Maria Antonietta - Regina di Francia

Rivoluzione napoletana, i nobili che si immolarono per la libertà.

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Anna D'Alessandro
view post Posted on 22/7/2013, 14:59




ho amato la repubblica napoletana, tanto ben
narrata nel libro di Striano "il resto di niente". In questi giorni sto leggendo "Terroni" di Pino Aprile, che mi sta facendo guardare sotto un'altra ottica il risorgimento, se non lo avete già fatto vi consiglio di leggerlo, sono straziata da quello che c'è scritto, purtroppo ampiamente documentato
 
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Gianni Glinni
view post Posted on 3/11/2013, 14:29




Le informazioni contenute in questa discussione sono straordinarie e sono realmente colpito dalla grande competenza e passione con le quali sono proposte. Vorrei dare il mio modestissimo contributo a questa discussione, ma dovrei chiedere un po' del vostro tempo e della vostra pazienza per spiegare da dove ho attinto le informazioni che vorrei trasmettervi. Mi chiamo Gianni Glinni e provengo da Acerenza. La famiglia di mio padre è di origine irlandese ed arrivò in Italia nel 1610 con la famosa "fuga dei conti", al seguito di O'Neill e O'Donnell. Nel 1988, quando iniziarono i lavori di ristrutturazione del palazzo danneggiato dal sisma del 1980, ritrovai conservate in alcune casse dei manoscritti di Joseph Ottomano Glinny, mio antenato vissuto a metà del 1700. Si tratta di studi di filologia e di mitologia. Io ero al corrente dell'esistenza di Ottomano per una corrispondenza tra lui e Mario Pagano e per una nota scritta dal filologo e vescovo luterano di Copenaghen Friederich Munter in occasione del suo viaggio in Italia. Mario Pagano aveva avuto come istitutore Pietro Glinni, aveva studiato ad Acerenza ed era stato ospite ad Acerenza di Joseph Glinni al quale era molto legato. Gli scritti di Joseph non sono mai stati pubblicati perché morì improvvisamente prima di poterlo fare, ma a giudicare dai commenti entusiastici di Pagano e Munter devono essere molto importanti. Esisteva una loggia alla quale appartenevano tutti, la Loggia della Filantropia, con sede a Napoli, forse fondata da Antonio Jerocade. Nelle vicende che succedettero con la rivoluzione napoletana, due fratelli Glinni, figli di Rosa, furono fucilati nella piazza antistante il palazzo sotto gli occhi della madre, una cosa atroce. Una straordinaria cultura caratterizzava moltissimi dei protagonisti della rivoluzione repubblicana, una cultura antica e con radici profonde. Nel susseguirsi delle ricerche che seguirono dopo il ritrovamento dei manoscritti, due eventi sorprendenti ed inaspettati sono accaduti: la riscoperta di una storia che si proietta nel passato fino al tempo della prima crociata e che si riferisce alla formazione dell'ordine dei Cavalieri Templari (sono felice e lusingato di incontrare finalmente una discendente di Pagano e che sia nota la linea diretta che collega i Pagano di Brienza con i Pagano che nel 1088 fecero donazioni all'Abazia di Venosa nel nome di Emma e dei figli Digidio ed Ugone); il ritrovamento veramente inconcepibile di un dipinto che è attualmente al centro di grandi attenzioni (ed anche polemiche) ma che sta girando il mondo: l'autoritratto di Leonardo da Vinci. Nella storia di questo quadro sono implicate famiglie come i Ruffo Baranello, i Caracciolo, i Sansevero etc. tutte coinvolte nella vicenda della rivoluzione napoletana. Sarei molto grato se potessi avere qualche notizia sui Baranello in particolare. Il quadro, denominato "Autoritratto Lucano di Leonardo" è stato sottoposto a ricerche scientifiche avanzatissime fatte da ben tre università (Federico II, Università di Chieti e Università di Tallinn) che ne confermano datazione e conformità con la scuola di Leonardo ( è stata ritrovata addirittura un'impronta uguale a quella presente sulla dama con l'ermellino) ed è stato riconosciuto dal più famoso leonardista esistente, Carlo Pedretti. Non ostante ciò, il fatto che provenga dal Sud Italia e che su di esso esista di fatto una specie di damnatio memoriae ha generato ostilità e sospetti incomprensibili e spesso diffamanti tra molti studiosi italiani soprattutto milanesi. Il quadro è un testimone muto della profonda ricchezza culturale che caratterizzava le famiglie nobili e liberali che appoggiarono la rivoluzione repubblicana. Una cultura illuminata che fu distrutta volutamente da chi la conosceva benissimo, Maria Carolina, che si vendicò in tal modo per quello che era accaduto alla sorella. Un'ombra tetra da allora è calata sul mondo culturale illuminato del Regno di Napoli, forse il più ricco ed evoluto nell'Europa di quel periodo. Dietro la storia affascinante che emerge dalle bellissime ricostruzioni che ho letto nella discussione, esiste un'altra storia che sarebbe fantastico riscoprire, quella che si lega ad una tradizione di sapienza e cultura le cui radici non solo trovano origine nelle terre del Sud Italia, ma che si sono sviluppate e trasmesse ininterrottamente per secoli ed alla luce delle quali è possibile comprendere cosa in realtà è stata la rivoluzione repubblicana a Napoli e forse anche perché è oggi cosi poco ricordata.
 
