Maria Antonietta - Regina di Francia

Luigi XVI, re di Francia, Marito di Maria Antonietta

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alicem
view post Posted on 23/6/2008, 11:19




nella discusione marie antonietta foto ho notato che e' stato postato il diario di luigiXVI, sapete dov'e' conservato? non l'avevo mai visto...
 
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versailles
view post Posted on 26/6/2008, 04:43




Splendido busto in marmo di Louis XVI

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alicem
view post Posted on 26/6/2008, 14:48




spero non sia gia stata postata..
lettera con cui LuigiXVI chiese di spostare l'esecuzione di 3gg..datata 20 gennaio 1793...

http://images.google.it/imgres?imgurl=http...%3DPEX%26sa%3DN
 
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LesCavesDuRoy
view post Posted on 26/6/2008, 14:55




CITAZIONE (alicem @ 26/6/2008, 15:48)
spero non sia gia stata postata..
lettera con cui LuigiXVI chiese di spostare l'esecuzione di 3gg..datata 20 gennaio 1793...

http://images.google.it/imgres?imgurl=http...%3DPEX%26sa%3DN

Oh Gesù! E parchè mai avrebbe fatto questa richiesta?
 
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alicem
view post Posted on 26/6/2008, 15:01




per prepararsi meglio spiritualmente credo...lo dice nella prima riga... :( :(
 
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versailles
view post Posted on 26/6/2008, 15:08




Che tristezza :cry:
 
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Hans Axel Von Fersen
view post Posted on 23/7/2008, 17:01




Nella biografia su Maria Teresa di Edgarda Ferri, Luigi XVI viene descritto così da Giuseppe II :<<luigi è forte come un toro, di aspetto porcino. E' violento, ha ferito molti suoi amici giocando, ha quasi strozzato un cameriere, si diverte con giochini scemi, vellica la schiena degli invitati con una piuma, versa scheggie di ghiaccio nella scollatura delle signore, distrugge un intero preziosissimo servizio da tavola frantumandolo con una palla d'avorio, passa il suo tempo a caccia, oppura aforgiare il ferro nella grande fucina che si è fatto costruirenei giardini di Versailles. E' dispettoso, viziato, ride senza ragione. E' lagnoso e tedioso.>>

°_____°
Com'è che questa descrizione è così diversa da come me lo ero immaginato?
e come Luigi XVI viene descritto nelle biografie che ho letto (Fraser, Lever, Campan).
Sono rimasto colpito soprattutto da:
CITAZIONE
E' violento, ha ferito molti suoi amici giocando, ha quasi strozzato un cameriere,

E poi da
CITAZIONE
si diverte con giochini scemi, vellica la schiena degli invitati con una piuma, versa scheggie di ghiaccio nella scollatura delle signore, distrugge un intero preziosissimo servizio da tavola frantumandolo con una palla d'avorio

Il resto be' si sapeva...
Domando, ma era così come lo ha descritto la Ferri, ho come me lo sono immaginato con le altre biografie?
 
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-enry1973
view post Posted on 23/7/2008, 17:42




Bhè veramente lo descrive Giuseppe II :P . Certo Giuseppe non era un fanfarone e e se ha scritto queste cose è perché le ha viste. Anche Walpole parla di queste cose e fa descrizioni di Luigi che lasciano davvero esterrefatti. Va detto che Giuseppe era un po' "imbachettato" e che forse ha involontariamente calcato la mano su certe libertà che si prendeva Luigi. Sappiamo anche però che spesso Luigi era fatto oggetto di scherno dai fratelli, anche quando divenne re: si divertivano a farlo cadere e a fargli giochi stupidi. Se poi è vero che MA tirava anvanti le lancette dell'orologio per farlo andare a letto prima... Tuttavia era anche un uomo appassionato di meccanica e grande conoscitore di carte geografiche, anche se mise il piede fuori da Versailles ben poche volte (questo denota poca voglia di approfondire, tanto che lo stesso Giuseppe lo "sgridò" perchè non aveva mai visitato un museo di Parigi o una delle scuole militari francesi). Fu anche uno dei primni a pensare a una sorta di diritto d'autore per tutelare gli artisti. Non era uno sprovveduto totale. Diciamolo, nonostante recentemente si sia letto che era un uomo di grande carattere e molto responsabile, con un forte ascendente e controllo sulla sua vita privata, non doveva essere poi sto gran lume... Ciò non toglie che in talune occasioni si dimostrò uomo di polso, anche se quasi sempre nei momenti sbagliati. Era però buono e sincero, su questo nessuno ha mai sostenuto il contrario, nemmeno tra i detrattori più accaniti.

