CITAZIONE (yolande84 @ 21/3/2011, 22:15)
Mi chiedo anche quando Adelaide abbia ceduto nel riprendere quella vipera della Genlis in casa sua....
Dall’entrata di Luigi-Filippo nelle file dei Giacobini la duchessa d’Orléans proibisce alla Genlis di presentarsi a Palais-Royal, e la governante ubbidì. Egalité riceveva a cena i figli e la governante a Mousseaux ma la duchessa non si è mai presentata. Nel carnevale 1791 Mme de Genlis organizza un ballo a Bellechasse per Adélaïde, si danza sull’aria del “Ça Ira”. Il duca d’Orléans vi assiste ma la duchessa no, ormai non va più a Bellechasse. Il duca d’Orléans, senza dubbio spinto da Mme de Genlis, consiglia a sua moglie di avere un chiarimento positivo e dichiarato con la governante, quest’ultima, avvertita dal duca dell’incontro imminente si prepara il discorso su questo tono:
“
Ho promesso a Mademoiselle di non dare le dimissioni e io no le darò affatto. Non potete domandarmele perché M. d’Orléans è il solo padrone dei suoi figli e voi non farete una domanda contraria alla sua volontà, e di conseguenza ai vostri doveri. Mme de Chastellux, che conosce solo le usanze di Liegi, vi avrà detto che offrendomi delle pensioni, avrei trovato l’arrangiamento molto semplice. Ma sapete che ho acconsentito a farmi carico dell’educazione dei vostri tre figli con la sola condizione di non ricevere mai stipendi per questo impiego. Procuratemi i mezzi di lasciarlo senza una scenata spiacevole…A tal fine avere l’impressione di un vostro riavvicinamento nei miei confronti…Parlate di me senza asprezza ai vostri figli…Vedeteli spesso da soli…Potrei ritirarmi con onore l’inverno prossimo.”Invece di questo compromesso che portava ad una separazione senza dolore entro sei mesi, la duchessa d’Orléans preferisce il colpo di scena. Conoscendo la sua timidezza verso la scaltra governante, la mattina del 2 aprile 1791, arrivò a Bellechasse, impose il silenzio a Mme de Genlis, sfilò una carta dalla sua tasca e la lesse alla governante in un tono imperioso e rapido. La informò che, visto la divergenza di opinioni, le chiedeva di dare le sue dimissioni dal suo posto presso Adélaïde e di allontanarsi da lei immediatamente. La governante si piega al volere della duchessa e dice che rimarrà 3 settimane per far fare ad Adélaïde la sua prima comunione. Mme de Genlis racconta la scena al duca d’Orléans e quest’ultimo pensa di non avere più nessuna influenza sulla moglie e solo il figlio, Luigi Filippo può arrivare a qualche accordo. Luigi-Filippo si reca subito a Palais-Royal presso sua madre, le fa notare l’effetto della separazione sulla salute di Adélaïde e la difficoltà di sostituire Mme de Genlis in queste circostanze. La duchessa d’Orléans rimase inflessibile e assicurò il figlio che se aveva reagito così era per delle ragioni importanti che non poteva ancora rivelare.
Informando Mme de Genlis del suo congedo, la duchessa d’Orléans provocò una rottura di cui non poteva prevedere le conseguenze.
“
Avete ottenuto questa dimissione con dei mezzi con i quali nessuna persona onesta può resistere” scrive subito il duca d’Orléans, iIrritato dal fatto di essere stato avvertito del licenziamento della governante dai suoi figli, da subito prese le difese di Mme de Genlis, senza dubbio per evitare di vederla partire ma soprattutto per far notare la sua autorità sulla sua famiglia e le sue divergenze politiche e religiose con sua moglie.
Il 5 maggio 1791, anniversario del loro matrimonio il duca e la duchessa d’Orléans fecero una scenata penosa che non si sa come si sia svolta esattamente. Certi memorialisti ostili al duca pretendono che, causa collera egli venne alle mani e che cacciò sua moglie da Palais-Royal con la sola camiciola che portava.
In realtà sembra che l’alterco ebbe luogo mentre la duchessa faceva il bagno. Il duca chiese il rinvio di Mme de Chastellux: la duchessa di ritirò nei suoi appartamenti e chiuse fuori suo marito. Prese consiglio da suo padre, ricevette Gouverneur Morris l’8 aprile e lasciò Palais-Royal il 9 aprile accompagnata da Mme de Chastellux.
La data della prima comunione si avvicinava e Adélaïde indovinò cosa le aspettava. Il 25 aprile la bambina si sentì male. Presa da singhiozzi e convulsioni, rimase inanimata, le mani ghiacciate come una morente. Sillery e Paméla assistettero a questa scena che Mme de Genlis descrisse al duca d’Orléans. A mezzanotte la bambina era ancora in lacrime. L’indomani, domenica 26 aprile, Adélaïde fece la sua prima comunione alle Tuileries. Subito dopo la cerimonia ella uscì per fare le sue cavalcate. Fu allora che Mme de Genlis si eclissò accompagnata da Paméla, da Myris e la sua cameriera. Luigi-Filippo l’accompagnò fino a Bernis.
Come si poteva prevedere Adélaïde sopportò molto male lo choc della separazione. Alla lettura del primo biglietto ebbe un attacco di nervi, singhiozzò, non riusciva a piangere. Al secondo biglietto raddoppiò i singhiozzi e cadde malata gravemente. Separata dalla sua “
maman” e dalla sua vera madre non riusciva ad avere consolazione. Neppure le cure di suo padre, di uso fratello e di Henriette de Sercey riuscirono a calmarla. Costantemente presa da tremolii, Adélaïde non parlava ed era scossa da crisi ogni giorno. Tra tutte le possibilità vagliate il duca d’Orléans non si preoccupò di inviare Adélaïde da sua madre ad Eu e né richiamare quest’ultima a Parigi. Luigi-Filippo si dispiacque che sua madre non fosse accorsa a prendersi cura della figlia. Il duca d’Orléans e i suoi figli scrissero alla duchessa per chiedere di inviare una lettera a Mme de Genlis affinchè ritornasse. La duchessa rispose a Montpensier che ella non aveva alcun diritto su sua figlia. Non voleva più prendere parte a questo affare e si rimetteva al volere di suo marito.
“Quello che mi rassicura perfettamente per la vita di questa sventurata bimba, è che suo padre è presso di lei, prenderà certamente tutte le precauzioni per confortare la sua esistenza”
Il duca d’Orléans, i suoi tre figli, Sillery, Mme de Valence e M. Pieyre indirizzarono una lettera a Mme de Genlis affinché ritornasse per “salvare la povera piccola dalla morte o da uno stato cento volte peggiore”. Il duca d’Orléans allegò una copia della risposta della duchessa. Sillery la assicurò che “
il duca d’Orléans le ha formalmente detto che il vostro ritorno non dipenderà che da voi sola”.