Maria Antonietta - Regina di Francia

Valguarnera e Tomasi, storia e letteratura.

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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 23/9/2015, 21:14




Eh Pupetto voleva mostrarsi sempre più fatuo e leggero di quel che era. In realtà era una persona intelligente e piacevole. Il libro l'ho letto perché regalato da lui a una persona che conosco molto bene, purtroppo senza dedica perché non sempre si riesce a superare un certo ritegno nel chiederlo. È capitato pure a me. Idem quando si tratta di foto: non sempre si riesce a trovare l'opportunità di farsi una foto col "personaggio" e a distanza di tempo dispiace sempre, sarebbe un bel ricordo visto che sono cose che non capitano tutti i giorni.

Il libro è pieno di foto e il passo su S.Gennaro è leggermente più articolato. Domani vedo se riesco a scannerizzare qualcosa.

Del resto pure se fosse stato il personaggio che voleva far credere di essere, avrebbe semplicemente reinterpretato in chiave moderna lo stile della nobiltà che popolava quel mondo che tanto ci affascina. La leggerezza, vera o finta che fosse, era il primo dovere sociale, anche di fronte alle tragedie della vita. Come ben si vide al tempo in cui madama ghigliottina andava a pieno ritmo.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 23/9/2015, 22:45
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 24/9/2015, 09:08




Ecco il libro, stranamente sono riuscito a trovarlo in tempi umani. Quando gli anni e i libri sono tanti riuscire a trovare libri e ricordi non è per niente facile:



Qui un riassunto della vita del principe



Qui il passo (metà di pag.15), in cui si parla della discendenza da S.Gennaro. Interessante e noto che spesso questi eventi miracolosi affascinano pure i miscredenti in quanto la curiosità per l'occulto e il misterioso è insita nell'animo umano e prescinde da qualsiasi credo religioso:



Qui si parla della parentela coi Lampedusa



Qui altri aneddoti

www.guidecampania.com/dellaragione/articolo93/30.htm

http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/caravita.htm

Aggiungo che la prefazione del libro è a firma di un manager illustre: Michele Principe che è scomparso nel 2011. Come dire che per essere un uomo inutile Pupetto frequentava parecchia gente che lavorava. E non credo che questi personaggi lo considerassero solo uno che faceva colore. Solitamente non perdono tempo con queste cose. Indiscusso è di sicuro il ruolo che ebbe il principe nel rilancio mondiale di Capri (fu presidente dell'Azienda del turismo) che ancora oggi è un polo turistico di grande attrazione, a dispetto di qualsiasi crisi, perché potranno cambiare le nazionalità di chi ha disponibilità ma state tranquilli che i ricchi ci saranno sempre.

Pupetto se n'è andato nel 1998 con la stessa leggerezza con cui aveva vissuto ché spesso la vita, se sei leggero con lei, ti ricambia.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 24/9/2015, 12:45
 
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view post Posted on 24/9/2015, 22:36
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Marie-Antoinette

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Bella e leggera anche la prosa di Caravita, di piacevole lettura.
Gustosissimo l'episodio dei cioccolatini stantii che mandarono in fumo una più che cospicua eredità.
Tuttavia devo farti notare una piccola distrazione dell'autore, quando dice che sua nonna Antonia era figlia del Gattopardo protagonista del romanzo: in realtà era la sorella.
E poi Tancredi, a detta dei più, era Corrado Valguarnera, e non Giuseppe Caravita, il padre di Pupetto.
Ma per l'autore della biografia, come per molti nobili, queste sono quisquilie: l'importante è il lignaggio generale, non i particolari.
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A quanto pare il nostro amico Casanova conosce bene il mondo dell'aristocrazia romana. Ti va di dare uno sguardo ai post sui Gaetani Lovatelli ( #entry525873223)?
Ho letto che la mamma era una protagonista del jet set negli anni '60 e che ha perso ben tre figli in circostanze drammatiche. E' rimasto solo il bel Gelasio che fa il vino in Toscana.
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 25/9/2015, 10:03




Interessanti i post sui Lovatelli, Sermoneta fa riandare con la Memoria ad Aldo Manuzio che era di quelle parti.

