Maria Antonietta - Regina di Francia

Genealogia dei Romanov, il tanto atteso post :D

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Romanov in the Heart
view post Posted on 7/8/2010, 11:28




TADAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Elisabetta
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figlia di Pietro il Grande e Caterina I, ELisabetta venne in ogni modo esclusa dai suoi oppositori come erede al trono poichè i genitori non erano ancora sposati. Ragazza di una bellezza divina e vivace, oltre che molto colta poichè parlava correttamente italiano, tedesco e svedese oltre che il russo, Elisabetta venne adorata tantissimo dai genitori, che le dedicarono tantissimo affetto, forse più che agli altri figli. Era intenzione di Pietro far sposare questa sua figlia a Luigi XV di Francia, ma l'onore dei Borboni si oppose contro una qualsiasi alleanza. A questo si aggiunsero una serie di speculazioni matrimoniali che gli stessi Borboni avevano in progetto e per questo motivo, alla morte della madre (maggio 1727) ed alla partenza dell'amata sorella Anna alla volta di Holstein per matrimonio, l'unica relazione che le rimase fu quella con l'amante diciottenne Aleksandr Danilovič Menšikov, appartenente ad una delle famiglie influenti di corte. Tuttavia, Elisabetta venne sempre rispettata da tutta la corte. Ai Menšikov si sostituirono però i Dolgorukov, che avevano in odio Pietro il Grande e che praticamente la bandirono da corte. Elisabetta aveva ereditato il temperamento sensuale del padre e, essendo libera da ogni controllo esterno, si abbandonò ai suoi amori senza riserve. Durante il regno della Zarina Anna, venne esiliata in siberia. Poi si innamorò di un cosacco che molto probabilmente sposò, dico probabilmente perchè la corrispondenza fra Elisabetta e lui venne fatta bruciare da Caterina II. Siamo nel 1741: Ora basta essere esiliati dalla corte, Elisabetta è figlia di Pietro il Grande e Caterina I. Si fa la rivoluzione! Questa Anna Leopoldovna con il bambino è di troppo! Alla mezzanotte del 6 dicembre 1741, con l'aiuto di amici personali, incluso l'archiatra di corte Jean Armand de Lestocq, il suo ciambellano, Michail Illarionovič Voroncov, il suo futuro marito, Aleksej Razumovskij, e Aleksandr e Pëtr Šuvalov, due gentiluomini di palazzo, Elisabetta si recò nella caserma di Preobraženskij dove aveva sede il reggimento delle guardie d'onore e si attirò le loro simpatie con un discorso efferato e li convinse a seguirla al Palazzo d'Inverno, dove la reggente si trovava in assoluta sicurezza. Avendo arrestato tutti i ministri fedeli alla zarina, Elisabetta sorprese Anna e suo figlio nei loro letti, e convocò tutti i notabili laici ed ecclesiastici alla loro presenza. La rivoluzione si protrasse sino alle otto del mattino successivo quando intervennero anche alcuni cittadini che erano stati informati della congiura. Per quest'azione, all'età di trentadue anni, questa donna con poca conoscenza degli affari di stato, ma con grande spirito, si trovò ben presto a capo di uno dei più grandi imperi del mondo in uno dei momenti più critici della sua esistenza. Fortunatamente per lei e per la Russia, Elisabetta Petrovna, aveva ereditato dal padre l'ingegno nel governare. Durante tutte le sue azioni politiche, si richiamò spesso allo spirito del padre. Caratterialmente era predisposta al sacrificio per la patria ed era disposta ad accantonare i pregiudizi sulle donne, di modo da potersi assicurare il pieno potere riconosciutole all'unanimità. Elisabetta si dimostrò degna erede del padre e reilluminò la Russia dello splendore che gli avevano dato i suoi genitori.


ecco la carrellata:
da bambina dipinta come Venere:
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da grande :)
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a Tsarskoje Tselo
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all'arresto della Leopoldovna
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la locandina prresentativa
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e altri dipinti
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guardate che bella qui
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e qui già con due chili in più
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qui vestita a lutto
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e qwui altri dipinti
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qui in un mosaico
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e ancora:
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adolescente:
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appena incoronata
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una statua:
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qui è vestita in rosa, il suo colore preferitoo e nessuno a corte poteva portare cose rosa. una donna ignorò la legge e si mise una rosa tra i capelli e un abito rosa, appena entrò al ballo la Zarina le tirò due ceffoni e le tagliò i capelli

la firma
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da bambina
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a cavallo
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e per oggi basta, grazie e a domani con Pietro III
 