Facciamo certo un po' fatica a pensare a un re che si comporti in quel modo, ma il re è il padrone di casa e fa quello che vuole: la sua corte dipende dal suo modo di agire. E infatti...
 
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view post Posted on 23/7/2008, 17:48
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Marie-Antoinette

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Ricordo un aneddoto divertentissimo in cui Luigi si "stava a menare" con uno dei fratelli, Provenza se non vado errando, Maria Antonietta tentò di dividerli e si prese uno scapaccione sulla mano o qualcosa del genere. :lol:
 
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celeborn36
view post Posted on 23/7/2008, 17:59




da quel che ricordo luigione aveva questo lato irriverente, si divertiva con un suo valletto anziano facendogli degli scherzi, per non contare come ha citato §yue§ le varie lotte con il fratello! Certamente era forte come un toro, visto anche le attività che amava.
 
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°Eva Bellatrix Malfoy°
view post Posted on 23/7/2008, 18:11




*-*
ma perchè mi piace così tanto luigione? *-*
un bambinone enome *-*
 
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sofonisba
view post Posted on 23/7/2008, 19:24




CITAZIONE
Diciamolo, nonostante recentemente si sia letto che era un uomo di grande carattere e molto responsabile, con un forte ascendente e controllo sulla sua vita privata, non doveva essere poi sto gran lume...

Nonostante recentemente la sottoscritta abbia affermato un concetto (preciso, ed in buon italiano) prosegue la curiosa usanza di distorcere il senso di ciò che ha scritto (di cui riporto il link sottostante)
http://ladyreading.forumfree.net/?t=302539...stpost#lastpost

Gli scherzi pesanti, ed in certi casi piuttosto puerili, del giovane Luigi XVI, non escludono che fosse un devoto cattolico e che la sua condotta privata fosse ineccepibile riguardo alla fedeltà coniugale. Di suo nonno Luigi XV, che pure non era dedito agli scherzi, non si può dire altrettanto.
Furono entrambi aspetti del carattere di questo sovrano.
 
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-enry1973
view post Posted on 23/7/2008, 21:22




Chiedo scusa. pensavo che per condotta privata si intendesse il modo di gestire la sua vita famigliare e la sua immagine di monarca all'interno della famiglia. Un risoluto uomo di 23 anni, re di Francia, che si fa prendere a canalate dai fratelli, che strozza i camerieri e che va a letto prima perché le lancette degli orologi sono avanti mi pare una figura al quanto ondivaga che può anche non riuscire a imporsi una regola dal punto di vista del rapporto intimo con la moglie e che, on difficoltà, può accettare il consiglio di qualche medico di far pratica con qualche giovincella prima di contonuare a infliggere umiliazioni alla moglie. Se ho sbagliato chiedo scusa.

Dal vangelo secondo Stefano:
"Non mai riesce a darsi contegno liberamente e naturalmente autorevole, men che mai maestoso. Incapace di far la parte del marito nella camera da letto, diventa ancor più incapace di sostenere altrove quella si Sovrano".

Edited by -enry1973 - 24/7/2008, 09:57
 
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yolande84
view post Posted on 6/8/2008, 11:53




TESTAMENTO DI LUIGI

:offtopic.gif: 25 dicembre 1792:
Testamento di re Luigi XVI

"Nel nome della Santissima Trinità, Padre, Figliuolo, e Spirito Santo. Oggi 25 Dicembre 1792. Io Luigi XVI di nome, Re di Francia, chiuso da più di quattro mesi colla mia Famiglia nel Tempio a Parigi da coloro ch'eran miei sudditi, privo di ogni comunicazione qualunque, e dagli undici in qua del corrente fino colla mia stessa Famiglia, implicato di più in un processo, di cui è impossibile prevederne l'uscita a motivo delle passioni degli Uomini, e di cui non si trova né pretesto, né mezzi di alcuna legge esistente, non avendo che Dio per testimonio dè miei pensieri, a cui possa rivolgermi: Io dichiaro qui in sua presenza le mie ultime volontà, e sentimenti.

Lascio la mia Anima a Dio mio Creatore, pregandolo ad accoglierla nella sua misericordia, di non giudicarla secondo i suoi meriti, ma da quelli bensì del nostro Signor Gesù Cristo che si è offerto in sacrifizio a Dio suo Padre per noi altri Uomini, benché ne fossimo indegni, ed io più di tutti.

Muojo nell'unione della nostra Santa Madre la Chiesa Cattolica, Apostolica, e Romana, che ha la sua Podestà per una successione non mai interrotta dopo S. Pietro, a cui Gesù Cristo l'ha confidata.

