Maria Antonietta - Regina di Francia

I principi romani

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view post Posted on 26/5/2014, 14:21
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 26/5/2014, 12:32) 
Comare non me l'aveva mai detto nessuno! Vabbè accetto il complimento (?).........

Siamo tutti un po' comari, l'importante è farlo con leggerezza e ironia.
Personalmente detesto il gossip dello spettacolo, mentre mi intriga quello dell'aristocrazia, forse per una forma di sottile rivalsa, tipo " anche i ricchi piangono", o meglio "anche i nobili sono ignobili".

CITAZIONE
Vittorio Massimo, per non farsi notare, la domenica mattina leggeva il giornale nella sua Miura parcheggiata davanti al palazzo di Corso Vittorio. Lo sapeva tutta Roma, così come la storia delle due bionde gemelline svedesi, Pia e Mia mi pare si chiamassero. Deliziose!

Eccole qui, con il principe Vittorio:


Erano le figlie adottive dell'attore David Niven e della moglie svedese.

CITAZIONE
.....un'altra di estrazione borghese, ma di grandissimo nome, andata sposa a un principe alla cui famiglia è intestata una strada

??????

Edited by elena45 - 26/5/2014, 22:12
 
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Palazzo Giustiniani a Roma lo conoscono tutti: in via Dogana Vecchia, alle spalle di Palazzo Madama, è la sede della Presidenza del Senato e della Massoneria. Di fronte alla Chiesa di San Luigi dei Francesi che ospita la Cappella Contarelli con tre tele di Caravaggio.

Gli antichi proprietari, i Giustiniani di Roma appunto, derivavano dai Giustiniani di Chio, un gruppo eterogeneo di genovesi che, nel 1346, partirono alla conquista dell'isola nel Mare Egeo (e di altre vicine): avevano costituito una sorta di società per azioni, la cosiddetta "Maona" (che in dialetto genovese vuol dire unione), investendo i loro capitali per le navi e l'equipaggiamento necessario al commercio di merci varie, rinunciando ciascuno al loro cognome per prendere quello unico di Giustiniani (www.giustiniani.info/).
Vi restarono per oltre due secoli fino al 1566, quando furono sterminati e cacciati dai turchi. Tra i superstiti alcuni tornarono a Genova, altri si rifugiarono a Roma (o a Napoli e altre città). Tra questi Giuseppe Giustiniani di Negro con la moglie Geronima Giustiniani di Banca e i figli, il più piccolo Vincenzo di soli due anni, appoggiandosi al rispettivo cognato e fratello, il Cardinale Vincenzo Giustiniani, che, ovviamente, già risiedeva a Roma.

Giustiniani_Giuseppe
Giuseppe Giustiniani di Negro (+1600) e il cognato Cardinale Vincenzo Giustiniani di Banca (1516-1582) - Palazzo Giustiniani di Genova.
Giuseppe in breve, con l'attività di banchiere, divenne ricchissimo e comprò, nel 1590, un palazzo nel cuore di Roma, l'attuale Palazzo Giustiniani, appunto. Comprò anche il feudo di Bassano Romano dagli Anguillara. Giuseppe morì nel 1600, lasciando cinque figli, tre femmine accasate nobilmente, e due maschi:
Vincenzo e Benedetto Giustiniani divennero i più grandi collezionisti d'arte dell'epoca, in particolare Vincenzo, protettore del Caravaggio, assieme al Cardinal del Monte. Vincenzo fu nominato marchese di Bassano Romano dal papa Clemente VIII Aldobrandini.

Giustiniani
Nicolas Regnier - Vincenzo Giustiniani, marchese di Bassano Romano (1564-1632).
Nel suo feudo si costruì un'altra residenza, il castello Giustiniani-Odescalchi di Bassano. Non solo: a Roma costrui una villa magnifica con giardini al Laterano.
La collezione Giustiniani contava 300 dipinti e 1200 sculture, riprodotte in altrettante incisioni raccolte in un libro, la Galleria Giustiniana, un vero e proprio catalogo illustrato, primo nel suo genere nella storia del collezionismo.

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Famosa la Minerva Giustiniani, da quando nel 700 diventò oggetto di ammirazione tra i visitatori inglesi a Roma, che presero l'abitudine di farsi raffigurare accanto alla statua; la stessa fece da sfondo a ritratti di illustri pittori, come Pompeo Batoni.
La Minerva Giustiniani, nel 1805, durante l'occupazione napoleonica di Roma, fu acquistata da Luciano Bonaparte, il quale la collocò nella sua residenza di Palazzo Núñez-Torlonia. Più tardi la vendette al Papa Pio VIII e rimase così nei Musei vaticani.
Tratto da https://nonnananna.wordpress.com/2018/02/04/i-giustiniani/


Bernardo Castello - Cardinale Benedetto Giustiniani (1554-1621)

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Caravaggio (?) - Benedetto Giustiniani (1554-1621) - Galleria degli uffizi, Firenze.

