Amboise5 |
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| Non condivido molto questa vostra impostazione. La Rivoluzione Francese servì a gettare le basi di quella liberatà di cui godiamo oggi e grazie alla quale siamo qua a parlare di un personaggio che se ci fosse un regime qualsiasi forse sarebbe messo all'indice. E' troppo facile per noi uomini moderni dare la libertà per scontata. La corte dei Borboni fu splendida e ragalò alla Francia i tesori per cui ancora oggi è celebrata in tutto il mondo, ma non dobbiamo dimenticare le angherie sopportate dal popolo francese sotto luigi XIV, XV e XVI. E' vero: la Rivoluzione Francese ha portato a Napoleone, ma ha dato uno scossone alle coscienze dei monarchi assoluti, facendogli capire, per la prima volta, che erano monarchi per volontà del popolo e non per grazia di Dio. Provate a pensare se vivessimo sotto un regime simile in tutto a quello dei monarchi francesi del XVIII secolo, magari sotto la reggenza di un monarca che detesta Maria Antonietta... domani vi trovereste alla porta due figuri vestiti nero che vi prenderebbero per un braccio e vi sabtterebbero in una cella buia solo per averle fatto un complimento.
Penso che noi uomini moderni dobbiamo goderci il privilegio di poter guardare indietro verso le cose belle ma non rinunciare alla grande fortuna di poterle giudicare nei loro aspetti positivi e negativi.
Condivido poi la pena per quel povero fanciullo che non fece nulla di male se non nascere figlio di re, ma a tutti quei bambini/mozzi venduti dalle madri affamate e che venivano violentati sulle navi che Luigi XVI mandava in America o che venivano violentati per le vie di Parigi dai malintenzionati che vi giravano impuniti? A quelli chi ci pensa? O chi pensa a quegli "amorini dalle graziose gambe di seta vestite" che giravano a versailles e che dovevano soddisfare i capricci del primo nobiluomo vizioso che gli piantava gli occhi addosso? Lo so sono esempi facili. Troppo.
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