edda, entrambe avevano un carattere che molto difficilmente si piegava a compromessi e costrizioni. Insomma, le adoro tutte e due ;_; Allego info da Wikipedia: CITAZIONE Edda Ciano Mussolini (Forlì, 1 settembre 1910 – Roma, 8 aprile 1995) era una dei cinque figli di Benito Mussolini.
Nasce a Forlì da Benito Mussolini e Rachele Guidi. La coppia in quel tempo non è sposata, in ossequio alle idee anarco-socialiste di Mussolini, quindi Edda viene registrata all'anagrafe come figlia illegittima dal padre Benito, con l'indicazione "N. N." al posto del nome materno. Ciò farà poi nascere la leggenda (sfruttata talvolta a scopi politici) secondo cui sua madre sarebbe stata Angelica Balabanoff, una militante socialista israelita di origine russa che ebbe una relazione con Mussolini all'epoca in cui entrambi erano esuli in Svizzera.
Edda sposa a Roma, il 24 aprile 1930, Gian Galeazzo Ciano, conte di Cortellazzo e di Buccari, da cui avrà tre figli: Fabrizio, Raimonda (detta Dindina) e Marzio. Le nozze segnano l'avvio dell'inarrestabile ascesa politica del marito, che dopo una parentesi in diplomazia diventa ministro della Propaganda prima e degli Esteri poi.
Nel 1939 con l'occupazione italiana dell'Albania la città di Saranda prese il nome di Porto Edda, che conservò fino al 1944. Filotedesca, Edda appoggerà sempre le posizioni del padre sulla guerra, più tentennante sarà il marito Galeazzo.
Di personalità intraprendente e irrequieta, presenta comportamenti da lei stessa in seguito definiti "da maschiaccio", che la porteranno non di rado a scontrarsi con il potente padre che, a tale proposito, pare ebbe a dire: "Sono riuscito a sottomettere l'Italia, ma non riuscirò mai a sottomettere mia figlia".
Il suo carattere indomito si manifesta sia da bambina (portata a studiare nel collegio delle signorine "bene" di Poggio Imperiale, si fa subito ritirare), che da ragazza (è una delle prime donne a portare i pantaloni ed il bikini), che da adulta (tradisce, ricambiata, il marito, fuma, gioca d'azzardo).
Il 25 luglio 1943 Ciano votò la mozione Grandi di sfiducia a Mussolini, un voto che gli costò l’accusa di tradimento e che dette inizio alla personale tragedia di Edda che inizia una dura battaglia solitaria per salvare la vita del marito, cercando di barattarla con i diari del medesimo, fortemente critici verso la Germania.
Ebbe furiosi scontri con il Duce, nonché con la madre Rachele, nel tentativo di salvare il marito Galeazzo dalla condanna a morte seguita al Processo di Verona, nel 1944, e solo molti anni dopo dichiarerà di aver perdonato suo padre per non aver potuto o voluto salvare la vita di Galeazzo Ciano. Della madre dirà: "Lei ha difeso il suo uomo, io ho difeso il mio".
Rimasta definitivamente sola, dopo la fucilazione del marito, avvenuta l'11 gennaio 1944, Edda si rifugia con i figli in Svizzera, trovando sistemazioni di fortuna.
Fucilato Mussolini, dopo quattro mesi, dietro richiesta degli italiani, gli svizzeri fanno uscire Edda Mussolini dal paese ,che viene condannata a due anni di confino sull’isola di Lipari. Dopo un anno beneficia di un'amnistia e si ricongiunge ai figli.
La figlia prediletta dal Duce, rilasciò una serie di interviste registrate nel 1989 da un amico di vecchia data, nelle quali raccontò la prima volta la sua vita, in particolare l'adolescenza, il suo rapporto con i genitori, le loro passioni, l'ascesa e il potere del padre i suoi amori, le guerre, la vita mondana, le tragiche giornate di Verona.
Edda Ciano muore a Roma l'8 aprile 1995.
Film [modifica]
* Io e il Duce, con Susan Sarandon (TV). * Il Processo di Verona, con Silvana Mangano. * Edda, con Alessandra Martines, Massimo Ghini, Claude Brasseur (TV). Essenzialmente le posizioni su Edda sono due: c'è chi pensa che lei abbia capito di amare Galeazzo quando stava per perderlo, e che pur di salvarlo si sia messa contro l'altro suo grande amore, suo padre Benito Mussolini. Altri si appellano alla dichiarazione della stessa Edda per cui Galeazzo era per lei un ottimo amico, ma pur sempre un amico, e quindi impuntandosi per salvarlo Edda avrebbe semplicemente "messo alla prova" l'amore che il padre provava per lei. Io sono romantica: credo che entrambi questi meccanismi si siano innescati nella sua mente, e che il suo volersi firmare "Edda Ciano" e non "Edda Mussolini" nell'ultimo appello a suo padre fosse un segno d'amore per Galeazzo, che in fondo aveva amato sinceramente.
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