Ovviamente anche a Genova li ricordano:

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Il marchese Vincenzo Giustiniani e il fratello cardinale Benedetto - Palazzo Giustiniani di Genova.

Il marchese Vincenzo morì senza eredi e lasciò tutto al figlio di un suo cugino, il giovane Andrea Giustiniani di Banca. Capolavoro di Andrea: sposò Maria Flaminia Pamphili, figlia di Pamphilo Pamphili e Olimpia Maidalchini, nonchè nipote di Innocenzo X. Fu subito nominato principe!

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Andrea Giustiniani, 1° principe di Bassano (1605-1686).
Con lui cominciano i matrimoni importanti, per stabilire legami di parentela con le più illustri famiglie romane. Ad esempio:

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Olimpia Giustiniani (1641-1729), figlia del suddetto; sposò (a soli 12 anni) Maffeo Barberini, principe di Palestrina (1631-1685), pronipote e omonimo del Papa Urbano VIII; il matrimonio fu architettato dalla nonna Olimpia Maidalchini per mettere pace tra i Barberini e i Pamphili.

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Palazzo Giustiniani a Bassano Romano. Acquistato dal marchese Vincenzo nel 1595 e poi ampiamente ristrutturato. Nel 1854 fu venduto a Livio Odescalchi.

Edited by elena45 - 7/4/2021, 09:28
 
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view post Posted on 20/6/2014, 22:58
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Alcuni Giustiniani del '700.

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Anonimo - Vincenzo II Giustiniani (1673-1754), III principe di Bassano - Musei di Roma.
Primo dei sette figli di Carlo Benedetto (1649-1679) e Caterina Gonzaga di Novellara. Lo sfondo allude al feudo di Bassano Romano

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Anonimo - Carlo Giustiniani (1679-1758), fratello del suddetto - Musei di Roma.
L'immagine evoca la tradizione militare dei cadetti, con la corazza da parata e il vessillo dell'Ordine dei Cavalieri di Malta

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Maria Francesca Giustiniani (1707-1783), figlia di Vincenzo suddetto e Costanza Boncompagni, moglie di Sforza Giuseppe Sforza Cesarini (1705-1744).

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Pompeo Batoni - Benedetto II Giustiniani (1735-1793), 5° principe di Bassano

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Pompeo Batoni - Carlotta Mahony (1740-1789) - Scottish National Gallery.
Moglie del suddetto, ebbe 6 figli che raggiunsero l'età adulta.
Carlotta era la figlia di primo letto della nobildonna inglese Anne Clifford (+1793) e del conte Mahony, un aristocratico britannico di stanza a Napoli; per via materna era erede del titolo di Conte di Newburg, ma morì precocemente e lo trasmise al figlio maggiore Andrea Vincenzo (Lady Anne Clifford, rimasta vedova, si risposò con il principe Severino e dimorò nell'isola d'Ischia).

Edited by elena45 - 28/4/2020, 08:43
 
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view post Posted on 21/6/2014, 11:05
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Il nuovo principe di Bassano, Andrea Vincenzo Giustiniani, era da pochi anni subentrato al padre Benedetto che la sua vita fu sconvolta dall'invasione francese e dalla nascita della Repubblica Romana nel 1798.
I suoi palazzi furono occupati e devastati dalle guarnigioni francesi e il poverino accumulò un debito gigantesco che lo costrinse a vendere la famosa collezione d'arte (ai Torlonia, al re di Prussia, etc). Villa Giustiniani al Laterano fu venduta ai Massimo nel 1803.

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Probabile ritratto di Andrea Vincenzo III Giustiniani (1762-1826), 6° principe di Bassano - Il fratello Cardinale Giacomo Giustiniani (1769-1843).

Dalla moglie Nicoletta del Grillo ebbe una sola figlia, Cecilia (1796-1877). I fratelli superstiti, il cavaliere Lorenzo e il cardinale Giacomo rivendicarono i titoli, ma morirono prima che si concludesse la disputa legale. Fu la fine della dinastia.

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Alessandro Recanelli - Cecilia Giustiniani (1796-1877), ultima esponente della linea Giustiniani di Banca.

Per sintetizzare:



Tratto da www.giustiniani.info/albero.html
Vedi www.giustiniani.info/bandini.html
https://gw.geneanet.org/cepatri?lang=en&pz...a&n=giustiniani
The Cardinals of the Holy Roman Church

Edited by elena45 - 28/4/2020, 08:51
 
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view post Posted on 21/6/2014, 14:01
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Le nozze di Cecilia Giustiniani con il marchese Carlo Bandini di Urbisaglia consentirono di trasmettere parte del patrimonio e dei titoli della casata: il ducato di Mondragone ereditato dai Grillo e la contea di Newburg, ereditata dalla nonna, confluendo tutto nel nuovo ramo dei Giustiniani Bandini.

