Maria Antonietta - Regina di Francia

Maria Cristina di Savoia, Madame Reale

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/5/2009, 16:14
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Ho riportato questa discussione nella sezione "Personaggi" perchè mi sembra più facilmente reperibile.
In attesa che il nostro amico MadameDePompadour legga la sua biografia (#entry320969306), anticipiamo qualche notizia su Maria Cristina di Borbone, duchessa di Savoia.
Terza figlia di Enrico IV e Maria de' Medici, nasce a Parigi nel 1606.


La famiglia di Enico IV e Maria de' Medici. Cristina è la prima a destra.

Dopo il matrimonio di sua sorella maggiore Elisabetta con Filippo IV di Spagna, nel 1615, le spetta il titolo di Madame Royale. Appena tredicenne, sposa il principe ereditario del ducato di Savoia, Vittorio Amedeo I, che ha quasi vent'anni più di lei.
Cristina portò a Torino la spensieratezza che all'epoca si respirava alla corte parigina. Vittorio Amedeo, uomo poco avvezzo alla vita mondana, partecipava malvolentieri alle feste organizzate dalla moglie, sebbene l'amasse profondamente. Alla gioia di vivere introdotta da Cristina preferiva solitarie passeggiate nei boschi o la caccia.
Dal matrimonio nasceranno sette figli, di cui solo quattro raggiunsero l'età adulta.
La sera del 25 settembre 1637 il duca di Créqui offrì al Duca di Savoia una sontuosa cena, al termine della quale molti convitati si sentirono male e furono costretti a rimanere a letto. Vittorio Amedeo venne trovato grave e, trasportato a Torino, si spense. Voci (come al solito) parlarono di avvelenamento orchestrato dal cardinale Richelieu per favorire in qualche modo l'annessione della Savoia alla Francia.
Cristina divenne reggente in nome del figlioletto Francesco Giacinto, di soli 5 anni. L'anno dopo il piccolo, di salute fragile, morì e Cristina assunse la reggenza in nome del'altro figlio Carlo Emanuele. E lo sarà ancora per molti anni, anche quando il figlio salirà ufficialmente al trono.


Maria Cristina di Francia (1606-1663)


Vittorio Amedeo I di Savoia (1587-1637).

Donna molto bella e sensuale, fu al centro dei pettegolezzi di Corte che le attribuirono varie avventure galanti ed anche un favorito: il suo principale consigliere e ministro, il conte Filippo di Aglié. Del resto era rimasta vedova a soli 31 anni.


Cristina in abito vedovile con i figli Carlo Emanuele, Margherita e Adelaide.

Ma Cristina fu anche un ottimo governante.
Proseguì la politica filofrancese del marito, ma fu accusata dai cognati, i principi Tommaso e Maurizio, partigiani della Spagna, di voler far annettere il Piemonte alla Francia. Il contrasto degenerò in una guerra civile fra "madamisti" e "principisti". Dopo tre anni si arrivò a un compromesso: la reggenza di Madama Reale veniva riconosciuta dai cognati, in cambio della luogotenenza di Nizza, Ivrea e Biella; non solo, ma l'accordo concedeva anche la mano della principessa Luisa al cardinal Maurizio (con dispensa papale ignominiosa, non tanto perchè era cardinale, ma soprattutto perchè erano zio e nipote, lei di 13 anni e lui quasi cinquantenne!).

Un'immagine celebrativa di Madama Reale, in puro stile barocco:


Charles Dauphin - Ritratto equestre di Cristina di Savoia in veste di Minerva .

D'altra parte, ho trovato due ritratti di Cristina molto insoliti, che fanno parte di una collezione privata:

La fisionomia mi sembra un po' alterata, la qualità dei ritratti scadente, ma l'espressione di gaudente si coglie tutta.

Alla residenza di Mirafiori Cristina preferì quella del castello del Valentino. La splendida reggia deve a lei la sua forma attuale: i lavori furono iniziati quando era ancora vivo il marito e terminarono sotto la sua reggenza. E proprio alla Francia guarda lo stile di questo palazzo:



Cristina muore a Torino nel 1663, dopo avere di fatto governato lo Stato per quasi trent'anni.

Edited by elena45 - 4/5/2009, 15:44
 
Top
mounsier
view post Posted on 3/5/2009, 17:15




Un personaggio davvero interessante...

