CITAZIONE (martino motti savelli @ 7/4/2017, 14:43)
Buongiorno,
sono un discendente della famiglia savelli, ......
Effettivamente la famiglia
Savelli fu una delle 4 famiglie romane più importanti del Medioevo, insieme ai Colonna, Orsini e Caetani. Era mia intenzione elaborare un quadro sinottico della genealogia e dei personaggi, come ho fatto per gli altri principi romani, ma non ho trovato granchè. Purtroppo di loro si sa poco, scarsa l'iconografia, almeno per quelle che sono le mie modeste conoscenze. Cercherò di indagare ulteriormente.
La genealogia è controversa. Tra le diverse fonti cito:
1)
http://gw.geneanet.org/ornellahousset?lang=it&m=N&v=SAVALLI che illustra l'albero genealogico;
2)
https://books.google.it/books?id=LOVDAAAAc...0priora&f=false, pag.297, che narra anche un po' di storia della famiglia.
3)
www.orsinisavelli.it/en/special-con...-genealogia-eng.
4)
https://it.wikipedia.org/wiki/Savelli_(famiglia)
Tralasciando le origini antichissime della famiglia, addirittura precedenti alla fondazione di Roma, nel Medioevo il lustro della casata comincia con un Papa,
importantissimo nella storia di San Francesco perchè autorizzò la fondazione dell'Ordine, tanto da essere effigiato da Giotto:
Giotto di Bondone - La predica davanti al Papa Onorio III -
Basilica superiore di Assisi.Onorio III, al secolo Cencio Savelli (1160ca-1227) era nato ad Albano, figlio di un certo Aimerico (o Almerico) da Sabello, già patrizio romano. Eletto al Soglio Pontificio nel 1216.
Le grandi fortune della famiglia sono dovute al nipote di Onorio III,
Luca Savelli (1190-1266),
signore di Albano, Rignano e Palombara, che fu Senatore di Roma nel 1235 e nel 1266. Sembra che fosse figlio di un fratello del Papa con lo stesso nome, Luca Pandolfo (1170-1215), ma non si hanno notizie certe.
Palazzo Savelli di Albano Laziale (RM), profondamente trasformato nel tempo, ha perso completamente le caretteristiche di fortezza medievale. Già nel 1178 un Giovanni Savelli è documentato come signore di Albano, di cui i Savelli tennero, con alterne vicende, la signoria per quattro secoli, fino al 1712, quando si estinse il ramo principale della casata. Oggi il palazzo è sede del Comune.
Rocca dei Savelli a Rignano Flaminio (RM), una costruzione quattrocentesca più volte restaurata. Il paese fu per secoli possesso dei Savelli, che lo acquistarono dalla Chiesa nel 1114, finchè i Borgia glielo "scipparono", nel 1501. Tornò ai Savelli con la caduta dei Borgia, quindi venduto nel 1607 ai Borghese.
Nel 1250 il suddetto Luca Savelli conquistò anche il feudo di Palombara Sabina e ristrutturò il castello preesistente trasformandolo in un fortilizio:
Castello Savelli Torlonia a Palombara Sabina (RM). Venduto nel 1637 a Marcantonio Borghese, passò ai Torlonia nel 1893.
Luca Savelli sposò Giovanna Aldobrandeschi dei duchi di Santa Fiora ed ebbe tre figli maschi: Giovanni, Pandolfo e Giacomo, che diventò il secondo Pontefice nel giro di una sola generazione:
Onorio IV, al secolo Jacopo Savelli (1210-1287), figlio del senatore Luca Savelli e di Giovanna Aldobrandeschi dei Conti di Santa Fiora.
Il secondo figlio di Luca, Giovanni Savelli (1220-1279), diventò il primo
Maresciallo di Santa Romana Chiesa custode del Conclave (altre fonti dicono che fu lo stesso Luca): la carica fu creata quando i Cardinali riuniti a Viterbo, nel 1268, non riuscivano a eleggere il Pontefice, per cui i cittadini esacerbati decisero di metterli sotto chiave fino a che non avessero trovato il nuovo successore di Pietro. Giovanni Savelli fu designato al controllo delle operazioni con il titolo appunto di Maresciallo custode del Conclave.
Più tardi la carica diventerà ereditaria e resterà tale fino all'estinzione del casato.
Pandolfo Savelli (1230-1306), fratello minore del Papa suddetto, che aveva ereditato dal padre la signoria di Albano, fondò la cappella di famiglia nella famosa chiesa romana di
Santa Maria in Ara Coeli, cappella dedicata (ovviamente) a San Francesco, con le spoglie di Pandolfo e dei suoi genitori, Luca e Giovanna.
