estella |
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| La grande modista e sarta R. Bertin non perse la sua fama dopo l'eclissi del periodo rivoluzionario. Nel periodo napoleonico il sarto all'avanguardia fu però Leroy, definito "reggente della moda" e , praticamente, inventore degli stravaganti abbigliamenti delle "merveilleuses". Dopo il 9 termidoro e sotto il direttorio, quelle donne della "jeunesse dorée "vollero imitare, nell'abbigliamento, le antiche Greche e lanciarono la moda degli abiti trasparenti (tanto da venire chiamate bellezze senza camicia), dalla cintura altissima, cui facevano contrasto ampi cappelli dalle lunghe trine pendenti. Alcune giunsero a calzare il coturno. Tra le più in vista madame Tallien. Molte interessanti per il ricordo di quella moda, le caricature di Carle Vernet.
Vi posto alcuni esempi
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