Maria Antonietta - Regina di Francia

Enrichetta Anna d'Inghilterra, Minette, la prima moglie di Monsieur.

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view post Posted on 18/5/2009, 18:45
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Marie-Antoinette

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Enrichetta Anna d'Inghilterra era la più piccola dei figli di Carlo I ed Enrichetta di Francia (sorella di Luigi XIII).
Nasce 13 giugno del 1644 a Exester, in un clima di guerra civile. Sua madre, giudicata dall’opinione pubblica come responsabile di questa guerra, fuggì in Francia lasciando la bambina alle cure di una nobildonna, Lady Morton (Anne Villiers, nipote del duca di Buckingham). Carlo I diede tre volte l’ordine di fare battezzare la bambina secondo il rito anglicano e si recò a visitarla assieme al figlio, principe di Galles, che la prese sotto la sua protezione.
Nel 1646 la guerra gira a favore degli avversari del re, sicchè il Parlamento ordina a Lady Morton di consegnare la principessa, ma lei rifiuta e scappa con la bambina a Dover, travestita da contadina. In Francia è accolta freddamente dalla regina in esilio: Enrichetta capisce che la Francia ospita lei per il suo rango, in quanto figlia di Francia, cognata della Reggente e zia del re Luigi XIV, ma non è interessata ai figli e alla causa della monarchia inglese.


Un disegno di Antony van Dick - Enrichetta Anna bambina.

Nel 1649 la Fronda aggrava questa situazione, sicchè quando la corte lascia di nascosto Parigi, la famiglia reale inglese si ritrova sola al Louvre, dimenticata e senza risorse. Quando Carlo I viene decapitato il 30 gennaio 1649, alla vedova non resta altro che ritirarsi in convento con la piccola Enrichetta Anna; qui la fanciulla riceve un’educazione religiosa e di buon livello.
Fino al 1658 Enrichetta Anna e sua madre sono malviste, non è una bella cosa essere “la figlia di un re a cui hanno tagliato la testa”. Ma a partire dalla restaurazione di Carlo II, la sorella del re d’Inghilterra diventa un buon partito. Come far dimenticare agli Inglesi l’ abbandono di cui sono state vittime in Francia Enrichetta e sua madre, nonché, addirittura, un patto di alleanza con Oliviero Cromwell? Luigi XIV, che ama le alleanze strategiche, pensa allora che Enrichetta Anna, sposando suo fratello Filippo d’Orleans, possa servire da intermediario tra la Francia e l’Inghilterra. Non solo, ma il matrimonio potrà compensare l’amarezza che hanno le due Enrichette di non poter sperare in un matrimonio reale.
Luigi XIV, che ha davanti a sé l’immagine di una fanciulla magrolina, annuncia a suo fratello, prima dell’arrivo della fidanzata,: “Voi sposerete le ossa dei dei Santi Innocenti (un vecchio cimitero presso Parigi)”.
La cerimonia ha luogo il 31 marzo 1661, poco tempo dopo, quanto basta per assistere a un totale cambiamento: tra la sorpresa generale, Enrichetta Anna è diventata una bellezza, ben lontana dalla fanciulla magrolina con cui Luigi XIV aveva aperto le danze per pura convenienza qualche anno prima.


Pierre Mignard - Enrichetta Anna d'Inghilterra (1644-1670)

E quando la Corte si ritira a Fontainebleu in maggio perché la Regina possa riposarsi durante la sua gravidanza, Luigi XIV e sua cognata diventano via via più intimi, al punto tale che la Regina madre Anna d’Austria, furiosa per il comportamento di suo figlio, incarica una persona del suo seguito di rimproverare Madame. Enrichetta, intrigante di natura, ordisce un piano per beffare sua suocera: perché non mettere accanto a Luigi un paravento? Una fanciulla di cui il re non s’innamorerà mai, corteggiata per finta e per mettere a tacere i sospetti su di lei? La scelta cade su un giovane donna apparentemente insignificante, claudicante, una sua dama d’onore: Louise de La Vallière. Il piano va a meraviglia, fin troppo…. Perché Luigi si innamora della fanciulla.
Enrichetta Anna, che non si consola di non essere regina, né di aver perso l’amore del re, decide di brillare là dove Maria Teresa è assente: sarà la regina delle feste, la protettrice delle arti e delle lettere (per questo sostiene Molière). Ma Enrichetta è fragile, spossata dalle gravidanze ravvicinate, perchè, come suo marito, desidera un erede. Nasce finalmente, nel 1664, Carlo di Valois. Madame ebbe anche due figlie, Maria Luisa (1662-1689) e Anna Maria (1669-1728). La sua salute fragile si accentua da una parte con la morte del piccolo Carlo, dall’altra con il suo stile di vita: non riposa mai e non vive che per la danza e per la caccia. In più l'angustia il suo profondo disaccordo con il marito: Monsieur è di una gelosia morbosa, ma in senso inverso: non sopporta che la moglie si consoli con il conte di Guiche, suo favorito…….