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view post Posted on 3/11/2013, 23:32
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Marie-Antoinette

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Una nuova immagine di Mario Pagano:



Volevo precisare che non sono una discendente di Mario Pagano: mi trovo soltanto ad abitare in un palazzo che apparteneva alla famiglia Pagano fino al XVIII secolo.
 
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Laicista
view post Posted on 23/3/2014, 17:39




La vendetta dei Borbone decretò una fine che sarebbe arrivata settant'anni più tardi con lo sbarco dei Mille. Invece di comprendere le ragioni che avevano portato alla Repubblica Partenopea, Maria Carolina e Ferdinando fecero piazza pulita della migliore intelligenza napoletana, quando sarebbe stato assai più sensato, incanalare questa voglia di cambiamento con una trasformazione del regno di Napoli in una monarchia costituzionale, come avrebbero voluto i tempi.
Una sovrana se è tale dovrebbe (lo dico con una punta di amarezza) mettere da parte i proprio sentimenti e lavorare per il bene della patria e dei suoi sudditi, altrimenti abdichi e faccia altro. Purtroppo il compito di regnare esclude che si mischi il sentimento con la politica interna ed estera.
 
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principe di tremiti
view post Posted on 10/6/2014, 10:17




Salve,
riapro un vecchio post per chiedere informazioni sui discendenti di Antonio Raffaello Doria, che come scritto in un precedente posto sono gli unici a portare memoria del loro antenato.
Grazie in anticipo.
 
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view post Posted on 10/6/2014, 18:14
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Marie-Antoinette

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Poche notizie si hanno del principe Antonio Raffaello Doria (1766-1799), martire della Repubblica napoletana del '99.

Era figlio del principe Giovanni Stefano Lamba Doria, un diretto discendente dell'Ammiraglio genovese Lamba Doria (1245-1323), e della nobildonna Maria Giuseppa Germana Doretti.
La genealogia dei Doria è molto complessa, ma io l'ho ricostruita abbastanza bene dall'opera del Battilana e fonti derivate (www.maltagenealogy.com/Libro%20d%27...nean/Doria.html), che si fermano però proprio al periodo in esame e non dicono nulla sulla famiglia di Antonello.
Sappiamo che nacque a Crotone nel 1766, studiò alla Scuola militare della Nunziatella di Napoli, raggiungendo il grado di tenente di vascello. Sposò la marchesa Marianna Pescara di Diano, di Castelluccio Inferiore, nel Potentino.
Fu giustiziato nel 1799 (decapitato per "privilegio nobiliare"), lasciando quattro orfani, che furono affidati alla zia materna, giacchè gli furono confiscati tutti i beni e la moglie, prostrata, si ritirò in convento.
Il figlio Andrea sposò un'esponente della famiglia Colonna di Stigliano, per cui i discendenti si chiameranno, ancora oggi, Doria Colonna.

Edited by elena45 - 21/12/2014, 18:07
 
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principe di tremiti
view post Posted on 10/6/2014, 19:51




Grazie delle informazioni,
sapevo che il ramo Doria Colonna si era generato da Fabrizio Colonna che sposa Bianca Doria del Carretto, duchessa di Tursi. Come si sa che Andrea sposa una Colonna? Si riesce a sapere chi ha sposato Giovanna, ultima figlia di Antonio Raffaello? se posso, chi è l'Antonello di cui parla?
da quello che so Marianna Pescara di Diano dei marchesi di Castellucci non si è ritirata in convento ma ha continuato a vivere a Napoli fino al 1817, anno della sua morte.
 
