Che discussione interessante! Non l’avevo ancora letta. Sono stata attirata dal titolo ma devo dire che di segreti di bellezza appicabili ai giorni nostri non ne ho trovato nessuno
Riguardo al fatto se Maria Antonietta, dopo le gravidanze e prima della prigionia, cioe' quando fu o
piu' pienotta, fosse o meno “grassa”, la valutazione dipende dal modello di bellezza femminile cui si fa riferimento, come gia' detto. E’ difficile esprimere un giudizio oggi, quando il modello ideale femminile proposto e’ androgino.
Nel passato la pelle candida era giudicata bella. Questo perche’ chi era abbronzata era la contadina che lavorava all’aperto, al sole o al gelo. Solo le nobili potevano permettersi di non lavorare e di mantenere la pelle bianca. Oggi e’ esattamente il contrario perche’ al giorno d’oggi i contadini sono dei superstiti e chi e’ pallido e’ colui che lavora al chiuso, in un ufficio.
Oggi continuamente i media e la moda propongono la taglia 38 come taglia ideale (e, in effetti, per gli stilisti e’ piu’ facile vestire una taglia 38 che una 48
).
Io, talvolta, mi sento nata nell’epoca sbagliata: ho una pelle bianca-che-piu’-bianca-non-si-puo’ e ho imparato ad accettare gli sguardi di commiserazione degli altri e le domande: “Ma sei malata?”
e, quando entro nei negozi di abbigliamento alla moda e vedo che la mia taglia (sono portatrice sana di una taglia 46
, con il mio 1,71 di altezza e 67 kg di peso) e’ la piu’ grande disponibile, mi sento grassa
Perche' la realta' e' che secondo i canoni della moda di oggi tutte le donne di Boucher sono grasse
All’epoca di Maria Antonietta la donna ideale era certamente piu' formosa di oggi, con la vita stretta nei busti. Confesso, pero’, che quando ho letto nelle biografie, che la regina era arrivata a misurare 109 di misura di seno, anch’io ho pensato che fosse grassa… chiedo scusa
. Quanto ci condizionano i modelli!!!
La misura 58 di vita credo fosse dovuta al busto perche’ sarebbe improbabile avere un seno cosi’ prosperoso e una vita cosi’ sottile: se il seno non e' finto, come alcuni oggi
, la carne si distribuisce abbastanza unformemente sul corpo. In ogni caso il vero giro vita di Maria Antonietta doveva essere davvero piccolo rispetto al seno se Claudia Cardinale dice che, nel ruolo di Angelica ne “Il Gattopardo”, indossava un busto che le aveva ridotto la vita da 68 cm a 53 cm. E il busto era cosi’ stretto che l’aveva fatta persino sanguinare…. il 50 di Maria Antonietta sarebbe potuto essere al massimo un 70 effettivo.... ottimo per un seno prosperoso. Perche' poi ho letto che quello che conta perche' un corpo femminile o maschile sia giudicato bello e' l'armonia delle proporzioni: un 100-70-100 e' proporzionato come il mitico 90-60-90.
A proposito di Boucher: anche a me piaciono molto le donne ritratte da questo pittore, sia come forme sia per la delicatezza e la morbidezza con cui sono dipinte. Ricordo ancora l’incanto al Louvre quando ho trovato il famosissimo “Diana al bagno”