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Sigismondo Giustiniani Bandini (1818-1908) - NPG, Londra.
Unico figlio maschio di Cecilia Giustiniani e Carlo Bandini, 9° duca di Mondragone e 8° conte di Newburgh, ottenne da Pio IX il riconoscimento del titolo di principe. Con la sua oculata amministrazione risollevò le sorti della casata, acquistando numerosi edifici e sposando le figlie con rampolli dell'aristocrazia romana. Dalla moglie Maria Massani, figlia di Giuseppe (maggiordomo di Gregorio XVI) ebbe 7 figli, sei femmine. E mentre la figlia Maria Cristina, l'unica tra sei rimasta nubile, si dedicava all'Azione Cattolica, l'unico maschio Carlo (1862-1941), al contrario del padre, sperperava il patrimonio al gioco, tanto da costringere il duca Sigismondo a vendere Palazzo Caffarelli Vidoni, prestigiosa residenza di famiglia.

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Maria Cristina Giustiniani Bandini (1866-1959), figlia del suddetto.


Maria Luisa Lanza di Trabia (1866-1949), moglie di Carlo (1862-1941), 2° e ultimo principe Giustiniani Bandini.

Ma la perdita più grave avvenne con la prima Guerra Mondiale, che pose fine alla dinastia:


Sigismondo (1886-1918) e Giuseppe (1895-ka1916) Giustiniani Bandini, figli di Carlo: Giuseppe morì combattendo e fu decorato con la medaglia d'argento al valor militare; Sigismondo morì di febbre spagnola alla fine del conflitto.

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L'ultima rappresentante della famiglia: Maria Sofia Giustiniani Bandini (1889-1977), sorella dei precedenti, sposata con il conte Manfredi Gravina di Ramacca (1883-1932). Senza eredi lasciò tutto alla Fondazione Giustiniani Bandini, che ancora oggi gestisce l'eredità materiale e culturale della famiglia.

www.abbadiafiastra.net/it/fondazion...ni-bandini.html




Il duca Sigismondo (1886-1918), prematuramente scomparso, e la moglie Teresa Boncompagni Ludovisi (1889-1969).

Edited by elena45 - 26/12/2020, 12:50
 
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view post Posted on 23/6/2014, 20:21
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Eh, sì. Questi argomenti sono come le ciliegie: un tira l'altra.

A cosa rimanda la Collezione Giustiniani? Ma alla Collezione Boncompagni Ludovisi, naturalmente.
Una collezione leggendaria quella dei principi Boncompagni Ludovisi, stirpe di papi e cardinali i quali tenevano nelle stanze e nei giardini della loro superba residenza romana una selva di statue antiche: una folla di dèi, fauni, satiri, ninfe, atleti e guerrieri. Dopo secoli, nel 1901 i principi Boncompagni Ludovisi misero in vendita la raccolta. Lo Stato italiano acquistò solo 96 delle 460 sculture che si contavano, sicchè la collezione fu smembrata e le statue separate nei vari musei.

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Il pezzo più prezioso: Il "Grande Ludovisi", sarcogago romano del III secolo d.C. (1,53 x 2,73 x 1,37 m), proveniente da una tomba presso la Porta Tiburtina, scoperta nel 1621. Proveniente da una tomba presso la Porta Tiburtina, scoperta nel 1621 - Museo nazionale romano di Palazzo Altemps .

Più piccolo, ma altrettanto prezioso:

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Il Trono Ludovisi. Una scultura greca (104x144) del V secolo a.C., rinvenuta nei lavori di lottizzazione dell'antica Villa Ludovisi, nel 1887, custodita nel Museo nazionale romano di Palazzo Altemps.

Come abbiamo visto in quasi tutte le casate nobiliari della grande aristocrazia romana, all'origine delle grandi fortune e delle grandi opere e collezioni d'arte c'è sempre un Papa, a volte due, o, quando proprio non ci scappa, c'è almeno un cardinale. Solo i Torlonia, se non vado errato, hanno fatto fortuna "laicamente".
Nella famiglia Boncompagni Ludovisi, che risulta come dice il nome dall'unione di due casate, ovviamente, di papi ce ne sono due. Eccoli:

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Lavinia Fontana - Gregorio XIII, al secolo Ugo Boncompagni (1502-1545). Fu un grande Papa, nonostante la vocazione religiosa tardiva, a 40 anni, e un figlio naturale, Giacomo, nato nel 1548 da una reazione segreta mentre partecipava al Concilio di Trento.
Fu il Papa che, tra l'altro, realizzò la famosa e importantissima riforma gregoriana del calendario.
Nel 1579 acquistò dai della Rovere il ducato di Sora per donarlo al figlio Giacomo:

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Scipione Pulzone - Giacomo Boncompagni (1548-1612), Duca di Sora e marchese di Vignola, capostipite di una dinastia che dura tutt'oggi.
Sposò Costanza Sforza di Santa Fiora, nipote e omonima della figlia di Papa Paolo III Farnese, che gli diede ben 12 figli.

