CITAZIONE (-enry1973 @ 31/5/2007, 21:20)
Sono tutti dubbi più che leggittimi. Il che non significa dire che la regina stesse effetivamente cercando di comprarsi la collana, ma vuol dire guardare la vicenda con occhi diversi e cercare di capire dove potrebbe stare l'inghippo. Questo è il compito degli storici. In alcunev biografie si legge che la collana doveva essere un regalo del re: se così fosse stato non si sarebbe potuta permettere di rifiutarla. Non le era permesso per etichetta rifiutare un regalo del re.
Tutto, nell'affare della collana non torna: il fatto che la regina distrusse il biglietto del gioielliere, l'inaudita stupidità del cardinale, il fatto che la Lamballe, solitamente devota alla regina, avesse fatto visita alla De la Motte, quando questa era rinchiusa alla Salpetrière...
io però rimango dell'opinione che la regina era del tutto innocente, dal punto di vista giuridico.
La sua colpa risiede nel fatto che un simile imbroglio sia stato ordito in suo nome!
Il cardinale, ma quel che è peggio , l'opinione pubblica, la ritenevano capace di tessere simili intrighi...( questa è la chiave di tutto)!
Per quanto riguarda l'affare della collana, sono d'accordo con Zweig quando afferma che la realtà può di gran lunga superare la fantasia!
L'errore di Maria Antonietta consiste nell'avere, in quell'occasione, perso la sua proverbiale indifferenza!
E' forse questo ciò che la fa apparire sospetta!
Aveva ragione Napoleone quando diceva che "la regina era innocente e per rendere nota in pubblico la propria innocenza volle che il Parlamento fosse giudice.
Il risultato fu che si ritenne la regina colpevole".