Maria Antonietta - Regina di Francia

Napoli spagnola, I Guevara e i d'Avalos

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/7/2017, 11:30
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


CITAZIONE (milandro @ 28/6/2017, 18:48) 
........
A me in particolare interessa sapere come i Milano di Amalfi ci siano arrivati e se essi avessero veramente degli antecedenti Spagnoli come si dice da noi in famiglia.

Una tesi interessante che prevede un'altra discesa in Italia, a partire da un esponente della linea spagnola dei Milà.

Val la pena precisare che dei 7 fratelli di Auxia de Milà (+1464), capostipite della linea napoletana che assunse il cognome Aragona per concessione di Alfonso IV re di Napoli, fu il Cardinale Luis de Milà (1430-1504) a garantire la prosecuzione della linea spagnola. Ebbe, infatti, da una certa Angelina Rams (ma la cosa in questo contesto non ci meraviglia), un figlio: Jaime de Milà de Borja (?), che fu riconosciuto, legittimato ed ebbe il titolo di Conte di Albaida.
Non solo, ma costui sposò Eleonora d'Aragona, figlia naturale di Don Alfonso Duca di Villahermosa e nipote di Ferdinando II Re d'Aragona. E anche questa linea acquisì, per altra via, il cognome Aragona.

E c'è pure il castello:

Albaida_palau_dels_Mil_i_Arag
Castillo Palacio de Mila y Aragon nella Valle di Albaida, in provincia di Valenza.

Edited by elena45 - 2/7/2017, 14:56
 
Top
milandro
view post Posted on 2/7/2017, 12:37




Di castelli o palazzi appartenuti ai Milano d’Aragona ce ne sono diversi.

Come quelli di Tropea, Ardore, Polistena e di Nocera.

castello%20di%20tropea

castello%20ardore


Polistena%203

jpg


La connessione con Amalfi potrebbe essere avvenuta attraverso le parentele dei Milano sia coi Piccolomini d’Aragona che con gli Alagno di Amalfi. Entrambe famiglia Amalfitane.

La connessione Xativa-Amalfi viene citata anche in questa memoria degli Armatruda cartai, dove naturalmente si parla di Don Nicola Milano (che conobbi anni orsono) colui che volle il museo della carta ad Amalfi.

http://www.amatruda.it/sites/default/files..._pp.1-10(1).pdf

Qui si parla anche dei cartai Saracedi ed Ebrei di Xativa che poi partirono da questa e che sicuramente la lasciarono nel 1492. La carta ed in particolare la carta da stracci come quella Amalfitana, fu diffusa da molte famiglie di Ebrei anche in Italia, come dimostrato per esempio dalla famiglia Modiano che pare fosse di origine Greca, di Salonicco.
 
Top
view post Posted on 2/7/2017, 14:05
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Sai, io abito a due passi da Palazzo Milano di Nocera: specifico Nocera Inferiore (SA).
 
Top
milandro
view post Posted on 2/7/2017, 14:18




Ah bene :) allora siamo in famiglia !

Ovviamente esistevano nei tempi del Ducato e della Repubblica rapporti continui ed importanti tra Nocera Inferiore e Superiore ed Amalfi e forse ancor di più con Agerola dove i Milano pure sono ben rappresentati.

Non mi è chiaro chi fossero esattamente i Milano che fecero edificare il palazzo di Nocera (sia chiaro, Inferiore :) ) .

Comunque, a proposito dei de Milá i Aragó (n catalano) i loro rapporti con Albaida erano ancora precedenti al conferimento della signoria su questa.

Infatti dopo aver riconquistato Xativa (o Jativa a seconda se usiamo lo Spagnolo o il Catalano) essi conquistrono anche Alabaida e per tanto furono creati baroni di Masalaves ed avevano già per matrimonio la signoria di Centelles.

http://palomatorrijos.blogspot.nl/2011/03/...ores-de-la.html

Di Don Andrea Milano D’Aragona si parla abbastanza diffusamente qui

www.enciclopedia.cat/EC-GEC-0042435.xml

dove si dice pure che suo il sup pronipote nipote Jaume del Miá sposa Lucrezia d’Alagno che era amante del Re Alfonso d’Aragona.

