CITAZIONE (MmeAnna @ 6/12/2018, 20:32)
Jacques Christophe Laurent era un creolo di ventiquattro anni, famoso nella sua sezione, quella del Tempio, solo per il suo fervente credo repubblicano. Più che guardiano del piccolo Louis Charles, fu messo a dirigere il Tempio che era ormai una prigione per due soli prigionieri.
E iniziò subito a tagliare le spese, soprattutto quelle del cibo e del numero di guardie.
Bisogna considerare che Louis Charles era già isolato dal mondo, nessuno gli rivolgeva la parola o puliva la sua cella.
La teoria della Pina che progetta un piano così astuto, ma anche rischioso, mi sembra un po' fantascienza.
Perché un ragazzino cresce, può rendersi indipendente e il piano di "regnare" sulla Francia va a farsi benedire. Più semplice far sposare il figlio con l'altra superstite.
Semplice e lineare e tragicamente drammatico.
Louis Charles non sarebbe mai stato liberato perché nessun rivoluzionario post Robespierre voleva rinunciare al potere.
La rivoluzione è tutta qui, sovvertire un ordine costituito per subentrare al suo posto.
Concordo anche se leggendo le memorie della sorella si leggono alcune considerazioni molto chiare:
- la sorella già da tempo doveva pulirsi da sola la stanza ed era isolata completamente..
come a suo fratello nessuno le rivolgeva la parola, senza autorizzazione.
Dopo la morte di Madame Royale nel 1794 anche lei rimase sola e isolata nella sua cella.
Infatti quando si decisero a scambiarla con i commissari presi prigionieri dal Dumoriez ormai parlava a fatica..
Sfido io chiunque, dopo due anni di isolamento e paura in una cella, come si ridurrebbe..
Sempre attorniati da persone che ti odiavano o, nel migliore dei casi, avevano paura a parlarti per non essere considerati monarchici.
Ma la sorella era più grande ed ebbe la forza di cercare di tenersi pulita lei e la sua cella..
A proposito del fratellino proprio lei dice alcune cose molto interessanti:
- che fosse già di carattere un bimbo pigro e sporco, e per la sorella aveva bisogno di essere spronato e seguito per vestirsi mangiare e pulirsi..
e quindi si sarebbe lasciato andare quando fu lasciato da solo nella cella..
(era un bimbo piccolo e non tutti hanno la forza di fare da soli certi doveri quotidiani)
Sfido io qualunque bimbo, così piccolo come si sarebbe ridotto a restare isolato in una cella buia con topi e altri animali.
non avendo nè la forza nè l'età della sorella che, invece, aveva cercato di mantenere pulita la cella e sè stessa. .
- che un difetto del fratellino fosse di ripetere le cose senza capire bene cosa stesse dicendo.
per questo avrebbe confessato e ripetuto l'incesto con la mamma e la zia e denunciato a Simion e Hebert le guardie che avevano mostrato qualche forma di affetto verso di lui..
Ricordiamo comunque che un bimbo di 7 anni picchiato e fatto ubriacare ogni giorno dal "pedagogo" Simon avrebbe ripetuto qualsiasi cosa l'obbligassero i suoi carcerieri.
Quello che a me sembra strano e crudele è che le guardie e il LAurent abbiano continuato a tenere isolati i due orfanelli sancendo in questo modo volutamente la morte del Delfino.
Non credo che per il Barras, che non era certo Robespierre e ideologicamente non era così settario, avesse per lui qualche importanza se il bimbo restasse da solo o fosse in cella con la sorella, che li pulissero o meno la cella etc. .
ma nonostante questo tennero tutti e due isolati e sotto la più stretta reclusione.
Neanche la sorella seppe della morte della mamma o della zia o del fratellino sino a quando non venne il momento di liberarla.
E poi ci meravigliamo delle prigioni staliniane o naziste.
La rivoluzione francese e i rivoluzionari sono stati dei degni precursori.
Ufficialmente per combattere la tirannia.