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Lavinia Fontana - Costanza Sforza di Santa Fiora (1550-1617), moglie del suddetto - Uppsala Auktionskammare

Dopo 36 anni, un altro Papa con lo stesso nome, appartenente però alla famiglia Ludovisi:

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Guido Reni - Gregorio XV, al secolo Alessandro Ludovisi (1554-1623)

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Domenichino - Gregorio XV con il nipote Cardinale Ludovico Ludovisi (1595-1632).
Al pari degli altri cardinal nipoti, Ludovisi diede inizio alla costruzione di Villa Ludovisi e vi raccolse una notevole collezione d'arte. Tra gli autori più noti: Tiziano, Veronese, Dosso Dossi, Guercino, Guido Reni, Ludovico Carracci, Domenichino, etc. Il cosiddetto "Doppio ritratto" attribuito a Giorgione deriva proprio dalla sua collezione (Museo di Palazzo Venezia).



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Del fratello laico del Cardinale Ludovico non ci sono immagini significative, nonostante fosse stato un uomo potentissimo: Niccolò I Ludovisi (1610-1664), signore di Gesualdo e principe di Piombino. Sposò Isabella Gesualdo, nipote ed unica erede di Carlo Gesualdo, principe di Venosa, dalla quale ebbe in dote tutti i possedimenti della potente omonima famiglia, tra cui il feudo di Gesualdo. Rimasto vedovo sposò Costanza Pamphili, figlia di Pamphilo Pamphili e Olimpia Maidalchini. Cioè divenne "doppio nipote" di Papa : di Gregorio XV Ludovisi e di Innocenzo X Pamphili!
E nientemeno il Papa Innocenzo commissionò per lui a Gian Lorenzo Bernini Palazzo Montecitorio:


Edited by elena45 - 5/4/2021, 21:11
 
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view post Posted on 23/6/2014, 21:58
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Alla fine del '600 le due famiglie si uniscono (www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/boncompagni.html):

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Gregorio II Boncompagni (1642-1707), 5° Duca di Sora, primo dei 13 figli di Ugo (1614-1676) e Maria Ruffo di Bagnara; vedovo e senza figli, sposa, nel 1681, la giovane Ippolita Ludovisi (1663-1733), figlia ed erede di Niccolò I, principe di Piombino e di Costanza Pamphili (figlia della Pimpaccia e nipote di Papa Pamphili Innocenzo X), che porta titoli, cognome e patrimonio. Al primo posto, Villa Ludovisi a Porta Pinciana, costruita da suo zio, il Cardinale Ludovico:

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I figli maschi di questa coppia malassortita non sopravvissero e la figlia maggiore Eleonora (1686-1745) fu costretta, come sua madre, a sposare lo zio Antonio, quasi trent'anni più vecchio. Crudele strategia patrimoniale in questa famiglia. Pensate, delle 8 sorelle di Antonio, solo una si sposò, le altre si fecero monache (!): anche lei si chiamava Eleonora e sposò il principe Giovanbattista Borghese. Eccola:

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Eleonora Boncompagni Borghese (1642-1695), figlia di Ugo e Maria Ruffo di Bagnara (sorella del suddetto)

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Giovanni Battista Gaulli detto Baciccio (1639-1709) - Eleonora Boncompagni Ludovisi (1686-1745) - Galleria Lampronti.

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La tomba di Eleonora in Santa Maria del Popolo.

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Antonio I Boncompagni Ludovisi (1658-1731), zio e marito di Eleonora Boncompagni Ludovisi. Per fortuna, nacque l'erede, Gaetano (e due fratelli).

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Gaetano Boncompagni Ludovisi (1706-1777), il figlio tanto atteso. Fu un abile politico tanto da essere messo a capo del governo di Carlo III di Napoli.https://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_I_Boncompagni_Ludovisi).

Gaetano Boncompagni Ludovisi sposò Laura Chigi ed ebbe 9 figli.

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Laura Chigi (1707-1792), figlia di Augusto, 2°principe Farnese ed Eleonora Rospigliosi (#entry545175488).

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Pietro Gregorio Boncompagni Ludovisi (1709-1747), fratello minore del suddetto. Sposò Maria Francesca Ottoboni, ultima erede dei duchi di Fiano, una famiglia della nobiltà veneta trasferitasi a Roma al seguito del Papa Alessandro VIII (1689-1691), uno dei papi più nepotisti della storia pontificia.
I figli assunsero il cognome dando origine alla linea Boncompagni Ludovisi Ottoboni.

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Antonio II Boncompagni Ludovisi (1735-1805), primogenito di Gaetano suddetto. Ultimo principe di Piombino che dovette soccombere all'occupazione napoleonica.
Sposò Giacinta Orsini, morta precocemente, e poi Vittoria Sforza Cesarini, che gli diede tre figli.

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Pompeo Batoni - Giacinta Orsini (1741-1759) - Museo del Corso, Roma.

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Marco Boncompagni Ludovisi Ottoboni (1741-1818), figlio di Piergregorio suddetto, capostipite del ramo omonimo (estinto: #entry482528422).