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view post Posted on 7/8/2010, 13:47
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Marie-Antoinette

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Bravissimo!
Già a suo tempo, però, nel topic dedicato a Elisabetta di Russia (https://ladyreading.forumfree.it/?t=47517775) rilevammo un errore: Alexander Danilovic Mensikov (1672-1729) era il potentissimo principe amico dei suoi genitori, e, cronologicamente, non poteva essere l'amante di Elisabetta (1709-1762).

Edited by elena45 - 16/8/2010, 01:37
 
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view post Posted on 7/8/2010, 14:16
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QUOTE (Romanov in the Heart @ 6/8/2010, 12:09)
Ivan VI- lo Zar bambino
(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm.../b3/Ivan_VI.jpg)
Ivan è figlio della nobildonna russa Anna Leopoldovna, vedremo anche lei, e di un'uomo di sangue blu, Antonio Ulrico di Brunswic.
A otto settimane viene adottato dalla zarina Anna che lo sceglie come successore. Ma la morte prematura di Anna fa si che Ivan diventi Zar a poco più di un anno. La sua reggente è Anna Leopoldovna che governa con l'aiuto del principe Osterman.Tredici mesi dopo, un colpo di stato pose la Zarina Elisabetta sul trono (6 dicembre 1741), e Ivan e la sua famiglia vennero imprigionati nella fortezza di Daugavgrīva, Lettonia, (13 dicembre 1742) dopo una detenzione provvisoria a Riga, quando l'imperatrice aveva pensato di rispedirli a Brunswick. Nel giugno 1744 Ivan venne trasferito a Cholmogory (nel Cholmogorskij rajon), sul Mar Bianco, dove, isolato dalla sua famiglia e senza alcun contatto con i suoi sostenitori, rimase per i successivi dodici anni. Si dice che in realtà egli fosse stato segretamente trasferito alla fortezza di Schlüsselburg (1756), dove venne trattato con più rigore dal momento che il comandante della fortezza non conosceva l'identità del prigioniero. L'ascesa di Pietro III (1762) consentì un miglioramento delle condizioni del Principe in quanto lo Zar provava un'innata simpatia per lui; ma Pietro stesso perse il proprio potere poche settimane dopo. L'ascesa di Caterina II (nell'estate del 1762) rappresentò nuovamente un periodo di durezza per Ivan. Al comandante della fortezza vennero dati nuovi ordini: il Principe sarebbe stato ucciso a qualsiasi parvenza di tentativo di farlo fuggire; nel frattempo avrebbe dovuto essere mantenuto vivo nelle mani di qualcuno. Ma venti anni di solitario confino avevano disturbato l'equilibrio mentale di Ivan. Malgrado fossero stati dati precisi ordini di mantenerlo all'oscuro di tutto, nella più totale ignoranza, era in grado di scrivere lettere e di leggere tranquillamente la Bibbia. Le sue origini non potevano essergli tenute all'oscuro ancora per molto ed un sottotenente, Vasilij Mirovič, lo informò del fatto e cercò di riabilitarlo al trono di Russia. A mezzanotte del 5 luglio 1764, Mirovič sopraffece le guardie, arrestò il comandante della fortezza, Berednikov, e consentì a Ivan di essere libero. I suoi carcerieri, agli ordini del loro comandante, il Luogotenente Chekin, lo assassinarono mentre tentava la fuga. Egli venne sepolto nella fortezza e la sua morte assicurò l'ascesa di Caterina II al trono di Russia.

