Maria Antonietta - Regina di Francia

La reggenza

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giacinto61
view post Posted on 13/7/2007, 22:20




Amici cari chiedo aiuto per far luce su una parte della storia francese tra le più interessanti o meglio la reggenza.

Con questo termine è identificato il periodo storico che va dalla morte di Luigi XIV alla presa del potere di Luigi VX.

La reggenza la tenne il Duca d'Orleans in un periodo veramente particolare della storia francese e non.

Non riesco a trovare una biografia sul Duca d'Orleans.

Avete idee?
 
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estella
view post Posted on 13/7/2007, 23:30




Filippo II duca d' Orleans, nacque a Saint Cloud nel 1674, figlio di Filippo I duca d' Orleans e della principessa palatina Carlotta Elisabetta; era dunque nipote di Luigi XIII e di Anna d'Austria.
Brillante ed intelligente, fu grande cultore delle lettere e delle scienze, alle quali venne iniziato dal cardinale Guillaume Dubois, suo precettore, che gli fu in seguito maestro di astuzie politiche e collaboratore nel governo dello Stato.
Valente generale, si distinse a Neerwinden (1693), nella battaglia di Torino (1706) e in Spagna (conquista di Lérida e di Tortosa, 1707-1708).
Destinato a occupare, secondo le disposizioni testamentarie dello zio Luigi XIV la presidenza del consiglio di reggenza (carica onorifica che lasciava il potere effettivo al duca del Maine, bastardo legittimato del sovrano), il 2 settembre 1715, giorno successivo alla morte di Luigi XIV, fece annullare la disposizione dal Parlamento di Parigi (al quale restituì il diritto di rimostranza: una misura che paralizzò la monarchia fino al 1789), assumendo quindi, di nome e di fatto, la reggenza.
Poi (settembre-dicembre 1715), interprete della reazione dell'alta aristocrazia all'assolutismo del Re Sole, sostituì i segretari di Stato, tutti di estrazione borghese, con i "consigli", composti, in maggioranza, di nobili: un esperimento disastroso, che lo costrinse, dal 1718, a sopprimere progressivamente quegli organismi (tranne il consiglio della marina) per tornare ai segretariati.
Indifferente in campo religioso, il reggente pose fine alla persecuzione contro i giansenisti: tentò di risanare le finanze sostituendo il sistema John Law (1716-1720), che, se rovinò moltissimi privati, consentì però il rimborso d'una parte del debito pubblico e risvegliò il commercio.
Anche in politica estera, operò in modo diametralmente opposto a quello di Luigi XIV: contro le ambizioni espansionistiche dell' Alberoni, primo ministro di Filippo V di spagna, si alleò con l' Inghilterra e le Province Unite nella Triplice alleanza dell' Aia del 4 gennaio 1717 (divenuta poi Quadruplice alleanza).
Anche dopo che Luigi XV ebbe raggiunto nel febbraio del 1723 la maggiore età, il duca d' Orleans continuò a dirigere lo Stato sino alla morte, avvenuta nel mese di novembre dello stesso anno a Versailles.




Un ritratto del Reggente

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Come biografie su internet sono riuscita a trovarne 3:

una di Christine Pevitt
una di Jean Meyer
e un'altra di Jean-Christian Petitfils

Edited by estella - 14/7/2007, 00:54
 
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-enry1973
view post Posted on 14/7/2007, 10:31




So pochissimo di questo breve ma importante periodo della storia francese. L'unica cosa certa che ricordo di studi passati (Economia) è che durante la reggenza di Filippo la Francia visse un momento di inattesa prosperità per via di un provvedimento preso dal reggente (anche se suggerito dal finanziere scozzese John Law). In pratica, per far fronte alla disastrosa situazione economica del regno, Filippo introdusse per la prima volta la cartamoneta: venne fondata una banca generale in grado di emettere carta moneta, dei titoli convertibili in oro. In pratica giravano dei biglietti di carta corrispondenti a una determinata quantità di monete d'oro che lo stato non era più in grado di battere per mancaza di metallo. Fortunatamente gli affari nelle colonie e la scoperta di miniere d'oro nelle colonie americane fruttò alla banca una quantità incommensurabile di oro che andò a coprire gran parte di bancanote emesse e anche di aumentare vertiginosamente il valore delle sue azioni. Purtroppo però alcuni banchieri presentarono una quantità enorme di biglietti bancari pretendendo l'incasso immediato e questo provocò un calo pauroso nelle casse dello stato. Il principe di Borbone, spaventato, si presentò con due carrozze stracolme di banconote per chiedere l'immediato cambio in oro... la notizia si sparse per tutta Parigi e tutti corsero in banca. Si scoprì che la banca aveva emesso tre miliardi di banconote coperte solo da settecentomilioni in oro. Fu banca rotta. Law, nominato direttore della banca generale, scappò inseguito dalla folla e si rifugiò a palazzo reale. Arrivò durante la cena del reggente, che era talmente ubriaco da non reggersi in piedi. Filippo doveva firmare un atto che sollevava la banca dal pagare immediatamente i debiti ma era così ubriaco da non riuscire a reggere la penna. Si rivolse quindi alla sua amante e le disse "Firma puttana!". la donna si rifiutò dicendo che la sua firma non avrebbe avuto alcun valore su un documento reale. Allora Filippo si rivolse al conte Du Bois e gli disse: "Firma magnaccio!". Anche lui si rifiutò. Si rivolse allora a Law: "Firma ladro"!. Anche Law abbassò lo sguardo. A questo punto pare che il reggente sconsolato abbia affermato: "Che bel regno ben governato: una puttana, un magnaccio, un ladro e un ubriacone". Firmò.