Naturalmente la cosa si riflette anche nello stemma perché quello dei Milano d’Aragona è un leone che regge uno scudo su cui si sono 4 quarti due rappresentanti i “ pali” o barre d’Aragona ( al leggenda dice che furono fatti da Carlo il Calvo per premiare Goffredo il villoso ( un calvo che premio un peloso!) del suo valore mettendo quattro dita nella sua ferita e tracciandoli su di uno scudo dorato ) e due croci, nello stemma d’Aragona sono croci Bianche ma i quello dei Milano d’Aragona sono croci di Malta che noi sappiamo hanno la loro origine ad Amalfi)



Edited by milandro - 2/7/2017, 16:11
 
Top
view post Posted on 2/7/2017, 15:27
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


CITAZIONE (milandro @ 2/7/2017, 15:18) 
Non mi è chiaro chi fossero esattamente i Milano che fecero edificare il palazzo di Nocera (sia chiaro, Inferiore.

Il palazzo oggi è usato come location di ricevimenti e in una dependence c'è il Laboratorio di analisi Milano. Se mi capita, posso chiedere qualche notizia, anche se non ci spero: ben pochi sono i discendenti che hanno interesse per i loro natali.
 
Top
milandro
view post Posted on 2/7/2017, 15:50




Ne sarei molto grato!

Per quanto riguarda il disinteresse alle proprie origini, la cosa , anche se comune, non manca mai di stupirmi!

Sia in Inghilterra, dove ho studiato e vissuto, che in Olanda, dove vivo attualmente, ci sono programmi televisivi che si occupano di genealogia di gente nota.

In Inglese il programma si chiama, ironicamente, “ Who do you think you are?” ( che mi permetto tradurre per chi non lo sapesse, vuol dire “ Chi credi di essere?”) e in Olandese si chiama, meno ironicamente, “ Verborgen verleden” ( Il passato nascosto).

In entrambi i casi si analizzano le genealogie di persone note al pubblico e a volte si scoprono parentele illustri ( due volte per esempio degli attori Olandesi hanno scoperto di discendere da Carlo Magno) ma anche nei casi delle genealogie più umili, le storie sono sempre interessanti. Ovviamente la televisione sceglie sempre di seguire le tracce che fanno più spettacolo.

La vita è un percorso, e per sapere dove si vuole andare a volte è utile sapere da dove si viene. La ricerca dei nostri antenati non dovrebbe essere una cosa che serva a dare più lustro (o meno perché se è vero che nelle famiglie di tutti se scavi abbastanza trovi il re ed il contadino, ma ci sono pure i malfattori, le pecore nere ci sono dappertutto!) ) alla nostra vita, a quello bisogna provvedere da soli.

Sapere dei nostri antenati serve solo a capire chi siamo e da dove veniamo. Nel nostro sangue scorre quello di chi ci ha preceduto e che ci piaccia o meno, noi siamo tutti loro.
 
Top
milandro
view post Posted on 6/7/2017, 16:29




saputo qualcosa al Palazzo Milano di Nocera..., Inferiore? :rolleyes: :D
 
Top
view post Posted on 7/7/2017, 09:08
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Devo contattare un medico alle prese con problemi di salute in un laboratorio di analisi. Presentarmi così, da perfetta sconosciuta, sia pure per un argomento serio, non è facile. Lo farò, abbi pazienza.

Edited by elena45 - 7/7/2017, 14:22
 
Top
milandro
view post Posted on 7/7/2017, 09:19




Grazie Elena,

pensavo fosse molto più facile, piuttosto che rivolgersi al laboratorio di Analisi, di chiedere al personale di Palazzo Milano, visto che è un luogo che si usa per matrimoni e festeggiamenti, suppongo che abbiano qualcuno lì che si occupa delle PR e che potrebbe, magari, dare anche dell notizie su quale ramo della famiglia Milano abbia posseduto il palazzo.

