Maria Antonietta - Regina di Francia

I principi romani

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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 22/4/2014, 15:36




Elena, mi erano sfuggiti i post relativi ai Torlonia. Credo che il ramo Borghese Torlonia abbia un rappresentante nell'attuale decano Don Alessandro Torlonia (1925) che nella migliore tradizione di famiglia ha fatto il banchiere (Banca del Fucino) come l'avo francese Marin Tourlonias, il quale per la cronaca era nato lo stesso anno di Casanova (1725) e iniziò la sua fortuna con un lascito del cardinale Troiano Acquaviva d'Aragona presso il quale aveva prestato servizio come cameriere e per coincidenza anche Casanova era stato al servizio dello stesso cardinale, come segretario nel 1744, quindi i due si devono essere con ogni probabilità incontrati nel palazzo di Piazza di Spagna a Roma.

Credo che sia questo il ramo che abbia conservato la maggior parte della ingente fortuna accumulata. E forse è molto più interessante come ramo, almeno noi romani lo abbiamo sempre considerato tale, molto di più dei parenti residenti nel palazzo Torlonia di via Bocca di Leone che fa angolo con via Condotti.

Il principe, a quanto ne so tuttora vivente, ha avuto per tutta la vita o quasi, diatribe infinite con il Comune di Roma davanti a tutti gli organi giurisdizionali possibili e immaginabili, a causa di varie proprietà. La famosa collezione della Lungara, rimasta per anni invisibile chissà che fine avrà fatto? Secondo me è ancora invisibile.

Qui la storia della vicenda
www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=1962

Don Alessandro abitava nel palazzo di via della Conciliazione, ci passavo davanti da ragazzino, ricordo ancora nel cortile le numerose auto tutte tedesche e tutte bianche che erano la sua passione, in particolare una delle prime Porsche 911 e varie BMW.

Invece la sede della Banca stava a via Tomacelli e mi ricordo che aveva conservato per tantissimi anni l'aspetto antico e un po' démodé, con il grande salone coperto da una notevole vetrata. Il principe presiedeva di regola il comitato il mercoledì pomeriggio, con cronometrica ripetitività. Se non vado errato aveva il pallino della caccia che praticava anche in lande desolate tipo le zone artiche. Ma sono tutti ricordi lontanissimi degli anni '60.

Mi domando: ma parlare delle macchine dei principi si può oppure si può parlare solo dei cavalli che fa più chic? E se andavano a cacciare l'orso bianco è OT o no? Chissà perché se un principe del '500 andava a cavallo a caccia col falcone è storia, se invece un principe romano negli anni '60 girava in Porsche e cacciava l'orso polare, si tratta di gossip. Ma un giorno il gossip diventerà storia?

Comunque, a parte gli scherzi e le divagazioni, i Torlonia sono un bel pezzo di storia di Roma. Almeno quella che ho conosciuto io nei mitici e purtroppo irripetibili anni '60.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 22/4/2014, 21:46
 
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Marco Remo Pietro Fadda
view post Posted on 22/4/2014, 22:10




Grazie! Mi ero perso questa figlia di Giovanni Battista, che era quindi nipote della mia antenata Caterina Banchieri Rospigliosi e cugina prima di Pietro Banchieri (il famoso "Bambino Rospigliosi" del ciclo pittorico).
 
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Marco Remo Pietro Fadda
view post Posted on 23/4/2014, 09:02




Buon giorno. Grazie, ma dalla genealogia Rospigliosi mi risulta che Maria Eleonora di Giovanni Battista Rospigliosi e Maria Camilla Pallavicini sposò Augusto Chigi, figlio di Agostino.
MRP
 
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view post Posted on 24/4/2014, 08:42
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Marie-Antoinette

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Dopo una lunga assenza mi rifaccio viva, prendendo spunto dall'inedita notizia che ci fornisce Casanova.
Non avevo dato importanza al ramo cadetto dei Borghese Torlonia, cadetto per modo di dire, visto la nobile ascendenza e il patrimonio notevole.
Perciò ripropongo lo schemino corretto ad hoc (per evidenziare meglio anche la linea ducale di Leopoldo):



Tratto da www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/torlonia.html


Ancora un' immagine del patriarca, Alessandro Torlonia sr (1800-1886), fondatore della banca del Fucino. Dopo una vita passata ad accumulare ricchezze e a realizzare la grande opera di bonifica in terra d'Abruzzo, proprio l'anno in cui arrivava la nomina a principe del Fucino, nel 1875, morivano la moglie e la figlia Giovanna di soli 19 anni. Si suppone che la giovane fosse ritardata per motivi legati alla malattia mentale della madre.