ecco una carrellata:

la locandina presentativa:
(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...6russia1740.jpg)

con la reggente in un dipinto:
(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...h_Y.Mengden.jpg)

la sua salma dopo l'assassinio:
(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...vorozhnikov.jpg)

ora Anna Leopoldovna:
Era figlia di Caterina (sorella della zarina Anna) e del duca Carlo Leopoldo di Meclemburgo-Schwerin. Dopo aver sposato il duca di Brunswick, e aver avuto il piccolo Ivan, la zarina Anna decide di prenderlo come successore. Alla morte della zarina Ivan diventa Zar e la Lepoldovna reggente. la Leopoldovna però conosceva troppo poco il carattere di coloro che doveva governare ed ancora meno le convenzioni del governo russo, così che in poco tempo si mise in contrasto con quasi tutti coloro che l'avevano appoggiata. Nel dicembre 1741 la figlia di Pietro il Grande, che per i suoi atteggiamenti godeva del favore delle truppe, incitò la guardia imperiale alla rivolta, sconfisse una debole resistenza e salì al trono come Elisabetta I.
La vincitrice gettò lo zar bambino Ivan VI in prigione ed esiliò Anna e suo marito in una piccola isola sul fiume Dvina settentrionale, dove Anna Leopoldovna morì di parto.


carrellata:
(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._Irkutsk%29.jpg)

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...Leopoldovna.jpg)

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...by_Wedekind.jpg)

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...eopoldovna2.jpg)

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...shnyakov_01.jpg)

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...ravaque_007.jpg)

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._Matveev_01.jpg)

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._%28GIM%29.jpeg)

una stampa dell'arresto di Anna:
(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...eopoldovna.jpeg)

il marito, duca di Brunswick mooooooooolto bello XD

(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...y_Wedekind.jpeg)


Grazie e a domani con Elisabetta

aggiungo una cosa: quando Pietro volle parlare con lui, Ivan disse di non essere il vero Ivan, ma un impostore, e che il vero Ivan era morto da anni....
Su sua amdre aggiungo che era bisessuale o forse leswbica, visto che si sposo in lacrime, e che lei e il marito si odiavano, e lei gli preferiva un`amica e un amante
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 8/8/2010, 10:58




@ elena45: non mi ero accorto dell'errore. scusate :D

@ diana92: la lesbica non era la zarina Anna? Non credo che anche Anna Leopoldovna fosse lesbica.
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 8/8/2010, 13:55




PIetro III

nipote di Pietro I e Caterina I, Pietro divenne Zar alla morte di Eliisabetta, sua zia, che lo scelse come erede al trono. Pietro era tuttavia molto titubante e non voleva salire sull trono degli Zar... fortuna che era sposato con Sofia Augusta Federica di Anahlt-Zerbst. Il suo regno durò per soli 6 mesi del 1762. Durante il breve regno di Pietro III la Russia vide comunque un discreto miglioramento di riforme economiche, improntate sul modello di quelle dell'Europa dell'Ovest, avvicinandosi sempre più al liberalismo ed al mercantilismo che furono preferiti alle tradizionali pratiche di soggiogamento dei contadini. Egli emanò un editto che non permetteva agli industriali di utilizzare i propri servi come operai. Pietro III proibì inoltre l'importazione di zucchero in Russia per promuovere le industrie nazionali. La più grande riforma sociale di Pietro III fu quella dell'abrogazione dell'editto di Pietro il Grande, secondo il quale tutti i membri maschi della nobiltà russia dovevano prestare servizio militare o civile senza riguardo alle preferenze individuali per una particolare occupazione. Tuttavia il matrimonio con Sofia non fu mai felice, e Paolo, non fu sicuramente figlio suo ma di uno dei tanti amanti della moglie. Sofia del resto non ne può più di un marito mollaccione come Pietro, e con un colpo di stato prende il potere. La misteriosa morte di Pietro è tutt'oggi una delle questioni più in dubbio sullo zarismo. E' morto per volontà di Sofia o per cause naturali?

carrellata
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locandina presentativa:
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con la moglie e il "figlio"
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con la moglie:
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Grazie e a domani con la grande Caterina II.
 
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view post Posted on 8/8/2010, 20:36
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Pietro III era figlio di Anna Petrovna, la sorella maggiore della zarina Elisabetta, e del duca Carlo Federico di Holstein-Gottorp (1700-1739).

Anna-Petrovna-of-Russia-by-L-Caravaque-1725-Tretyakov-gallery
Louis Caravaque - Anna Petrovna Romanova (1708-1728) - Tretyakov Gallery. Mosca.
Trovo che somigliasse molto alla madre Caterina. Era una ragazza sveglia e intelligente, la preferita di Pietro il Grande, ma fece un matrimonio minore perchè nata prima che i genitori si sposassero. Morì giovanissima, qualche giorno dopo la nascita del figlio.
Anche suo marito morì giovane, dopo qualche anno, lasciando il piccolo Pietro undicenne completamente solo.