Atelier Beaubrun - Un altro ritratto famoso di Minette.
Una cosa è certa: amava i cani.

Madame tenne anche un ruolo politico: “mediatrice tra due re” come auspicava suo fratello Carlo II al momento del suo matrimonio. Il 26 marzo 1670, Enrichetta si imbarca a Dover al fine di negoziare un trattato segreto, in base al quale il re d’Inghilterra si impegnava a dichiarare guerra all’Olanda, nemica della Francia, e in virtù del quale il re Carlo II sarebbe diventato cattolico. Sul piano miltare il trattato di Dover fu un successo, non su quello religioso, ma si trattò comunque di un ottimo risultato per Madame.
(In questo viaggio era accompagnata dalla bellissima Louise de Kerouaille, che affascinò Carlo e divenne la sua amante).
Di questo successo Enrichetta non ne godrà che per due settimane: a fine giugno 1670 si lamenta di un dolore al fianco, il 29 giugno, dopo aver bevuto un bicchiere di acqua di cicoria, accusa violenti dolori di stomaco e si accascia: muore nove ore più tardi dopo un terribile calvario alle due e mezzo del mattino.
Questa morte così rapida e così improvvisa scatenò il sospetto che fosse stata avvelenata. Luigi, per evitare lo scandalo, ordinò l’autopsia che scartò ogni ipotesi criminale: infatti, uno dei polmoni era molto rovinato; aveva l’addome pieno di bile e il fegato “tutto bruciato e ridotto in briciole”.
Per questo motivo, Liselotte, la seconda moglie di Monsieur, propenderà per l’avvelenamento. Per gli storici l’ipotesi più probabile è quella di una rottura della colecisti o di un’occlusione intestinale.

PS. Quando Enrichetta morì, la figlia maggiore aveva 8 anni, la più piccola appena un anno: le avrebbe allevate con amore Liselotte.
La madre era morta l'anno prima.

Edited by elena45 - 19/5/2009, 12:46
 
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HarukaKV
view post Posted on 18/5/2009, 19:02




chissà che ha avuto per essere ridotta in uno stato simile... oppure è per gli eccessi che magari ha avuto...
 
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celeborn36
view post Posted on 18/5/2009, 19:48




Grazie Elena esauriente come sempre! Non ci posso credere comunque tanto la si è nominata in questo forum e non esisteva un topic su Enrichetta! Pensa non ci avevo fatto caso.
 
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view post Posted on 18/5/2009, 21:29
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Marie-Antoinette

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Almeno così mi sembra. Ho scorso i titoli delle varie sezioni, ma potrebbe essermi sfuggito.
Se già c'è, mettiamo un link. Intanto ho trovato quest'altro ritratto:


Si può intitolare "Elogio dell'ipopcrisia"
 
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HarukaKV
view post Posted on 18/5/2009, 21:46




come mai?
 
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view post Posted on 18/5/2009, 21:56
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Marie-Antoinette

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Beh, Minette e Philippe formavano una coppia aperta, si direbbe oggi.
Lei si dava da fare con il grande cognato e si consolava con il conte di Guiche. Si parlò anche di un rapporto lesbico con Catherine de Gramont, principessa di Monaco e favorita di Luigi (#entry245298756).
Lui collezionava favoriti..........
A proposito, ne abbiamo parlato qui: #entry309600881

Edited by elena45 - 29/5/2009, 12:30
 
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view post Posted on 18/5/2009, 22:49
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Marie-Antoinette

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Tra l'altro, a Philippe stava da matti sullo stomaco il ruolo diplomatico che era stato dato alla moglie, soprattutto perché lei aveva chiesto ed ottenuto l'allontanamento dell'infernale Lorraine, l'amante-padrone di Philippe che la odiava a morte (pienamente ricambiato).