Come si vede dallo schema, il nostro Alessandro Torlonia del Fucino jr, classe 1925, è in realtà un Borghese, tant'è che la sua genealogia si trova anche qui: http://genealogy.euweb.cz/italy/borghese3.html. Suo nonno Giulio era il 5° dei dieci figli di Marcantonio V Borghese che abbiamo visto qui: #entry494333138, e che sposò Annamaria Torlonia. Eccoli:


Giulio Borghese (1847-1914) e Annamaria Torlonia (1855-1901) accanto al portico della villa sulla Nomentana.
Annamaria Torlonia ereditò dal padre Alessandro, tutti i titoli e gli averi, compresa la villa romana; in cambio il marito assunse il suo cognome. Ebbero 4 figli, due maschi, entrambi Senatori del Regno:

.
Giovanni Torlonia (1873-1938), Senatore dal 1920, personaggio eccentrico, scapolo e senza figli, che "regalò" a Mussolini Villa Torlonia e si ritirò a vivere in una dependance del parco.
Carlo Torlonia (1874-1947), Senatore dal 1939; sposato con la nobildonna Paolina Pignoloni, ebbe tre figli, un solo maschio, il nostro Alessandro jr (1925-2017) citato da Casanova.


La sorella dei suddetti: Maria Torlonia (1878-1959), andata in sposa al principe di Genzano, Lorenzo Sforza Cesarini.


Il Palazzo Giraud-.Torlonia, in Via della Conciliazione, acquistato dal patriarca Giovanni Raimondo, passò alla linea dei principi del Fucino. E' qui che abita "l'orso", pardon il principe Alessandro che non si fa mai intervistare.


Palazzo Torlonia alla Lungara: attaccato alla Porta Settimiana in Trastevere (sulla destra), molto più modesto del precedente, reca comunque sulla facciata lo stemma dei Torlonia. Chiuso per anni, custodiva una collezione di opere d'arte inestimabile: la Collezione Torlonia, raccolta dal principe Alessandro sr, con pezzi provenienti da altre collezioni nobiliari (Giustiniani, Orsini, Caetani etc). Il principe Alessandro jr la chiuse al pubblico, forse in cambio della licenza per ristrutturare il palazzo, lavori che comunque ha portato a termine, ricavando appartamenti e residence di lusso. Pare che nel frattempo la collezione sia stata trasferita a Villa Albani, un'altra proprietà della famiglia.

Non ho trovato immagini migliori: lo stemma sulla facciata di Palazzo Torlonia alla Lungara è visibile con google maps.


Villa Albani: costruita nel '700 sulla via Salaria per il cardinale Alessandro Albani, nipote di papa Clemente XI; ceduta nel 1867 alla famiglia Torlonia. Anche questo tesoro, con un parco immenso alle spalle, appartiene oggi al principe Alessandro.


Villa Torlonia a Fiumicino, passata in eredita alla principessa Maria Torlonia Sforza Cesarini e ai suoi eredi che la abitano ancora oggi #entry593645428

PS. Il principe Alessandro è scomparso alla fine del 2017, a 92 anni; la moglie Annamaria del Drago (1930-2009) era già scomparsa 10 anni fa. Di lui non ho trovato foto certe, nè della moglie (che doveva essere bellissima come la sorella, principessa Milagros Colonna), né dei suoi 4 figli. Non ha mai concesso interviste conducendo una vita riservatissima. Di lui si sa che fu protagonista di un episodio di cronaca nera nel 1949. Un suo fattore fu accusato ingiustamente del furto di 222 pecore. Per vendicarsi affrontò il giovane principe che all'epoca aveva 24 anni e gli sparo cinque colpi di pistola riducendolo in fin di vita. Uno dei motivi per cui Alessandro Torlonia scelse una vita appartata sta proprio lì, in quella clamorosa vicenda.
Forse il personaggio è in questa foto:


Il principe Alessandro Torlonia del Fucino (1925-2017) con i duchi di Polo e Guadagnolo Emanuele e Gioia Torlonia.
E' in atto un contenzioso tra i figli: il primogenito Carlo, già in urto con il padre, è contro i tre fratelli minori. In particolare contesta le decisioni dell'esecutore testamentario, il nipote Alexander Poma Murialdo, figlio di sua sorella Paola (www.ilgiornale.it/news/roma/sei-ind...it-1607028.html).
La Banca del Fucino esiste ancora, seppure in sofferenza: uno dei pochissimi istituti in Italia ancora di proprietà di una famiglia.


