Madame Campan, Première femme de chambre de Marie-Antoinette

Nemmeno io la giustifico però è indubbio che per una borghese al servizio della famiglia reale furono sicuramente momenti difficili. Sinceramente io non so cosa avrei fatto al suo posto sapendo che rischiavo la testa. Per noi posteri è facile giudicare ma vivere nel terrore di finire ghigliottinato può smuovere sicuramente certe corde.
Ripeto, non la giustifico, ma forse un po' la capisco e capisco il suo grande bisogno di redimersi successivamente attraverso le sue memorie.

Dopo aver letto le sue Memorie mi ero fatto di lei un'idea estremamente positiva, anche se c'erano alcune note stonate che non mi tornavano...però ora, leggendo qui e scoprendo che non era proprio la pia e devota servitrice della Regina come lei stessa si fa passare, un po' sono rimasto deluso...

Non dobbiamo dimenticarci che il disprezzo da parte dei contemporanei e memorialisti è dovuto innanzitutto a una questione di classe sociale: la disprezzavano perché era una borghese, poi perché si "era venduta" a Napoleone, o meglio, aveva lavorato durante l'Impero. Ma bisogna pur lavorare no?
Lungi dall'essere l'esclusiva confidente e premiere chambre di Maria Antonietta che è passata alla storia (M.A. si fidava molto e forse perfino di più, di Mmes de Thibaut e Jarjayes, altre sue femme de chambre), si era comunque conquistata la fiducia della regina. Fino a che punto arrivasse questa fiducia non possiamo saperlo, ma dubito che la Regina la temesse come sostiene la Marchesa di Crequy!