Scorrendo le foto mi pare di ritornare alle cronache mondane dell'adolescenza in cui sui rotocalchi si vedevano di continuo principi e regnanti. Erano altri tempi e la nobiltà era al centro del gossip, come oggi lo sono calciatori e showgirl (chiamiamole così).

Non credo di essere particolarmente informato sulla nobiltà romana ma a Roma chiese e palazzi principeschi abbondano. Con gli anni, dato l'aumento della popolazione, i nobili si sono diluiti sempre più ma negli anni '60 era impossibile non incespicare in un blasone a ogni piè sospinto.

Ho passato la prima parte della mia vita a Campo Marzio e nel raggio di poche centinaia di metri si incontravano palazzi principeschi a bizzeffe: Borghese, Colonna, Doria ecc. In più andavo a scuola vicino piazza Navona a pochi metri da un'altra serie di palazzi: Massimo, Lancellotti ecc. ecc.

Quindi tra vicini di casa, compagni di scuola e università e in seguito rapporti di lavoro, il sangue blu scorreva a fiumi ma erano casualità, nulla di più.

Per non parlare della abbagliante e bionda principessa che passeggiava il cane a Villa Borghese e con la quale fare due parole sui quadrupedi era d'obbligo. Mi pare di averlo già ricordato. È un ricordo scolpito nella memoria, al cui confronto la fata più o meno turchina di cui parla Casanova nelle sue Memorie d'infanzia fa la figura della poveretta.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 25/9/2015, 11:41
 
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peter10
view post Posted on 2/11/2015, 22:04




Sono un discendente dei Valguarnera, conti di Assoro e principi di Valguarnera.

A proposito dei Lampedusa, mio padre ricorda che studente presso il Collegio San Rocco, a Palermo, aveva per compagno di classe un Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dell'autore del Gattopardo. Giuseppe Tomasi, ragazzo timido e introverso, morì prematuramente per una malattia infettiva.

Edited by peter10 - 24/11/2015, 20:44
 
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peter10
view post Posted on 3/11/2015, 15:37




Qualcuno dei Valguarnera di Niscemi, la principessa Maria Carolina, ha notizie di qualche ritratto di Francesco Valguarnera, I Principe di Valguarnera, morto a Palermo nel 1635? Da un libro sul paese di Valguarnera ho appreso la notizia che nell'Ottocento era custodito nel castello un ritratto del primo principe di Valguarnera, Don Francesco . A seguito di un incendio il ritratto venne distrutto. Il castello, successivamente, venne demolito per far posto ad una nuova costruzione!

Cordialità
Peter

Edited by peter10 - 24/11/2015, 20:45
 
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view post Posted on 3/11/2015, 17:15
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Marie-Antoinette

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Interessante questo richiamo. Mi fa scoprire, per esempio, che il paese di Valguarnera nacque solo nel XVII secolo: nel 1549, Giovanni Girolamo Valguarnera (+1554), 1° conte di Assoro, ottenne dal'Imperatore Carlo V la licenza a costruire nel suo feudo di Caropipi (divenuto poi Caropepe), ma solo dopo qualche decennio, nel 1628, il pronipote don Francesco (1592-1635), 6° conte di Assoro, cominciò a edificare e fu nominato 1° principe di Valguarnera (come ci ricorda il nostro amico).
Ad Assoro di dimore storiche ce ne furono due:
1) il castello, antichissimo (X secolo), di cui esistono solo rovine, posseduto dai Valguarnera a partire dal 1397, quando i fratelli Vitale e Simone Valguarnera, nobili catalani, fedelissimi alla casata aragonese, arrivarono in Sicilia e subentrarono nel feudo; ma il castello fu presto abbandonato.


2) Il palazzo della Signoria, costruito alla fine del '400 da Giovanni Valguarnera (+1491), loro discendente, 4° barone di Assoro e Presidente del Regno di Sicilia all'epoca di Ferdinando il Cattolico.
(Il barone Giovanni fece anche ingrandire la Basilica di San Leone, dove lo scultore Antonello Gangini scolpì per lui e i suoi figli tre monumenti funebri).