Giuseppe di Paola e Alxander Poma Murialdo, rispettivamente Direttore generale e Presidente della Banca del Fucino. Il giovane Alexander ha finalmente raggiunto l'accordo con il Ministero dei Beni culturali per l'esposizione al pubblico della Collezione Torlonia (www.artemagazine.it/istituzioni/ite...do-al-ministero).

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La linea "ducale" nasce da Leopolo Torlonia, che aveva ereditato dagli avi il ducato di Poli e Guadagnolo.
Il giovane con la barba in costume fotografato al ballo di Casa Caetani nel 1875 (#entry494679745), divenne Senatore e Sindaco di Roma:

image
Leopoldo Torlonia (1853-1918), 3° duca di Poli e Guadagnolo, sposò la nobildonna siciliana Eleonora Monroy di Pandolfina (1862-1891), che gli diede un solo figlio maschio, Giulio (1889-1919), anche lui morto giovane come sua madre.


Rimasto vedovo, Leopoldo si risposò con Amalia Colonna di Stigliano (1860-1953), da cui ebbe 4 figli.


Amalia Colonna di Stigliano e le figlie: Maria (1895-1923) , Anna (1684-1960) e Flaminia (1893-1989). Sono a lutto per la morte del rispettivo marito e padre, morto di febbre spagnola nell'epidemia del 1918.
Maria sposò Francesco Chigi Albani (1881-1953); dopo la sua morte le subentrò la sorella Anna.

Tratta da www.fotografia.iccd.beniculturali.i...o=Chigi&page=42


Andrea Torlonia (1899-1973), 5° duca di Poli e Guadagnolo, unico figlio maschio sopravvissuto del duca Leopoldo. Sposò la marchesa genovese Emanuela Spinola ed ebbe 5 maschi: il primogenito, Leopoldo come il nonno, morirà a 24 anni a Buchenwald, arrestato per aver tentato di nascondere due soldati inglesi.
Il titolo ducale passerà al secondogenito Augusto, sposato con l'attrice del cinema neorealistico Maria Michi; ottenuto l'annullamento nel 1956, nel 1960 sposa Federica Schiaffino.


Giovanni Torlonia (1931-1981), il minore dei 5 fratelli, noto medico, con la moglie Ines Theodoli di San Vito.


Guido Torlonia (1963), figlio dei suddetti con la madre Ines.

Edited by elena45 - 9/12/2020, 10:43
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 24/4/2014, 12:57




Se non sbaglio Mussolini era in affitto a un canone simbolico, credo una lira. Anche qui mi aiuto coi ricordi del figlio Romano che incontrai a Roma negli anni ’90. Era buffissimo sentirlo parlare di "papà" come se nulla fosse, se si rifletteva un attimo su chi era c'era da trasalire. Tra l'altro pare che a "casa" piacesse molto a tutti la musica d'oltreoceano che qualcuno fuori d'Italia giudicava "degenerata", come la pittura astratta, e che il regime ufficialmente aborriva. Ma evidentemente in casa erano tutti più rilassati. Romano diventò poi un jazzista di gran nome. Mi ricordo una sua frase straordinaria: "Ricordati che il blues è la via Appia del jazz".

Ancora in età piuttosto avanzata girava con uno spiderino civettuolo: una Siata 850 Spring.
 
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view post Posted on 29/4/2014, 13:42
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (elena45 @ 24/4/2014, 09:42) 
Dopo una lunga assenza mi rifaccio viva...

Ben ritrovata, Elena! :)
E' un piacere leggerti di nuovo!
 
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view post Posted on 29/4/2014, 16:22
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Marie-Antoinette

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Grazie! Ogni tanto bisogna fare i conti con i propri acciacchi....
 