 
Top
view post Posted on 10/7/2017, 08:14
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


La conquista spagnola del Regno di Napoli da parte di Alfonso d'Aragona segnò l'avvento al potere politico ed economico di un'altra famiglia spagnola (legata ai Milà che abbiamo visto nei post precedenti), sia pure in un ambito territoriale contiguo: lo Stato della Chiesa, dominio dei Borgia per alcuni decenni.
Il Papa Callisto III, al secolo Alfonso Borgia (1378-1458), figlio primogenito di un ramo secondario di un' importante famiglia di Jativa, nello specifico figlio di Domingo de Borgia, piccolo proprietario terriero e gentiluomo di campagna e di Francina Llançol. Alfonso aveva quattro sorelle: Catalina, Isabella, Giovanna e Francesca.
Vescovo di Valencia, diplomatico al servizio dei re aragonesi, consigliere fidatissimo di Alfonso il Magnanimo, fu mediatore nella trattativa che portò alla fine dello Scisma d'Occidente. Eletto Papa nel 1455, quasi ottuagenario, nei tre anni di pontificato fece buone cose, ma si distinse per lo sfrenato nepotismo che sancì l'ascesa della famiglia Borgia. Il popolo diceva: "A Roma non si vedono che Catalani"!

Alfonso_de_Borja_obispo_de_Valencia_y_papa_Cali
Papa Callisto III, Alfonso de Borja (1378-1458).
Il suo breve pontificato vide l'ascesa sociale ed ecclesiastica di molti suoi connazionali, in special modo dei suoi nipoti.

Della sorella Catalina abbiamo già detto nei post precedenti: aveva sposato Juan de Milà, barone di Massavetes, e avuto otto figli. Di questi Auxia aveva seguito Alfonso d'Aragona e dato origine alla casata italiana dei Milano.
Un altro figlio, Luis Juan de Milà (1430-1504), abbracciò la carriera ecclesiatica e, divenuto giovanissimo Vescovo di Segorbe, fu nominato Cardinale dallo zio Papa appena ventiseienne. Dall'amante Angelina Rams ebbe due figli che proseguirono la linea spagnola dei Milà.

Poi Papa Callisto passò a sistemare i nipoti figli della sorella Isabella. Costei aveva sposato un parente del ramo principale, Jofrè de Borja, Signore dell'isola di Jativa, e avuto cinque figli, due maschi: Rodrigo e Pedro Luis.
Sì, Rodrigo è lui, il famoso o famigerato Alessandro VI, nominato Cardinale dallo zio Papa a soli 25 anni. Il resto è noto.

Pope_Alexander_Vi
Papa Alessandro VI, Rodrigo de Borja (1431-1503). Anche lui era stato Vescovo di Valencia, per tradizione di famiglia. E lo sarà anche il figlio Cesare (!).

Il suddetto Pedro Luis, fratello di Rodrigo, rimase allo stato laicale ma fu nominato prima Capitano generale della Chiesa, duca di Spoleto e infine Prefetto di Roma.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Alessandro Vi, oltre alle note vicende politiche e familiari che ne hanno fatto una figura discutibile ma di grandissimo rilievo nella storia italiana, superò lo zio quanto a nepotismo, nominando ben dieci nipoti cardinali, compreso suo figlio Cesare (https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_cardinali_nipoti).
Il primo, fu:

Juan_de_Borja_Llan_ol_de_Roman_el_mayor
Juan de Borja, el Mayor (1446-1503). Arcivescovo di Monreale, era figlio di un cugino di Rodrigo: Galceran de Borja y Moncada. Fu nominato cardinale nel primo Concistoro di Papa Alessandro, nel 1492.

image
Juan de Borja Llancol de Romani, el Minor (1470-1500) e il fratello Pedro Luis de Borja Llancol de Romani (1472-1511), altri due Cardinal nepoti di Alessandro VI, anch'essi già vescovi di Valencia.
Notizie tratte da "The Cardinals of the Holy Roman Church"

Edited by elena45 - 7/8/2017, 13:14
 
Top
milandro
view post Posted on 10/7/2017, 08:57




Si,infatti, come avevo detto nel mio primo contributo all’inizio di questo excursus ( dove mi riferii en passant anche al fatto che il primo Borgia di cui si ha nozione fosse “ un buon uomo lavoratore della terra” del resto il loro stemma è quello di ) , se potessi accertare una parentela, allora sarei parente della nobiltà di mezz’Europa.

