| Io anche sono persuaso che questa volta la regina fosse totalmente estranea all'affare, vittima delle circostanze, ma più che altro della sua stessa condotta. A prescindere dal fatto che il re abbia o meno offerto la collana alla regina come dono per la nascita del delfino, e la regina abbia elegantemente declinato l'offerta, sia per parsimonia sia perchè era un gioiello che esteticamente non riscontrava il suo gusto: commissionato per la Du Barry, era infatti troppo impegnativo e "ricco", oggi diremmo quasi volgare, un po' da parvenue, rispetto alla gioielleria, sicuramente preziosa ma oggettivamente più semplice e raffinata che la regina prediligeva, (e conoscendo Toinette la questione estetica non è da tenere sottoconto, senza considerare il disprezzo che aveva per la DuBarry e per quello che la riguardava.. era impensabile che lei regina, indossasse un gioiello creato per una volgare maitresse) Ciò detto, c'è da considerare che l'opinione pubblica si basava sul fatto che la regina in più di un'occasione aveva acquistato gioielli per suo conto, all'insaputa del re, e che non potendoli poi pagare era andata letteralmente a chiedere aiuto al marito; Morel parla, tra gli altri, di una coppia di orecchini di diamanti favolosi montati a pera, e una coppia di bracciali sempre in diamanti, che la regina comprò a credito, e per i quali il re dovette intervenire. Sulla possibilità poi della regina di falsificare le lettere non credo ci sia da discutere, nel senso che lettere scritte dalla regina falsificando la firma di Luigi, esistono, certo non in merito allo scandalo della collana, ma, sempre secondo logica, perchè mai non avrebbe potuto scriverle anche in questa occasione? Ripeto, a mio dire la regina si trovò al momento sbagliato, in una situazione sbagliata, colpevole solo di leggerezza e se non tramò mai per ottenere la collana non si può d'altra parte dire che fu una perla di virtù e modestia. Come di ce Henry, i conti pagati alla Bertin e ai suoi gioiellieri, gli appannaggi per il suo entourage esistono, certo non sono di dominio pubblico, come non lo sono le lettere cifrate di Toinette, ma esistono e parlano chiaro (caro Axel, solo perchè tu non hai mai letto nulla in merito non vuol certo dire che siano cose inventate). Basti pensare che fu proprio la regina a reinstaurare la carica di Sovrintendente alla casa della regina, per la Lamballe, carica che era stata abolita dalla moglie di Luigi XV in quanto ritenuta inutile e antieconomica. Che poi la regina non si rendesse conto di quanto effettivamente lei e i suoi gravavano sulle casse dello stato è una cosa che non le fa certo onore, dimostrano solo quanto fosse disinteressata agli affari e al benessere della Francia, ed estranea a tutto cio che non fosse il suo piacere personale.
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