Pietro-III-1728-1762
Georg Christof Grooth - Pietro di Holstein Gottorp (1728-1762) - Tretyakov Gallery, Mosca
Pietro era un adolescente di 14 anni quando la zia Elisabetta lo designò suo erede, lo richiamò dalla Germania in Russia e combinò il matrimonio con Sofia Augusta di Anhalt-Zerbst, la futura Caterina II.
Pietro e Sofia erano coetanei e parenti, poichè la madre di Sofia era una Holstein Gottorp, cugina del padre di Pietro, nonchè sorella del re di Svezia Adolfo Federico (vedi #entry330058010).
All'inizio i due sposi si comportavano come compagni di giochi e c'era un legame di amicizia tra i due. Finchè Pietro non cominciò a dare di matto e Sofia non scoprì la sua femminilità.

Grand-Duchess-Catherine-Alexeevna-by-L-Caravaque-1745-Gatchina
Louis Caravaque - Sophia di Ahnhalt-Zerbst (1729-1796) a 16 anni, futura Caterina II - Gatchina Museum.

Edited by elena45 - 31/1/2019, 13:24
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 9/8/2010, 12:16




Caterina II
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Caterina diventa Zarina Autocrate alla morte del marito Pietro III. E' senza dubbio la più grande imperatrice dopo PIetro il Grande. Il suo regno durò per ben 36 anni, dal 1762 al 1796, anno della sua morte. Caterina approvava l'Illuminismo e considerava sé stessa un filosofo sul trono; venne conosciuta come una protettrice delle arti e della letteratura. Scrisse commedie, romanzi e memorie e fece la conoscenza di Voltaire, Diderot e D'Alembert, tutti famosi enciclopedisti francesi, che in seguito consolidarono la sua reputazione nei loro scritti. Caterina riuscì anche a convincere il matematico Leonhard Euler a spostarsi da Berlino a San Pietroburgo. Tra le sue commedie si ricordano L'ingannato e Lo stregone siberiano, scritte sia con intenti didattici sia con intenzioni critiche nei confronti di ipotetici nemici quali la massoneria. Tuttavia, quando nel 1790 Aleksandr Radiščev pubblicò il suo Viaggio da San Pietroburgo a Mosca preannunciante rivolte a causa delle deplorevoli condizioni sociali dei contadini e dei servi - in netto contrasto con la realtà che veniva mostrata all'imperatrice dai Villaggi Potemkin - Caterina lo esiliò in Siberia.Caterina ebbe due figli, Paolo e Anna, con i quali non ebbe modo di creare un normale rapporto per via della zarina Elisabetta, la quale portò via i bambini appena nati, occupandosene lei stessa nei suoi appartamenti privati. Il padre dei due potrebbe essere stato sia Pietro III che uno degli amanti di Caterina: Sergej Saltykov è spesso indicato come il più probabile. Anna morì dopo pochi mesi dalla nascita, in concomitanza con la morte della nonna materna e Caterina se ne rammaricò molto. Paolo Pietrovič invece crebbe all'ombra di Elisabetta e non legò mai con la madre; alla sua morte salì al trono come lo zar Paolo I di Russia.

carrellata
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SPOILER (click to view)
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scusate se ho postato pochi dipinti ma ho un po' fretta, domani ne posto altri.

Grazie e a domani con Paolo I
 
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view post Posted on 9/8/2010, 13:01
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QUOTE (Romanov in the Heart @ 8/8/2010, 11:58)
@ diana92: la lesbica non era la zarina Anna? Non credo che anche Anna Leopoldovna fosse lesbica.