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view post Posted on 30/4/2014, 19:38
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Marie-Antoinette

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Ho avuto poco tempo in questi giorni,ma ho appena finito di leggere tutti i nuovi interventi.
E' bello leggerti di nuovo Elena,ci sei mancata. Mi auguro che non sia stato un problema grave.
Bentornata!
 
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view post Posted on 1/5/2014, 10:33
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Marie-Antoinette

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Ancora grazie! Sto bene, adesso.
 
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view post Posted on 1/5/2014, 20:30
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Marco Remo Pietro Fadda @ 23/4/2014, 10:02) 
Buon giorno. Grazie, ma dalla genealogia Rospigliosi mi risulta che Maria Eleonora di Giovanni Battista Rospigliosi e Maria Camilla Pallavicini sposò Augusto Chigi, figlio di Agostino.

Nella genealogia Chigi, Augusto e Agostino si alternano di padre in figlio. Il marito di Eleonora Rospigliosi dovrebbe essere costui:

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Augusto Chigi juniore (1662-1744), 2° principe Farnese, il maggiore dei figli maschi di Agostino I Chigi (1634-1705) e Maria Virginia Borghese.

La moglie Eleonora, figlia di Giovanni Battista Rospigliosi e Maria Camilla Pallavicini era costei (piuttosto sgraziata, direi):

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Pierre Subleyras - Eleonora Rospigliosi (1682-1734) - Palazzo Chigi di Ariccia

CITAZIONE (Marco Remo Pietro Fadda @ 22/4/2014, 23:10) 
Grazie! Mi ero perso questa figlia di Giovanni Battista, che era quindi nipote della mia antenata Caterina Banchieri Rospigliosi e cugina prima di Pietro Banchieri (il famoso "Bambino Rospigliosi" del ciclo pittorico).

Ti ho trovato su FB: www.facebook.com/FamigliaBanchieri

Edited by elena45 - 25/5/2020, 16:42
 
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Pamplemousse
view post Posted on 1/5/2014, 23:19




CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 24/4/2014, 13:57) 
Se non sbaglio Mussolini era in affitto a un canone simbolico, credo una lira. Anche qui mi aiuto coi ricordi del figlio Romano che incontrai a Roma negli anni ’90. Era buffissimo sentirlo parlare di "papà" come se nulla fosse, se si rifletteva un attimo su chi era c'era da trasalire. Tra l'altro pare che a "casa" piacesse molto a tutti la musica d'oltreoceano che qualcuno fuori d'Italia giudicava "degenerata", come la pittura astratta, e che il regime ufficialmente aborriva. Ma evidentemente in casa erano tutti più rilassati. Romano diventò poi un jazzista di gran nome. Mi ricordo una sua frase straordinaria: "Ricordati che il blues è la via Appia del jazz".

Ancora in età piuttosto avanzata girava con uno spiderino civettuolo: una Siata 850 Spring.

Grande! Anche io ho conosciuto Romano Mussolini...era l'estate del 2005, in occasione di un concerto a Ischia. Peraltro qualche mese dopo tirò le cuoia, poverello. Ancora oggi mi chiedo se fui io a portargli sfiga o se semplicemente era destino che dovessi incontrarlo poco prima della sua morte.

Anyway, gran bella discussione! Non c'è niente di più intrigante delle vicende della Roma papalina! :D
 
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view post Posted on 2/5/2014, 09:31
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Pamplemousse @ 2/5/2014, 00:19) 
Anyway, gran bella discussione! Non c'è niente di più intrigante delle vicende della Roma papalina!

Eh, si! Se pensiamo che le più grandi fortune dell'aristocrazia romana furono favorite dal nepotismo papale, e pertanto si perpetuarono come rendite passive, si capiscono anche le ragioni della loro decadenza all'inizio dell'Ottocento.
In decenni durante i quali l'Europa subiva trasformazioni radicali, la società dello Stato pontificio permaneva immobile, e la nobiltà romana era nota per essere tra le più ignoranti e retrive d'Italia: abbandonati nelle mani di fattori più o meno infedeli, i grandi feudi rendevano ben poco e la liquidità scarseggiava. L'occupazione napoleonica dell'Italia aveva aggravato ulteriormente la situazione.
In questo contesto i Torlonia per esempio, di cui abbiamo parlato poc'anzi, nella persona di Giovanni Raimondo, che nel periodo in cui Roma era stata occupata dalle truppe napoleoniche aveva realizzato anche fortunate speculazioni con i Francesi, ebbero buon gioco nell'offrire ai nobili romani prestiti garantiti dalle loro proprietà fondiarie e immobiliari, molte delle quali finirono per impinguare il patrimonio dei novelli banchieri.