Anche nel paese di Valguarnera i principi costruirono un castello, su una struttura di origine greca, ma in tempi moderni questo fu raso al suolo (nel 1958) per fare posto a una scuola elementare.
E' questa la costruzione a cui si riferisce Peter? Del ritratto non ho traccia. In effetti ho già lamentato la scarsa disponibilità di immagini della famiglia e quando ne trovo uno mi affretto a scaricarlo. Per esempio:


Don Emanuele Valguarnera (1691-1770), fratello minore del 4° principe Francesco Saverio (Capitano di giustizia a Palermo), e quindi un altro zio di Marianna (la celebre "muta" che sposò lo zio Pietro, come ci racconta Dacia Maraini). Fu Viceré di Sardegna per conto dei Savoia. Fu lui a cominciare i lavori di costruzione di Villa Valguarnera a Bagheria, nel 1714, per volontà della moglie Marianna del Bosco.

Ma Peter come discende dai Valguarnera?

Edited by elena45 - 2/3/2016, 17:30
 
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peter10
view post Posted on 3/11/2015, 22:23




Gentile Elena 45,

interessante il ritratto di Don Emanuel Valguarnera, esposto nel Palazzo Reale di Cagliari.

In merito alla Sua domanda, Le confermo che sono un discendente diretto dei Principi di Valguarnera. Don Giovanni Valguarnera (1718-1795), mio 6° avo, era il figlio riconosciuto di Don Giuseppe Valguarnera, Marchese di Santa Lucia, figlio di Don Ponzio, 1° Marchese di Santa Lucia (per concessione del Re Carlo II del 28 set 1700), Senatore della città di Palermo nel 1686 e 1699, di Don Ottavio, di Don Francesco, Conte di Assoro e 1° Principe di Valguarnera (Real Privilegio del 24 ott. 1626), nato ad Assoro nel 1592, e Pretore di Palermo nel 1631.

Sono certo che questa notizia interesserà i cultori di araldica e genealogia!

Cordialità
Peter

Edited by peter10 - 12/11/2015, 21:15
 
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view post Posted on 4/11/2015, 14:55
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (peter10 @ 3/11/2015, 22:23) 
..... confermo che sono un discendente diretto dei Principi di Valguarnera, attraverso un Don Giovanni Valguarnera (1718-1795),mio 6° avo, figlio riconosciuto di Don Giuseppe Valguarnera, Marchese di Santa Lucia, figlio di Don Ponzio, 1° Marchese di Santa Lucia (per concessione del Re Carlo II del 28 set 1700), Senatore della città di Palermo nel 1686 e 1699, di Don Ottavio, di Don Francesco, Conte di Assoro e 1° Principe di Valguarnera (Real Privilegio del 24 ott. 1626), nato ad Assoro nel 1592, Pretore di Palermo nel 1631

Penso che la genealogia ufficiale si fermi alla prima metà dell'Ottocento, perchè il suo avo Giovanni avrebbe avuto ben 4 figli maschi senza discendenza. L'unica femmina, Dorotea, dovrebbe risultare la sua antenata Valguarnera più antica. Se c'è uno sbaglio, mi corregga.
La fonte consultata è questa: www.genmarenostrum.com/pagine-lette...%20principi.htm

Sempre secondo questo sito, Dorotea sposò, nel 1801, Luigi Sanseverino e Gaetani, 3° principe Paceco (1759-1833), ma anche lei non ebbe figli.
Tratto da www.genmarenostrum.com/pagine-lette...ANSEVERINO3.htm.
Evidentemente mancano alcuni dati per proseguire.

In effetti le notizie sull'aristocrazia siciliana sono poche e frammentarie (tranne alcune eccezioni). Anche l'iconografia è molto carente. Penso che il nostro amico Peter sia alla ricerca del quadro del 1° principe proprio perchè vuol ricostruire e/o arricchire la storia della sua famiglia.
Intanto, per correttezza, aggiungo nello schema di pag.2 la terza linea: quella del suo antenato Ottavio.

Edited by elena45 - 4/11/2015, 15:37
 
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peter10
view post Posted on 4/11/2015, 15:37




Gentile Elena 45,

il mio 6° avo Don Giovanni Valguarnera (1718-1795), era il figlio riconosciuto di Don Giuseppe Valguarnera e Gherardi, marchese di Santa Lucia. Può leggere tale notizia nella genealogia da Lei riportata!