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view post Posted on 11/6/2014, 08:04
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Marie-Antoinette

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Non vorrei sbagliarmi, ma sono due rami diversi: Colonna Doria, nati dal matrimonio di Fabrizio Colonna (1761-1813), principe di Avella (della linea di Paliano: #entry493669893) con Bianca Doria del Carretto, duchessa di Tursi, che proseguono fino ad oggi la linea principale; mentre Doria Colonna sono i discendenti di Andrea Doria (1795-1852) e Teresa Colonna di Stigliano (#entry527876309).
L'ultimo discendente è il principe Raimondo Doria Colonna che vive a Roma e che mi disse aveva intenzione di pubblicare un libro per riscattare la memoria del suo antenato, offuscata dall'oblio.

Quanto alla vedova di Antonio Raffaello (Antonello è stato un lapsus, chiedo scusa), prendo atto dell'informazione e ti segnalo il sito sul Palazzo marchesale di Castelluccio Inferiore: http://palazzomarchesalecastelluccio.blogspot.it/.
Qui si dice che era nata a Castelluccio l'8-9-1760 ed era figlia di Vincenzo Antonio Pescara di Diana, VI marchese di Castelluccio, e di Felicita Marulli.
Sposò nel 1773 (a tredici anni!) tale Michele Gentile, in seconde nozze Antonio Raffaele Doria-Lamba, nella Chiesa di San Giacomo Maggiore a Napoli.

Edited by elena45 - 10/1/2020, 09:55
 
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principe di tremiti
view post Posted on 11/6/2014, 09:30




Non ho trovato informazioni su questo matrimonio, ma posso dire con certezza che ci sono diversi discendenti del Primogenito di Antonio Raffaello, Giovanni. Pensa sia possibile per me contattare Raimondo Doria per scambiare le informazioni in nostro possesso?
intanto ringrazio per le informazioni!
 
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view post Posted on 11/6/2014, 09:38
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Marie-Antoinette

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Anche io non ho trovato informazioni sul matrimonio Doria-Colonna, se non la notizia che mi ha dato brevemente e telefonicamente Raimondo.
I figli maschi di Antonio Raffaello erano: Giovanni Stefano (come il nonno) Andrea e Orazio. Sarei curiosa di sapere chi sono i discendenti di Giovanni.

Il principe Raimondo l'ho contattato tramite Facebook, chiedendo l'amicizia, che però successivamente ho perduto. Ti assicuro che è molto sensibile a questo tema.
 
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principe di tremiti
view post Posted on 11/6/2014, 09:52




mentre Orazio non ha avuto progenie, Giovanni Stefano ha avuto più di 6 figli dando vita ad un ramo della famiglia abbastanza "folto".Giovanni Stefano è morto nel 1833 all'età di 45 anni. Io sto cercando di capire con chi si è sposata l'ultima figlia femmina di Antonio Raffaello, Giovanna. é molto interessante che un figlio di un condannato a morte senza più patrimonio ed averi riesca a sposare una appartenente ad una famiglia come i Colonna di Stigliano.
Quello che non sono riuscito a trovare inoltre è un ritratto di Antonio Raffaele e chi erano i suoi antenati, escluso il padre...
 
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view post Posted on 11/6/2014, 10:12
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (principe di tremiti @ 11/6/2014, 10:52) 
... é molto interessante che un figlio di un condannato a morte senza più patrimonio ed averi riesca a sposare una appartenente ad una famiglia come i Colonna di Stigliano.

Ma anche i Colonna di Stigliano si divisero in quel periodo tra i conservatori e i liberali: Giuliano, figlio nientemeno del Vicerè di Sicilia, fu anche lui martire della Repubblica e dimenticato; degli altri componenti della famiglia, negli anni futuri, alcuni rimasero fedeli ai Borboni, altri no.

CITAZIONE (principe di tremiti @ 11/6/2014, 10:52) 
Quello che non sono riuscito a trovare inoltre è un ritratto di Antonio Raffaele e chi erano i suoi antenati, escluso il padre...