Il legame coi Borgia oltre a quello con la corte Aragonese diede loro tutto il poter ed il lustro che poi ebbero in seguita anche se ovviamente , quando gli oppositori dei Borgia arrivarono al potere ( Giulio II per esempio).

Gli improperi di questi nei confronti dei Borgia e la loro supposta origine Ebraica, potrebbero anche avvalorare la legenda di cui ho già detto che la mia famiglia (e forse anche i Milano d’Aragona) fosse d’origina Ebraica e si fossero poi convertiti. Famiglie di conversos spesso si univano tra loro.

Del resto ai tempi della “ reconquista” (uno dei periodi più lunghi della storia Iberica durato 750 anni) e fino alla sua conclusione (con l’espulsione del 1492 di Mussulmani ed Ebrei) una buona percentuale degli Iberici erano Ebrei.

Le conversioni forzate che accompagnavano e seguivano i frequenti atti di violenza nei confronti di Mussulmani ed Ebrei produssero numerosi casi di famiglie che si erano convertite solo per le apparenze. I cosiddetti Judeo-conversos o in Italiano Giudaizzanti (oggi si preferisce il termine Anusim per indicare coloro che furono forzati alla conversione).

Ma la maggior parte dei convertiti (che dovettero sopportare anche i continui processi dell’inquisizione) rimasero Cristiani. Oggigiorno il governo Spagnolo ha offerto la possibilità a tutti coloro che possano dimostrare di discendere in linea diretta dai convertiti forzati Spagnoli di ottenere la cittadinanza Spagnola (un bel gesto ma in realtà difficilissimo da attuare!)

Ovviamente, non si hanno notizie certe se questo fosse stato il caso della famiglia Milano nobile ( ma ricordate che Enrico Milano, parente di Attilio diceva che il primo Milano di cui si ha nozione Baronel Milano era da leggere come B (en) Aron El Milano) .

Certo è che per loro sarebbe stato pericolosissimo avere alcuna traccia giudaizzante.

Ma in Spanga (e sud della Francia) che era ovviamante Catalano-Aragonese ai tempi, esistevano già da almeno il 1260 Ebrei che si chiamavano Milano o El Milano.

In seguito poi una famiglia che si faceva chiamare Dias (molti usavano alias per sfuggire all’inquisizione) arriva a Ferrara dal Portogallo e si riconvertono tutti all’Ebraismo (ri)assumendo il loro cognome di Milano.

Essi poi proseguirono verso Anversa, Amsterdam, Amburgo, Recife ed una di essi divenne addirittura uno dei fondatori di New York.

Ma è una storia molto lunga ed i legami sono tutti da provare.
 
Top
view post Posted on 10/7/2017, 14:03
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Nel 1485 l'allora Cardinale Rodrigo Borgia ebbe dalla Corona il ducato di Gandia (in cambio di un vecchio debito) per il figlio primogenito Pedro Luis (1458-1491), avuto da donna sconosciuta.
Alla sua morte prematura, gli successe il secondogenito dei quattro figli che Rodrigo aveva avuto da Vannozza Cattanei, Juan de Borja (1476-1497), che sposò la vedova del fratellastro: Maria Enriquez de Luna, cugina del re Ferdinando il Cattolico. Juan ebbe appena il tempo di avere due figli, perchè morì assassinato, forse per volere dello stesso fratello Cesare (!).

0e77d4354ab5
Juan de Borja (1476-1497), II duca di Gandia e suo fratello Cesare (1475-1507).

Il suo erede, Juan II de Borja (1495-1543) ebbe tre mogli e 21 figli, dando origine a una lunga discendenza: la linea primogenita, però, si estinse nel 1740 con l'XI duca, provocando diversi contenziosi per aggiudicarsi il ducato, che alla fine passò ad altre casate. I discendenti sono viventi.