Cristina amava l'esibizione dei titoli nobiliari, era solita firmarsi: Chrestienne de France, Duchessa de Savoie, Reine de Cypro; riesumando dagli archivi un titolo vecchio di secoli al quale non aveva corrisposto alcun effettivo potere.

Un ambasciatore della repubblica di Lucca, scrive della Torino di Cristina: Qui si fanno continuamente feste regie di grandissima spesa, facendosi stima di qualsiasi altra cosa che del denaro. Tutti i propositi che si sentono alla corte sono di feste e di altri intrattenimenti, e pare che poco si curino gli altri andamenti del mondo.
Testimonianza ne sono alcune feste, nel 1628 La corte del Sole, dove Cristina e le cognate Caterina e Maria, scendono sul palcoscenico avvolte in una nuvola, nel carnevale del 1635 nel Nettuno la pista è tappezzata di stoffe mosse dai mantici che simulano le onde, un'altra volta sono fiocchi di lana leggera che simulano il bianco degli scenari invernali.

Una giovane Cristina di Borbone

image

image
 
Top
view post Posted on 3/5/2009, 17:41
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Ma le cognate Caterina e Maria non erano suore?
Accidenti che bel concetto della religione: le cognate suore si esibiscono per il Carnevale e il cognato cardinale sposa la nipotina!

:o: :o: :o:

A proposito, il vecchio porco, il cardinal Maurizio, morì anziano, 15 anni dopo, senza discendenti. Mi piacerebbe sapere che fine fece la giovane vedova ventottenne (senza figli) che gli sopravvisse a lungo, per 35 anni. Mi sa che finì in un convento. Povera Luisa!

:cry: :cry: :cry:

Edited by elena45 - 2/9/2010, 14:45
 
Top
view post Posted on 3/5/2009, 17:49
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


All'epoca la vocazione era imposta, molte monache e prelati facevano vita mondana e avevano degli amanti, ciò ke ci sorprende è ke era tutto considerato normale, la devozione era un accessorio
 
Web  Top
view post Posted on 3/5/2009, 17:54
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Eh già: Maria Apollonia (1594-1656) e Francesca Caterina (1595-1640) erano pressochè coetanee della monaca di Monza (1575-1650).


Edited by elena45 - 3/5/2009, 18:59
 
Top
view post Posted on 3/5/2009, 17:54
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


Buon sangue, o buon velo, nn mente
 
Web  Top
view post Posted on 3/5/2009, 17:59
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Intanto, a sorpresa, trovo che le due sorelle furono proclamate Venerabili (http://www.santiebeati.it/dettaglio/92175 e http://www.santiebeati.it/dettaglio/92176).

Non ci posso credere! Ma sarà vera la storia del Carnevale o è vera la storia della loro santità?

Edited by elena45 - 3/5/2009, 22:10
 
Top
view post Posted on 4/5/2009, 08:16
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Scusate il passo indietro.
Ma sarà vera l'infelicità supposta della tredicenne Luisa (o Ludovica) che sposa l'anziano zio?
Del resto anche la madre aveva sposato a 13 anni un uomo più grande di lei e avrà saputo convincere la figlia.
A questo proposito, si racconta, ma mi sembra poco verosimile, tant'è che il primo figlio nacque tre anni dopo, che il matrimonio di Maria Cristina e Vittorio Amedeo, fu subito consumato a Parigi, in presenza dello stesso re fratello della sposa (quello stesso Luigi XIII che aveva vissuto traumaticamente la sua notte di nozze con Anna d'Austria): la giovanissima adolescente se l'era cavata egregiamente.
Certo che noi giudichiamo queste vicende con altri parametri, al primo posto la dignità della donna (e meno male!).

In questo quadro, molto simile a quello della madre, Ludovica non mi sembra molto affranta:


Ludovica Cristina di Savoia (1629-1692), figlia maggiore di Madama Reale.
Purtroppo di lei non ho trovato molte notizie.

L'ambiziosa duchessa, dopo aver "usato" la figlia maggiore per portare la pace nel ducato, maturò l'idea di dare in sposa la secondogenita, Margherita Violante (1635-1663), nientemeno che al nipote Luigi XIV, ma non aveva fatto i conti con il Cardinale Mazarino e il progetto fallì. Sicchè la fanciulla sposò Ranuccio II di Parma. La poverina morì di parto e di lei non ho trovato immagini.