Correggetemi se sbaglio, ma alla base delle grandi ricchezze dei nobili romani, c'era sempre un Papa. Ciò vale anche per i Rospigliosi, famiglia nobiliare di Pistoia di secondo piano, che diede i natali al Papa Clemente IX.

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Carlo Maratta - Papa Clemente IX, al secolo Giulio Rospigliosi (1600-1669) - Ermitage.
Figlio di Girolamo Rospigliosi, Gonfaloniere di Pistoia, si fece frate. Trasferitosi a Roma, entrò al servizio del cardinale Antonio Barberini seniore (1569 – 1646), fratello di Urbano VIII, e cominciò la carriera ecclesiastica che lo portò al soglio pontificio, nel 1667.
Regnò per solo due anni. E che ti fa immediatamente? Nominò generale dell'esercito pontificio il fratello Camillo Rospigliosi, castellano di Castel Sant'Angelo il nipote Tommaso e Cardinale il nipote Giacomo.

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Giovanni Battista Calandra - Camillo Rospigliosi (1601-1670), fratello del suddetto - Getty Center, L.A.
Sposato con Lucrezia Cellesi, una nobildonna toscana, ebbe 12 figli, che ovviamente beneficiarono del favore papale.

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Jacopo Chimenti - San Carlo Borromeo con i genitori del futuro Papa, Girolamo e Maddalena Caterina Rospigliosi (1613) - Chiesa di San Domenico, Pistoia.

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Villa Rospigliosi a Lamporecchio (PT). Durante il suo breve papato, una delle prime iniziative di Clemente IX fu quella di farsi costruire una sontuosa villa nella zona dove la sua famiglia, originaria della Lombardia e perseguitata dal Barbarossa, aveva trovato accoglienza. Il disegno della villa fu attribuito al migliore architetto dell'epoca, Gianlorenzo Bernini. Oggi è un hotel.

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Stemma del Papa Rospigliosi sull'ingresso della villa toscana.

Edited by elena45 - 2/10/2019, 14:19
 
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view post Posted on 2/5/2014, 10:10
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Alcuni dei nipoti di Papa Clemente IX, figli di Camillo Rospigliosi e Lucrezia Cellesi, li conosciamo attraverso i ritratti che ne fece Ferdinand Voet (1639-1689), durante il suo soggiorno romano:

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Vincenzo Rospigliosi (1635-1673), Cavaliere dell'Ordine di Malta.

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Tommaso Rospigliosi (1642-1669), castellano di Castel Sant'Angelo.

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Probabile ritratto di Giovan Battista Rospigliosi (1646-1722), ultimo dei 12 figli di Camillo. Poichè i fratelli maggiori non ebbero figli, continuò lui la discendenza. Nominato principe del S.R.I. nel 1668, nello stesso anno comprò il ducato di Zagarolo e nel 1670 sposò Camilla Pallavicini, di Stefano. Ebbero 6 figli.

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Caterina Rospigliosi (1640-1703). Sposò il nobile toscano Niccolò Banchieri.

Altri nipoti li conosciamo attraverso i ritratti dello stesso Carlo Maratta che effigiò il Papa:

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Cardinale Giacomo Rospigliosi (1628-1684)

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Maria Maddalena Rospigliosi (1645-1695). Sposò il nobile toscano Baldassarre
Panciatichi.

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Ludovico Gimignani - Felice Rospigliosi (1639-1688), anche lui Cardinale, nominato però da Clemente X - Museo Fesch di Ajaccio.

Edited by elena45 - 1/1/2021, 10:08
 
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view post Posted on 2/5/2014, 13:54
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Canilla-pallacicini-rospigliosi
J.F.Voet - Maria Camilla Pallavicini (1645-1710), moglie di Giovanni Battista Rospigliosi (1646-1722), di cui sopra - Palazzo Chigi di Ariccia

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Benedetto Luti - Maria Camilla Pallavicini in età matura - Galleria Pallavicini.