Palazzo_Gandia
Palazzo ducale di Gandia, detto anche Palacio del Santo Duque, oggi proprietà dei Gesuiti (www.jdiezarnal.com/palacioducaldegandia.html).
Tutti sanno infatti che il IV duca fu un Santo: San Francisco de Borja. Fedelissimo di Carlo V, fu molto turbato dalla morte dell'Imperatrice, Isabella del Portogallo (1503-1539), e in quella occasione scoprì la forza della fede. Dopo la morte di sua moglie, che gli aveva dato 8 figli, entrò nella Compagnia di Gesù e ne divenne Generale. Santificato nel 1670.

579874_383287071737536_1747260777_n
San Francisco de Borja (1510-1572) e la moglie Leonor de Castro (1512-1546).

Ma i ritratti più significativi del Santo Borgia sono di Francesco Goya e sono custoditi nella Cappella di famiglia della Cattedrale di Valencia. Sono ovviamente opere postume commissionate dalla duchessa di Osuna, discendente del Santo (#entry611312466).

goya2
Francisco Goya - Francesco de Borja si congeda dai familiari per entrare nella Compagnia di Gesù.

goya3
Francisco Goya - Francesco de Borja, già gesuita, assiste un moribondo impenitente circondato dai diavoli che aspettano la sua anima. www.catedraldevalencia.es/recorrido-por-la-catedral05.php.

A Valencia sorgeva anche un'altra dimora della famiglia.
1280px-_Palau_de_Benicarl_dels_Borja_o_de_les_C
Palacio de los Borjas - Valencia.

E c'è pure nella dinastia un Vicerè di Napoli (per conto di Filippo III, sia pure per pochi mesi, da giugno ad ottobre 1620)

800px-_Cardenal_Gaspar_de_Borja_y_Velasco]
Diego Velasquez - Cardinale Gaspar de Borja (1580-1645) - Kingston Lacy.
Figlio del VI duca, sperava di diventare il terzo Papa di Casa Borgia.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Chi era costui?

Juan_de_Borja_y_Armendia
Juan Buenaventura de Borja y Armendia (1564-1628), nipote di San Francisco (figlio naturale riconosciuto del figlio minore Fernando) Governatore della Colombia, capostipite della linea cadetta sudamericana.
I suoi discendenti reclamarono il ducato di Gandia alla morte dell'XI duca, ma invano, a causa della discendenza illeggittima. La linea, ancora vivente, è oggi rappresentata da Rodrigo Borja Cevallos (1935), ex Presidente dell'Equador, e da suo fratello Francisco, ex Ambasciatore equadoregno in USA.

Notizie sulla genealogia le trovi qui: http://gw.geneanet.org/ecuadorgen?lang=es&...z=0&m=N&v=borja

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Chi era costui?

Claude_de_bourbon-busset
Claude de Bourbon Busset (1531-1588), il nipote francese del Valentino, figlio della sua unica figlia Luisa Borgia (1500-1553) e Philippe de Bourbon Busset.
I discendenti ancora viventi sono i figli di Saverio di Borbone Parma che sposò, nel 1927, Maddalena di Bourbon Busset (#entry345352466a).

Edited by elena45 - 27/7/2017, 18:36
 
Top
view post Posted on 12/7/2017, 20:08
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


CITAZIONE (milandro @ 7/7/2017, 10:19) 
Grazie Elena,
pensavo fosse molto più facile, piuttosto che rivolgersi al laboratorio di Analisi, di chiedere al personale di Palazzo Milano, visto che è un luogo che si usa per matrimoni e festeggiamenti, suppongo che abbiano qualcuno lì che si occupa delle PR e che potrebbe, magari, dare anche dell notizie su quale ramo della famiglia Milano abbia posseduto il palazzo.

