Era un pomeriggio di mezzo autunno un po’ uggioso, servito da un sole pallido e quasi decapé, per via di una certa nebbiolina che lo velava leggermente. Negli appartamenti di Maria Antonietta si stava svolgendo una conversazione animata, o forse un bisticcio tra marito e moglie: Vittorio Amedeo stava accanendosi sulla moglie, alla ricerca di risposte. Ricerca vana, in realtà, perché la moglie era capacissima di tenere per sé tutti i segreti che voleva, facendo affidamento sul fatto che lui fosse un tipo bonaccione e boccalone, senza contare che aveva le mani bucate.
- Madame, ho saputo dalla parrucchiera di mio padre che avete discusso con lui le possibilità di matrimonio delle nostre figlie, quelle brutte voglio dire.
- Cuerpo de una balena, lo sapevo che non c’è nulla di peggio de una peluquera por far girare i segreti de boca en boca, de peluca en peluca, di manicure in sciampista.
- Non divagate!
- Dicevate che volete far sposare las niñas horribles? E con chi, di grazia? Avete trovato qualche volontario?
- No, dico che le volete far sposare voi e mio padre. E voglio sapere perché non ne sapevo nulla.
- Volete farle sposare con vostro padre? Ma bendecido abuelo, non gli son bastate tre mogli tutte diverse? Ora vuole anche las nipotiñas?
- Madame, non mi raggirerete facendo la gnorri. Parlate.
- No me sierve, fate tutto da solo como siempre!
- Bòia fàuss, Madame. Basta, non sono mica così balengo come sembrate credere.
- No, è che vostro padre pensava, sperava, e soprattutto vuole ardentemente, maritare le due piccole sgorbie oltre confine, in modo che non trovino mai più la strada per tornare indietro.
- Questo non può farmi che piacere, non ne posso più di vedere Maria Teresa che va in giro per palazzo reale a piantare chiodi nelle boiseries ribattendolo a nasate, o di trovare Maria Giuseppina che canta sempre quello che oramai è diventato il suo inno di battaglia…
- Eeeeeeeeeee
trinca, trinca, trinca
buttalo giù con una spinta…
- Madame, non mettetevici anche voi!
Vittorio Amedeo era esasperato dal fare da finta stupida della moglie, e lui di stupidi se ne intendeva bene, la sua famiglia ne era piena. E anche lui, si disse con aria a metà tra l’orgoglioso ed il modesto. Tra i Savoia in realtà non difettavano nemmeno i finti, gli infingardi, i maneggioni, i truffatori, gli arruffoni: una bellissima schiatta, non c’è che dire, tutta fatta di persone che non avevano mai portato né mai porteranno a termine una guerra con gli stessi alleati con i quali l’avevano iniziata.
- Madame, io devo essere tenuto al corrente dei progetti matrimoniali che concernono le mie figlie: voi sarete anche la madre, ma io sono il padre. Io sono il padre della Peppa, porca peppa!
Et pourtant vous ne pouvez pas
Refuser ça, n’est-ce pas?
Au papa,au petit papa, au papa de Pepa!
- Pian con la pampa! Aquì la sola española sono yo, voi avete avi crucchi, col chiodo in testa! E l’españolo crescerà, oh se crescerà, e crescerà perché è españolo! Olé!
E non vi impicciate degli affari matrimoniali delle panteganelle: vostro padre ha già incaricato la Carignanella di trovargli dei mariti compiacenti.
- Mia cugina di Carignano? E voi avete acconsentito?
-Che altro potevo fare? È lui quello con la corona in testa, mica voi e quindi nemmeno io, corpo di una balena!
- Madame…
- Si?
- E voi non avete fatto nulla? Ma nulla nulla?
- No, su… per chi mi prendete? Yo soy tanto una brava Madame, educata alla Corte de España proprio comme il faut. Non potrei mai cercare di intralciare i piani di vostro padre, credetemi.
- Non vedo perché dovrei, in tutta onestà.
Edited by Nefer Snefru - 3/9/2011, 22:16