Grazie, Adriano, dei complimenti per questa discussione e delle foto che hai postato!
(Che fortuna, per il tuo amico, abitare a Venezia! E come sono belle queste piazzette silenziose e tranquille, che si aprono ai lati della "rotta" Stazione - San Marco, sempre troppo affollata di turisti!!).
La seconda foto mi sembra quella che riprende in maniera più esatta "l'inquadratura" del campo che appare nel quadro del Canaletto.
E' molto bello il confronto, a distanza di più di 250 anni!!
A proposito del Console Smith, posto un'immagine del suo palazzo a Venezia, Palazzo Smith Mangilli Valmarana:
Il console, grande amante dell'arte, aveva una grande ammirazione per il grande architetto del '500 Andrea Palladio, e oltre a Canaletto fu il mecenate di altri artisti veneziani, come Francesco Zuccarelli, Giuseppe Zais, Marco Ricci e l'architetto Antonio Visentini.
Tutti i viaggiatori inglesi del Grand Tour a Venezia si ritrovavano nel suo palazzo.
Fu sposato, in prime nozze, con il soprano
Catherine Tofts la quale introdusse in Inghilterra il melodramma italiano.
Eccola ritratta in un dipinto di Marco Ricci:
Joseph Smith, che trascorse 16 anni a Venezia come Console, uniformandosi alle abitudini dei nobili veneziani, possedeva anche una Villa in campagna per la villeggiatura estiva, a Mogliano Veneto (Treviso).
Incuriosita, ho cercato di vedere quale potesse essere ma non l'ho trovata, scoprendo però un'infinità di Ville in questa bella zona del trevigiano!
E cercando, cercando, ho trovato questo brano (ma non sono andata molto oltre a leggere) di un libro che forse Adriano potrebbe avere già citato, in cui si parla proprio del Console Smith e di alcuni suoi ospiti nella Villa di Mogliano:
http://books.google.it/books?id=MgBozi63vR...0veneto&f=false(E mi sembra si parli proprio del
love affair tra Smith e Giustiniana)
Ritornando alle foto e al fatto di parlare delle motivazioni che portarono all'abbattimento delle chiese in età napoleonica, io ne leggerei volentieri, sempre però in riferimento al tema della discussione.
Di questo argomento c'è un breve passaggio anche nell'articolo di cui ho dato il link sulle donne viaggiatrici dell'800, e precisamente:
"Se si considera la personalità di Lady Morgan, profondamente radicata nei valori della libertà, dell'uguaglianza tra gli uomini, portavoce dei diritti degli emarginati e delle popolazioni oppresse, strenua sostenitrice delle innovazioni che Napoleone mise in atto in Italia - ai danni, soprattutto, degli ordini monastici e del clero - a favore dell'istruzione dei giovani e, in particolare, delle donne, probabilmente si ottiene un quadro più preciso nel quale inserire le sue opinioni negative riguardo al potere della Chiesa."
Questo brano si riferisce alla situazione che trovò in Italia, e in particolare a Roma, Lady Morgan durante il suo viaggio nel 1819.