Quanto al ritratto è un'impresa improba; per gli antenati ti ho citato una fonte, da cui ho tratto questo schema, molto, molto essenziale:



Tratto da https://books.google.it/books?id=wdA7AQAAM...etro%20&f=false (pag.46 e seguenti).

In molti casi mancano i dati anagrafici, perchè, evidentementi non sono noti alle fonti consultate.
Le linee principesche sono due: quella principale, legata alla primogenitura, che arriva fino al nostro Antonio Raffaello e ai suoi discendenti; quella dei principi di Angri, creata alla fine del '500. Gli altri hanno il titolo di marchesi.
Tutti i dogi Doria appartengono a questa linea (5 sono evidenziati; il sesto appartiene alla discendenza dei principi di Angri).

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P.S. Non so quanti figli abbiano avuto Andrea e Teresa Colonna di Stigliano, ma da loro si sono succeduti nell'ordine: Alessandro, Giuseppe, Alessandro, Giuseppe, Raimondo (notizie raccolte a voce).

Andrea e Orazio sono sepolti nella Chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Napoli.

L'unica sorella, che si chiamerebbe Maria Giuseppina, ha sposato un certo N della Regina (?).

Edited by elena45 - 7/11/2018, 17:34
 
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principe di tremiti
view post Posted on 15/6/2014, 13:15




Quindi da quello che sappiamo Antonio Raffaello è principe sul cognome? è molto interessante capire da dove gli venga questo titolo!
N della Regina? si può sapere dove e quando è avvenuto questo matrimonio?
 
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view post Posted on 15/6/2014, 17:01
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (principe di tremiti @ 15/6/2014, 14:15) 
Quindi da quello che sappiamo Antonio Raffaello è principe sul cognome? è molto interessante capire da dove gli venga questo titolo!

Evidentemente gli viene dall'antenato Lamba attraverso la primogenitura.

CITAZIONE
N della Regina? si può sapere dove e quando è avvenuto questo matrimonio?

E' una notizia singola che ho trascritto nei miei appunti, ma non ricordo dove l'ho trovata.
La difficoltà sta nel fatto che dopo la fine del '700 non si hanno fonti genealogoche organiche della famiglia Doria, e loro stessi non sembrano interessati al problema.
A parte Raimondo Doria Colonna che mi disse voleva pubblicare un libro, ma poi non l'ho più sentito, un altro contemporaneo, Marco Andrea Doria di Inverigo, produttore televisivo, ha pubblicato su facebook un estratto monco della sua genealogia e non si capisce come ci si possa collegare a lui.
La marchesa Anna Doria gestisce la Villa Doria il Torrione, un B&B a Pinerolo, ma non fornisce a sconosciuti notizie della sua famiglia.
Il Sindaco di Genova appartiene, questo lo so con certezza, ai Doria di Montaldeo.

Mi spiace, ma non so dirti altro.

Edited by elena45 - 31/3/2016, 16:33
 
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HawkFly
view post Posted on 2/9/2014, 01:07




Ciao a tutti , se sono OffTopic chiedo scusa , sto facendo una ricerca su un Castello appertenuto ai Pignatelli di Strongoli , è un castello medioevale ricostruito poi nel 1600 da Giulio Pignatelli , sono un architetto ed è stao mio immenso piacere ricostruirlo in 3D è tutto visitabile , negli anni 60 fu abbandonato ma molta roba che adornavano gli interni furono portati via dalla stessa , Donna Emilia Giulia Ferrara Pignatelli ,

sarei curioso di vedere qualche foto , e di sapere tutto quanto a disposizione sulle persone che abitarono questo Castelluccio: Menzionato in un documento del 1080 , fino al XII fu proprietà della Chiesa di Salerno. Divenne possesso del Conte Marcoaldo e concesso successivamente all'Ordine Teutonico da Federico II di Svevia. Nel 1251 tornò alla Chiesa di Salerno. Acquistato nel 1612 dai Doria, Nel 1638 il castello passò al marchese Giulio Pignatelli, e agli inizi del 1800 alla famiglia Ferrara- Pignatelli, principi di Strongoli che mantenne la proprietà sino alla fine del secolo scorso.

Castelluccio

lo stemma

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mi piacerebbe vedere alcuni mobili , per la ricostruzione 3D.




cosa si sa di questi "Ferrara- Pignatelli, principi di Strongoli" ?
 
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46 replies since 18/1/2013, 11:49   11521 views
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