Credo fermamente e confesso quanto è contenuto nel Simbolo, i Comandamenti di Dio, e della Chiesa, i Sacramenti, e i Misterj come la Chiesa Cattolica gli insegna, e gli ha sempre insegnati. Non ho mai preteso di farmi Giudice nelle differenti maniere di spiegare i dogmi, che dividon la Chiesa di Gesù Cristo, ma sonomi riportato, e mi riporterò sempre se Dio mi dà vita alla decisioni che i Superiori Ecclesiastici uniti alla Santa Chiesa Cattolica danno, e daranno conformemente alla Disciplina della Chiesa costante da Gesù Cristo in poi.

Compiango di tutto cuore i nostri fratelli, che potessero essere in errore, ma non pretendo però giudicarli, e non gli amo tutti per questo di meno in Gesù Cristo, secondo che la Carità Cristiana ci insegna. Prego Dio a perdonarmi tutti i miei peccati: ho cercato scrupolosamente a conoscerli, a detestarli, e ad umiliarmi in sua presenza. Non potendo servirmi del ministero di un Sacerdote Cattolico, prego Dio di ricevere la confessione che gli ho fatta, e soprattutto il pentimento profondo che ho di aver messo il mio nome (benché ciò fosse contro mia voglia) ad atti che possan esser contrarj alla disciplina, ed alla credenza della Chiesa Cattolica, alla quale sono sempre rimasto sinceramente unito di cuore. Prego Dio di ricevere la ferma risoluzione in cui sono, se mi dà vita, di servirmi tosto che il possa del Ministero di un Prete Cattolico per accusarmi di tutti i miei peccati, e ricevere il Sagramento della Penitenza.

Prego tutti coloro che potessi aver offesi per inavvertenza (poiché non mi ricordo di aver mai fatto scientemente offesa a veruno) o quelli a cui potessi aver dato cattivi esempj, o scandali di perdonarmi il male che credono possa loro aver fatto. Prego tutti coloro che han carità di unire le loro colle mie preghiere per ottenere da Dio il perdono dè miei peccati.

Perdono con tutto il mio cuore a coloro che si son fatti miei nimici, senza ch'io n'abbia loro dato motivo, e prego Dio di perdonare ad essi, come pure a coloro che per un falso zelo, o per un zelo malinteso mi hanno fatto assai male.

Raccomando a Dio mia Moglie, e i miei Figli, la mia Sorella, le mie Zie, e i miei Fratelli, e tutti coloro che mi sono uniti per vincolo di sangue, o per qualunque altro modo possa ciò essere. Prego Dio particolarmente a volgere un occhio di misericordia sopra la mia Moglie, i miei Figli, e mia Sorella che soffrono da lungo tempo con me, di sostenerli colla sua grazia se venissero a perdermi, e fino a tanto che resteranno in questo modo peribile.

Raccomando i miei Figli a mia Moglie. Non ho mai dubitato della sua materna tenerezza per essi; le raccomando sopra tutto di farli buoni Cristiani, ed onest'Uomini, di non far loro riguardar le grandezze di questo mondo (se saran condannati a provarle) che come beni pericolosi, e transitorj, e di voltare i sguardi verso la sola Gloria solida, e durevole dell'Eternità: prego mia Sorella a voler continuare la sua tenerezza à miei Figli, e di tener loro luogo di Madre se mai avessero la disgrazia di perder la propria.

Prego mia Moglie a voler perdonarmi tutti i mali che soffre in grazia mia, e i dispiaceri che potrei averle recati nel corso della nostra unione, com'Ella può esser sicura che nulla ho contro di Lei, dov'ella credesse aver qualche cosa a rimproverarsi.

Raccomando vivissimamente à miei Figli dopo quel che devono a Dio che deve andare innanzi di tutto, di essere uniti sempre fra loro, sommessi, ed ubbidienti alla lor Madre, e grati a tutte le cure, e travagli, ch'ella si prende per essi, e per mia memoria. Li prego a riguardar mia Sorella come un'altra lor Madre.

Raccomando a mio Figlio, se avesse mai la disgrazia di esser Re, di pensare che deve tutto se stesso alla felicità dè suoi concittadini, che deve dimenticarsi d'ogni risentimento, d'ogni odio, e segnatamente di quanto ha rapporto alle disgrazie, ed ai dispiaceri che provo, che non potrà fare giammai il bene dei Popoli, fuorché regnando secondo le leggi; ma al tempo stesso che un Re non può far rispettarle, né fare il ben che vorrebbe se non è rivestito dell'autorità necessaria, e che altrimenti legato nelle sue operazioni, e non ispirando alcun rispetto farà più di danno, che di vantaggio.