E Philippe non sopportava le civetterie di Minette perché di prime donne in famiglia ne bastava una: lui.
Le gravidanze ravvicinate che impose alla moglie sono da una parte la ricerca di un erede (si sa mai che la Corona avesse bisogno di un maschietto nuovo), e dall'altra un modo per punirla e cercare di costringerla in casa (espediente che non ha funzionato tanto bene, come tante altre genialate di Phlippe).

Circa il polmone sfranto, già il medico Guy Patin ne aveva accennato in tempi molto antecedenti la morte di Madame:

"[...] Madame la Duchesse d'Orléans è di apparenza delicata, e tra quelli che Ippocrate dice che abbiano una tendenza alla tisi. Gli Inglesi son soggetti alla loro malattia di consunzione, che ne è una variante, una specie di tisi secca o un indebolimento del polmone [...]"



CITAZIONE (elena45 @ 18/5/2009, 22:29)
Se già c'è, mettiamo un link. Intanto ho trovato quest'altro ritratto:

Ma se non ricordo male doveva esserci da qualche parte un ritratto quasi uguale, con la Montpensier col ritratto del faccione da schiaffi di Gaston in mano
 
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view post Posted on 18/5/2009, 23:55
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Marie-Antoinette

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Circa l’avvelenamento di Minette nessuno storico ha mai tranciato la questione di netto, con un si o con un no.
Abbiamo due sostenitori d’annata della tesi del veleno: l’onnipresente Saint-Simon (che comunque è nato cinque anni dopo che Mintette era morta), e la mia amica Liselotte, arrivata in Francia un anno e mezzo dopo il tragico fatto. Nelle lettere di Liselotte troviamo degli accenni vaghi, perché non si fidava assolutamente del cabinet noir e l’argomento era troppo scottante. Ma nel 1689, quando Monsieur sta cercando di fare del marchese d’Effiat il precettore del figlio, il futuro Reggente, Madame scrive esasperata alla zia Sofia:

“[…] Vostra Grazia ha forse sentito che si accusa codesto d’Effiat d’avere dato alla fu Madame il veleno che il cavaliere di Lorena aveva mandato da Roma tramite Morel, a quello che si dice. Vera o falsa che sia, questa accusa è ancora un altro bel titolo d’onore per affidargli mio figlio […]”

Ma è a luglio del 1716, dopo la morte di Luigi XIV che Liselotte si sfoga, stavolta con la principessa Carolina di Galles:

“[…] Si dice che Madame […] abbia voluto far cacciare il cavaliere di Lorena, e che l’abbia fatto, ma che lui si sia rifatto. Ha mandato del veleno da Roma per mezzo di un gentiluomo provenzale che si chiamava Morel […]. È fin troppo vero che la defunta Madame sia stata avvelenata, ma senza che Monsieur lo abbia saputo o voluto. Quando questi stupidi mignon tennero consiglio tra loro per decidere l’avvelenamento della povera Madame, discutevano se lo avrebbero detto a Monsieur o no. Il cavaliere di Lorena diceva “No, non diciamoglielo, non saprebbe tacere. Se non ne parla per il primo anno ci farà impiccare dieci anni dopo”. […] Avevano fatto credere al defunto Sua Altezza Reale [Monsieur] che gli Olandesi avevano somministrato un veleno lento a Madame nel cioccolato, la cui moda era appena esplosa qui […]. D’Effiat non aveva avvelenato l’acqua di cicoria, ma la tazza di madame, ed era ben pensato perché l’acqua di cicoria è stata bevuta subito, ma nessuno beve dalla nostra tazza. La tazza non fu ritrovata che in seguito, quando venne chiesta esplicitamente; l’avevano era smarrita, perché era necessario farla passare sul fuoco ripulirla. Un valletto che ho avuto, e che era della defunta Madame (ora è morto), mi raccontava che la mattina, quando Monsieur e Madame erano a messa, d’Effiat sii avvicinò all’armadio, trovò la tazza e vi passò la mano con un pezzo di carta. Il valletto gli chiese “Signore, che fate nel nostro armadio, e perché toccate la tazza di Madame?”; lui rispose: “Crepo di sete, cercavo da bere e vedendo la tazza sporca l’ho pulita con della carta”. Il pomeriggio Madame chiese dell’acqua di cicoria, ed appena l’ebbe bevuta gridò che era stata avvelenata. Quelli che erano lì bevvero della stessa acqua, ma nessuno toccò quella della tazza, quindi non poté far loro del male. Ma lei, invece, fu necessario portarla letto, il suo stato peggiorava e morì alle due dopo mezzanotte, tra atroci sofferenze. […]”

La testimonianza del valletto può essere buona come no, ma non è il caso di rifiutarla a priori; quel che è certo è che Liselotte non ha motivo di esagerare o di mentire, visto che quasi tutti i protagonisti della storia in quel 1716 erano già morti da mo’: Madame Henriette da 46 anni, Monsieur nel 1701 e Lorraine nel 1702; il solo vivo era d’Effiat, ottuagenario.

