Pamplemousse |
|
| Non so se la sistemazione affastellata sia una casualità oppure no, in ogni caso è filologica al massimo! Nel XVIII secolo, almeno in Francia, non si usava disporre i mobili secondo l'ordine con cui li disponiamo noi: credenze, buffet e tavoli a muro venivano collocati a ridosso nelle pareti, ma per il resto si tentava di perseguire quel principio estetico che Nicolas Boileau aveva definito "beau desordre" (bel disordine). La bellezza di un interno domestico era direttamente proporzionale all'accumulo di sedie, tavolini da caffè, candelabri, cineserie, libri, stampe, quadri e tappeti che vi erano disposti, e più la disposizione era caotica e confusionaria, più fascino ne derivava. Per trovare conferma, basta guardare le scene di interni domestici dipinte da Boucher, Fragonard o Michel Garnier.
|
| |