Monumento funebre di Giovanna Savelli Aldobrandeschi con la statua di Onorio IV.
Nella lunga lotta tra il Papato e l'Impero che caratterizzò quei secoli, i Savelli si schierarono con i Colonna contro Bonifacio VIII, falliti i tentativi di mediazione dello stesso Pandolfo. Tra le due famiglie c'era anche un legame di parentela, giacchè Pandolfo aveva sposato Isabella Colonna e sua sorella Mabilia era la moglie di Agapito Colonna, fratello di Sciarra (quello dello schiaffo a Bonifacio VIII).
Dopo alcune generazioni, dal 1400 in poi si svilupparono 4 linee diverse : Signori di Rignano, Albano,Riccia e Palombara.
Paolo Savelli (1350ca- ka1405), capostipite della
linea di Rignano, fu capitano di ventura al servizio dei Visconti di Milano e della Serenissima.
Dalla moglie, Costanza Tancia Savelli, ebbe 4 figli; la minore, Sabella Savelli, sposò Paolo della Valle, Archiatra di Papa Colonna, Martino V.
I discendenti di Paolo si esauriscono nel 1616, con la morte di Lucio, VIII signore di Rignano.
Così quelli di suo fratello
Antonello Savelli (+1428) signore di Albano e
Francesco Savelli (?), signore di Riccia.
Invece, la discendenza di
Nicola Savelli (+1396), signore di Palombara, è la più lunga, giacchè arriva, come già detto, al 1712, quando muore Giulio Savelli (1626-1712), 3° e ultimo principe di Albano (i feudi passano da una linea all'altra per matrimoni interni).
Tra il XIII e il XIV secolo i Savelli acquisirono altre proprietà. Innanzitutto CastelGandolfo, tenuto in possesso con alterne vicende, divenuto ducato nel 1585, con
Bernardino I Savelli (1530-1596). Ma a questo punto la situazione economica della famiglia era così compromessa che undici anni dopo, alla morte del duca, la Camera Apostolica pignorò il feudo in cambio del pagamento di 150.000 fiorini ai creditori dei principi decaduti. Di fronte alle insistenze dei Savelli nel tornare in proprietà del feudo, papa Clemente VIII si indispettì e dichiarò Castel Gandolfo bene inalienabile della Santa Sede (1604).
Palazzo Pontificio di Castelgandolfo, costruito al posto del pPalazzo Savelli.
Nella seconda metà del XIV secolo i Savelli conquistarono anche Rocca Priora, tenuta per circa due secoli. Abbandonata, è stata ricostruita nel 1880 dall'Amministrazione comunale
Castello Savelli di Rocca Priora (RM).
A Roma, nello stesso periodo, i Savelli acquistarono il
Teatro Marcello e lo trasformarono in palazzo residenziale, ad opera dell'architetto
Baldassarre Peruzzi #entry598360910:
Il palazzo ebbe il suo momento di massimo splendore con il cardinale Giulio Savelli il quale, a metà del Cinquecento, vi raccolse una ricca collezione di sculture antiche e vi istituì un cenacolo letterario. Nel 1712, alla morte del principe Giulio Savelli, ultimo della nobile famiglia, il palazzo passò in eredità agli Sforza Cesarini che lo vendettero alla Congregazione dei Baroni, dalla quale lo acquistò Domenico Orsini nella seconda metà del Settecento al prezzo di 29.000 scudi.
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Per finire, la storia di
Villa Palombara. Costruita ai piedi dell'Esquilino, a partire dal 1610, apparteneva a un ramo parallelo dei Savelli staccatosi molto precocemente da quello dei Papi, i cosiddetti Palombara. Era la residenza del noto occultista del Seicento amico della regina Cristina di Svezia: Massimiliano II Savelli Palombara (1614-1685), figlio di Oddo, marchese di Pietraforte e di Laura Celli.
La villa distrutta con il piano regolatore del 1883 per far posto all'attuale Piazza Vittorio. E' rimasta in piedi solo una delle porte di accesso, la cosiddetta Porta magica, ricca di simboli esoterici:
Non mancarono matrimoni tra questi Palombara e i rami dei Savelli propriamente detti.
L'ultima erede, Barbara Savelli Palombara (1750-1826), unica figlia ed erede di Massimilano III e Porzia Gabrielli di Prassedi, sposò Francesco Camillo Massimo (1730-1811) e l'eredità confluì in casa Massimo. Anche i documenti sono nell'Archivio Massimo.
Un parziale albero di questa linea è qui:
http://gw.geneanet.org/ornellahousset?lang...lombara+savalliEdited by elena45 - 23/6/2021, 11:47