ben 2 libri che possiedo dicono che era bisessuale, ma siccome non li ho qui al momento, sono al mare, ammetto che forse mi sono sbagliata, quando torno, entro il 24, vi aggiorno
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 10/8/2010, 11:31




okay grazie :)
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Paolo I

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Paolo diviene Zar il 5 novembre 1796 in seguito alla morte della madre. Come sovrano è un idealista capace di grande generosità ma con un carattere molto variabile e vendicativo. Nel 1797 permette al famoso scrittore Radiščev di tornare dall'esilio in Siberia, ma non appena questi rientra nella sua tenuta, lo pone sotto il controllo della polizia.Paolo conduce la sua politica estera in modo del tutto autonomo senza curarsi di alcun consiglio o parere, questo atteggiamento porta la Russia prima ad impegnarsi nella seconda coalizione contro la Francia nel 1798 e poi, nel 1801, a condurre una neutralità armata contro la Gran Bretagna. In entrambi i casi le scelte sono basate solamente su emozioni personali: nel primo caso perché la Francia ha espulso da Malta i cavalieri dell'Ordine di San Giovanni di cui lo zar è Gran Maestro, nel secondo caso la scelta è dovuta alle lusinghe di Napoleone. Oltre all'idea, per altro presto abbandonata, di un assalto navale congiunto franco-russo contro la Gran Bretagna un'altra impresa avventata in cui si impegna Paolo I è la spedizione cosacca in India. Tutte queste azioni sono probabilmente un tentativo di seguire le orme di Pietro il Grande; sul suo monumento eretto, durante il regno di Paolo I, vicino al palazzo Mikhailovsky a San Pietroburgo si legge "Al nonno dal nipote", una sottile ma ovvia presa in giro dell'iscrizione in latino "PETRO PRIMO CATHERINA SECUNDA", pomposa dedica di Caterina II al Cavaliere di bronzo, la più famosa statua di San Pietroburgo. In politica interna Paolo I si comporta in modo nettamente reazionario. Il suo primo obiettivo è quello di abrogare tutte le innovazioni introdotte dalla madre. Aspro nei confronti dei nobili non si cura assolutamente delle condizioni delle classe popolari ed anzi amplia la servitù della gleba. I timori di Paolo I di poter essere assassinato diventano in breve una realtà. Un complotto, che ha lo scopo di costringerlo ad abdicare, viene organizzato alcuni mesi prima della sua morte dai conti Pahlen e Panin e dall'ammiraglio José de Ribas, un avventuriero mezzo spagnolo e mezzo napoletano. La morte di Ribas ritarda l'esecuzione del piano. Nella notte del 23 marzo 1801 Paolo viene assassinato nella sua camera da letto nel Castello degli ingegneri da un gruppo di ufficiali comandati dal generale Bennigsen, un hannoveriano al servizio della Russia. I cospiratori entrano di forza nella camera dell'imperatore e lo trascinano ad un tavolo dove tentano di costringerlo a firmare l'atto di abdicazione, Paolo fa resistenza ed uno dei congiurati lo colpisce con la spada e poi lo strangola. Uno dei congiurati, il generale Nikolaj Aleksandrovič Zubov si reca allora dal figlio di Paolo, Alessandro I, che si trova nello stesso palazzo ed è al corrente del complotto, per annunciargli la sua ascesa al trono.


carrellata:
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a domani con la consorte di Paolo, Sofia Dorothea di Wurttemberg

Grazie
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 11/8/2010, 10:40




Sofia Dorothea di Wurttemberg:

