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| Grazie, Mme Anna. Effettivamente su wikipedia si legge che il padre, il duca di Borbone, aveva deciso di lasciare i suoi beni in eredita’ al pronipote e figlioccio Enrico d'Orléans, figlio di Luigi Filippo I, tranne un legato minore (ma sempre di due milioni di franchi) alla baronessa di Feuchères, oltre a castelli e proprieta’ varie. Ci furono accuse sia verso i genitori di Enrico sia verso la baronessa, amante del duca di Borbone; qualcuno penso’ che fossero complici. Il movente del delitto, con conseguente messa in scena di suicidio, sarebbe stato ovviamente l’eredita’. Ora, il movente dell’eredita’ fa pensare ad un delitto intenzionale, mascherato da suicidio, piu’ che ad un “incidente” non previsto durante dei giochi erotici, come avevo inteso io leggendo l’intervento di Laicista. Magari l’occasione per lo strangolamento e’ stata un appuntamento galante audace con la baronessa ma resta un delitto bello e buono. Dovrei dire “resterebbe”, perche’ l’indagine non stabili’ mai che si tratto’ di un delitto. Poi e’ sospetto che fra quelli che accusarono la baronessa ci fu l’erede legittimo del duca di Borbone, Luigi Enrico Giuseppe, principe di Rohan, che mirava ad annullare il testamento a favore della baronessa di Feuchères. Insomma, un bel giallo
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