federica luna |
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| ti ringrazio estella.......non immagini che bel dono sia per me questo documento! « Questo 16 ottobre alle 4 e 1/2 del mattino Mio Dio! Abbiate pietà di me! I miei occhi non hanno più lacrime per piangere per voi miei poveri bambini; addio, addio! Maria Antonietta » Io credo che partendo da questo bigliettino si possa aprire una parentesi per riflettere su quella che deve essere l'ultima notte di un condannato a morte : la certezza della fine è una cosa che se ci pensate è quasi impossibile ; nel senso che pur sapendo di andare a morire nessuno può convincere se stesso della propria morte , la speranza non può mai finire perchè noi viviamo solo la condizione da vivi e mai potremmo immaginare qualcosa d'altro ... per cui io credo che quel bigliettino abbia immortalato la disperazione non di una donna infelice , ma di una donna completamente persa nell'angoscia dell'incertezza , completamente immersa nella paura non della morte , ma del non essere ,ossia di una condizione assolutamente oscura verso la quale ci incamminiamo ciechi ...... e la disperazione le ha troncato anche la mano che di certo avrebbe voluto scrivere molto di più che un misero fogliettino per dipartirsi da questa vita !
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