CITAZIONE (veu @ 13/5/2013, 17:49)
Bellissima la Villa della Regina, ci dev'essere una visuale favolosa là. Ma a proposito della Villa della Regina, avevamo letto che Vittorio Amedeo II aveva dato le chiavi della Vigna (altro nome conosciuto della Villa della Regina) alla sua favorita Jeanne De Luynes Contessa di Verrua, la famosa Dama di Voluttà.
E sempre per quanto riguarda la Villa della Regina, fu anche residenza di un'altra donna molto famosa, Paolina Bonaparte, la sorella di Napoleone, che mal sopportava Torino e dopo un periodo a Palazzo Chiablese, si trasferì a Villa della Regina per mettere il fiume (il Po) in mezzo tra lei e il marito Camillo Borghese, poi divenne sua residenza anche il Castello di Stupinigi.
Il tuo (o preferisci vostro?) intervento è gradito ma, confesso, mi sta mettendo in crisi per cui scrivo in dettaglio tutti i miei dubbi. Magari, tutti assieme, ne veniamo a capo
Innanzi tutto preciso una cosa che io non avevo ben chiara fino a qualche anno fa. La Villa della Regina e la Vigna di Madama Reale sono due residenze distinte e, invece, constato ancora che spesso sul web o in alcuni articoli si fa confusione. Il fraintendimento nasce dal fatto che Villa della Regina è l'unica residenza che oggi testimonia il gusto seicentesco della nobiltà torinese di risiedere in collina, destinando parte della proprietà a vigneto; da qui il nome di molte ville dell'epoca.
Vigna di Madama Reale.
Strada comunale di San Vito Revigliasco
Fu voluta dalla Madama Reale Cristina, nel 1622, sulla collina in località San Vito, su progetto di Costaguta, prima, e di Amedeo di Castellamonte, in seguito.
Nella raccolta Theatrum Sabaudiae, l'opera in due volumi voluta dal figlio Carlo Emanuele II, è presente il progetto seicentesco della villa: un corpo centrale con salone e belvedere, padiglioni angolari e giardini simmetrici. La Vigna è fastosa coma una reggia, costruita e decorata secondo i gusti raffinati di Cristina. Oggi resta solo uno dei padiglioni, detto anche Villa Abegg, dal nome degli ultimi proprietari, industriali svizzeri, che l'acquistarono dopo la Restaurazione e la donarono alla città di Torino. La reinterpretazione del giardino seicentesco secondo il gusto ottocentesco del parco romantico si deve a questi proprietari.
Di proprietà pubblica, oggi il diritto d'uso della Villa è stato concesso alla Compagnia di San Paolo per 99 anni, in cambio del restauro dell'edificio.
Vigna di Madama Reale, 1670
Villa Abegg oggi
Villa della ReginaStrada comunale Santa MargheritaSeicentesca anch'essa, fu voluta da Maurizio di Savoia, colto e raffinato cognato di Cristina, e divenne la residenza di lui e della moglie Ludovica, figlia di Cristina. Fu anche detta, infatti, Villa Ludovica. Fu progettata, poco prima della sua morte, dall'architetto romano Ascanio Vitozzi, che progettò anche il Palazzo Ducale di Torino. L'opera fu portata a termine da Carlo e Amedeo di Castellamonte.
La posizione è davvero invidiabile e la vista, confermo, è emozionante, arrivando fino ad osservare gran parte dell'arco delle Alpi piemontesi, nelle giornate nitide. Purtroppo, non era una giornata nitida quella in cui ho preso questa fotografia ma la posto ugualmente perchè mostra i risultati del ripristino dell'antica vigna, nel giardino dietro la villa, effettuato nel 2007-2008, se non erro.
Divenne la residenza preferita delle due regine di Sardegna: Anna Maria d’Orleans, la prima Regina, in quanto moglie di Vittorio Amedeo II, e Maria Antonia Ferdinanda di Spagna, moglie di Vittorio Amedeo III. Da qui il nome successivo: Villa della Regina. Sotto la guida dello Juvarra, con Anna Maria d'Orleans, si rimette mano al piano nobile e al giardino, un delizioso e armonioso equilibrio di natura e di architettura.
Giuro che arrivo al dunque, scusate
Partendo da quello che mi ricordavo, cioè la predilezione della regina Anna per questa residenza, mi è sembrato strano che Vittorio Amedeo l'avesse destinata come una delle residenze della
contessa di Verrua, anche se la contessa era stata scelta come dama della regina, e allora ho cercato in rete.
Leggo che la Villa era considerata il "giardino segreto" di Anna di Orleans, dove si rifugiava sembra anche per coltivare le sue relazioni clandestine.... e allora, se ci fosse stato anche Vittorio Amedeo con la contessa, doveva davvero esserci un eccessivo via-vai di mogli-mariti-amanti rispettivi in quella villa
Scherzi a parte, su alcuni siti istituzionali locali e in un articolo del Centro Studi Piemontesi leggo che il duca, poi re, aveva messo a disposizione della contessa un appartamento a Palazzo Ducale e la Vigna di Madama Reale, non la Villa della Regina, quindi. Il duca, gelosissimo, aveva le chiavi di tutti gli appartamenti della sua amante, la pedinava, piombava a trovarla senza preavviso in ogni momento della giornata e della notte.
Analogamente, leggo che
Paolina Borghese risiedette per qualche mese sempre alla Vigna, non nella Villa della Regina, prima di abbandonare Torino, stanca della monotonia e provincialità della città, e di abbandonare anche il marito, stanca della vita matrimoniale. Durante questo veloce soggiorno, i coniugi Borghese tennero a battesimo il figlio della damigella di Paolina, Adele de Sellon, moglie di Michele di Cavour; il bambino era proprio Camillo Benso di Cavour.
Quindi sarei arrivata alla conclusione che entrambe le dame citate da Veu abbiano soggiornato alla Vigna e non alla Villa della Regina. Qualcuno ha qualche informazione in merito? Nulla di significativo dal punto di vista storico, per carità
: è solo per ricostruire la verità, dato che ho notato spesso questa ambiguità tra le due ville.
Scusate lo sproloquio