IL perodo reggenza ha segnato un passaggio fondamentale nell'arte e nella moda: sviluppando uno stile sue, detto appunto "reggenza" segna il passaggio definitivo dal barocco al roccocò. La vivacissima moglie di Filippo, la principessa Liselotte del Palatinato (una Wittelsbach) animò la vita a corte liberandola dall'etichetta rigidissima e maschilista improntata da Re Sole. Nella moda femminile, fino ad allora trascurata per via del fatto che da anni mancava una regina "padrona di casa", abbandonò le gonne rigide e tubolari per passare ad abiti più leggeri e fantasiosi: arrivarono le mode delle cineserie e i mobili si laccarono di nero, le tappezzerie si riempirono di cieli azzurri e uccelli colorati. Le gonne delle signore presero ad allargarsi, come le redingote degli uomini si fecero più comode e scampanate: vigeva la moda della A maiuscola (la forma di moda era il cono, tutto doveva allargarsi alla base). Gli uomini smisero di allacciarsi il giustacuore lanciando la moda della giacca aperta con panciotto. le parrucche dei signori si accorciarono notevolmente e dal rosso fuoco si passo al bianco della cipria. Le donne accantonarono la fontange e il manteau per adottare capigliature più comode con ricci bassi e cominciarono a indossare il contouche, quella più comoda veste ampia che poi diventerà l'andrienne settecentesca. Si introdusse l'uso delle stecche di balena nei corpetti e nei paniers (tanto richieste che le balene vennero quasi sterminate).

questo è quanto so.
 
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sofonisba
view post Posted on 14/7/2007, 11:09




Bella esposizione, in particolare del sistema Law. Solo un piccolo lapsus finale: Liselotte era la madre del Reggente (fortunatamente, visto che aveva ripreso da lei un certo anticonformismo). La moglie era una delle figlie del Re Sole e della Montespan, Mademoiselle di non mi ricordo che.
 
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-enry1973
view post Posted on 14/7/2007, 11:21




ops. Grazie! vedi ad andare a memoria... :wub:
In realtà l'affare law fu molto più complesso... l'ho scarnificato un pochetto
Ha sposato Françoise-Marie de Bourbon, madamoiselle Du Blois figlia di Luigi XIV e della Montespan

FILIPPO II CARLO DI BORBONE (2 agosto 1674 a Saint-Cloud - 2 dicembre 1723 a Versailles), Duca di Chartres (1674–1701), Duca d'Orléans, Chartres, Valois, Nemours und Montpensier, Principe di Joinville, Conte di Beaujolais pari di Francia (1701-1723).

Edited by -enry1973 - 14/7/2007, 12:36
 
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Marie_83
view post Posted on 14/7/2007, 14:00




Ecco un articolo molto interessante dallo stupendo e a tutti noi noto sito www.baroque.it :)


http://www.baroque.it/barocco-societa/john-law-barocco.htm]John Law[/URL]
 
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giacinto61
view post Posted on 14/7/2007, 21:57




[QUOTE=-enry1973,14/7/2007, 11:31]
So pochissimo di questo breve ma importante periodo della storia francese. L'unica cosa certa che ricordo di studi passati (Economia) è che durante la reggenza di Filippo la Francia visse un momento di inattesa prosperità per via di un provvedimento preso dal reggente (anche se suggerito dal finanziere scozzese John Law). In pratica, per far fronte alla disastrosa situazione economica del regno, Filippo introdusse per la prima volta la cartamoneta: venne fondata una banca generale in grado di emettere carta moneta, dei titoli convertibili in oro. In pratica giravano dei biglietti di carta corrispondenti a una determinata quantità di monete d'oro che lo stato non era più in grado di battere per mancaza di metallo. Fortunatamente gli affari nelle colonie e la scoperta di miniere d'oro nelle colonie americane fruttò alla banca una quantità incommensurabile di oro che andò a coprire gran parte di bancanote emesse e anche di aumentare vertiginosamente il valore delle sue azioni. Purtroppo però alcuni banchieri presentarono una quantità enorme di biglietti bancari pretendendo l'incasso immediato e questo provocò un calo pauroso nelle casse dello stato. Il principe di Borbone, spaventato, si presentò con due carrozze stracolme di banconote per chiedere l'immediato cambio in oro... la notizia si sparse per tutta Parigi e tutti corsero in banca. Si scoprì che la banca aveva emesso tre miliardi di banconote coperte solo da settecentomilioni in oro. Fu banca rotta. Law, nominato direttore della banca generale, scappò inseguito dalla folla e si rifugiò a palazzo reale. Arrivò durante la cena del reggente, che era talmente ubriaco da non reggersi in piedi. Filippo doveva firmare un atto che sollevava la banca dal pagare immediatamente i debiti ma era così ubriaco da non riuscire a reggere la penna. Si rivolse quindi alla sua amante e le disse "Firma puttana!". la donna si rifiutò dicendo che la sua firma non avrebbe avuto alcun valore su un documento reale. Allora Filippo si rivolse al conte Du Bois e gli disse: "Firma magnaccio!". Anche lui si rifiutò. Si rivolse allora a Law: "Firma ladro"!. Anche Law abbassò lo sguardo. A questo punto pare che il reggente sconsolato abbia affermato: "Che bel regno ben governato: una puttana, un magnaccio, un ladro e un ubriacone". Firmò.



