Mi è capitata sotto mano questa pagina "divertente", per così dire, e ho pensato che potesse essere interessante condividerla.
Doppo esser stata ciascuna parte del corpo internamente riconosciuta, et estratta, si diede principio a condire il cadavero, acciò si diffenda dalla putredine, per quanto sarà possibile, onde prima benissimo è stato con aceto la cavità del ventre e del torace lavata, e di poi con spugna rasciutta, così anco di novo, con aqua vite fine dove per spazio di una notte erano state infuse noce moscata, canella, gheroffani e spigo... esendo stata lavata e rasciutta, con balsamo di ponente fu benissimo unta, e poi con gl'infrascritti aromati polverizzati benissimo aspersa
R*
Aloe succotrino d** vi
mirra d v
mastice d ii 1/2
incenso mastio d iii
alume di rocca } ā*** d iii 1/2
acacia
stirace calamita d ii
cardamomo d v
sel marino lib**** i 1/2
gherofani d iii
cinamomo d v
di poi si è riempita con l'infrascritte herbe benissimo secche,
R
foglie di ascenzio } ā m***** iii
di salvia
calamo aromatico m i
spigo di Germania m ii
origano } ā m iiii
serpillo
menta
calamento
pulegio montano
nepitella
bottoni di rose rosse
e di novo aggiuntavi altra parte delli sudetti aromati preziosì, si cucì benissimo, e si consegnò il cadavero alla signora Vettoria Minucci, la quale al tutto fu assistente, non si è toccato il capo, perché questi cerusici non havevano istrumenti a proposito da segare il craneo, anzi è stato bene, che io habbia qualche cognizione di aprir li cadaveri, perché questi medici e cerusici mi dicevano non haver mai ciò pratticato, nondimeno il tutto è passato e stato benissimo essequito, et anco il mio ordine, e con la continua mia assistenza, ma però con grandissima perturbatione d'animo; feci in modo con duoi lenzuoli accomodare il detto cadavero, che restò coperto in tutto il petto e la faccia, sicome anco poco sotto l'umbelico fino a tutti li piedi, così parendomi convenisse per onestà, e per riverenza maggiore di tanto soggetto, di modo, che solo scoperta era la parte dove si doveva tagliare, consegnato dunque in questa maniera alla signora Vettoria, ordinai che di fuori... fosse tutto lavato e pulito con spugna inzuppata in aceto ed un poco di aqua di rosa, di poi benissimo rasciutto, fosse da capo fino a' piedi per tutto con balsamo unta, turandoli le narici, gli orecchi, et altre parti solite da turarsi con bambagia benissimo inzuppata con balsamo. L'interiora parimenti furono lavate con aceto, e di poi con spugne rasciutte, furono asperse con buona quantità di sudette herbe odorate, e messe con ogni accurata diligenza in un vaso di stagno in forma quadrangulare, con fuso stagno serrata bene la giontura, acciò cosa alcuna non transpiri. Il cadavero si è messo per hora in cassa di rame benissimo stagnata di dentro, poiché fatta di piombo come di consueto, il peso sarebbe stato gravissimo, perciò con difficoltà si sarebbe potuta portare dove sarà ordinato, tanto più che altre fodere di legna si aggiungono, circondando coprendo e stivando dentro alla cassa il cadavero con gran quantità delle sudette herbe odorate acciò che nell'agitarsi non si percota, e con tali odorosi resti, quanto si può, dalla putrefazione preservato.
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recipe (ricetta)
**L'unità di misura è la dramma, pari a un ottavo di un'oncia, cioè 3,5 grammi circa. Le quantità sono in numeri romani.
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ana (stessa quantità)
****libbra (12 once)
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manipolo (manciata)
Archivio di Stato di Firenze, Mediceo del Principato, filza 6070,
Conditura fatta al cadavero della Serenissima Arciduchessa d'Austria Granduchessa di Toscana (edito in Estella Galasso Calderara,
La Granduchessa Maria Maddalena d'Austria, Genova 1985, pp. 158-159).
Come si può intuire, si tratta della "ricetta" con cui hanno imbalsamato Maria Maddalena d'Austria, granduchessa vedova di Cosimo II de' Medici. Chi parla e scrive è il signor Ronconi, già da otto anni medico della defunta. La granduchessa morì, quarantaquattrenne, il 1° novembre 1631 a Passau (Passavia), probabilmente a causa di un edema polmonare, durante un viaggio che avrebbe dovuto condurla a Vienna, dal fratello Ferdinando II. Le sue spoglie faranno ritorno a Firenze e saranno tumulate a San Lorenzo il 13 dicembre.
La granduchessa Maria Maddalena d'Austria in abiti vedovili, ritratto di Giusto Sustermans.