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Sofia era figlia di Federico II Eugenio di Württemberg e della moglie Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt. Quest'ultima era figlia di Sofia Dorotea di Prussia e quindi Sofia era discendente degli Hohenzollern. L'educazione di Sofia fu molto superiore rispetto a quella già elevata della propria famiglia, a sedici anni parlava tedesco, francese, italiano e latino. Inoltre aveva una profonda passione per l'arte. Nel 1773 fu tra le principesse prescelte per diventare moglie del Granduca Paolo Romanov, ma poiché aveva solo quattordici anni, venne scelta Guglielmina d'Assia-Darmstadt. Sofia venne pertanto fidanzata a Luigi d'Assia, fratello di Guglielmina. Quando però il Granduca Paolo rimase vedovo, nel 1776, Federico II di Prussia (zio di Sofia) propose Sofia come moglie del futuro zar. Luigi ricevette un risarcimento in denaro per la rottura del fidanzamento. L'imperatrice Caterina fu contenta della scelta perché entrambe avevano lo stesso tipo di educazione ed erano nate nella stessa città. Lo zio Federico II organizzò il matrimonio e invitò Sofia e Paolo a Berlino. Entrambi i giovani rimasero favorevolmente colpiti l'uno dall'altra. Sofia si trasferì a San Pietroburgo nel settembre 1776, si convertì alla Chiesa ortodossa russa assumendo il nome di Maria Fëdorovna ed il 26 settembre si sposarono. Nel dicembre 1777 Sofia partorì il suo primo figlio, seguito da un altro nell'aprile 1779; entrambi furono presi dall'imperatrice Caterina e cresciuti lontano dai genitori. Questi ultimi potevano vedere i figli solo una volta a settimana. Ciò causò grandi contrasti tra Sofia e Caterina. Per i successivi quattro anni la coppia non ebbe figli. Privata dell'occupazione di educare e crescere i figli, Sofia si occupò dell'arredamento e della decorazione della reggia di Pavlovsk. Nel settembre 1781 Paolo e Sofia iniziarono un lungo viaggio attraverso l'Europa e rientrarono in Russia alla fine del 1782. Sofia diede alla luce una bambina e Caterina regalò loro il palazzo di Gatchina; questa volta lasciò che i coniugi crescessero personalmente la figlia. Nel 1796 Caterina morì e Paolo venne incoronato imperatore. Dopo tanti anni trascorsi all'ombra della grande zarina, Paolo e Sofia vennero alla ribalta. Sofia si interessò di politica, all'inizio timidamente poi sempre più decisamente, riuscendo ad influenzare positivamente il marito. Essendo amante delle arti, si occupò personalmente degli arredi e dei decori dei palazzi imperiali. Però il suo più grande contributo alla Russia fu la creazione delle prime scuole per donne, oltre alla fondazione di numerosi enti caritatevoli in tutto l'impero. Alla morte del marito, avvenuta il 12 marzo 1801, Sofia tentò di imitare Caterina II cercando di farsi proclamare imperatrice. Ci vollero diversi giorni affinché il figlio Alessandro riuscisse a convincerla a rinunciare a tale idea, visto anche che non c'era nessuno ad appoggiarla. Comunque, grazie al figlio, ebbe la posizione femminile più importante alla corte imperiale, anche se questo provocò forti risentimenti nella nuora di Sofia. Nel ruolo di imperatrice vedova, Sofia visse nello sfarzo e nel lusso, in netto contrasto con la corte di Alessandro. I primi anni di vedovanza videro Sofia impegnata nella crescita e nell'educazione dei figli più piccoli. Alessandro la lasciò fare, e Sofia ebbe il controllo totale sui figli Nicola e Michele. Fu una fiera oppositrice di Napoleone Bonaparte; quando quest'ultimo chiese la mano della figlia minore Anna, Sofia rifiutò sdegnosamente. Inoltre, si oppose fermamente ai tentativi del figlio Alessandro di trovare un accordo con Napoleone. L'imperatrice morì il 5 novembre 1828, avendo visto morire cinque dei suoi dieci figli.

Sofia e Paolo ebbero dieci figli:

Alessandro I di Russia (1777 - 1825), sposa Luisa Maria di Baden;
Costantino (1779-1831), rinunciò ai diritti alla successione nel 1822. Sposò Giuliana di Sassonia-Coburgo-Gotha (Anna Fedorovna) e, dopo il divorzio, Giovanna Grudzińska;
Alessandra (1783-1801), sposa Giuseppe Antonio Giovanni d'Asburgo-Lorena, figlio di Leopoldo II del Sacro Romano Impero.
Elena (1784-1803), sposa il Margravio Ereditario Federico Ludovico di Meclemburgo-Schwerin;
Maria (1786-1859), sposa il Granduca Carlo Federico di Sassonia-Weimar-Eisenach;
Caterina (1788-1819), sposa Giorgio di Holstein-Oldenburg e, alla morte di questi, si risposa con Guglielmo I di Württemberg;
Olga (1792-1795), muore bambina per una rara malattia alle ossa;
Anna (1795-1865), sposa Guglielmo II dei Paesi Bassi;
Nicola I di Russia (1796-1855), sposa Carlotta di Prussia;
Michele (1798-1849), sposa Carlotta di Württemberg.

carrello


locandina presentativa
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una statua
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un dipinto da piccola
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Grazie e a domani avec Alessandro I


 
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littlehinata01
view post Posted on 11/8/2010, 13:59




molto molto interessante questa genealogia...ho una domanda su alessandro ma aspettero che sia pubblicato ^^
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 12/8/2010, 11:09