La ringrazio per l'attenzione.

Cordialità
Pietro Valguarnera (Peter)

Edited by peter10 - 25/11/2015, 01:52
 
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view post Posted on 4/11/2015, 15:42
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Marie-Antoinette

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Sì, questo l'avevo capito, tant'è che ho fatto il solito schemino. Ma non so andare oltre il 1800.



P.S. La casata tutta aveva evidentemente problemi a perpetuare la discendenza (e a non disperdere il patrimonio), tant'è che la povera "muta" fu costretta a sposare lo zio Pietro.
Ma anche qui, nella linea marchesale, il suo avo Giuseppe sposa una nipote.
Il caso non è affatto raro (ne ho trovato tanti nelle genealogie che ho visitato), ma ci fa riflettere sulla condizione femminile.
---------------------------------------------------------------------------------------------
Intanto ho trovato la notizia che il marchese Giuseppe fu celebre a Palermo per aver
"salvato" quello che oggi è il Teatro Bellini.
Era un vecchio teatro popolare, il teatro Travaglini, sorto, nel 1676, in un terraneo del palazzo appartenente al padre Porzio Valguarnera, 1° marchese di Santa Lucia. Fu notevolmente danneggiato dal terremoto del 1726.
Qualche anni dopo, il figlio Giuseppe rilevò le rovine del teatro, lo ricostruì più grande e più ricco e fece del palazzo accanto la sua abitazione. Risorto in tal modo, il teatro, che da allora prese il nome di Santa Lucia, non accolse più il popolo, ma l’aristocrazia. Il marchese Valguarnera, che aveva speso ingenti somme per restaurare il vecchio teatro popolare, per parecchi anni vi accolse soltanto le nobili famiglie a lui legate da vincoli di amicizia. Per lungo tempo, quindi, il Santa Lucia fu esclusivamente un teatro privato.
Quando la corte napoletana si trasferì a Palermo, durante la rivoluzione del 1799, la regina Maria Carolina ne divenne assidua frequentatrice; al punto che, in suo onore, divenne Real Teatro Carolino. Vi trionfarono le opere di Rossini, Donizetti, Mozart e Bellini.
Nel 1837, i marchesi Valguarnera vendettero tutto l’immobile. Dopo l'unità d'Italia, il teatro prese il nome attuale.

Tratto da www.teatrobellinipalermo.it/?page_id=157
www.provincia.palermo.it/turismo/te...ro_Bellini.html

Edited by elena45 - 6/11/2015, 14:25
 
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peter10
view post Posted on 4/11/2015, 20:20




Gentile Elena 45,

La ringrazio per le notizie storiche relative al Teatro Santa Lucia, poi Carolino, e infine, Bellini. Mi permetta qualche integrazione.

Il Teatro venne portato in dote a Don Ponzio Valguarnera, 1° Marchese di Santa Lucia, mio 8° avo, dalla sua prima moglie Donna Donna Dorotea Valguarnera e Colnago. Da questo matrimonio nacque Ottavio Valguarnera, 2° Marchese di Santa Lucia, che sposò nel 1705 Donna Maria Polizzi e Napoli, da cui il figlio Rinaldo, morto senza eredi. Il titolo passò ad Emanuele Valguarnera e Valguarnera, figlio di Don Giuseppe Valguarnera e Gherardi, mio 7° avo, fratello di secondo letto del Marchese Ottavio. Da Emanuele Valguarnera predetto, nacque Don Giuseppe nel 1761. Da questi nacque Emanuele, ultimo marchese di Santa Lucia, morto senza eredi. Il titolo venne riconosciuto a Giuseppe Alliata Lo Faso, Principe di Villafranca, con decreto Ministeriale.