Sono stata a Palazzo Milano di Nocera e ho incontrato il figlio dell'analista, un giovane molto gentile e disponibile. Il palazzo è bello e la manutenzione accurata, fatta nel rispetto dell'antica struttura. La gestione dell'attività è familiare, il che è molto meglio ai fini dell'attenzione che si presta alla proprietà.
Purtroppo, come temevo, il giovane è stato piuttosto vago sulle origini della famiglia, anche se ha promesso di mettermi in contatto con un parente più informato. Ti farò sapere. Per queste cose bisogna aver pazienza.

Edited by elena45 - 16/7/2017, 11:06
 
Top
milandro
view post Posted on 12/7/2017, 20:24




Ti Ringrazio ancora, apprezzo molto, veramente.

Tra l’altro ho scoperto una cosa interessante. A Roma la Famiglia Toscano e La Famiglia Milano, entrambe famiglie Ebraiche , avevano ottimi rapporti.
 
Top
view post Posted on 4/7/2018, 07:47
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Torniamo alla Napoli spagnola, dopo la digressione sui Borgia che pure c'entrano con Napoli e il re Ferrante con cui si imparentarono: Lucrezia sposò Alfonso di Bisceglie e Jofre sposò la sorella Sancia d'Aragona, in un intreccio di alleanze fatte e disfatte tra il due spregiudicati sovrani amici-nemici (https://books.google.it/books?id=-9yECwAAQ...ro%20vi&f=false).

Un'altra famiglia protagonista, di antichissima origine napoletana, già presente in epoca angioina (#entry599245983), furono i Caracciolo .
Con l'avvento della dinastia aragonese e i conflitti che ne seguirono, data l'estensione della famiglia, spesso si schierarono su fronti opposti. Per capire richiamo lo schema (cliccare sopra per ingrandire):

CARACCIOLO
Per esempio, tra i Caracciolo Pisquizi (ramo del Sole), il fratello del grande Sergianni, Gran Siniscalco e amante della Regina Giovanna II d'Angiò, ovvero Marino Caracciolo Conte di Sant'Angelo (+1467), saltò sul carro del vincitore e divenne Maresciallo del re Alfonso I d'Aragona. La sua discendenza si è estinta all'inizio del '900.

Invece, il nipote di Sergianni, ovvero Sergianni II duca di Melfi (k1487), partecipò alla famosa Congiura dei baroni (1485-86), contro re Ferrante e pagò con la vita.

2b5e864ef7
Castello di Melfi. In questo antico castello, uno dei più grandi d'Italia con le sue dieci torri, già teatro di importantissimi avvenimenti in epoca normanna e sveva, dimora di Federico II, donato agli Acciauoli da Giovanna I, poi al suo amante Sergianni da Giovanna II, si svolse un episodio importantissimo: il nipote del Connestabile, Sergianni II Caracciolo duca di Melfi, in occasione delle nozze di suo figlio Troiano II con Ippolita Senseverino dei conti di Capaccio, riunì un gruppo di aristocratici ribelli. Erano guidati da Antonello Sanseverino, principe di Salerno (che tra l'altro era nipote di sua moglie Sveva), per dare corpo al malumore che già da tempo divampava contro il re e suo figlio Alfonso dica di Calabria, uno più spietato dell'altro.
Un altro e decisivo incontro si terrà poco dopo al Castello di Miglionico dei Sanseverino (#entry598867253). Sappiamo che la congiura, nota come Congiura dei Baroni, fallì. Anche il Caracciolo, finirà imprigionato e ucciso dalla vendetta del re.
Nel 1531 il principato di Melfi fu donato da Carlo V ad Andrea Doria per i servigi resi. Il castello resterà alla famiglia Doria fino al 1952; oggi è proprietà dello Stato e ospita un museo.