Degna figlia di sua madre fu invece, l'ultimogenita, Enrichetta Adelaide.
Sposò a 14 anni (tanto per cambiare) il duca di Baviera Ferdinando Maria (suo coetaneo, questa volta). Questi, alla morte del padre, divenne Elettore di Baviera.
Adelaide, come la madre, era bella e soggiogò il marito. Seppe tener testa alla suocera intrigante, Marianna di Baviera, e, una volta sul trono, ebbe larga influenza sugli affari esteri del paese, indirizzando la Baviera verso una politica filofrancese, che poi sfociò in una alleanza con la Francia contro l'Austria (!).
Adelaide, come sua madre, fu anche una delle maggiori promotrici della realizzazione della nuova residenza reale di Monaco, il Castello di Nymphenburg.
In lei si riunivano il gusto francese e il gusto italiano, che trasferì nella cultura bavarese dell'epoca, per esempio, diffondendo l'amore per l'opera lirica.
Di lei un ritratto simile a quelli precedenti:


J. Miel - Enrichetta Adelaide di Savoia (1636-1676), e il marito Ferdinando Maria, Elettore di Baviera.

Per completare la famiglia, ecco l'unico maschio sopravvissuto dei figli di Madama Reale:


Carlo Emanuele II di Savoia (1634-1675), somigliantissimo alla madre.

Edited by elena45 - 4/1/2014, 11:15
 
Top
mounsier
view post Posted on 4/5/2009, 11:17




Adelaide fù madre di Marianna di Baviera, nuora di Luigi XIV.
 
Top
view post Posted on 4/5/2009, 14:57
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Manco a farlo apposta:



Mostra Feste Barocche - Palazzo Madama - Torino.
Cerimonie e spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento
dal 07/04/2009 al 05/07/2009