Il racconto della firma è meraviglioso.

Il sistema di Law fallì purtroppo per 3 punti essenziali:
Il sistema era a metà, Law lo voleva basato sulla terra e non sull'oro rendendolo più simile a quanto accade ora e più stabile.

Law aveva parecchi nemici perchè per attuare quel piano il Reggente aveva estromesso parecchi finanzieri.

La compagnia francese creata per avere liquidì alla banca fu un disastro e non portò molto oro.

Era un buon sistema ma troppo avanzato per l'epoca.

www.baroque.it/barocco-societa/john-law-barocco.htm
 
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view post Posted on 14/7/2007, 22:29

Marie-Antoinette

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Anche a noi questa parte di storia interessa moltissimo!
 
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giacinto61
view post Posted on 16/7/2007, 20:25




CITAZIONE (veu @ 14/7/2007, 23:29)
Anche a noi questa parte di storia interessa moltissimo!

Me ne compiaccio miei cari :)
 
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donzella27
view post Posted on 12/10/2007, 19:02




Fanciulli miei,oggi mi è venuto un dubbio .
Il ducato degli Orleans passò di mano in mano,visto che tra di loro non ci furono eredi.( Enrico IV di Borbone , uno dei protagonisti della Fronda, morì senza discendenza maschile e il ducato d'Orléans fu assegnato nel 1661 a Filippo,reggente per conto di Luigi xiv.-->trovato su internet) .Allora lancio una domanda provocatoria...quanto diritto avevano i Borbone di regnare?
Non avevano in qualche modo,usurpato il trono agli Orleans?
Spero di non aver scritto una cavolata ma,mi era sorto un dubbio e volevo chiedervelo!
Grazie!
 
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sofonisba
view post Posted on 12/10/2007, 20:00




No, non mi risulta. Gli Orleans (quelli i cui discendenti ancora oggi appartengono al ramo Orleans) discendono dal fratello cadetto di Luigi XIV. Il ramo primogenito era quello discendente da Luigi XIV, Luigi XV, Luigi XVI; si considera estinto dopo la morte del Conte di Chambord, nipote di Carlo X, negli anni '80 dell'ottocento. Dopo, prima degli Orleans, vengono i Borbone di Spagna, di Napoli e di Parma, discendenti dal figlio cadetto del Gran Delfino (zio paterno di Luigi XV). Gli Orleans sono gli ultimi, e le loro (ormai assai teoriche) pretese al Trono francese le accampano in quanto discendenti da Re Luigi Filippo, e non certo secondo i principi del legittimismo.
 
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donzella27
view post Posted on 29/10/2007, 13:31




NOn sapevo dopo mettere questo sito, così ho pensato di metterlo qui.Ci sono delle foto molto interessanti,peccato solo che siano piccine!

Les Bourbon et Orléans
 
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sofonisba
view post Posted on 29/10/2007, 14:47




E' davvero interessante, grazie! C'è anche il famoso quadro, l'interno di cucina, dipinto con i cuori dei Re francesi... E' una cosa che fa anche un po' schifo, a dire il vero!
 
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donzella27
view post Posted on 29/10/2007, 20:35




CITAZIONE (sofonisba @ 29/10/2007, 14:47)
E' davvero interessante, grazie! C'è anche il famoso quadro, l'interno di cucina, dipinto con i cuori dei Re francesi... E' una cosa che fa anche un po' schifo, a dire il vero!

Hai ragione.E poi, a voler esser pignoli,se proprio voleva usare quei cuori in maniera più"degna",poteva scegliere un soggetto migliore di una cucina! -_-
 
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Il Visconte
view post Posted on 2/6/2008, 19:29




La Reggenza viene ricordata come un periodo di dissoluzione morale, dove a corte predominavano i peggiori vizi e bassezze. Siete d' accordo?
 
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20 replies since 13/7/2007, 22:20   2076 views
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