Adesso Alessandro I:

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da notare il busto di Caterina II alle spalle di Alessandro e sullo sfondo il monumento equestre a Pietro I
Napoleone si riferisce a lui definendolo uno «scaltro bizantino» e chiamandolo il "Talma del Nord", in grado di recitare qualsiasi parte. Per Metternich egli è un pazzo che deve essere assecondato. Lord Castlereagh scrive di lui a Lord Liverpool dandogli credito di grandi qualità, ma aggiungendo che è sospettoso ed indeciso. Caterina II vedeva nel nipote intelligenza politica e forte personalità ed avrebbe preferito vederlo come suo successore al trono in luogo del figlio Paolo. La successione imperiale nella Russia del XVIII secolo non era regolata da Leggi costituzionali, ben potendo il Sovrano designare un successore e, d'altra parte, la stessa Caterina II era ascesa al trono spodestando il marito, Pietro III. L'Imperatrice peraltro morì prima di avere disposto formalmente sulla propria successione, di tal che ascese al trono Paolo I, personaggio amareggiato e sospettoso anche perché tenuto dalla madre lontano dagli affari di stato. Il 9 ottobre 1793 si celebra il suo matrimonio con la principessa Luisa Maria di Baden, combinato dalla nonna Caterina II. Tale unione, a detta dello stesso Alessandro, fu infelice per entrambi, tanto che sia questi che la sua sposa avrebbero vissuto numerose avventure sentimentali extraconiugali. I due figli della coppia muoiono ancora in fasce, la Granduchessa Maria l'8 luglio 1800 e la Granduchessa Elisabetta il 12 maggio 1808. Il comune dolore per la grave perdita contribuirà a riavvicinare marito e moglie. Nell'autunno 1825, con la motivazione ufficiale di far cambiare clima all'imperatrice la cui salute peggiora continuamente, si trasferisce a sud dove già si trova il grosso dell'esercito russo. Quando ormai tutto sembra andare verso uno scontro tra Russia e Impero ottomano, Alessandro muore improvvisamente a Taganrog il 1º dicembre 1825, ufficialmente per polmonite acuta. È stato ipotizzato da alcuni che in realtà Alessandro I non sia morto il 1 dicembre 1825 ma abbia inscenato tale fatto allo scopo di potersi ritirare a vita privata. Secondo una versione di tali dicerie, l'ex zar avrebbe vissuto ancora lunghi anni sotto le spoglie di un monaco eremita di nome Fomič o Kuzimič, vivendo a Tomsk, una città della Siberia, fino al 1864. Tale versione è riportata nel racconto incompiuto di Lev Tolstoj, Memorie postume dello stareta Fedor Kuzimič. A supporto di tale teoria, suffragata anche dal maggior storico vissuto in Russia sotto il regno di Alessandro, Schilder, vi sarebbe innanzitutto il fatto che tutti erano a conoscenza delle crisi mistiche che periodicamente colpivano il sovrano che più volte avrebbe detto e scritto ai conoscenti di avere come unico desiderio di liberarsi dalla propria situazione e fuggire dal mondo. La morte improvvisa in un posto lontano dalla capitale e dalla Corte, il fatto che chi l'ha visto morto ha fatto fatica a riconoscere in quel corpo quello del sovrano, i rapporti anatomici che non riportano lesioni conseguenti a patologie pregresse di Alessandro, la deferenza che i successori di Alessandro I: Nicola I e Alessandro II hanno per tale monaco e la testimonianza dell'ambasciatore inglese in Russia che afferma di aver visto Alessandro I a bordo di una nave dopo la sua presunta morte sono ulteriori elementi su cui si basa la teoria di chi vuole Alessandro sopravvivere almeno fino al 1836. Unico fatto certo è l'assenza delle spoglie dello zar nella sua presunta tomba, aperta durante il periodo sovietico.

purtroppo non ci sono moltissimi dipinti sullo zar e quei pochi che ci sono sono molto simili tra loro. Eccone uno un po' inedito :
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Grazie e a domani con la consorte di Alessandro, Luisa Maria di Baden.

P.S: Littlehinata01 dimmi pure, a meno che non abbia già risposto alla domanda postando la biografia
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 13/8/2010, 10:04




ecco Luisa Maria di Baden, nota anche come Elisabetta Alekseevna.