Saint-Simon aveva avuto le sue informazioni per fonte derivata, ma della quale era assolutamente certo: il procuratore generale del Parlamento Joly de Fleury. Costui aveva riferito al duca la conversazione avuta con Claude Bonneau de Pournon, ex primo maître d’hotel di Madame Henriette (e fratello della santa madame de Miramion), che era stato interrogato nientemeno che da Luigi XIV in persona poco dopo la morte di Minette. Saint-Simon implica nell’affare anche il conte di Beauvron, marito di Lydie de Théobon, amica-confidente e damigella d’onore di Liselotte.

 
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view post Posted on 19/5/2009, 08:18
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 18/5/2009, 23:49)
.............................
Tra l'altro, a Philippe stava da matti sullo stomaco il ruolo diplomatico che era stato dato alla moglie,

Il trattato di Dover fu un vero capolavoro: Carlo II avrebbe dichiarato guerra al cugino, Guglielmo d'Orange, futuro re 'Inghilterra!
E' vero che c'era di mezzo la competizione tra inglesi e olandesi sul mare, ma Enrichetta, penso, dovette dare una bella spinta al fratello. Lei era la prediletta, tant'è che Carlo II commissionò subito un ritratto postumo della sfortunata sorella:



CITAZIONE (Nefer Snefru @ 18/5/2009, 23:49)
.........................
Ma se non ricordo male doveva esserci da qualche parte un ritratto quasi uguale, con la Montpensier col ritratto del faccione da schiaffi di Gaston in mano

Eccolo:


Evidentemente era di moda. La presenza dell'immagine del marito, o del padre, è ricorrente nei ritratti ufficiali, anche nel '700, a dimostrazione che la donna non contava per se stessa, ma in quanto moglie o figlia.

CITAZIONE (Nefer Snefru @ 19/5/2009, 00:55)
...............................
È fin troppo vero che la defunta Madame sia stata avvelenata, ma senza che Monsieur lo abbia saputo o voluto. Quando questi stupidi mignon tennero consiglio tra loro per decidere l’avvelenamento della povera Madame, discutevano se lo avrebbero detto a Monsieur o no. Il cavaliere di Lorena diceva “No, non diciamoglielo, non saprebbe tacere. Se non ne parla per il primo anno ci farà impiccare dieci anni dopo”. […]

Se non fosse tragica questa storia, ci sarebbe da morir dal ridere.
Ma come è possibile che Philippe, con quel fratello, fosse tanto stupido?

Edited by elena45 - 19/5/2009, 10:15
 
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HarukaKV
view post Posted on 19/5/2009, 09:58




beh secondo me oltre alla malattia è morta anche di un veleno perchè è impossibile che aveva più organi messi male e solo d un tratto si è sentita male ed è morta in poche ore
 
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view post Posted on 19/5/2009, 11:30
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (elena45 @ 19/5/2009, 09:18)
Il trattato di Dover fu un vero capolavoro: Carlo II avrebbe dichiarato guerra al cugino, Guglielmo d'Orange, futuro re 'Inghilterra!

L'Olanda doveva essere abbastanza interessante, politicamente.
Anche Luigi ci aveva messo il becco, con la scusa sapientemente orchestrata da Mazarino della guerra di devoluzione.

CITAZIONE
un ritratto postumo della sfortunata sorella:

è Van Dyck?

CITAZIONE
Evidentemente era di moda. La presenza dell'immagine del marito, o del padre, è ricorrente nei ritratti ufficiali, anche nel '700, a dimostrazione che la donna non contava per se stessa, ma in quanto moglie o figlia.