Sul matrimonio di Eleonora c'è una leggenda nera: la fanciulla era innamorata di un cugino, ma fu costretta a sposare lo zio, trent'anni più vecchio, per motivi economici e dinastici. Il cugino si uccise e la madre del ragazzo maledì la famiglia dei Boncompagni, profetizzando che avrebbe dissipato ogni ricchezza. In effetti a distanza di anni, la cosa si avverò!

Nel 1883 i principi Boncompagni Ludovisi vendettero la proprietà di Porta Pinciana (vivente il principe Rodolfo) , compresa la magnifica villa, che fu demolita per fare posto a un nuovo quartiere! Anche loro vi costruirono una nuova residenza, Palazzo Piombino, l'attuale Ambasciata americana di Via Veneto. Oggi ciò che rimane dell'antico complesso è il Casino dell'Aurora o Casino Boncompagni Ludovisi.

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Il casino visto dall'alto (palazzetto a forma di croce). Di fronte Villa Maraini.

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L'affresco del Guercino sulla volta. L'opera fu quasi una risposta all' Aurora del bolognese Guido Reni realizzata, poco prima, in quello che abbiamo visto essere il Casino Pallavacini-Rospigliosi, presso il Quirinale.

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Al primo piano del Casino, il dipinto a olio ”Gli Elementi e l’Universo con segni zodiacali” del 1597 è riferito al Caravaggio. fece scandalo il sesso di Plutone in primo piano.

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Niccolò Boncompagni Ludovisi (1941), attuale principe di Piombino, con la terza moglie Rita Jenrette (1949), nel Casino dell'Aurora.
Lei è una celebrità americana, figlia di un petroliere, ex moglie di un politico molto chiacchierato, giornalista, imprenditrice e anche modella di Playboy. Certo, finire dalle pagine di Playboy in una famiglia che annovera 2 Papi e 6 Cardinali è un triplo salto mortale!
Il principe Niccolò ha 3 figli avuti dal primo matrimonio con Benedetta Barberini Colonna di Sciarra.
PS. Il principe è deceduto nel marzo 2018.

Edited by elena45 - 2/9/2021, 22:50
 
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view post Posted on 23/6/2014, 23:26
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Un altro Museo legato a questa famiglia e ad una bellissima storia d'amore è il Museo Boncompagni Ludovisi, al villino omonimo nella via omonima:

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Era la dimora del marchese Andrea e della sua seconda moglie, la bellissima nobildonna di origine svedese Blanceflor Blindt.

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Blanceflor Blindt (1821-1072) nasce a Siena: è la figlia del barone svedese Carl Bildt e di sua moglie Alexandra. Suo padre presta servizio, in veste di inviato e di ministro, presso l’Ambasciata di Svezia a Roma, dal 1889 al 1920. È anche un ricercatore in materie storiche ed uno scrittore affermato.
Blanceflor cresce, dunque, in un ambiente culturalmente ricco. Parla correntemente italiano, francese ed inglese e, naturalmente, svedese .
A 20 anni Blanceflor conosce un giovane aristocratico italiano, Andrea Boncompagni-Ludovisi, marchese di Bucine: i due si innamorano e decidono di sposarsi. Ma i genitori del giovane avevano precedentemente stretto un accordo con la ricca famiglia americana dei Preston, secondo il quale Andrea avrebbe dovuto sposare la figlia Margareth, e pretesero che il figlio mantenesse l’impegno.
L’accordo però prevedeva lo scioglimento del matrimonio, dopo un periodo di dieci anni, se dall’unione non fossero nati dei figli (il marito avrebbe riscosso una cospicua dote e la moglie avrebbe conservato il titolo). Nel 1924 il matrimonio è annullato e, lo stesso anno, Blanceflor e il marchese Andrea si sposano. Blanceflor aveva avuto ragione ad aspettare il suo principe azzurro perchè il matrimonio si rivelò un’unione felice.
Anche dal matrimonio con Blanceflor non nacquero figli e, alla morte del marito nel 1948, la vedova ereditò tra l’altro la casa di via Boncompagni.
Blanceflor si risposò con l’avvocato italiano Adolfo Gancia, ma restò di nuovo vedova nel 1966. La sua vita si concluse pochi anni dopo, nel 1972.
La casa di Roma diventò per sua volontà testamentaria un centro culturale, sede dal 1995 del Museo di arti decorative e storia del costume.


Andrea Boncompagni Ludovisi, marchese di Bucine (1884-1948).


Margareth Preston (1891-1973).

Edited by elena45 - 21/6/2021, 17:19
 
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view post Posted on 24/6/2014, 09:49
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Andrea Boncompagni Ludovisi, il principe romantico marito della bella svedese, apparteneva al ramo cadetto della famiglia, divisa appunto in due linee, quella ducale e quella marchionale, a partire dai due figli maschi del principe Rodolfo e di Agnese Borghese Talbot, rispettivamente Ugo, il maggiore, e Luigi il minore.

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Rodolfo Boncompagni Ludovisi (1832-1911), principe di Piombino, e la moglie Agnese Borghese Talbot.