Raccomando a mio Figlio di aver cura di tutte le Persone che m'erano attaccate quanto le circostanze in cui si troverà gli permetteranno di fare: di pensare ch'è un debito sacrosanto da me contratto verso i Figli, o i Genitori di quelli che son periti in grazia mia, e poscia di coloro che in grazia mia si trovano in uno stato infelice.

So che tra quelli che m'erano attaccati ve ne son molti, che non si sono condotti a mio riguardo, come doveano, e che mi hanno fino mostrata dell'ingratitudine; ma io perdono loro (spesso in momento di agitazione, e di effervescenza non si è padron di se stessi) e prego mio Figlio se ne ha l'occasione a non ricordarsi della loro disgrazia.

Vorrei poter qui attestare la mia riconoscenza a coloro, che mi hanno mostrato un vero attaccamento senza alcun interesse; se da un canto sono stato commosso sensibilmente alla slealtà, e sconoscenza di alcuni, a cui mai non avea dimostrato che bontà, ed essi personalmente, o ai loro parenti, o amici, sono stato dall'alto consolatissimo in vedere l'attaccamento, e l'interesse gratuito da molte persone mostratomi; li prego tutti a gradire i miei ringraziamenti. Nella situazione in cui tuttavia sono le cose temerei comprometterli se mai parlassi più chiaro; ma raccomando specialmente a mio Figlio di indagar le occasioni per poter riconoscerli.

Crederei calunniare ciò non ostante i sentimenti della Nazione se non raccomandassi apertamente a mio Figlio MM. de Chamilly e Huë che il vero loro attaccamento alla mia persona avea portato a richiudersi meco in questo tristo soggiorno, e che hanno creduto di divenire le vittime disgraziate. Gli raccomando ancora Cléry, delle attenzioni del quale ho avuto tutto il motivo di lodarmi dacché trovasi meco, essendo quegli che è restato con me sin alla fine: Prego i Signori della Comune di consegnargli i miei panni, i miei libri, il mio oriuolo, la mia borsa e gli altri piccoli effetti depositati ai Consiglio della Comune.

Perdono ancora volontierissimo a coloro che mi hanno fatta la sentinella i cattivi trattamenti, e malattie con cui han creduto dover usar meco. Ho ritrovato alcune anime sensibili, e compassionevoli; possano esse godere nel loro animo di quella tranquillità che il loro modo di pensare deve ad essi accordare.

Prego i Signori di Melesherbes, Tronchet, e de Séze a qui tutti ricevere i miei ringraziamenti, e l'espressione della mia sensibilità per tutte le cure, e fastidj che si son dati per me.

Finisco con dichiarare innanzi a Dio, e pronto a comparire alla sua presenza, ch'io non mi rimprovero alcun dei delitti che mi si sono opposti.

Dalla Torre del Tempio, li venticinque dicembre dell'anno mille settecento novanta due.

Luigi"


L'ABATE EDWARD DE FIRMONT,CONFESSORE DI LUIGI XVI CHE LO ACCOMPAGNò NELLE SUE ULTIME ORE DICE IN PROPOSITO:

Mi fece sedere accanto a lui e mi disse :"(......)eccovi uno scritto;sono ben contento di mettervene a parte" Contemporaneamente estrasse dalla tasca una carta sigillata,di cui ruppe il sigillo.
Era il testamento,che aveva fatto nel mese di dicembre,cioè in un momento in cui dubitava che gli avrebbero concesso un prete cattolico per assisterlo negli ultimi momenti e nell'ultima lotta.Tutti colore che hanno letto quel documento cosi importante,cosi degno di un re cristiano,giudicheranno facilmente l'impressione profonda che fece su di me;ma ciò che senza dubbio li stupirà è che il re ebbe la forza di leggerlo egli stesso e di leggerllo 2 volte.La sua voce era ferma,il suo viso si alterava solo quando pronunciava nomi che gli erano cari.Allora si manifestava tutta la sua tenerezza,Era costretto a fermarsi e le lacrime scendevano suo malgrado,ma quando si trattava di lui e delle sue sofferenze non appariva piu commosso di quanto siano comunemente gli uomini allorchè ascoltano il racconto dei mali altrui.
(.....)La conversazione cadde sul duca d'Orleans:" Cosa ho dunque fatto a mio cugino -mi disse- perchè mi perseguiti cosi ?...Ma perchè volergliene?è da compatire piu di me.La mia situazione,senza dubbio,è triste,ma la sua ancor di piu;no,certamente io non vorrei fare cambio con lui.

Che uomo!quasi un santo!
 
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466 replies since 15/7/2006, 17:22   29680 views
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