Molto più tardi, in epoca di Vicereame, il pronipote, Sergianni III (1487-1559) che comandava le truppe napoletane intorno allo stesso castello (assedio di Melfi del 1528), fu pesantemente sconfitto dai francesi, ma poi passò con loro e si trasferì in Francia, dove il ramo si estinse nel 1570.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Analogamente, sempre tra i Caracciolo Pisquizi (linea di Bartolomeo) il nipote di Petraccone I (+1384), Gran Siniscalco della Regina Giovanna I d'Angiò, ovvero Petraccone II (+1474), divenne anche lui prontamente Consigliere di re Alfonso. E' il capostipite dei Caracciolo di Martina.
Suo fratello, Marino Caracciolo, detto Scapuccino (+1468), dopo essere stato Governatore di Bari per la regina Giovanna II, fu investito di molti titoli dal re aragonese. Aveva sposato Maria di Sangro di Santobono (CH) e altri feudi, per cui si trovò a capo di un vasto stato feudale in Abruzzo. E' il capostipite appunto dei Caracciolo di Santobono.
Entrambe le discendenze arrivano ai giorni nostri.

32530646401_0cd567cfce_c
Petraccone II Caracciolo (+1474), capostipite dei duchi di Martina e Consigliere di Re Alfonso.

Petracone-_III.preview
Petraccone III Caracciolo, 1° duca di Martina (+1522), nipote del suddetto.
Nei decenni a cavallo del ‘400 e ‘ 500, il nipote, sfruttò i ricorrenti conflitti che sconvolsero il Mezzogiorno in quei difficili anni, e, combattendo alla testa delle proprie milizie, ricavò onori e ricchezze. Sostenitore prima degli Aragonesi e poi degli Spagnoli, fu nominato Gran Cancelliere del Regno nel 1499; poi, in epoca di Vicereame, nel 1507, ottenne il feudo di Martina in Terra d'Otranto, col titolo di duca.
Tratto da https://books.google.it/books?id=MO9eoMEzh...acciolo&f=false, pag 118

Petracone-V
Petraccone V Caracciolo (1640-1704), 8° duca di Martina.
Fu Maestro di Campo nell'esercito spagnolo durante la rivolta di Messina (1674).

Cardinale-_Innico.preview
Cardinale Innico Caracciolo (1642-1730), fratello del suddetto.

martinafrancapalazzoducale
Palazzo ducale di Martina Franca (TA), fatto costruire su un palazzo medievale dal duca Petraccone V.

Le immagini sono tratte da www.brundarte.it/2017/02/05/palazzo...tina-franca-ta/
www.archiviocaracciolodesangro.it/galleria

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Napoli-2012-Palazzo-Caracciolo-di-Santobuono-by-Ra-Boe
Palazzo Caracciolo di Santobono: fu costruito nel 1584 da Giovanni Antonio Caracciolo II (+1598), principe di Santobono ( per volontà di Filippo II), al posto di un castello urbano del '300, in una zona di proprietà dei Caracciolo, accanto alla Chiesa di San Giovanni a Carbonara.
Oggi è un hotel a 5 stelle con un chiostro interno meraviglioso:

jpg

Il palazzo fu devastato durante la rivolta di Masaniello per una feroce avversità del popolo nei confronti del fratello cadetto del principe di Santobono dell'epoca, ovvero Ferrante Caracciolo (1605-ka1647), un perfido soggetto, violento e omicida, che poi morì nell'assedio di Nola.

Nicola_Caracciolo_di_Santobono_Vicer_del_Peru
Carmine Nicola Caracciolo (1671-1726), 5° principe di Santobono, uomo molto colto dedito alle lettere ma anche alla politica. La morte di Carlo II di Spagna che innescò la Guerra di Successione spagnola (1701-1715) tra i Borboni di Francia e gli Asburgo d'Austria e che divise i nobili napoletani, lo vide schierato dalla parte dei primi. Quando gli Austriaci entrarono a Napoli nel 1707 gli confiscarono i beni e lo esiliarono. Ma il trattato di Utrech del 1713 riconobbe Filippo V di Borbone re di Spagna e il Caracciolo fu riabilitato: nel 1716 fu nominato Vicerè del Perù, ma alla fine del suo mandato non tornò a Napoli bensì a Madrid dove morì.
Ebbe 12 figli. I suoi discendenti sono viventi.

Edited by elena45 - 12/12/2020, 17:44
 
Top
50 replies since 24/7/2016, 08:59   12474 views
  Share