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Ugo Boncompagni Ludovisi (1856-1935), primogenito dei suddetti, politico cattolico. Si sposò due volte: dalla prima moglie, Vittoria Patrizi Naro Montoro (+1883), ebbe due figlie, Guendalina e Guglielmina; dalla seconda moglie, Laura Altieri, (+1892), ebbe altri tre figli: Francesco, Eleonora e Teresa.

La foto che segue (1904: nozze d'oro del patriarca Rodolfo) riassume la discendenza agnatica ducale di tre generazioni:

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Tratta da http://villaludovisi.org/2013/07/31/some-1...-part-ii-of-ii/



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Villa "La quiete" a Foligno, oggi seminario e centro di ritiro.

Il principe Ugo era un tipo molto religioso: quando morì la seconda moglie, di difterite a soli 34 anni, decise di farsi prete, rinunciando a tutti i titoli.
Un altro suo interesse era la vinicoltura, per cui nel 1884 aveva fondato una cantina all'avanguardia per l'epoca, nella sua tenuta di "Scacciadiavoli", a Montefalco, vicinissimo a Foligno.


Le cantine di Montefalco (PG), il sogno del principe Ugo, attive ancora oggi: producono uno dei migliori vini dell'Umbria, il Sagrantino.

Il terzo figlio del principe Francesco, Alberico Boncompagni Ludovisi (1918-2005), ereditò la passione dal nonno, e mise in piedi, nella campagne di Roma, un'altra azienda vinicola, anche questa produttiva a tutt'oggi:


La tenuta del "Fiorano", dove si produce l'omonimo vino.

La residenza preferita del principe Rodolfo era Villa La Quiete in quel di Foligno, come si vede nella foto sopra; mentre suo fratello Ignazio, Senatore, noto come principe di Venosa, amava soggiornare nella villa di Albano Laziale, costruita nel 1857, dove la moglie Teresa Marescotti, una delle donne più belle del suo tempo, ospitava spesso la Regina Margherita.


La villa era dotato di un parco bellissimo, con piante rare e 12 serre, che il principe Ignazio seguiva personalmente. Oggi non è rimasto nulla.

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Ignazio Boncompagni Ludovisi (1845-1913), Senatore del Regno.



Ignazio Boncompagni Ludovisi e la moglie Teresa Marescotti (1846-1928); non ebbero figli.

Le due cognate di Teresa:

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Maria Carolina Boncompagni Ludovisi (1834-1910), principessa Pallavicini, dama d'onore della regina Margherita.
Lavinia Boncompagni Ludovisi (1854-1938), moglie del conte Rinaldo Taverna di Landriano (1839-1913).
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Il principe Francesco, unico figlio maschio di Ugo e della sua seconda moglie, Laura Altieri, fu un personaggio di primissimo piano in epoca fascista:

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Francesco Boncompagni Ludovisi (1886-1955) e la moglie Nicoletta Prinetti Castelletti (1891-1931). Ebbero 4 figli, due maschi e due femmine.
Illustre esponente politico, fu Governatore di Roma (sindaco dell'era fascista dal 1928 al 1935, come lo era stato Piero Colonna dal 1928 al 1935: #entry493669893, e come lo sarà Giangiacomo Borghese dal 1939 al 1943: #entry494333138). Eccolo accanto al Duce:



Il matrimonio della figlia Giulia con il cugino Giovanni (della linea marchesale), nel 1932, fece epoca: era il terzo matrimonio importante dopo quello di Umberto e Maria Jose di Savoia (che fecero da testimoni), seguito dalle nozze di Edda Mussolini e Galeazzo Ciano.

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La foto è stata scattata probabilmente al Casino dell'Aurora.

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Laura Boncompagni Ludovisi (1908-1975) alle nozze della sorella. Laura era la moglie del conte Annibale Brandolini d'Adda.

Non ci sono immagini dei fratelli, il principe Gregorio (1910-1988) e il principe Alberico (1918-2008), mentre abbiamo una splendida foto della moglie di Alberico:

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Letizia Pecci Blunt (1920-2007), moglie di Alberico Boncompagni Ludovisi. Ebbero una sola figlia, Francesca.

Edited by elena45 - 21/11/2021, 15:35
 
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view post Posted on 25/6/2014, 10:39
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Marie-Antoinette

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Come in tutte le famiglie nobiliari, spesso le dimore sono patrimonio dotale.
Nel post precedente abbiamo visto tre generazioni di principi fotografati a Villa La quiete in Foligno (PG): la proprietà era stata acquistata da Agnese Borghese, moglie del duca Rodolfo Boncompagni Ludovisi, poco dopo le nozze, nel 1854.
Oggi, però, non appartiene più alla famiglia, ma è un complesso polivalente.