Dalla seconda metà del Cinquecento, i Savoia modellano la vita della corte torinese ispirandosi alle grandi dinastie europee, in particolare di Spagna e Francia. Si importano le mode e gli svaghi, si chiamano a corte artisti e letterati, preziosi oggetti sono offerti in dono per ostentare l'altissimo livello tecnico delle manifatture locali. Divertimento, ma anche metafora politica e strumento di propaganda, le feste nell'età barocca sono un momento importante della vita della dinastia. Le occasioni dei festeggiamenti nascono dal calendario civile e religioso (come il Carnevale e l'ostensione della Sindone), dai momenti più significativi della vita dei principi (battesimi, compleanni, matrimoni, funerali, incoronazioni e ingressi trionfali nelle città) infine dalla successione delle stagioni, con corse in slitta sulla neve e spettacoli sul fiume e nei giardini delle ville.
Da qui è partito il lavoro di Palazzo Madama, che ha costruito la mostra su quanto le opere sono in grado di raccontare di un fenomeno irrimediabilmente passato, per restituire la ricchezza sonora e le tinte vivaci di uno spettacolo straordinario.
La mostra, a cura di Clelia Arnaldi di Balme e Franca Varallo, nasce da un approfondimento di studio delle collezioni di Palazzo Madama, in particolare dei fondi grafici e delle raccolte di tessili, tra i quali sono state individuate le opere relative ai festeggiamenti di corte in Piemonte dalla metà del Cinquecento al primo Settecento. Intorno a questo nucleo si è costruito un percorso di oggetti di musei biblioteche e archivi italiani e stranieri, capaci di rievocare la ricchezza e la sontuosità di un fenomeno straordinario, celebrato con apparati tanto imponenti quanto effimeri. Le sezioni della mostra sono legate al succedersi dei sovrani sabaudi e alla tipologia delle feste organizzate in occasione di battesimi, compleanni, fidanzamenti, matrimoni, visite di ambasciatori e sovrani, vittorie militari e alleanze, nonché cerimonie funebri.
Questa è l'occasione per ammirare i tredici codici manoscritti attribuiti al disegnatore e segretario ducale Tommaso Borgonio, che ripropongono le scene e i personaggi dei balletti rappresentati negli stati sabaudi tra il 1640 e il 1681. Con i codici, attualmente divisi tra la Biblioteca Nazionale e la Biblioteca Reale di Torino, sono esposte diverse testimonianze relative agli altri generi di feste (piscatorie e feste pastorali, tornei e balletti equestri), tra cui strumenti musicali, armature da parata, gioielli, abiti e costumi, vasellame e argenti da pompa. L'allestimento cerca di evocare gli apparati effimeri delle feste che sono ormai perduti.
Oltre ad esporre opere di tipologia molto varia è anche presente la ricostruzione scenografica della "Nave della Felicità", realizzata per il compleanno di Madama Reale festeggiato a Palazzo Madama nel 1628, mentre una slitta seicentesca richiama l'atmosfera delle corse sulla neve descritte nelle relazioni delle feste. Inoltre alcuni apparati multimediali consentono la consultazione virtuale delle pagine degli album dei balletti.
La preparazione delle feste è una potente macchina economica e organizzativa, che coinvolge pittori, scultori, letterati, attori, musicisti, cuochi, sarti, carpentieri, domatori di animali, fuocaroli e tecnici dell'acqua. Una folta massa di mano d'opera, locale o chiamata da altre corti, composta da intellettuali e artigiani, vive di questa committenza e ne riversa i benefici economici e culturali sull'intera società.
Le feste sono una vera metafora del potere, nella quale il sovrano presenta una immagine poetica, coerente e ufficiale della propria autorità. Sotto la maschera di narrazioni favolose, sotto i travestimenti sontuosi di personaggi di fantasia, si nascondono e insieme si rivelano gli ideali politici e le aspirazioni dinastiche del principe. L'impronta personale del sovrano nella elaborazione, anche pratica, delle feste è un fatto sorprendente e documentato.
Carlo Emanuele I annota di suo pugno in un foglietto l'invenzione di un torneo, la Selva Incantata, i nomi dei cavalieri con i rispettivi colori e lo schema di incrocio delle loro traiettorie in campo.
Le grandi protagoniste delle feste a corte sono Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, sua nuora. Con vero intuito femminile le due Madame Reali colgono la potenza comunicativa della celebrazione della festa e la confezionano per ottenerne il massimo risultato a proprio vantaggio. I contenuti sono elaborati e controllati con attenzione, concentrando le allusioni politiche e dinastiche, tanto eleganti nella forma quanto chiare e inequivocabili nella trasmissione del messaggio. Cristina di Francia, venendo in sposa a Vittorio Amedeo I nel 1619, porta dalla corte di Parigi la moda dei balletti, documentati dalla straordinaria serie di album miniati da Tommaso Borgonio.
Il sovrano e la corte non assistono allo spettacolo come spettatori, ma ne fanno parte in prima persona: interpretano ruoli convenienti, riflesso della gerarchia di corte, abbigliati con splendidi costumi, cantando e danzando nelle coreografie stabilite.
Alla fine del Seicento la regia della seconda Madama Reale segna una svolta sostanziale: le feste non sono più, o non solo, celebrate all'interno della corte ma si allargano ad occupare l'intera città, trasformata in grandioso palcoscenico che fa da sfondo alla rappresentazione del potere ducale, dal 1713 assurto alla dignità regia.
La mostra è realizzata in collaborazione con Biblioteca Nazionale e la Biblioteca Reale di Torino, che hanno concesso in prestito l'intero corpus dei codici dei balletti, la prima volta visibile al completo. La mostra presenterà al pubblico opere in collezioni private, mai esposte prima d'ora, e sarà l'occasione per conoscere un vasto patrimonio, normalmente non accessibile per motivi conservativi a causa dell'estrema delicatezza dei materiali (pergamena, carta e tessuto). Rara occasione anche per il Museo, che ha potuto intessere legami di studio e collaborazione con importanti musei di arti decorative in Italia e in Europa.
Palazzo Madama ha potuto infatti contare sulla straordinaria disponibilità di musei, biblioteche, collezioni pubbliche e private internazionali e nazionali, come il Musée du Louvre e la Bibliothèque Nationale de France di Parigi; la Rüstkammer (Armeria) di Dresda; il Castello Sforzesco, il Museo del Teatro alla Scala, la Biblioteca Braidense, il Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Milano; la Biblioteca Estense Universitaria di Modena; l'Accademia Filarmonica di Verona; Palazzo Reale, la Galleria Sabauda, l'Armeria Reale, l'Archivio Storico della Città, l'Archivio di Stato, il Conservatorio Statale "Giuseppe Verdi" di Torino.
In occasione della mostra verrà proposta al pubblico una serie di appuntamenti di approfondimento e intrattenimento, studiati per adulti, famiglie, scuole, studenti universitari e gruppi. Il programma nasce in collaborazione con il Centre Culturel Français di Torino e con l'Ambasciata di Francia, per valorizzare i rapporti franco-piemontesi in diversi campi artistici con un'attenzione particolare al periodo barocco. Sono previsti concerti, conferenze, proiezioni di film, workshop, percorsi guidati e cene a tema.
Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, è corredato da saggi di Franca Varallo, Mercedes Viale Ferrero, Clelia Arnaldi di Balme e Anna Colturato dedicati agli aspetti multidisciplinari del fenomeno delle feste barocche, ai generi di cerimonie e spettacoli e alla loro evoluzione nel tempo, ai luoghi, alle maestranze coinvolte e alla musica. In appendice compare un repertorio delle fonti a stampa relative alle feste piemontesi tra Cinquecento e primo Settecento.
 
