Maria Antonietta - Regina di Francia

Luigi XVI, re di Francia, Marito di Maria Antonietta

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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 18/6/2015, 09:56 by: Giacomo Girolamo Casanova




Premesso che la Rivoluzione fu uno snodo molto complesso, visto che traghettò verso una visione politica completamente diversa da quella precedente (pur se formalmente, con la Restaurazione, ci furono degli elementi comuni), penso che si possa fare un'analisi stratificata.

Cioè, come in economia di parla di fenomeni macroeconomici, ovvero quelli che riguardano i movimenti di grandi aggregati, così anche nella storia ci sono dinamiche che riguardano masse di popolazione che per forza di cose hanno un andamento molto diverso da quello di gruppi limitati.

Se è vero che la paternità morale e filosofica del cambiamento è da ascriversi a poche decine di pensatori, quindi un numero ristrettissimo, gli effetti hanno riguardato l'assestamento di intere classi. L'avvicendamento al potere era già nelle cose. Naturalmente se una classe vuole sostituirsi ad un'altra al potere avrà tempi e inerzie commisurate all'estensione numerica.

Perciò, per certi versi, l'avvento al potere della classe borghese, mercantile, imprenditoriale è stato fin troppo ritardato. Era già da moltissimo tempo che tutte le leve economiche erano nelle mani della classe borghese perciò per un lungo periodo si visse un netto anacronismo.

Ma come si sa la storia procede a sobbalzi e comunque si arriva a determinate situazioni quando le linee di evoluzione vanno in quella direzione. Poi che ci si arrivi mezzo secolo prima o dopo per la storia fa pochissima differenza. Comunque ci si arriva.

Se dal livello generale scendiamo a quello particolare, cioè le vicende personali del sovrano tale o del nobile talaltro, allora tutto cambia perché il punto di osservazione tarato sulla durata della vita umana è completamente diverso e così l’ottica storica.

Spesso confondiamo le vicende spicciole di un personaggio con la situazione generale. Perciò nulla impediva ai sovrani di salvare la testa, poteva benissimo finire diversamente, il che però non muta la visione generale. Cioè l’evoluzione verso un sistema di poteri più diffusi ci sarebbe stata ugualmente e se osserviamo lo scenario generale, la linea di tendenza si vede chiaramente. Poi la vicenda personale alla storia interessa poco perché non fa alcuna differenza.

Ovviamente se scendiamo nei particolari, non possiamo fare a meno di rilevare che ai singoli (non tutti però) le linee di tendenza generale erano per lo più oscure, cioè le intuivano ma non le avevano chiare, per mancanza di strumenti adeguati di analisi.

Poi ognuno ha fatto del suo meglio per andarsi a cercare i guai: la vicenda della collana è una assoluta pazzia, fa ripensare all’antico adagio Quos Deus vult perdere, dementat prius. Cioè se un dio ti vuole mandare in rovina prima ti fa impazzire. Voglio dire che se già la situazione era da decenni anacronistica e lo sbilanciamento, tra potere economico effettivo e rappresentanza politica, evidentissimo, in più, a livello dei singoli, si insisteva in comportamenti assolutamente demenziali.

Questa cecità era però già presente da molto tempo, ad esempio l’atteggiamento arrogante della Pompadour allorché qualche parlamento regionale aveva idee difformi rispetto a quelle del sovrano, fa intendere bene che già da un pezzo si versava in una situazione di scollamento tra la realtà e la visione che ne avevano personaggi al vertice del potere.

Quindi l’efferatezza nei confronti di singoli fu ampiamente giustificata da comportamenti assolutamente provocatori. Con un briciolo di prudenza e del sano cinico realismo si sarebbe potuto evitare tutto quell’orrore. Che peraltro fa parte da sempre dell’armamentario che la storia utilizza per far procedere il suo disegno. Le esecuzioni dei sovrani da Luigi ai Ceausescu sono sempre uguali. Sono punti di svolta inevitabili che servono a voltare le pagine della storia.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 18/6/2015, 14:36
 
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