Invece il ramo marchesale della famiglia, che acquisisce con il titolo anche i cognomi Rondinelli Vitelli possiede ancora le proprietà ricevute in dote dall'ultima erede Bourbon del Monte:

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Paolo Boncompagni Ludovisi (1886-1960), marchese di Bucine.
Era il fratello del romantico marchese che aspettò 10 anni per sposare la sua amata Blancefor. Paolo, invece, sposò Stefanie Bourbon del Monte (1888-?), unica erede del marchese Guidobaldo (linea di Firenze). Ebbero 7 figli.

La foto è tratta da www.castelloboncompagniludovisi.it/...ni_ludovisi.htm


castello-bourbon-del-monte

Castello e Palazzo Bourbon di Monte Santa Maria Tiberina (PG), nei pressi della più nota Citta di Castello, avita residenza della famiglia a partire dal 1° marchese, Guido del Monte (1250-1293). Nella seconda metà del '600 i marchesi del Monte aggiunsero il cognome Bourbon avendo scoperto (?) che discendevano da un cavaliere francese, Ariberto de Bourbon del X secolo. Nel castello c'è un museo e anche la Sala del Cardinale, in ricordo del famoso Cardinale Francesco Maria del Monte (1549-1626) protettore del Caravaggio e marchese reggente del feudo dal 1615 al 1626. E' proprietà del Comune.

Giovanni (1911-1964), il primo maschio, è colui che sposa Giulia, la cugina del ramo ducale, figlia del Governatore di Roma, che abbiamo visto poc’anzi.
Guido (1917-2008), il secondo maschio, ereditò appunto il complesso di Monte Santa Maria, che oggi è proprietà del figlio Andrea (1944): costui ha fatto una meritoria opera di restauro della costruzione medievale e aperto le porte all’ospitalità alberghiera.

Le figlie femmine Ippolita e Agnese ereditarono il Castello di Trevinano, anch'esso proprietà della madre Stefania:



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Castello di Trevinano Acquapendente (VT), di epoca medievale, passato nel '600 dai Monaldeschi ai Bourbon del Monte.

..
Il figlio minore di Paolo e Stefania, Arimberto (1925-2005), con il figlio Paolo Francesco.
Paolo Francesco Boncompagni Ludovisi adulto (1947-2007).


Alessandro Iacopo (1972), figlio di Paolo Francesco, produttore di vino, con la moglie Maria Carolina Zucchini Metelli. E' anche l'attuale proprietario del castello di Trevinano.

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I ritratti di Paolo Francesco e suo figlio Alessandro Jacopo Boncompagni Ludovisi.
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La principessa Maria Carolina. Sullo sfondo il castello di Trevinano.

Solito schemino genealogico:



Tratto da www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/boncompagni.html

P.S. La tenuta di Fiorano, a Sud di Roma, proprietà acquisita da Alberico Boncompagni Ludovisi, principe di Venosa (ultimo figlio del Governatore di Roma), è attualmente gestita in parte dalle nipoti del principe, figlie di sua figlia Francesca e del marchese Piero Antinori (Fattoria di Fiorano, via di Fioranello 34); in parte dal marchese Alessandro Jacopo (Tenuta di Fiorano, via di Fioranello 19-31) di cui sopra.


Le sorelle Antinori (Allegra, Albiera e Alessia) con il padre Piero, proprietari della Fattoria di Fiorano.

Invece il Borgo Boncompagni Ludovisi, a Nord di Roma (via Tiberina 831) , è un resort gestito da Francesco Maria, figlio di Niccolò, con la moglie Violante Guerrieri Gonzaga, e funge da prestigiosa location.


Violante Guerrieri Gonzaga (1970), principessa Boncompagni.

www.intravino.com/grande-notizia/te...poli-di-futuro/
www.borgoboncompagniludovisi.com/


Edited by elena45 - 24/11/2021, 21:12
 
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view post Posted on 25/6/2014, 19:30
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Marie-Antoinette

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E' affascinante la storia del Casino Ludovisi, dove, nel 2010, è stato scoperto l'unico dipinto murale del Caravaggio:



Sono tre divinità mitologiche: Giove, Nettuno e Plutone, intorno a una sfera celeste che simboleggia il cosmo, entro la quale si vedono quattro segni zodiacali e due globi luminosi. I tre sono rappresentati in pose ardite e, in un certo senso, ironiche: Plutone poggia su nuvole, mostra vistosamente il suo sesso e si tiene tra le gambe un Cerbero tricipite, che però ha un'aria domestica, forse il cane dello stesso autore. Nettuno è a cavalcioni di un cavallo marino dalle zampe palmate. Giove cavalca l'aquila, fasciato da una veste bianca, mentre Nettuno e Plutone sono nudi.
Nelle tre divinità che impersonano gli elementi dell'aria, del fuoco, dell'acqua che compongono la materia, il pittore si sarebbe autoritratto.

Dal Corriere della sera del 18 febbario 2010: http://roma.corriere.it/notizie/arte_e_cul...496403625.shtml.

