-enry1973 |
|
| Credo che l'affetto di Maria Antonietta per i francesi e la Francia fosse onesto e sincero finché fu ricambiato. Del resto si trasferì che era poco più che una bambina... Forse del'Austria le rimase un ricordo romantico... Era una donna in perenne controsenso, a volte riflessosa e prudente e a volte di una soltezza incredibile. Alla madre, in occasione di una solenne ricorrenza come l'incoronoazione a Reims di Luigi XVI, ebbe il coraggio di scrivere:
"E' davero sorprendente, e insieme riempie di gioia, l'aver ricevuto una simile accoglienza due mesi dopo l'insurrezione e nonostante l'alto prezzo del pane che purtroppo non accenna a calare. E' straordinario dell'indole francese lasciarsi sportare dai cattivi consigli e poi, dopo un momento, dimenticare e ritornare ai buoni sentimenti. Certo è che, dopo aver visto il popolo, nella sua miseria, trattarci così bene, siamo ancor più tenuti ad operare per il suo benessere. Il re sembra convinto di questa verità. Quanto a me, non dimenticherò, dovessi vier cent'anni, il giorno dell'incoronazione"
Fa quasi paura... Dimostra di essere a conoscenza dell'elevato prezzo del pane ma poi lo definisce un "cattivo consiglio" che ha portato alla rivolta, non comprende che l'incoronazione è un momento di spettacolo effimero che porta la folla a dimenticare per un momento le difficoltà e che l'omaggio tributato non va considerato come un profondo segno di devozione, ammette di essere a conoscenza delle stato di povertà del popolo e si meraviglia del fatto che nonostante tutto li "trattino bene" (osservazione arguta) ripromettendosi di operare per il suo benessere. La frase "il re sembra convinto di questa verità" lascia trasparire la totale sfiducia in quell'omone che dovrebbe "lasciarsi convincere" della "verità". E quell'apprezzamento sul banderuolismo dei francesi è di un incauto che rasenta l'incredibile... ecco sono questi gli aspetti a cui mi riferivo quando dicevo che bisognerebbe cercare di analizzare il personaggio a fondo, al di là di quelli che furono gli ormai stranoti eventi che mossero la sua esistenza.
Mi sa che Donzi ha indovinato quando dice che certi slanci, in qualsiasi direzione, fossero frutto degli umori di una giornata... credo che questa lettera l(così come molte altre) lo dimostri in qualche modo.
|
| |