Maria Antonietta - Regina di Francia

Ciò che il mondo dedica a Maria Antonietta

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view post Posted on 22/12/2015, 13:15
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Marie-Antoinette

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Oltre a quello non mi convince il modo in cui "guarda",se si è di fronte ha uo sguardo sfuggente perché guarda di traverso.
 
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view post Posted on 22/12/2015, 14:28
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Arciduca /Arciduchessa

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Sarà fatto apposta per venire meglio nei selfie :cd08785afu4.gif:
 
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view post Posted on 23/12/2015, 15:25
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (MmeAnna @ 22/12/2015, 13:15) 
Oltre a quello non mi convince il modo in cui "guarda",se si è di fronte ha uo sguardo sfuggente perché guarda di traverso.

Replica la posa del ritratto con la rosa, quindi è corretto che non guardi dritto davanti a sé (siamo noi che dobbiamo metterci in modo da incontrare il suo sguardo, col suo volto di 3/4).
 
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view post Posted on 23/12/2015, 20:08
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Marie-Antoinette

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Hai ragione,non avevo preso in considerazione quel dipinto.
 
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view post Posted on 25/12/2015, 20:23
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Marie-Antoinette

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Un nuovo reperto sulla Regina Maria Antonietta sarà esposto presso la collezione del Waddesdon Manor, castello del Buckinghamshire in Ingilterra.


Si tratta del “Placets de l’officier Desbans” datato 1775.

Il documento raffigura il disegno di una petizione presentata da un soldato, Edme Louis Desbans, al Re Luigi XVI e alla Regina Maria Antonietta per chiedere una promozione.


Il manoscritto presentato
Gabriel de Saint-Aubin, il detentore del prezioso disegno, era uno dei maggiori gentiluomini del XVIII secolo in Francia e i suoi scritti descrivono dettagliatamente la regalità della coppia alla corte di Versailles.



Il disegno “Persuading the King: a manuscript petition by Gabriel de Saint-Aubin (1724-1780)” curato da Rachel Jacobs sarà esposto presso il Castello del Waddesdon Manor dal 23 marzo al 23 ottobre 2016.

Edited by MmeAnna - 17/1/2016, 10:08
 
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view post Posted on 30/12/2015, 21:29
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Marie-Antoinette

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Questa e' davvero strana,scommetto che nessuno ne era a conoscenza.

Il cantante Thomas Fersen ha scelto, come nome d'arte, proprio quello della famiglia del ben noto Conte svedese ,sembra che l'idea gliel'abbia suggerita suo padre.



Edited by MmeAnna - 17/1/2016, 10:10
 
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view post Posted on 30/12/2015, 23:18
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (MmeAnna @ 30/12/2015, 21:29) 
Questa e' davvero strana,scommetto che nessuno ne era a conoscenza.
Il cantante Thomas Fersen ha scelto, come nome d'arte, proprio quello della famiglia del ben noto Conte svedese e questo, ha spiegato, per omaggiare una delle figure storiche più importanti dell'Europa del XVIII secolo.

O basta la'!*
Primo: non sapevo dell'esistenza di un cantante di nome Thomas Fersen. Adesso rimedio subito alla mia ignoranza musicale andando a cercare qualche sua canzone.
Secondo: non sapevo la motivazione del suo cognome d'arte.
Terzo: non sapevo che il conte von Fersen fosse una delle figure storiche più importanti dell'Europa del XVIII secolo :D Al massimo un comprimario, dai.
Mme Anna, sei un'inesauribile fonte di informazioni :)

* (per il significato specifico dell'espressione torinese "O basta là!" rimando alla nota della pagina http://diarioquasigiornaliero.blogspot.it/...o-basta-la.html, che cita Umberto Eco: "Solo un piemontese può capire l'animo con cui si pronuncia questa espressione di educata stupefazione. Nessuno dei suoi equivalenti in altra lingua o dialetto (non mi dica, dis donc, are you kidding?) può rendere il sovrano senso di disinteresse, il fatalismo con cui essa riconferma l'indefettibile persuasione che gli altri siano, e irrimediabilmente, figli di una divinità maldestra.")
 
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view post Posted on 31/12/2015, 13:42
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (MmeAnna @ 31/12/2015, 13:24) 
Nei miei libri scolasici non veniva menzionato.
Sembra che Thomas abbia scelto il nome Fersen su suggerimento di suo padre.

Amore santo, non so nei tuoi, ma nei miei libri delle elementari e delle medie dopo Luigi XVI nominavano di striscio Ciccio Provenza e Carletto d'Artois ma nessuno di noi sapeva perché fossero diventati re; una menzione spicciola anche per Pippogigio per via delle giornate del 1848, e uno scarno accenno a Napoleone III per la guerra del 1870.
Nessun nome di nessun presidente francese, e un accenno a Nicola II giusto per la rivoluzione.
Il resto è pura fuffa, aggiungerei vagamente pubblicitaria sabauda: una specie di Libro Cuore allungato col brodo di dado dove ogni tanto saltava fuori la nozione di amor patrio, di morte all'austriaco e viva l'itaglia.
Però nomi sconosciuti alla generazione dopo, come Amatore Sciesa, Enrico Toti, Castruccio Castracani o Pier Capponi si sprecavano. Manfredi? Corradino di Svevia? Ma per carità! Thomas Jefferson? Benjamin Franklin? Anche meno.