Estinta la linea principale dei Marchesi di Santa Lucia a metà '800, resta oggi come unico ramo superstite quello originato da Don Giovanni Valguarnera (1718-1795), figlio riconosciuto di Don Giuseppe Valguarnera e Gherardi. Da Don Giovanni predetto,per documentata linea genealogica, attraverso Don Pietro (1754-1831), Don Salvatore (1802-1854), Don Pietro (1820-1904), Don Salvatore (1850-1928), Don Pietro (1882-1943), si giunge a mio Padre Giuseppe, n. a Palermo il 9 mag. 1926, Dottore in Medicina e Chirurgia, spec. in Igiene, Medico Chirurgo, Patologo Clinico, Ricercatore, I Capitano Medico, Cavaliere Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, figlio di Don Pietro predetto, e di Donna Agata Amorelli, dei Conti Lateranensi e del Palazzo Apostolico, che sposa il 9 dic. 1957 Donna Maria Barrile, figlia di Girolamo Barrile, Avvocato, Maggiore di Fanteria, e di Donna Concetta Melograni- Sculco, nobili e patrizi di Crotone, da cui:1) Pietro, nato a Palermo il 7 gen. 1959, diplomato in Canto (dipl. accademico di II livello) presso il Conservatorio" V. Bellini" di Palermo, musicista, cantante lirico, Presidente della Cappella Musicale del Duomo di Monreale, direttore del coro polifonico "San Marco" di Tremestieri Etneo;2) Girolamo, Dottore in Giurisprudenza, Avvocato, Maestro di Scacchi.

Mi scuso per essermi dilungato, ma credo che la presente genealogia possa essere di qualche interesse per gli studiosi di storia famigliare e genealogia.

Ringrazio per l' ospitalità.

Cordialità
Pietro Valguarnera

Edited by peter10 - 14/11/2015, 15:21
 
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view post Posted on 5/11/2015, 09:44
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Marie-Antoinette

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Nel sito di genealogia consultato c'è evidentemente qualche confusione. Ho provveduto a correggere e integrare:



Non è il solo ad essere ignorato dalla genealogia ufficiale. Mi ha colpito il caso di Nicolino Filangieri: figlio del principe di Cutò Alessandro Filangieri (1802-1854) e della sua seconda moglie, la cantante Teresa Merli Clerici: come la sorella Margherita, nacque durante il matrimonio con la prima moglie e fu legittimato successivamente quando il principe contrasse un nuovo regolare matrimonio. Nicolino, però, fu escluso dall'eredità e non ho mai capito perchè. Erede universale del patrimonio e dei titoli fu la sorella minore Giovanna, la celebre nonna di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Solo dopo molti anni, la sua discendente (per via femminile) Beatrice Feo è riuscita a ottenere il riconoscimento legale del cognome Filangieri (#entry521862614).

Nello schema, per semplicità, non ho indicato tutti i titoli. Intanto, se trova delle immagini della sua casata, mi farebbe piacere condividerle. Ho trovato il sito di suo padre: www.drvalguarnera.it/index.htm.
Ha mille ragioni per esserne orgoglioso, e non solo l'ascendenza aristocratica.

Edited by elena45 - 6/11/2015, 12:00
 
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peter10
view post Posted on 5/11/2015, 18:42




Gentile Elena45,

mio padre La ringrazia per avere citato il suo sito!
Ad integrazione della genealogia sopra riportata, mi permetto di segnalarLe i seguenti dati:

1) Salvatore Valguarnera, fratello di mio padre, (1924-2003), sp. Rosa Scichilone, da cui: Pietro (1958), Vincenzo (1962);
2) Girolamo Valguarnera, mio fratello, (1963);
3) Pietro Valguarnera (1959), sp.Grazia Reina, da cui: Giuseppe (1998).
4) Ponzio Valguarnera, 1°marchese di Santa Lucia, non era figlio della citata Giovanna Santacolomba!

Cordialità
Pietro Valguarnera
 
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view post Posted on 6/11/2015, 14:22
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (peter10 @ 5/11/2015, 18:42) 
Ad integrazione della genealogia sopra riportata, mi permetto di segnalarLe i seguenti dati:
1) Salvatore Valguarnera, fratello di mio padre, (1924-2003), sp. Rosa Scichilone, da cui: Pietro (1958), Vincenzo (1962);
2) Girolamo Valguarnera, mio fratello, (1963);
3) Pietro Valguarnera (1959), sp.Grazia Reina, da cui: Giuseppe (1998).
4) Ponzio Valguarnera, 1°marchese di Santa Lucia, non era figlio della citata Giovanna Santacolomba!

Corretto!
Spero di poterla leggere ancora.
 
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