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Luisa si distingueva per i tratti angelici del suo viso e per la sua voce, calda e melodiosa. Aveva un volto perfettamente ovale e delicato, profilo greco, grandi occhi azzurri e capelli di un color biondo cenere che era solita tenere sciolti sulle spalle. Il suo portamento era elegante e regale. Era timida, dolce, gentile e generosa. Di spiccata intelligenza, amava la lettura e le arti. Anche se non mancava di carattere, aveva tuttavia una personalità debole. Con pochi amici, amava la semplicità e la solitudine. Amò con fervore il marito e lo assistette durante le crisi personali e politiche; Alessandro tuttavia la trascurò presto, tanto che per gran parte della loro unione vissero in armonia intrattenendo di comune accordo relazioni sentimentali esterne. Durante le Guerre napoleoniche, Elisabetta Alekseevna fu una strenua sostenitrice della politica del marito, come già lo era stata nelle precedenti crisi personali e politiche di quest'ultimo. Dopo la caduta di Napoleone Bonaparte si recò insieme ad Alessandro al Congresso di Vienna, dove incontrò il vecchio amante, Adam Czartorysky. Nonostante lui fosse ancora innamorato e le avesse perdonato l'infedeltà con Ochotnikov, il loro rapporto fu di breve durata. Raggiunti i quarant'anni, però, la bellezza di Elisabetta svanì improvvisamente, così come le sue avventure extraconiugali, fatto che la riavvicinò ulteriormente al marito, che in quel periodo viveva numerose crisi spirituali. Nel 1819 Alessandro infatti, abbandonandosi totalmente a una sorta di misticismo religioso, decise di troncare la propria relazione con Marija Naryškina. Da allora i due coniugi iniziarono a passare insieme gran parte del loro tempo e, ancora una volta, Elisabetta fu di grande supporto al sovrano quando questi perse la propria figlia naturale, Sophia, concepita in una relazione al di fuori del matrimonio. La riconciliazione fra i due suscitò la reazione stupita dell'intera Corte. Dal 1825 la salute dell'imperatrice peggiorò e fu colpita con sempre maggiore frequenza da malattie ai nervi e all'apparato respiratorio. I dottori le raccomandarono allora di trasferirsi in un luogo più caldo e le suggerirono la città di Taganrog, sul Mar d'Azov. Non trovandosi a disposizione palazzi confortevoli, la coppia imperiale si trasferì in una modesta casa di quella città nell'ottobre dello stesso anno. Il 17 novembre Alessandro tornò da una visita in Crimea con un forte raffreddore che presto peggiorò in tifo, a causa del quale morì in dicembre, tra le braccia della moglie. I medici sconsigliarono alla zarina il viaggio a San Pietroburgo per i funerali del marito poiché il dolore per la perdita aveva aggravato il suo stato di salute. Quando Elisabetta iniziò il suo viaggio di ritorno verso la capitale, cadde in tale stato di prostrazione fisica che fu costretta a fermarsi a Belëv, nell'odierno Oblast' di Tula. Alle quattro e mezza del mattino del 16 maggio 1826 la cameriera trovò Elisabetta morta nel proprio letto, stroncata da un attacco di cuore.

Attraverso sua sorella Carolina, la zarina Elisabetta è la prozia sia di Elisabetta di Baviera, imperatrice d'Austria, meglio nota come Sissi, sia dell'Imperatore Francesco Giuseppe I. Sempre attraverso la sorella è pro-prozia della regina d'Italia Margherita di Savoia e pro-pro-prozia di un'altra regina d'Italia Maria José del Belgio.

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locandina presentativa:
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un suo monumento
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grazie
e a domani con Nicola I
 
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yuliya alexandra georgijvna
view post Posted on 13/8/2010, 20:56




Romanov il lavoro che stai compiendo nell'elencare gli zar e le zarine di russia penso sia veramente bello...haimè vorrei avere solo un decimo della cultura di elena!
potro aiutarti,se vuoi:),solo col capitolo riguardante Nicola II....
 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 13/8/2010, 21:03




ogni contributo è ben accetto, quando arriveremo a Nicola II accetterò volentieri un aiuto :D
 
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125 replies since 29/7/2010, 09:53   26559 views
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