Sposò il principe Rospigliosi, 1°duca di Zagarolo, nel 1670, ed ebbe 6 figli.
Camilla apparteneva ai Pallavicini di Genova: figlia di Stefano Pallavicini (1608-1686), era pronipote del Doge di Genova Agostino (1577-1649) e nipote del ricchissimo cardinale Lazzaro Pallavicini, che morì nel 1680, lasciandola unica erede a patto che il discendente cadetto rilevasse il cognome materno con relativo titolo principesco. Purtroppo il secondogenito di Camilla, Niccolò Pallavicini (1677-1788) non ebbe discendenza dalla moglie Vittoria Altieri, assicurata invece dal fratello maggiore Clemente Domenico Rospigliosi (1674-1742) che sposò la figlia del Vicerè asburgico del Regno di Napoli, Giustina Borromeo Arese.
Sicchè il cognome Pallavicini negli anni successivi sarà occasionalmente aggiunto al cognome Rospigliosi, fino alla scissione definitiva dei due rami nell'Ottocento.

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Cardinale Lazzaro Pallavicini (1602-1680).
E' famoso per la collezione d'arte che costituisce il nucleo dell'odierna Galleria Pallavicini.
Il Cardinale organizzò il matrimonio della nipote e l'acquisto di due feudi: il principato di Gallicano per lei, e il ducato di Zagarolo per lui.
Morì a circa 80 anni e fu sepolto nella Chiesa di San Francesco a Ripa, nella bellissima Cappella Rospigliosi, fatta costruire da Maria Camilla, dove giace lei stessa con il marito Giovan Battista e il padre Stefano. https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Francesco_a_Ripa).
L'eredità dello zio cardinale consentì ai duchi Rospigliosi di acquistare, nel 1708, il grandioso Palazzo del giardino a Monte Cavallo costruito dal Cardinale Scipione Borghese e poi appartenuto al Cardinale Mazarino e ai suoi eredi Mancini, che già lo occupavano in affitto:

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Palazzo Pallavicini Rospigliosi, accanto al Palazzo della Consulta e di fronte alle Scuderie del Quirinale.
Fin da subito la parte destra ai Rospigliosi, la parte sinistra ai Pallavicini.
(www.repubblica.it/repubblicarts/pallavicini/testo_ita.html).

giardino
Casino dell'Aurora, splendida "dependence" all'ingresso di Palazzo Pallavicini, gioiello del barocco,
Cosiddetto per l'affresco di Guido Reni in una delle volte:

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Palazzo ducale di Zagarolo, acquistato da Giovan Battista Rospigliosi nel 1668.
(Il ducato era dei Colonna, venduto per debiti dal IV duca Pierfrancesco, nel 1622, al Cardinale Ludovico Ludovisi, passò poi ai Rospigliosi. Qui si rifugiò Caravaggio dal duca Marzio dopo l'omicidio).

Dei figli di Camilla Pallavicini e Giovan Battista Rospigliosi, pronipoti del Papa Clemente IX, conosciamo Eleonora, principessa Chigi per matrimonio (#entry556428931):

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Pierre Subleyras - Eleonora Rospigliosi (1682-1734) - Palazzo Chigi di Ariccia

Ecco i due fratelli:

.
Clemente Domenico Rospigliosi (1674-1752) / Niccolò Rospigliosi Pallavicini (1677-1759)

La cognata Vittoria Altieri, moglie del fratello Niccolò:

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Probabile ritratto della principessa Vittoria Altieri (1697-1788), moglie di Niccolò Rospigliosi Pallavicini, principe di Gallicano, nota per il gusto dei suoi ricevimenti estivi al Casino dell'Aurora, nel parco del palazzo di famiglia.

Inoltre conosciamo bene uno dei cugini: Pietro Banchieri Rospigliosi (1667-?), figlio di Caterina Rospigliosi e Niccolò Banchieri, il celebre "bambino Rospigliosi" di cui parla il nostro nuovo amico Marco Fadda su FB.


Pietro Banchieri in veste di antiquario e in veste di dama.


Pietro Banchieri in veste di orientale e in veste di Cupido.