Infatti, io confesso beatamente di non sapere un accidente di storia e di geografia, italiane prima e del resto del mondo poi: non ero portato a seguire perché non c'era nulla di interessante che mi stimolasse. Sono e rimango un matematico, e quel poco che so limitatamente al mio periodo di affezione e ai mie personaggi preferiti lo so perché l'ho imparato leggendolo per gli affari miei.

Potenza della scuola :(

 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 31/12/2015, 16:01




Avendo frequentato il classico a Roma negli anni '60, quindi forse la scuola di maggior livello partorita dalla Repubblica post bellica, non posso attribuire le mie notevoli lacune alla tipologia di studi. Dopo ampie riflessioni, comuni a tutti quelli della mia generazione, sono arrivato alla conclusione che quel tipo di scuola non avesse come scopo l'accumulazione di nozioni - il che comunque accadeva e in quantità industriale - ma a far padroneggiare un metodo.

In sostanza la finalità non era quella di darci del grano ma quella d'insegnarci a usare la zappa. Se così non fosse stato, rompersi la testa con lo studio dell'aoristo forte sarebbe stata una perversione pura e semplice. Dopodiché gli studi specifici si facevano all'università e per quel che riguardava la cultura personale era un optional: chi voleva se la faceva e chi non voleva lasciava stare. In questo secondo caso era un ignorantone che però aveva fatto il classico ed aveva il lasciapassare per varcare la soglia dell'università.

Posso dire che il numero di quelli che lasciavano perdere era elevato e probabilmente è rimasto invariato percentualmente, la sostanziale differenza coi tempi attuali era che pure i rinunciatari comunque avevano una base nozionistica assolutamente imparagonabile a coloro che escono dalla scuola attuale. Chiaramente pure quelli che, usciti dalla scuola attuale, poi la cultura se la fanno per conto loro, possono arrivare comunque a buon livello ma certo non per merito del corso di studi.
 
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view post Posted on 31/12/2015, 16:32
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Marie-Antoinette

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Avendo quasi la stessa eta',credo di aver affrontato gli stessi problemi di Mauro. Io,pero',proprio non ho alcuna intesa con la matematica.
Mi rendo conto che oggi nella scuola non si privilegia la cultura in quanto tale. Ovvero se una sedicenne che frequenta il liceo classico mi guarda con aria ebete se le chiedo se ha studiato Lutero e la riforma anglicana,qualcosa non quadra.
Siamo noi dei secchioni e gli altri normalmente acculturati?
 
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view post Posted on 31/12/2015, 16:36
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Marie-Antoinette

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No, abbiamo istruzioni diverse. Io ho dimenticato completamente quegli schemetti che mi aveva fatto la maestra alle elementari, ma per dirne una ci aveva spiegato per ogni organo di senso i verbi correlati con le differenze di significato fra uno e l'altro, per cui sapevamo che sentire era diverso da udire da ascoltare etc.
 
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view post Posted on 31/12/2015, 16:48
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Arciduca /Arciduchessa

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Io sono stato fortunato ad avere avuto una maestra di elementari che mi ha fatto amare quasi tutte le materie, tranne matematica che ho sempre odiato. Un giorno a settimana poi ci faceva ascoltare musica classica e ci faceva la lezione su quello che ascoltavamo insomma all'età di 8-9-10 anni ci ha fatto conoscere Tchaikovsky, Wagner, Ravel, Strauss, Mozart ecc.; lei amava molto viaggiare e mi ricordo che ci portava tonnellate di libri sui posti che aveva visto inutile dire che uno dei luoghi che aveva visitato era Versailles. Alle medie avevo già una buona passione per la storia e dei buoni professori; ovvio, Maria Antonietta e Luigi XVI sono stati affrontati di striscio come preludio alla Rivoluzione Francese, alle superiori invece si è preferito approfondire solo l'800 e l'età contemporanea e giù di Risorgimento e Guerre mondiali.

Ah stranamente la riforma anglicana e la rivoluzione inglese l'abbiamo studiata bene con la prof. di Inglese alle medie
 
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view post Posted on 16/1/2016, 21:14
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Marie-Antoinette

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Involontariamente e ingenuamente ho interpretato male alcune regole del web.
E di questo mi scuso.
La principale fonte da me usata e' realinotizie.
 
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view post Posted on 16/1/2016, 21:36
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Marie-Antoinette

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Anna, non avertene a male. Purtroppo il mondo, peggio che mai quello del web, è pieno di persone poco... come dire... elastiche. A volte, sempre purtroppo, possono anche avere una ragione dalla loro per lo meno a livello tecnico.
Passa guarda e non ti curare, come diceva Giuseppe Pascoli nei Promessi Sposi (cit.) 😀
 
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view post Posted on 16/1/2016, 21:47
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Marie-Antoinette

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Ora non so piu' come comportarmi. Non voglio mettere in imbarazzo il forum,se posto un video di Secrets d'histoire cosa puo' succedere?
Un mondo davvero complicato.
 
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