Complimenti ancora a Celeborn che ci presenta un'altra figura femminile interessante delle storia francese.
Come al solito, aggiungo immagini.
Bathilde d'Orleans (1750-1822), principessa di Condè, nota come "Citoyenne Verité"
"Le salon de Philippe Egalité" di
Louis Carmontelle (Nefer certamente conosce i personaggi)
Mi piacerebbe sapere come mai questi due fratelli, Bathilde e Louis Philippe, "Citoyenne Vèrité" e "Philippe Egalité", fossero così simili tra loro e così diversi dagli altri aristocratici.
Evidentemente nella loro educazione o nelle loro frequentazioni ci deve essere stato qualcosa di insolito rispetto all' ambiente di appartenenza.
Orfani precocemente di una madre dissoluta e scandalosa, lui dodici anni e lei nove, un padre soldato al servizio del Re, sono doppiamente imparentati alla casa regnante: gli Orleans sono principi del sangue e discendono da Luigi XIII, la madre è pronipote di Luigi XIV, sia pure tramite una figlia naturale.
Mi chiedo come mai abbiano sviluppato sentimenti libertari e democratici.
Non credo che abbia influito sulla loro formazione la matrigna, Madame de Montesson (vedi topic), tant'è che Bathilde fu spedita in convento.
Forse hanno incontrato precettori di larghe vedute.
Certo è che nella casa di Louis Philippe adulto entrerà un'educatrice anticonformista e moderna, nipote della stessa "matrigna", quella Madame de Genlis (vedi topic), che educherà un altra coppia di fratelli Orleans, il futuro "Roi citoyen" e la sorella Adelaide.
Philippe Egalitè, peraltro, fu un personaggio molto complesso: impegnato a diffondere idee democratiche, deputato della Convenzione, fu accusato di essere un regicida, perchè votò per l'esecuzione di Luigi XVI.
Bisognerebbe chiedersi perchè lo fece: per risentimento (odiava Maria Antonietta e la Regina odiava lui), per sete di potere o per un ideale in cui credeva?
C'è il topic
http://ladyreading.forumfree.net/?t=9665327Sarebbe anche interessante capire come si conciliava il suo populismo con il matrimonio d'interesse che fece, sposando l'ereditiera più ricca di Francia.
Anche il figlio, il "Re cittadino", non ebbe un comportamento lineare nella sua vita, fu considerato un traditore e un usurpatore dai lealisti, ma le dinastie reali sono piene di "usurpatori" (pure gli Hannover lo sono in quest'ottica).
Io penso che la storia sia un'evoluzione di accadimenti ineluttabili e che non si possano giudicare con lo spirito della "revenche".
Lui, "Philippe Egalité", è finito sulla ghigliottina, la sorella Bathilde è sopravvissuta, ma ha patito il dolore di un figlio assassinato: un destino tragico ha accomunato due fratelli che, forse, avevano compreso l'ingiustizia dei loro privilegi.
Il marito di Bathilde: Louis VI Henri (1756-1830), 9° e ultimo principe di Condé, uno dei principali esponenti, con il padre e il figlio, della resistenza realista all'estero durante la Rivoluzione. All'opposto della moglie anche politicamente.
Il figlio di Bathilde: Louis Antoine de Bourbon, Duca d'Enghien (1772-1804).
Sospettato ingiustamente di un complotto, fu arrestato e fucilato per ordine di Napoleone.
Interessante la notizia che Bathilde, stanca di vivere da sola a Chantilly, alla vigilia della Rivoluzione, acquistò l'Eliseo e continuò ad abitarlo anche dopo la Rivoluzione, sia pure con alcuni fittavoli. Certo l'Eliseo come condominio è piuttosto curioso, anche se questo è stato il destino di moltissimi palazzi nobiliari.
Pare che Luigi XVIII barattò la proprietà dell'Eliseo con l'Hotel Matignon (oggi residenza del Primo Ministro). Bathilde vi si trasferì e vi installò una comunità di suore, che pregassero per le vittime della Rivoluzione.
Hotel Matignon (rue de Varenne, 57): apparteneva proprio al conte Jacques de Matignon che divenne, per matrimonio con Luisa Ippolita Grimaldi, sovrano di Monaco. Passò poi al principe Talleyrand, agli Orleans e infine alla duchessa Brignole de Ferrari. Oggi è sede del Primo Ministro.
Mi piace citare i palazzi e immaginare i personaggi della storia animare i luoghi che li hanno visti protagonisti!
Un'ultima considerazione: la vicenda privata di Bathilde, la vita libertina del marito e la loro separazione, ma anche il barbaro assassinio del Duca d''Enghien, causarono la fine della dinastia Bourbon Condè, durata più di due secoli e nove generazioni.
Come è stato ricordato più volte, il marito di Bathilde, l'ultimo principe di Condè, morì misteriosamente, forse suicida, senza alcun erede, e l'immenso patrimonio passò al pronipote di Bathilde, Henri d'Orleans, duca d'Aumale, uno dei figli di Luigi Filippo (il futuro Re Cittadino), che all'epoca era un bimbo di soli 10 anni.
Vedi
#entry244987225Edited by elena45 - 16/6/2013, 19:07