Pietro Banchieri in veste di teatrante e in veste di guardia svizzera.

La serie, attribuita a Voet, è custodita al Museo romano di Palazzo Braschi.
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Insiema a Camilla si trasferì a Roma, nel 1676, suo cugino Niccolò Maria (1650-1714) di Carlo, dopo un soggiorno parigino ed altri viaggi per l’Europa. Con l’appoggio del potente zio Cardinale Lazzaro, il giovane diventò uno dei più ricchi banchieri dell’Urbe e famoso mecenate, proteggendo soprattutto il pittore Carlo Maratti.

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Carlo Maratti - Autoritratto con il marchese Niccolò Maria Pallavicini che guida Apollo.

Edited by elena45 - 1/1/2022, 20:28
 
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view post Posted on 3/5/2014, 15:23
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Marie-Antoinette

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In sintesi, per mettere un po' d'ordine:

Rospigliosi-Pallavicini-1


Rospigliosi-Pallavicini-2

Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Rospigliosi

La casata Rospigliosi è attualmente rappresentata dal principe Filippo Rospigliosi (1942) e dai suoi parenti; la casata Pallavicini dalla principessa Camilla Pallavicini Diaz (1940) e dai suoi figli: www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/rospigliosi.html.

Come dicevo, il principe Clemente Domenico Rospigliosi (1674-1742) sposò Giustina Borromeo Arese, figlia del conte Carlo vicerè di Napoli, ed ebbe 5 figli, assicurando la discendenza.
Il figlio maggiore Camillo non si sposò, dedicandosi all'allevamento di purosangue nella tenuta di Zagarolo e alla vita mondana in quel di Roma. Eccolo:

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Agostino Masucci - Il principe Camillo Rospigliosi, 3° duca di Zagarolo (1714-1763) - Musei di Roma.


Giovanni Reder - Cavalli della tenuta Rospigliosi, sullo sfondo Zagarolo.
Altri quadri dell'artista sullo stesso tema sono esposti alla Galleria Pallavicini.


Giovanni Reder - Palazzetto Rospigliosi all'Esquilino, ereditato dalla madre Giustina Borromeo, dove il principe Camillo risiedeva: festa in suo onore.


Giovanni Reder - Lo stesso palazzo visto dal giardino. Oggi è un hotel.

Il principe Camillo morì giovane, a nemmeno 50 anni.
Il titolo passò al fratello minore, Giovanni Battista (1726-1784), che, nonostante una sua misteriosa infermità lo avesse relegato su una sedia a rotelle, si sposò ed ebbe numerosi figli, assicurando la discendenza.
La gestione del grande palazzo al Quirinale fu presa dalla moglie, la principessa Eleonora Caffarelli.

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Giovan Battista Rospigliosi jr (1726-1784).

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Principessa Eleonora Caffarelli Rospigliosi (+1795).

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David Loreti - Il principe Giuseppe Rospigliosi (1755-1833), primogenito di Giovanbattista ed Eleonora Caffarelli. Fu nominato Tesoriere e poi Plenipotrenziario del Granducato di Toscana da Ferdinando III di Lorena; visse e morì a Firenze.

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David Loreti - Luigi Rospigliosi (1756-1835), fratello minore del precedente.

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Maria Maddalena Rospigliosi (1724-1808), sorella di Giovanni Battista, sposò il nobile napoletano Pasquale Filomarino duca della Torre.
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Come si vede dagli schemi, nell'Ottocento la famiglia si divise in due rami distinti, quello dei principi Pallavicini e quello dei Principi Rospigliosi (www.principepallavicini.com/it/la-famiglia-pallavicini).

Al ramo Pallavicini fu riconosciuto il patrimonio del cardinale Lazzaro.

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Il principe Francesco Pallavicini (1828-1887), Sindaco di Roma, figlio di Giulio Cesare Rospigliosi (1781-1859) e Margherita Colonna Gioeni.
Sposò Maria Carolina Boncompagni Ludovisi:

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Maria Carolina Boncompagni Ludovisi (1834-1910), principessa Pallavicini, dama d'onore della regina Margherita.

