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- Ben 11 avi di Luigi XIV su 512 risultano ignoti, nove italiani e due slavi.
Le cronache non sanno nulla dell’amante del Cardinale Giacomo Orsini, arcivescovo di Trani (1403 - 1477), di quella del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza (1444 - 1476) si conosce solo il nome: Lucrezia Landriani; né si sa nulla di Anastasia, la compagna del Granduca Alessandro di Twer (1301 – 1339). Di altre donne non si sa assolutamente nulla, nemmeno il nome; probabilmente mogli legittime, ma di famiglie molto modeste di negozianti, famiglie che potrebbero esser diventare potenti alla generazione successiva (quella dei 256 quarti, per intenderci) o a quella dopo ancora (128 quarti).
- Pertanto, 11 avi su 512 danno un 2,47% di sangue popolare; ma se consideriamo lo status sociale delle famiglie all’epoca in esame (fine del XIV secolo) la percentuale aumenta: 23 persone su 512 fa 4,49%.
- Dopo l’ignoto c’è il dubbio, che tocca il matrimonio della regina di Cipro Helwis di Brunswick, moglie (?) di Giacomo I di Lusingano, re di Cipro, e diversi avi inglesi: un totale di 14 persone, 2, 73%.
- Da quanto visto sopra Luigi XIV poteva contare solo sulla sicurezza di 487 dei suoi 512 quarti di nobiltà, circa il 95,11%: una sorta di lezione di modestia impartita dalla storia.
- Analizzando le nazionalità troviamo che i 512 quarti si dividono in:
- francesi: 153
- spagnoli: 133
- portoghesi: 50
- italiani: 46
- tedeschi: 43
- inglesi: 37
- slavi: 36
- austriaci: 14
Il sangue latino (francese, spagnolo, portoghese ed italiano) raggruppa 382 quarti su 512, 74,6%, mentre il germanico (tedesco ed austriaco) conta 57 quarti su 512, 11,13%. Il sangue slavo conta solo il 7,03% e quello inglese circa 7,23%.
- Cerchiamo i Capetingi, intesi come membri delle famiglie originate in linea mascolina da San Luigi: la famiglia reale, Orléans, Anjou, Berry, Bourgogne, Alençon, Evreux-Navarre, Bourbon, Vendôme. Troviamo un totale di 59 su 512 quarti, ossia 11.52%.
- Nello specifico vediamo quante volte le nove branche appena citate entrano nell’albero del Re Sole:
- Famiglia Reale: Carlo VI e Carlo VII una volta a testa, Carlo V due colte e Giovanni II il Buono ben 45 volte;
- Orléans-Angoulême: Margherita, sorella di Francesco I, una volta;
- Anjou: Le bon Roi René, una volta, il duca Luigi I, due volte;
- Berry: il duca Giovanni, 12 volte;
- Bourgogne: Carlo il Temerario e Filippo il Buono 6 volte ciascuno, Giovanni senza paura 12 volte, Filippo l’Ardito 13 volte;
- Alençon: i tre duchi Renato, Giovanni I e Giovanni II una volta a testa;
- Evreux-Navarre: Carlo II il Cattivo 9 volte, Carlo III il nobile 6 volte;
- Bourbon: 7 volte ciascuno i duchi Carlo I, Giovanni I e Luigi II, il duca Pietro I 23 volte, Luigi I, primo duca di Borbone, 39 volte;
- Bourbon-Vendôme: una volta ciascuno durante le cinque generazioni precedenti Enrico VI, poi 3 volte ciascuno per Giovanni I ed il conestabile di La marche Giacomo I.
In definitiva Luigi XIV aveva più sangue capetingio che gi veniva dai diversi antenati di quanto non ne avesse da quelli in linea paterna diretta.
- Quindi, quante volte San Luigi è avo di Luigi XIV? Tramite i figli: Filippo III l’ardito (218 volte) e Roberto conte di Clermont (53 volte), tramite le figlie Bianca de la Cerda (40 volte) ed Agnese di Borgogna (57 volte) arriviamo alla cifra di 368 volte, cioè 367 volte di troppo: chiaro indice di matrimoni contratti tra cugini più o meno prossimi.
- Controlliamo i contemporanei perché l’analisi sui figli di Luigi IX possa avere un contesto in cui essere inserita e avere un senso:
- Enrico III, re di Inghilterra, cognato di San Luigi, è 156 volte avo di Luigi XIV;
- Ferdinando III, re di Castiglia, cugino germano di San Luigi, è 430 volte avo del Re Sole;
- Giacomo I, re d’Aragona, figura essere 597 volte nell’albero genealogico del Gran Re;
- per finire, prendendo come esempio l’Imperatore Federico Barbarossa da cui diverse famiglie italiane discendono (Romano, Maletta, Saluzzo, etc.) non possiamo avere una cifra certa, ma solo una stima di minimo. Minimo che dice che l’imperatore è almeno 969 volte avo del Re Sole.
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