CITAZIONE (Antothemonster @ 13/5/2011, 15:31)
Ecco la poesia per Maria Antonietta
Arciduchessa divina,
quante pene hai patito!
Il popolo è insorto, o regina,
e ora anche gli amici ti hanno tradito.
L'infanzia è presto finita,
l'allegra e spensierata gioventù.
Ora in Francia ammalierai la folla stupita,
questo è il tuo destino: questa sei tu!
Salita giovane al potere,
per tuo marito sei stata un sostegno.
Ma il popolo, senza sapere,
ti ha accusata senza ritegno.
Ora la vita s'allontana,
i francesi ti hanno dato più di un soprannome.
Ma non disperare, o grande sovrana,
nessuno mai scorderà il tuo nome!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Devo dire che MA ti ha ispirato particolarmente....hai pure usato la rima alternata
Carina anche questa...non saprei quale scegliere. Alcune parti, o anche semplicemente termini che hai usato, mi fanno propendere per la poesia a Sissi... ad es. "la morte ha velato", "riposa dopo il viaggio". In questa di MA trovo forse meno emozione, è un pò asciutta, ma è un'opinione del tutto personale...
Se ti piace scrivere poesie in generale, ti consiglio di continuare e leggerne tante...non si finisce mai di sviluppare e affinare le tecniche di scrittura e composizione.
Io faccio molta ricerca di termini anche obsoleti che a volte calzano meglio certe emozioni...e chissà che non ne scriverai altre ancora migliori!
E anche se non ci si riesce, è bene scriverle comunque, perché sono un'esternazione di noi stessi.