Nonostante avesse avuto sette figli, nessuno dei maschi si sposò e la casata rischiava di estinguersi per mancanza di eredi: pertanto l'ultimo figlio, Giulio Cesare Pallavicini (1871-1941), adottò un giovane pronipote di origine francese, Guglielmo Pierre de Bernis (1914-1940) e, ovviamente, gli dette il cognome.
Costui sposò la marchesa Elvina Medici del Vascello (1914-2004) di Genova (discendente di un esponente della repubblica Romana). Donna Elvina portò in dote da Genova anche un prezioso gruppo di opere d'arte fra cui alcune tavole di scuola piemontese che vennero ad arricchire la già cospicua collezione portata a Roma dagli avi genovesi, il cardinale Lazzaro e Stefano Pallavicini.
Ma appena due anni dopo il nuovo principe di Gallicano, don Guglielmo, rimase disperso in guerra. La moglie aspettava la sua unica figlia, Maria Camilla:

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Elvina Pallavicini (1914-2004) con la figlia Maria Camilla.

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Maria Camilla Pallavicini (1940), l'ultima esponente della casata, con i due figli, Sigieri e Moroello Diaz.
Maria Camilla, nata postuma, ha sposato il duca Armando Diaz della Vittoria. La madre Elvina, morta novantenne nel 2004, è stata una rigida esponente dell'aristocrazia nera romana, fino a sostenere la chiesa lefevriana e la destra integralista.
Il principe Moroello è produttore di vini pregiati che si fregiano del nome "Principe Pallavicini".
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Il ramo Rospigliosi fu colpito da un crac finanziario nella persona di Gerolamo (1907-1959) che portò la famiglia a disfarsi di tutte le proprietà terriere ed edilizie: le tenute e i palazzi di Zagarolo e di Maccarese, quindi la metà di loro pertinenza del Palazzo di Monte Cavallo, cioè il lato destro del palazzo che era stato assegnato ai loro antenatì fin dal 1704 (mentre ai loro parenti Pallavicini era stata assegnata la metà sinistra del palazzo, che abitavano e abitano tuttora). Ma il sacrificio delle terre e delle case non fu sufficiente ad arginare il crollo; i Rospigliosi furono costretti ad alienare anche la quota parte della pinacoteca di loro pertinenza. I celebri quadri furono venduti prima a piccoli gruppi, poi in due grandi vendite all'asta: una nell'aprile 1931, l'altra nel dicembre 1932.
Questo ramo si rivelò esterofilo nella scelta delle consorti (spesso ereditiere, come andava di moda in quegli anni (http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_American_heiresses) e più prolifico, ma si è disperso in molti rivoli.

Esterofilo, a cominciare dal matrimonio del principe Clemente Rospigliosi (1823-1897), fratello maggiore del succitato Sindaco di Roma, con una nobildonna francese:

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Ludwig Passini - Francoise de Nompère de Champagny (1825-1899), principessa Rospigliosi(a sinistra) con la nipote Monique, baronessa Baude.

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Il figlio Giuseppe Rospigliosi (1848-1913) sposò in età matura una giovane divorziata americana, Maria Jenning Reid (1870-1930).

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E, per non smentire la tradizione, anche il figlio dei suddetti, Girolamo Rospigliosi (1907-1959) sposò un'americana, Marian Adair Snowden (1912-1984), ma non ebbe discendenti.

Così i cugini del principe Girolamo:

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Ethel Bronson (1870-1924), moglie di Giambattista Rospigliosi (1877-1956); ebbe da lui 4 figli. Due anni dopo la sua morte il principe si risposò con Flaminia Odescalchi (1882-1948), ma non ebbe altri eredi.

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Laura Mc Donald (1890-1972), moglie di Francesco Luigi Rospigliosi (1880-1943).
La sorella Helena sposò il principe Murat (#entry481490383).

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Nel 1904 Ludovico Guardino Rospigliosi (1881-ka1917) sposò l'americana Mildred Haseltine (1879-1946), figlia di un famoso e ricco pittore paesaggista amante dell'Italia. Ma il matrimonio finì in un divorzio per la morte prematura della primogenita Camilla e anche il vizio del gioco del principe, che poi morirà in guerra nel 1917. Mildred, nota come principessa Rospigliosi, visse a Parigi e in Italia, in una villa del Veneto, con i due figli maschi, Guardino e William.

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William Rospigliosi (1908-1990).

Edited by elena45 - 3/1/2021, 11:22
 
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