Poi il tratto sembra lo stesso, magari sono usciti dalla stessa bottega.
Quel che è certo è che all'epoca la donna, soprattutto in questo genere di ambienti, contava solo per tre cose: dote, alleanze e potere generativo.
Le donne che son riuscite a far parlare di sé solo in virtù delle prorpie azioni sono state pochissime, e tra queste possiamo trovarne -calcolo a spanne- un 70-80% che erano religiose o aggiogate in qualche modo al carro papale; quelle con una certa influenza politica sono una manciata: Caterina de' Medici, Anna d'Austria, Bianca di Castiglia sono le prime che mi vengono in mente, ma son poche le altre. E poi quelle che hanno avuto una fama artistica o letteraria, dalla Rosalba Carriera a Madeleine de Scudéry alla Lafayette.

Nel caso dell'Anna Maria Luisa è pur vero che se non fosse stata figlia di Gastone non se la sarebbe filata nessuno: e tutto sommato è passata alla storia (non alla grande storia, quella per noi addetti ai lavori) per una serie di fallimenti: i suoi amori impossibili, i matrimoni mancati, l'inutilità delle sue cannonate.



CITAZIONE
Se non fosse tragica questa storia, ci sarebbe da morir dal ridere.
Ma come è possibile che Philippe, con quel fratello, fosse tanto stupido?

Povera stella, a furia di sentirsi dire che era scemo, e a vedersi levare di mano le sole cose in cui riusciva bene (vedi la guerra) alla fine uno si fa anche convincere, aggiungici che caratterialemnte non era il massimo della stabilità.
E se la genetica non è un'opinione papà e nonna (soprattutto lei) non erano precisamente Einstein. Luigi XIII ancora ancora si salvava, anche se era un debole, ma Maria aveva lo stesso acume di una Dionaea muscipula, una vera macchia sul blasone dei Medici (basta pensare a Caterina); l'intelligenza di Enrico IV pare sia passata tutta a Luigi XIV, invece, a scapito del carattere bonaccione.




CITAZIONE (HarukaKV @ 19/5/2009, 10:58)
beh secondo me oltre alla malattia è morta anche di un veleno perchè è impossibile che aveva più organi messi male e solo d un tratto si è sentita male ed è morta in poche ore

Anche per me, probabilmente i polmoni erano già andati per conto loro; si parla di una peritonite anche, può essere. Credo che una buona dose di veleno le abia dato il colpo di grazia, anche se lo spappolamento del fegato mi lascia dei dubbi, farebbe supporre semmai un avvelenamento lento, non una sola dose.

 
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view post Posted on 19/5/2009, 11:42
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 19/5/2009, 12:30)
CITAZIONE
un ritratto postumo della sfortunata sorella:

è Van Dyck?

No, è un certo Samuel Cooper, pittore e miniaturista inglese.

Le figlie di Minette, decisamente brutte e diverse dalla madre:


Maria Luisa di Francia (1662-1689), moglie (poverina!) dello sventurato Carlo II di Spagna. Morì alla stessa età della madre: si disse anche lei avvelenata!


Anna Maria (1660-1728), moglie di Vittorio Amedeo II di Savoia, primo re di Sardegna.
L'ho già detto più volte, ma lo ripeto perchè la cosa mi piace troppo: secondo i Giacobiti, Anna Maria, attraverso la madre Enrichetta, avrebbe ereditato e trasmesso ai suoi eredi il diritto di successione al trono inglese, dopo l'estinzione degli Stuart. Attraverso una serie di passaggi, l'attuale re sarebbe il duca Francis di Baviera (http://www.jacobite.ca/kings/index.htm).

Ah! Ah!Ah! Stia attento Carletto, che se gli Inglesi si stufano.......

Edited by elena45 - 30/5/2009, 21:13
 
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HarukaKV
view post Posted on 19/5/2009, 12:42




parlando di successione inglese...secondo me Carlo non sarà mai re XD Elisabetta resiste alla grande!
 
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view post Posted on 19/5/2009, 15:09
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Marie-Antoinette

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Anche xchè x l'antica legge è il regnante ke sceglie il successore, Elisabetta potrebbe benissimo scegliere William invece di Carlo (quanto ci spero!!!!)
 
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view post Posted on 19/5/2009, 22:34
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (HarukaKV @ 19/5/2009, 13:42)
parlando di successione inglese...secondo me Carlo non sarà mai re XD Elisabetta resiste alla grande!

Quella si fa imbalsamare pur di non mollare il trono al figlio. Schiatterà serena il giorno dopo averlo seppellito, ma non prima :rolleyes:
 
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26 replies since 18/5/2009, 18:45   2857 views
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