Il Casino dell'Aurora apparteneva in origine al cardinal Francesco Maria Bourbon del Monte (1549-1627), mecenate del Caravaggio, e cultore di scienze alchemiche. Il dipinto decora la volta di quello che doveva essere il laboratorio del cardinale e risale al 1597. Solo successivamente, nel 1621, il Casino e tutta la proprietà furono acquistati dal cardinale Ludovico Ludovisi, l'autore dell'omonima collezione d'arte e del complesso abitativo noto come Villa Ludovisi.
Attualmente, come già detto, il Casino è abitato dal principe Niccolò e non è visitabile. Dopo gli Odescalchi (#entry556941616), un altro Caravaggio in mani private!

Edited by elena45 - 26/1/2018, 10:39
 
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marco fadda
view post Posted on 20/7/2014, 15:34




Complimenti per la ricostruzione della famiglia! Ci tengo solo a dire che, prima di Giulio e Camillo Rospigliosi, figli di Girolamo e Caterina, la famiglia Rospigliosi vantava già tre secoli di nobiltà (e la famiglia Banchieri quattro).
del mio antenato Pietro Banchieri Rospigliosi, oltre ai 6 ritratti di Palazzo Braschi, ne esistono altri 5 (uno al Museo Chigi di Ariccia, dove si trovava anche il ritratto della madre, poi rubato se non erro) e altri in collezioni private. Forse non tutti furono eseguiti direttamente : sembra che il piccolo Pietro sia stato a suo tempo oggetto di una vera e propria moda (lanciata dal prozio papà Clemente IX che aveva commissionato i ritratti) e che, oltre a Ronche e a Maratta, altri anonimi pittori si misero a realizzarne di simili con Pietro come soggetto (questi ritratti tra l'altro li abbiamo visti ne La grande bellezza di Sorrentino). Dovreste chiedere al mio amico Lorenzo, custode delle sale Rospigliosi a Palazzo Braschi :-)
curioso che di quel Pietro Banchieri siano in circolo solo i ritratti da bimbo... Dovrei vedere a Villa Banchieri di Castelmartini o alla villa di Valeria al Santonuovo se c'è qualche ritratto di lui adulto, ma ne dubito... I Banchieri sono quasi sempre più belli da piccoli (tranne nonno Pietro, zio Carlo e mia mamma ovviamente :-) ... Sarà colpa del vecchio Camillo di cui avete pubblicato il ritratto non esattamente affascinante ��

Edited by marcoremopietro fadda banchieri - 20/7/2014, 21:40
 
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view post Posted on 21/7/2014, 19:25
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Marie-Antoinette

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Grazie della precisazione sulla longevità della tua nobile famiglia. Mi scuso di averla sottaciuta, ma, in genere, per semplicità parto quasi sempre dai pontefici, visto che si parla di principi romani. Avrei potuto citare anche le dimore dei Rospigliosi e dei Banchieri in Toscana, ma sarei uscita fuori tema.
C'è un ricco sito sulla famiglia Banchieri in wikipedia (ma penso lo saprai): http://it.wikipedia.org/wiki/Banchieri_%28famiglia%29.
E grazie dei complimenti.

A proposito del piccolo Pietro (povero bambino, costretto magari a posare per ore, ma grazie a questo è passato alla storia) ho controllato sul sito di Federico Zeri e ho trovato:


Pietro Banchieri in veste di Pulcinella - Galleria Pallavicini.


Pietro Banchieri in costume a strisce e galani - Palazzo Braschi


Pietro Banchieri in veste di sultano- Palazzo Braschi


Pietro Banchieri in costume da donna - Palazzo Braschi


Pietro Banchieri in costume da donna col ritratto di Clemente IX - Palazzo Braschi

Anche la madre Caterina non è bella nel ritratto attribuito a Voet, mentre è graziosa in quello giovanile:


Carlo Maratta - Caterina Rospigliosi (1640-1703).

Il sito www.fondazionezeri.unibo.it/home/00000003_Home.html è ricchissimo di immagini e informazioni. Peccato che le foto siano in bianco e nero e, a volte, contenga imprecisioni.
 
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view post Posted on 8/11/2014, 15:37
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Marie-Antoinette

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La principessa Maria Camilla Pallavicini (#entry556520641) ha scritto un libro sulla collezione d'arte di Palazzo Rospigliosi al Quirinale: La collezione Pallavicini e il palazzo del giardino a Montecavallo" (/www.huffingtonpost.it/2014/11/07/co...tm_hp_ref=italy)


L'Aurora di Guido Reni nel Casino omonimo a palazzo Rospigliosi.

Non sapevo che fosse stata la prima dimora romana di Cristina di Svezia, che, evidentemente, solo dopo si trasferì a Villa Corsini.

Edited by elena45 - 9/11/2014, 11:29
 
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larry2
view post Posted on 23/7/2015, 02:25




I am trying to trace my family, Orsini, from Cellere in 1890. My grandfather Francesco, his sister Domenica, his father Carlo, his mother Vittoria (Catana) Orsini. I have marriage records for Carlo and Vittoria, and birth certificates for Francesco and Domenica, but nothing else.
 
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131 replies since 15/3/2012, 14:26   234040 views
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