Top
mounsier
view post Posted on 1/9/2010, 21:13




Finalmente ho trovato il ritratto di Margherita Yolanda di Savoia la figlia di Cristina duchessa di Parma in quanto moglie di Rannuccio Farnese.

 
Top
view post Posted on 2/9/2010, 10:55
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Sei un tesoro!!!

Però, com'era bella!
 
Top
view post Posted on 2/9/2010, 11:35
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
11,658

Status:


verissimo, davvero bella
 
Web  Top
°Alessia°
view post Posted on 11/10/2010, 11:07




CITAZIONE (elena45 @ 3/5/2009, 18:41)
A proposito, il vecchio porco, il cardinal Maurizio, morì anziano, 15 anni dopo, senza discendenti. Mi piacerebbe sapere che fine fece la giovane vedova ventottenne (senza figli) che gli sopravvisse a lungo, per 35 anni. Mi sa che finì in un convento. Povera Luisa!

:cry: :cry: :cry:

image
Principessa Luisa di Savoia (27 luglio 1629 - 12 maggio 1692)

Ho trovato delle info solo in inglese...


Luisa fu parte di una riconciliazione di Maurizio con Maria Cristina.
Luisa Cristina sposò Maurizio a Torino il 18 agosto 1642.
Maurizio fu un cardinale e dovette chiedere la dispensa a Papa Urbano VIII che acconsentì al matrimonio.

La sposa sedicenne e il cinquantenne Maurizio si trasferirono a Nizza dove lui fu nominato governatore della città - un'altra parte della riconciliazione con la Duchessa Maria Cristina.

Suo marito morì nel 1657 lasciandola vedova a 27 anni.
Lasciò in eredità la sua grande collezione d'arte e pure i suoi enormi debiti.

Visse a Villa regina (proprietà di suo marito) .
Inoltre ha fatto molto per migliorare la struttura sotto la direzione di Amedeo di Castellamonte.

Ha inoltre commissionato Guarino Guarini per eseguire lavori alle chiese della Savoia.

image



Luisa Cristina morì nella sua villa e la lasciò in eredità ad Anne Marie d'Orléans nipote di Luigi XIV di Francia

image Villa della Regina
 
Top
view post Posted on 11/10/2010, 13:50
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Bene, bene!!!!
Una vedovanza quasi quarantennale, vissuta negli splendori di Villa della Regina. Altro che convento! Tra una ristrutturazione e l'altra, chissà se Luisa Cristina si concesse qualche avventura!

Piuttosto leggo su wiki, ma la notizia mi sembra improbabile, che Anna Maria d'Orleans, erede e nipote di Ludovica in quanto figlia di suo cugino Filippo d'Orleans, nonchè prima regina di Sardegna in quanto moglie di Vittorio Amedeo II, fosse una dissoluta. Tant'è vero che consumava le sue tresche proprio nella Villa in questione. Sapevo, invece, che la povera Anna Maria fosse vittima dei tradimenti del marito.

Edited by elena45 - 19/10/2010, 10:43
 
Top
26 replies since 3/5/2009, 16:14   13478 views
  Share